incesto
Almeno una volta nella vita - 4
di bird2012
08.10.2013 |
59.399 |
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"“Adesso ti faccio provare una cosa meravigliosa: la doppia penetrazione! Godrai molto! Pensa quanto sarebbe più bello se invece del vibratore ci fosse un..."
ALMENO UNA VOLTA NELLA VITACap. 4
Rimasi nella stessa posizione: con il culo in aria e completamente scosciata mi sentivo una gran porca, pronta ad essere ancora montata e impalata.
Dopo qualche minuto papà tornò nella stanza: aveva in mano un lungo cazzo di gomma vibrante! Aveva sia la forma che le dimensioni di un vero uccello!
Me lo avvicinò al viso.
“Con questo giocattolino ci divertiamo io e mamma: sostituisce in maniera meravigliosa la mancanza di un secondo uccello. Dovrebbe avere ancora l’odore della sua fica: l’altra sera si è chiavata più di mezz’ora con questo gingillo mentre mi succhiava!”
Me lo avvicinò al naso… lo annusai profondamente… aveva ragione, sapeva di fica!
“L’odore è meraviglioso e altamente afrodisiaco… credo che la fica di mamma dovrebbe avere anche un ottimo sapore!”
“Ti piacerebbe assaggiarla?” mi chiese papà.
“Perché no! Magari almeno una volta nella vita!”
Ridemmo alla mia battuta.
Papà mi venne ancora dietro.
“Adesso ti faccio provare una cosa meravigliosa: la doppia penetrazione! Godrai molto! Pensa quanto sarebbe più bello se invece del vibratore ci fosse un secondo cazzo!”
Il pensiero di farmi impalare da due cazzi mi fece tremare!
“Mi stai proponendo di fare un triangolo con qualche tuo amico? Di farmi provare l’ebbrezza di essere chiavata e inculata nello stesso momento?”
Papà sorrise di nuovo.
“Perché no! Almeno una volta nella vita!”
Sentii l’uccello entrarmi nuovamente nella fica… mi aveva già fottuto alla grande, ma era sempre una meravigliosa sensazione sentirsi il cazzo entrare nella vagina!
Lo spinse bene dentro e poi rimase fermo: con una mano mi allargò le natiche, con l’altra mi appuntò il dildo.
Cominciò a spingere delicatamente: il mio buchetto, dopo il trattamento che gli aveva riservato precedentemente, non pose alcun ostacolo alla penetrazione… se lo prese tutto!
Grazie a papà avevo raggiunto il top: un vibratore a forma di uccello profondamente infilato nel culo e il suo strepitoso cazzo piantato nella fica!
Mancava solo la presenza di qualche angioletto: mi sentivo veramente in paradiso!!!
Che bellissima sensazione sentirmi otturata nei due buchi
Papà cominciò a muovere in perfetto sincronismo l’uccello nella fica e il vibratore nel culetto!
Cominciai ad urlare il mio piacere… non avrei mai pensato si potesse godere così tanto!
“Dio santo, papà… mi stai facendo morire… non fermarti che sto impazzendo! Mi fai venire ancora… lo sento… muovi forte il vibratore mentre mi scopi… che mi fai venire!!!”
Papà seguitò senza sosta alternando i movimenti: teneva fermo il vibro tutto dentro il culo e mi scopava nella fica… poi teneva l’uccello fermo tutto dentro e mi inculava dentro e fuori con il vibro… poi li levava insieme e li rimetteva insieme… ed io impazzivo!
Ero sull’orlo di una crisi… stavo per raggiungere il parossismo sessuale!
Facevo del tutto per trattenermi per seguitare a godermi quella doppia penetrazione, ma papà mi dette il colpo finale: accese la vibrazione!
Il dildo, profondamente piantato nel culo, cominciò a vibrare alla massima velocità… ero fuori di testa!
Sentivo vibrarmi tutto: il culo, la fica, il ventre… mentre il cazzo seguitava a chiavarmi senza sosta.
Sculettavo come impazzita, spingevo il culo all’infuori per farmi entrare tutto dentro, e imploravo papà di seguitare e non fermarsi.
Ma era impossibile resistere per molto a quel trattamento: esplosi in un orgasmo micidiale, urlavo come una pazza.
