trio
Una sera al Villaggio - 3 - Il Barista sconvolto
di giorgal73
24.08.2023 |
10.626 |
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"Iniziamo così il nostro giro di perlustrazione..."
Finiti i due Gin-Tonic, Marica mi chiede cosa voglio fare: se preferisco andare dentro nella Spa o rimanere fuori in piscina. Io non ho preferenze, ma visto che l’ora del pranzo si avvicina le propongo di provare la sauna e poi l’idromassaggio.Dentro la sauna troviamo una ragazza distesa, noi ci posizioniamo sul secondo gradino proprio davanti a lei.
Marica , con lo sguardo malizioso mi sorride e con la manina dispettosa inizia a giocherellare con il mio amichetto di mille avventure che risponde subito allo stimolo. La mano di Marica va lentamente su e giù, senza fretta, mentre i suoi malefici dentini giocano con il mio povero orecchio destro. Gli occhi, però sono fissi sulla ragazza distesa che si accorge della situazione, ma purtroppo decide di uscire e non giocare con noi.
Marica sbuffa e ci rimane male.
Entra un uomo al posto della ragazza. E' molto alto, non magrissimo, ma neanche grasso, completamente depilato ed ha dei capelli corti e biondi.
Con accento toscano ci chiede: “Piacere, mi chiamo Marco vi posso chiedere se è una mia impressione o la temperatura della sauna è bassa? Vi dispiace se verso dell’acqua sopra il radiatore?”
Noi gli rispondiamo che va bene e lui si prodiga nell’ azione. Iniziamo a parlare del più e del meno tutti e tre, ma il caldo ora è più forte il sudore diventa copioso. Marica accusa il calore e diventa insofferente, vuole uscire.
“Scusa Marco, ma per me è molto caldo e non mi sto sentendo bene, casomai ci vediamo dopo in giro e continuiamo il discorso.”
Così dicendo Marica prende l’asciugamano e si alza, io la seguo verso le docce per raffreddarci velocemente.
Finita la breve doccia ci dirigiamo dentro l’idromassaggio, ci posizioniamo verso un angolo della vasca per avere un po’ di intimità.
Appena seduti Marica riprende a giocare come stava facendo dentro la sauna. Il mio timido amichetto acquista consistenza e vigore, pertanto Marica decide che è uno spreco non approfittarne e quindi si siede sopra di me e in mio amichetto sparisce dentro la sua vagina umida sia perché è eccitata sia perché dentro l’acqua; inizia a muoversi lentamente su di me.
Marco esce dalla sauna e nota la nostra presenza e la nostra attività ricreativa, decide di entrare in sauna anche lui e di sedersi accanto a noi.
Marica che, di indole è molto generosa, allunga una mano sul suo cazzo e inizia a masturbarlo sincronizzandosi con la penetrazione che sta avendo con me.
Ad un certo punto, però veniamo interrotti da un altro uomo che si lamenta: è vietato fare sesso in piscina e noi non stiamo rispettando il divieto.
Decidiamo di uscire. Marica ne approfitta: “Marco che ne dici se andiamo a bere qualcosa? La sauna e l’idromassaggio mi hanno disidratato.”
Secondo drink conquistato senza neanche tanta fatica.
Arriva l’ora di pranzo, ci mettiamo il costume e andiamo a mangiare. Ci sono tante coppie sedute ai tavoli, alcune di queste fissano Marica che ha deciso di rimanere in topless al tavolo.
Quattro tavoli da noi vedo la biondina, nostra vicina, insieme alla trans che ha trastullato brevemente la passerina di Marica questa mattina. Sono intente a parlare con dei ragazzi, ma ogni tanto la Trans alza gli occhi e guarda nella nostra direzione, Marica le sorride ogni volta.
Anche se il pasto è stato leggero decidiamo di andare nella piscina centrale a prendere un po’ di sole e a bagnarci in modo innocente, cercando di stare lontano dalle tentazioni. La cosa ci riesce per circa un’ora, poi veniamo disturbati da Marco che ci raggiunge e ci chiede se vogliamo riprendere i giochini che stavamo facendo prima.
Marica vorrebbe rimanere in acqua, ma non vuole avere Marco che ci possa disturbare in continuazione e perciò gli propone:
“Cosa ne pensi se ci facciamo tutti e tre un giro e cerchiamo situazioni intriganti e magari qualche coppia porcella con cui giocare?”
Marco son si fa parlare dietro e subito accetta la proposta. Iniziamo così il nostro giro di perlustrazione. Purtroppo, la maggior parte dei gazebo è vuota, vuoi per il caldo, vuoi perché sono le 3 del pomeriggio di mercoledì.
C’è solo un gazebo con una coppia che sta scopando, per la precisazione c’è un uomo che impala presumibilmente la compagna e un altro davanti che si sta facendo fare un pompino.
Marica senza farsi tanto scrupoli, si siede accanto alla coppia, mentre io e Marco rimaniamo in piedi. I nostri cazzi sono a portata di bocca di Marica che inizia a leccarli e a succhiarli ad intermittenza.
