incesto
3-Marcus e la cuginetta zoccola


03.02.2025 |
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Grati per il cambio di argomento, si immersero nello studio del menù, commentando i vari piatti..."
Ansimando, Lucia si riprese lentamente dal suo culmine. Guardò la madre e il cugino con occhi pieni di lussuria." È stato incredibile... Ma ora ho voglia di un bel cazzo." Si voltò verso Marco con un sorriso malizioso. "Cuginetto, sei pronto per scoparmi come si deve?"
Marco non se lo fece ripetere due volte. Fece sdraiare Lucia a pancia in giù e si posizionò dietro di lei, il suo cazzo duro che premeva contro la sua entrata bagnata. Con una spinta decisa, la penetrò fino in fondo, strappandole un gemito di piacere.
Amanda osservava compiaciuta suo nipote che scopava con entusiasmo sua figlia. Poi si mise a cavalcioni sul viso di Lucia.
"Fammi godere con la tua lingua, tesoro, mentre Marco ti riempie la fica." la istruì.
Lucia si mise subito al lavoro, leccando avidamente la figa di sua madre mentre il cazzo di Marco affondava in lei con vigorose spinte. La stanza si riempì di gemiti e grida di piacere mentre i tre si abbandonavano alla lussuria.
Lucia, sapendo cosa adorava la madre, iniziò a mordicchiarle le intime labbra. I denti e la lingua dura si posarono sui delicati petali del fiore materno e fecero urlare Amanda di piacere.
"Sì, piccola, mordi la figa di mamma! Fammi impazzire!" gridò, premendo la fica contro la bocca vorace della figlia.
Nel frattempo Marco continuava a martellare il buco di Lucia con potenti affondi. Le sue palle sbattevano contro il suo clitoride gonfio ad ogni spinta, portandola vicino a un altro orgasmo esplosivo.
"Cazzo, cugina, che fica stretta che hai! Mi fai venire!" ringhiò, piantandosi in profondità dentro di lei.
“Se è per questo ho il buco del culo ancora più stretto, perché non lo provi?”
Marco estrasse il suo membro pulsante dalla figa fradicia di Lucia e lo premette contro il suo ano invitante. Con una spinta decisa superò la resistenza iniziale ed entrò nel suo stretto canale. Lucia gridò di piacere misto a dolore mentre il grosso cazzo del cugino la impalò.
"Oh sì, che buco del culo delizioso! Mi succhia il cazzo come una bocca affamata!" esclamò Marco, affondando sempre più in profondità. Lucia continuò a leccare e succhiare la fica della madre con foga, facendola contorcere e gemere sopra di lei.
"Sì amore, così, fammi venire con la tua lingua magica!" ansimò Amanda, cavalcando il viso della figlia.
Spinte dopo spinte, Marco portò Lucia sull'orlo del piacere supremo. Con un grido acuto, venne, il suo ano si strinse attorno al cazzo pulsante del cugino. Sentendo quelle contrazioni divine, anche Marco raggiunse l'apice, riempiendole le viscere con il suo seme bollente. Allo stesso tempo, Lucia mordicchiò il clitoride gonfio della madre, facendola esplodere in un orgasmo che le fece tremare tutto il corpo. Gridando di piacere, Amanda inondò la bocca della figlia con i suoi umori.
La fonte materna sembrava non esaurirsi mai e Marco andò in aiuto della cugina unendo la sua bocca a quella di Lucia. Leccò avidamente il nettare che sgorgava dalla figa della zietta ninfomane. Madre e figlia gemevano all'unisono, travolte dalle ondate di piacere che le lingue esperte dei due amanti gli procuravano. Quando l'ultimo spasmo dell'orgasmo si placò, Amanda rotolò esausta di lato, lasciando Marco e Lucia avvinghiati sul letto. Con il cazzo ancora sepolto nell'ano della cugina, Marco riprese a muoversi lentamente, godendo delle contrazioni post-orgasmiche che gli massaggiavano il membro.
"Mmm sì, scopami ancora il culo..." mormorò Lucia, spingendosi contro di lui. "Riempimi di nuovo con il tuo seme caldo."
Eccitato dalle sue parole oscene, Marco aumentò il ritmo, sbattendo i fianchi contro i glutei sodi della cugina. La cappella sensibile trasmetteva scariche elettriche, mentre le parole perverse della cugina furono l'afrodisiaco che gli fece mettere il pilota automatico. LA depravazione di Amanda la fecero unire nuovamente. Avvicinò le labbra alle chiappe del nipote e jniziò a baciarle. Poi con la lingua salivosa incise dei cerchi e si diresse sempre più verso il centro. Le mani della zia perversa allargarono le chiappe e contemporaneamente il culo del nipote si dischiuse. Subito la lingua arrivò a lambire i suoi contorni.