“Ahhhhhh!!!! Papà… spingiiii… spingi… porco… spingi dentro… in fica e in culo! Sto venendoooooo!!! Bastardoooo!!! Mi fai morireeeee!!!”
Fu un orgasmo lungo, interminabile, che mi prese tutto il corpo: dal cervello, lungo la schiena, fino alla fica che seguitava a contrarsi oscenamente intorno al suo uccello.
Me la gustai fino in fondo la mia sborrata, mentre il dildo seguitava a deliziarmi il culo con le sue vibrazioni e papà ad affondare il suo cazzo nel mio ventre come un toro da monta!
Gemevo e ansimavo esternando spudoratamente tutto il mio godimento!
Caddi esausta sul letto… ero sfinita…
Papà sfilò il vibratore e tolse l’uccello dalla fica.
Signore mio… da non credere… ancora non era venuto!
Si stese vicino a me e cominciò ad accarezzarmi.
“Giulia, tesoro, ti è piaciuto?”
Ero ancora sotto l’influsso dell’orgasmo appena provato.
“Me lo chiedi? Pensavo di morire! Troppo bello… troppo bello! Ma adesso voglio che venga anche tu… voglio il tuo sperma!”
Mi baciò… e mi abbracciò.
“Finiamo in bellezza?”
“Si… ancora…”
“Sdraiati, amore, che ti scopo... fammi venire così… che c’è ancora una sorpresina!”
Rabbrividii… le sue sorprese mi mandavano ai pazzi.
Mi distesi supina, mi trascinò al bordo del letto, con il culo fuori e mi mise un cuscino sotto i reni per tenermi il culo bello alzato.
Lui stava in piedi, davanti a me, con l’uccello alla stessa altezza della fica.
Prima che me lo chiedesse lo precedetti: allargai e piegai le gambe portandomele all’altezza delle spalle… avevo la fica e il culo completamente aperti… pronti per qualsiasi evenienza.
Papà ammirò la mia oscena bellezza.
“Giulia, angelo mio, ti sei aperta come la migliore delle puttane: farai la gioia del tuo uomo! Ti dispiace se gioco un po’ con la tua fica?”
“Papà, gioca come vuoi… mi fai felice! Ma… ti prego, quando stai per venire dimmelo… te lo voglio prendere in bocca… voglio sentirmi la bocca inondata dal tuo sperma!”
“Certo, tesoro, desidero anche io sborrarti in bocca! Ma ora voglio far godere ancora un po’ la tua fichetta!”
Mi accorsi che aveva ancora il vibro in mano: accese la vibrazione e cominciò a passarlo più volte lungo tutto lo spacco della fica, per poi fermarsi sul grillo!
Dopo qualche attimo la vibrazione cominciò a farmi impazzire.
“Madonna mia… mi piace… mi piace… papà… è un piacere insopportabile… mi farai venire ancora!”
Ma papà fece scendere la punta del vibro all’ingresso della vagina e me lo spinse dentro: cominciò a muoverlo avanti e indietro… dentro e fuori… mi stava chiavando con la massima vibrazione!
Ad un certo punto me lo infilò tutto dentro e tolse la mano…il vibro mi rimase conficcato nella fica!
“Giulia, adesso prendilo tu, fammi vedere come dai piacere alla tua fica e al tuo culetto… dai… mi piace vederti mentre ti scopi davanti e di dietro…”
Impugnai il fallo vibrante e cominciai a chiavarmi la fica.
L’interno della vagina vibrava che era una meraviglia… era un gusto eccezionale.
Avevo sentito che molte mie amiche si masturbavano con il vibratore, ma io avevo sempre preferito lavorare di mano: ma adesso quel vibro che mi stavo manovrando nella mia fica mi fece subito cambiare opinione! Un bel cazzone vibrante sarebbe stata la mia prossima spesa.
“Tesoro, non trascurare il culetto!”
Giusto: lo tolsi dalla vagina e me lo infilai nel culo senza complimenti: un piacere meglio dell’altro… sinceramente non avrei saputo scegliere!
Per non fare torto a nessuno, passai il vibro dalla fica al culetto, come aveva fatto papà con il suo uccello: mi scopavo un po’ la fica, per poi passare al buchino… e viceversa!
Per aumentare ancora l’eccitazione e il piacere, come se ce ne fosse stato bisogno, con la mano libera mi sgrillettavo il clito.