Ad un certo punto, noto che la coppia dietro di noi che si ferma, ci guarda con aria scocciata e si alza.
Io avverto Marica che si gira e vede la coppia allontanarsi.
“Ma che fanno? Vanno via? Se non avessero voluto compagnia sarebbero potuti rimanere a casa e non venire qui! E poi ci potevano dire che non gradivano la nostra presenza”
A questo punto, anche Marica si stranisce e si alza. Questa volta sono io che dico a Marco: “Hanno fatto arrabbiare la Marica e ci andiamo di mezzo noi. Andiamo a prendere da bere che, forse, riusciamo a farla calmare e magari riprende il bel lavoretto di bocca che aveva iniziato.
Mentre siamo al bar a uccidere lentamente il nostro fegato, sentiamo l’animatore che chiama a rapporto tutti gli ospiti del club perché inizia lo Schiuma Party.
Il barista, vedendo che noi rimaniamo a bere ci dice: “Ragazzi, non andate anche voi? Lo schiuma party è fichissimo, dentro non esistono regole. Tutti toccano tutti, è una gang a cielo aperto senza limiti, potete fare tutto quello che volete con il limite della sola educazione.”
Marica prima guarda me e poi Marco e i nostri piselli che riposano con occhietti da gran troia. Finisce velocemente il drink, prende 2 cubetti di ghiaccio dal bicchiere vuoto, ne mette uno per mano e ci fa un massaggio alle palle super gelido.
I nostri testicoli rispondono alla chiamata. Lo scroto prima floscio ora diventa una palla da baseball durissima e anche il pene non rimane indifferente.
Ovviamente anche Marco sta avendo la mia stessa reazione. Ha gli occhi chiusi e un’aria beata e il cazzo ora puntava verso l’alto come un cecchino che prende la mira prima di sparare.
Neanche ci fossimo messi d’accordo, io e Marco avviciniamo le nostre mani, io la sinistra e lui la destra, alla vagina di Marica . Mentre lei massaggia i nostri testicoli, noi con le nostre dita massaggiamo lei che inizia a gemere e a pronunciare paroline colorite, in tutto questo il barista si sta godendo lo spettacolo.
La figa è un lago e il ghiaccio che raffreddava le nostre palle si è completamente sciolto, ora le mani di Marica iniziano a farci una sega. Le nostre dita smettono di massaggiarla esternamente e iniziano a invadere la sua intimità.
“Quanto siete porci, mi state facendo godere qui al bar, in piedi davanti a tutti. Vi avverto che sto per esplodere, ho una gran voglia di venirvi in faccia, appena sentirete che vi stringerò il cazzo, vi dovrete inginocchiare e mettere la faccia davanti per essere inondati”
Più conosco Marica e più comprendo che è veramente disinibita e con pochi limiti. Sembra quasi un uomo, vuole godere e soddisfare le sue voglie senza tante paranoie o limiti.
Una stretta mortale, mi stritola il pene e capisco che è giunto il momento.
Marica si gira con le spalle al bar, io e Marco ci abbassiamo e con un urlo attutito dalla musica, i nostri visi vengono bagnati da un liquido caldo e denso. Uno, due, tre schizzi ci bagnano completamente. I quadricipiti di Marica tremano come se fossero un binario e un treno lo stesse percorrendo.
Marco estasiato: “Che gran zoccola che sei, ti posso asciugare la fica e ripulire tutto?”
Marica di risposta mette la mano destra dietro la testa di Marco e con forza fa aderire la bocca sulla sua fica. Con la sinistra mi fa cenno di alzarmi. Appena il mio viso raggiunge l’altezza del suo, lei inizia a passarmi la lingua sulla faccia e a pulirmi dal suo nettare.
Due leccate e un bacio profondo, ripete l’operazione più volte.
Più che pulirmi, mi sta facendo ingoiare il suo orgasmo, sicuramente non mi lamento.
Quando la mia lingua tocca la sua, la sento fremere, capisco che il lavoretto che sta facendo Marco le piace molto, ma non vuole venire subito un’altra volta; pertanto, lo fa alzare.
Il barista fa un applauso e ci dice: “Sono tanti anni che faccio questo lavoro, ne ho viste molte, ma questa cosa è stata super eccitante. Peccato che sto lavorando, altrimenti ti avrei messo volentieri il cazzo in bocca, magari quando finisco il turno vi vengo a cercare. Per lo spettacolo vi siete meritati da bere, cosa prendete?”
Io decido per un succo di frutta perché ho quasi raggiunto il limite, mentre gli altri due decidono per una birra. Io e Marco non siamo venuti, la cosa a me non turba, ma dall’ espressione di Marco capisco che sta soffrendo, dovrà abituarsi ai capricci di Marica .
“Ragazzi che dite andiamo a vedere cosa succede allo schiuma party? Magari troviamo qualcosa di interessante e potrei sdebitarmi con voi per l’eccellente lavoro che avete fatto!”
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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