"Aaaaahhh!" Marco gridò di piacere mentre sentì la lingua della zia penetrare il suo buco del culo. Le sensazioni combinate della sua lingua e del culo stretto di Lucia che gli massaggiava il cazzo lo stavano portando all'orlo dell'orgasmo. Fu un trenino perverso, una doppia sodomizzazione che scaldò le anime e le parti basse di ognuno.
Lucia iniziò a dimenarsi selvaggiamente sotto di lui. "Sì, sì, scopami più forte! Riempimi il culo di sborra!" urlò, completamente persa nell'estasi. Amanda spinse la lingua più a fondo nel retto di Marco mentre con una mano gli afferrò le palle, massaggiandole. Con l'altra mano raggiunse la figa grondante della figlia e iniziò a strofinarle furiosamente il clitoride.
Fu troppo per Marco. Con un ruggito animalesco, esplose in un potente orgasmo, inondando l'intestino di Lucia con fiotti e fiotti di sperma caldo. Sentendo il culo riempirsi di sborra, Lucia venne di nuovo, gridando di piacere incontrollato.
I tre amanti crollarono sul letto, i corpi sudati e ansimanti intrecciati. Per diversi minuti rimasero così, beandosi nella soddisfazione post-scopata galattica. Poi Amanda si mise a cavalcioni sulla faccia di Marco. "Puliscimi la figa, nipote. Lecca via i nostri umori mescolati," ordinò con voce roca.
Ubbidiente, Marco affondò la lingua nella fica appiccicosa della zia, assaporando il cocktail di secrezioni. Nel frattempo, Lucia si mise a novanta e prese il cazzo semi-eretto del cugino in bocca, ripulendo e lucidando la cappella che lentamente si era sgonfiata.
“Sì, così... Leccami bene nipote! Fai godere la tua zietta troia " ansimò Amanda, premendo la figa contro la bocca di Marco. Lui rispose infilando la lingua il più a fondo possibile, stuzzicandole il clitoride con il naso.
Ad un certo punto il telefonino di Lucia squillò. Lei subito si staccò dal cazzo di Marco con uno schiocco bagnato e rispose.
"Pronto?" disse Lucia, la voce ancora affannata. Ascoltò per un attimo, poi fissò gli occhi del cugino e della mamma: “Si papà, sono con la mamma e Marco. Tra cinque minuti scendiamo, giusto il tempo di concludere una piccola faccenda e arriviamo!”
Lucia riattaccò il telefono e sorrise maliziosamente agli altri due. "Era papà. Ci aspetta giù tra cinque minuti per andare tutti insieme a cena fuori. Dobbiamo sbrigarci a concludere qui..."
“E poi mi devo fare una doccia veloce, ho la sborra ovunque e forse è meglio che anche voi vi diate una ripulita”
Marco annuì e si alzò, pulendosi la bocca con il dorso della mano. Anche Amanda si mise in piedi, le gambe ancora tremanti per l'orgasmo appena avuto.
"Hai ragione Lucia, meglio darsi una rinfrescata prima di scendere da tuo padre" disse Amanda avviandosi verso il bagno.
"Venite, facciamo in fretta."
Entrarono tutti e tre nella doccia spaziosa. L'acqua calda iniziò a scorrere sui loro corpi accaldati. Si insaponarono a vicenda, le mani scivolavano sulla pelle bagnata. In pochi minuti erano di nuovo eccitati. Marco premette Amanda contro le piastrelle, baciandola con foga mentre le palpava il seno. Lucia nel frattempo si inginocchiò dietro di lui, afferrandogli le natiche sode. Fece scivolare un dito tra le sue chiappe, stuzzicandogli delicatamente l'ano.
"Ah... Lucia... che fai?" ansimò Marco, sentendo il dito della cugina penetrarlo.
"Shhh... rilassati. Ti piacerà, ho visto come hai goduto con la lingua di mamma che ti inculava!" lo rassicurò lei, aggiungendo un secondo dito nella sua apertura stretta.
Amanda intanto prese il cazzo duro di Marco e iniziò a masturbarlo con vigore. "Sbrighiamoci ragazzi... abbiamo solo pochi minuti!" li esortò.
Marco, in estasi tra le attenzioni della zia davanti e della cugina dietro, sapeva che non avrebbe resistito a lungo...
Marco si sentiva al settimo cielo, il piacere lo travolgeva da ogni direzione. Il dito di Lucia affondava sempre più in profondità, stuzzicando quel punto magico dentro di lui che lo faceva impazzire. Davanti, la mano esperta di Amanda lo masturbava con maestria, il pollice che accarezzava la punta sensibile ad ogni movimento.
"Sto per venire..." ansimò Marco con voce roca, i muscoli tesi allo spasmo.
"Vieni per noi, tesoro, un ultima volta..." lo incoraggiò Amanda, aumentando il ritmo della mano. Lucia aggiunse un terzo dito, allargandolo deliziosamente. Con un grido strozzato, Marco venne con forza, schizzi di sperma caldo che si mescolarono all'acqua della doccia. Le gambe gli cedettero e sarebbe scivolato a terra se Amanda non l'avesse sorretto.