Papà ammirava la mia oscena esibizione estasiato: si era preso il cazzo in mano e se lo stava segando, a pochi cm dalla mia fica!
“Dio mio, papà… mi eccita moltissimo vederti segarti… non finisci mai di stupirmi… ogni tuo gioco mi fa provare godimenti strepitosi!”
“Tesoro, spingilo tutto profondamente dentro la fica e rimani ferma… mica è finita qui!”
Avvicinò l’uccello al mio sederino: sentire la cappella posarsi sul buchino e il cazzo scivolare completamente nel culo fu questione di un attimo!
Ero nuovamente impalata davanti e dietro, ma con una simpatica variazione sul tema: cazzo nel culo e vibratore nella fica!
Cominciò ad incularmi con affondi bestiali: data la mia posizione con il cuscino sotto i reni, il cazzo mi entrava in culo in maniera deliziosa!
Mi aveva tolto il dildo dalle mani.
“Giulia, tesoro, il vibro lo manovro io… tu pensa a sgrillettarti e a strizzarti i capezzoli!”
Prese a spingere il dildo tutto dentro la fica e a girarlo vorticosamente dentro: sentivo la vagina allargarsi sempre di più sotto quel trattamento.
“Papà, mi stai allargando la fica in maniera impressionante… me la sento aperta come quella di una troia… ma mi piace tanto… seguita ad allargarmela mentre mi inculi… sto godendo… sto godendo! Ma ricordati che ti voglio in bocca!”
Non vedevo l’ora di farlo sborrare e gustarmi il suo nettare.
“Certo, amore… finirò nella tua bocca… ma ancora non ho finito!”
Sfilò l’uccello dal culetto e sentii la cappella posizionarsi all’ingresso della vagina… dove già operava il vibro!
“Giulia, amore, apriti bene la fica… arriva un altro pretendente al trono!”
Non potevo crederci.
“Papà, ma sei pazzo! Mi sventri! Due cazzi nella fica… mi vuoi rovinare!”
“No, tesoro, voglio farti godere! Se la cosa ti può tranquillizzare tua madre se li prende spesso due cazzi nella fica… e gode ottima salute! Dai… apriti bene e stai tranquilla… hai una fica molto ricettiva…”
Portai le mani ai lati della fica e la allargai più che potevo… sentii entrare la punta… strusciava sul vibro che era già dentro!
Cominciò a spingere… sentivo la fica aprirsi sempre di più e il cazzo scivolare lentamente dentro!
Ecco perché il mio adorabile porco mi aveva così bene allargato la vagina!
Non potevo crederci… papà mi stava infilando tutto il cazzo nella fica dove già c’era il vibratore!
Era l’apoteosi del piacere: due cazzi nella fica!
“Papàààààààà…. È entratoooooo!!!! Anche il tuo cazzo dentrooo!!!”
Papà tenne fermo il vibro dentro e prese a chiavarmi: ormai ero definitivamente fuori di testa!
Stavo provando un doppio godimento: la vibrazione contro le pareti vaginali e lo sfregamento del cazzo che mi scopava!
Una libidine indescrivibile: due cazzi che mi impalavano la fica!
Anche papà cominciò a muovere convulsamente l’uccello… lo sentivo ansimare fortemente… aveva deciso di venire!
“Giulia, amore di papà, sto godendo… tra poco vengo! Hai sentito che godimento avere due cazzi nella fica? Adesso sai quanti bei giochini puoi fare con due maschietti: puoi fare concorrenza a mamma! Dai tesoro… sei una donna meravigliosa… aperta a tutto! Comincio ad invidiare ed essere geloso dei maschi che avranno la fortuna di amarti!”
Sentii un tuffo al cuore.
“Papà, davvero saresti geloso?”
Papà aumentò il ritmo e cominciò a chiavarmi sempre più velocemente… aveva sfilato il vibro… si stava godendo la mia fica senza ulteriori presenze.
“Si, ma sarebbe una gelosia che mi ecciterebbe… immaginarti urlare di piacere mentre sei impalata da due uccelli… come quando vedo tua madre farsi chiavare e inculare dai nostri amici! Amore… sto per venire! Amore ci sonooo!!! Vieni, seguita tu… fammi sborrare!”
Urlai.
“Si, dammelo in bocca… lo voglio in bocca… voglio berti tutto! Dai… chiavami in bocca… fammi sentire porca… scopami nella bocca!”
Uscì velocemente dalla fica, io scivolai dal bordo del letto e mi trovai in ginocchio davanti a lui, con il cazzo all’altezza della mia bocca.
Lo presi in mano e cominciai a segarlo veloce mentre leccavo con passione e libidine il suo frenulo… poi me lo infilai in bocca, lo afferrai per le natiche e rimasi ferma.
Cominciò ad ondeggiare il bacino… avanti e indietro… la sua verga iniziò a entrare e uscire dalla mia bocca… e ogni entrata era sempre più profonda!
Io coadiuvavo il suo movimento attirando il suo bacino contro la mia bocca.
Quando afferrò la mia testa con entrambe le mani per tenerla ferma e chiavarmi sempre più velocemente, mi sentii veramente la sua puttana… mi sentivo veramente posseduta… come dovrebbe sentirsi ogni donna che gode con il suo uomo.
All’improvviso lo sentii stringere le natiche, irrigidirsi e la cappella gonfiarsi: stava per venire!
Il suo urlo animalesco preannunciò la schizzata.
“Giuliaaaaa… figlia mia…… vengoooo!!!! Amore… vengooo!”
Serrai la cappella tra le labbra e presi a succhiarla, mentre dal suo buchino fuoriusciva una quantità impressionante di sborra… cremosa… calda… !
Una miriade di schizzi, uno dietro l’altro, mi riempirono la bocca: cominciai ad ingoiare tutto lo sperma del mio amore… succhiavo e ingoiavo… succhiavo e ingoiavo.
Papà era in estasi: mi accarezzava la testa ed esprimeva tutto il suo piacere.
“Tesoro… tesoro… ingoia… ingoia tutto … sei una meraviglia! Mi stai svuotando in maniera portentosa… sei stupenda! Sei una figlia deliziosa… perversa e depravata… sei un amore di figlia!”
Non avevo perduto una goccia… considerata la mega sborrata di papà ero stata proprio brava!
Mi era rimasto ancora un po’ di sperma in bocca: mi distesi sopra di lui e lo baciai, facendogli gustare il dolce sapore della sua adorabile crema.
Non so quanto tempo rimanemmo abbracciati a baciarci ed accarezzarci.
“Papà, è stato tutto meraviglioso! Mi hai fatto godere come non mai in vita mia… e mi hai fatto conoscere godimenti e sensazioni sconosciute. Per la prima volta mi sono sentita totalmente posseduta dal mio uomo e per una donna è una sensazione fantastica! Mi hai fatto sentire tua, completamente, nel corpo e nella mente!
Sinceramente devo dirti che non provo alcun senso di colpa! Perché dovrei averne? Per aver condiviso con mio padre, che mi ha dato la vita, i piaceri del sesso? Per aver accettato, ed anche fortemente voluto, di provare, tra le sue braccia, forti godimenti e sublimi sensazioni? Ma quale senso di colpa… solo un senso di indescrivibile felicità! Papà, mamma torna dopodomani… abbiamo ancora tempo per amarci… ti voglio ancora… e ancora… e ancora! Ma quando sarà tornata, come farò a rinunciare a te?”
Mi strinse.
“Anche per me sarà difficile dimenticare questi momenti, ma avevamo deciso di comune accordo: “Almeno una volta nella vita”!
Gli presi il viso tra le mani e lo fissai.
“Papà, pensandoci bene la frase: “almeno” una volta nella vita, non significa “solo” una volta nella vita… e poi… non si dice che solo i deficienti non cambiano opinione?”
Rifletté qualche attimo.
“Vuoi dirmi che vorresti aumentare la percentuale di quei padri e figlie che hanno rapporti incestuosi duraturi, come due amanti?”
Lo abbracciai forte, forte, forte… mi sentii volare!
“Papà… solo tu riesci a comprendermi!” e lo baciai in bocca… con la lingua… come dovrebbero fare tutte le brave figlie “almeno una volta nella vita”!!!!!!!!!!
Spero vi sia piaciuto. Comunque sono molto graditi commenti, proposte e ovviamente critiche per migliorare i racconti. Attendo anche scambi di opinioni sul genere. Vi attendo alla mia e-mail [email protected]
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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