"Bravo il mio ragazzo!" mormorò la zia, stampandogli un bacio sulla guancia. Anche Lucia si alzò e lo abbracciò da dietro, i seni sodi premuti contro la sua schiena. Restarono allacciati sotto il getto caldo per qualche istante, riprendendo fiato. Poi si sciacquarono in fretta e uscirono dalla doccia, asciugandosi sommariamente.
"Presto, rivestiamoci e scendiamo prima che papà venga a cercarci." disse Lucia, lanciando un asciugamano a Marco.
In pochi minuti si ricomposero e uscirono dalla stanza, diretti al piano di sotto. Marco si sentiva le gambe molli e una piacevole stanchezza in tutto il corpo. Quella vacanza dalla zia si stava rivelando molto più eccitante del previsto...
Arrivati alla sala ristorante dell’albergo si guardarono in giro per trovare Luca.
"Eccolo là!" disse Lucia, indicando un tavolo nell'angolo della sala. Luca era seduto da solo, intento a studiare il menù.
Si avvicinarono al suo tavolo e presero posto, cercando di assumere un'aria il più possibile naturale e innocente.
"Scusa il ritardo" esordì Amanda con un sorriso smagliante. "Ci siamo attardati a fare la doccia."
Luca sollevò lo sguardo dal menù, scrutandoli con aria sospettosa. "Tutti e tre insieme?" domandò, inarcando un sopracciglio.
Marco sentì il viso avvampare e abbassò gli occhi sul tavolo, improvvisamente molto interessato al centrotavola floreale. Lucia invece scoppiò a ridere, per nulla turbata.
"Ma papà, cosa dici? per chi ci hai preso?"
Anche Amanda rise, posando una mano sul braccio del marito in un gesto rassicurante. "Dai Luca, non essere malizioso. Siamo solo un po' in ritardo, tutto qui."
Luca scosse la testa, un sorriso divertito che gli increspava le labbra. "Come se non vi conoscessi, comunque scherzavo, mi fa piacere che vi stiate divertendo. Avete già deciso cosa prendere? Io sto morendo di fame."
Grati per il cambio di argomento, si immersero nello studio del menù, commentando i vari piatti. Sotto al tavolo, Lucia allungò una mano sulla coscia di Marco, stringendola in una silenziosa promessa.
Il cameriere arrivò per prendere le ordinazioni. "Io prendo le tagliatelle al ragù" disse Luca con decisione.
"Anch'io," annuì Amanda. "E tu, tesoro?" chiese rivolta a Marco.
"Uh, io... forse il risotto ai funghi" balbettò lui, ancora scosso dal tocco di Lucia. Lanciò un'occhiata furtiva alla zia, che però sembrava concentrata sulla scelta del vino.
Luca con un tono scherzoso iniziò a parlare. “ Mentre eravate impegnati in chissà quali attività ludica, io in sauna ho fatto amicizia con una coppia molto simpatica e per alcuni aspetti molto simili a me e alla mia dolce mogliettina Amanda”
Amanda alzò un sopracciglio, incuriosita. "Ah sì? E in che senso sarebbero simili a noi?"
Luca si sporse in avanti con aria cospiratoria. "Beh, lo capirai quanto li conoscerai. Intanto ti anticipo che hanno trovato dei modi molto creativi per ravvivare la loro sessualità, se capisci cosa intendo."
Marco quasi si strozzò con l'acqua che stava bevendo, tossendo violentemente. Lucia gli diede qualche pacca sulla schiena, trattenendo a stento una risata.
Continua ....
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Come promesso vi pubblico subito la seconda parte del capitolo , ma la storia ancora non è finita. Le rotelle nel mio cervellino sono ancora in movimento e mi stuzzica fare un salto dentro la storia, quindi preparatevi, chiederò anche aiuto alla mia amica Federica per qualche idea succulenta.
Bene, ora tocca a voi giudicare se sono un genio incompreso o solo un tizio che si crede uno scrittore. Un voto, dai, non fate i tirchi! E se vi va, lasciate pure un commento, anche uno di quelli che fanno ridere.
Scrivo queste storie perché mi piace farvi sognare, ma anche perché mi piace farmi un po' di pubblicità. Diciamo che sono un po' come un venditore ambulante di sogni proibiti. E sì, ho un debole per le donne, ma non sono fissato su un solo tipo. Anzi, mi piace sperimentare!
Se vi va di far parte della mia cerchia di ammiratori (o complici), contattatemi pure. Magari insieme possiamo inventare o vivere(meglio) una storia ancora più pazza. Io sono come la pubblicità occulta, mi sponsorizzo tra le righe, quindi la cosa migliore è conoscermi e poi si vedrà!
Se vuoi, puoi contattarmi qui su A69 o su T G con lo stesso nickname, giorgal73, per proposte, suggerimenti, commenti o inviti a serate o club per creare la nostra storia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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