orge
Weekend in Villa -1- L'invito
di giorgal73
26.10.2023 |
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"Il marito di Francesca indossa una parrucca femminile di colore bianco acconciata con due lunghe trecce..."
- Devo fare una piccola premessa al racconto che state per leggere. -Gli eventi che ho scritto sono solo quelli ai quali io ero presente. Tutti gli altri rimangono celati nell’ intimità dei protagonisti che li hanno vissuti e ovviamente non riferiti. Per tale motivo, alcune volte, potrebbe sembrare non esserci continuità o coerenza; anche io sono rimasto confuso nell’ assistervi e solo l’aiuto di Ely che, successivamente mi ha raccontato i dettagli, mi ha permesso di comprendere alcune cose, purtroppo non tutte.
Il racconto è suddiviso in più parti, in modo da rendere meno traumatici i salti narrativi. Tuttavia, ho dovuto fare ricorso alla fantasia in alcuni passaggi per rendere più scorrevole e logica la lettura.
- L’invito -
Oggi ci sono trentaquattro gradi, nessuna nuvola in cielo, niente vento ristoratore, praticamente un piccolo assaggio di quello che Virgilio ha provato mentre iniziava la sua visita all’ inferno. Per le prossime due settimane sarò solo in casa, mia madre è a Roma dalla sorella e la mia compagna di vita è dal fratello in Puglia per sistemare alcune incombenze famigliari. Tuttavia, la mia compagna di avventure libertine, ovvero Ely è rimasta a Bologna e già mi ha preannunciato una serie di uscite ed esperienze stimolanti e particolarmente eccitanti.
Fa troppo caldo per uscire, perciò rimango a casa a dedicarmi alla scrittura e a godere dell’aria fresca che esce dai condizionatori. Intuisco che anche Ely stia lavorando, perché durante tutta la mattinata c’è stato il silenzio stampa, ma ora che sono le quindici dovrebbe aver finito il turno. Mi ritrovo a fissare il cellulare ogni quindici minuti con la speranza che si illumini e diventi un messaggero di liete e porcelle notizie. L’attesa viene premiata, ma invece di ricevere un messaggio, ricevo direttamente una telefonata:
«Ciao Teddi, ti disturbo?»
«Ciao Ely, no non mi disturbi, sono davanti al computer a cazzeggiare. Dove sei?»
«Sono tornata da poco a casa. Ho finito ora di farmi la doccia, fa veramente caldo. Appena sono uscita dal centro commerciale per andare in macchina, neanche due minuti e mi sono bagnata completamente.»
«Pensavi a me o a hai visto una patatina sconcia e figa?»
«Come sempre ti dimostri uno maialino stupido, un giorno ti dovrò punire! Mi sono bagnata per il sudore, non per l’eccitazione!»
«Peccato! Il mio cervellino già ti stava immaginando mentre offrivi una caramella alla sconosciuta e allungavi le mani.»
Mi piace molto parlare con Ely, sembriamo due vecchi amici delle superiori che si fanno battute stupide e sconce, ma la cosa che più intrigante del nostro rapporto è un’altra. Quando mi chiama, lo fa per uno scopo ben preciso: una bella festicciola tra noi due oppure insieme ad altri in qualche Club o in qualche bel posticino ambiguo.
«Le foto che abbiamo fatto al parco hanno avuto un successone. Ieri ho ricevuto un messaggio da una coppia modenese. Abbiamo chattato per un po’ e alla fine mi hanno invitata a casa da loro per questo fine settimana. Io però gli ho subito detto che non ero sola e che avrei accettato l’invito solo se avessi potuto portare te. Cosa ne pensi?»
La mia risposta è stata semplice: «A che ora ti passo a prendere?»
In macchina Ely mi parla della coppia.
Francesca ha quarantacinque anni, lavora come ematologa all’ospedale di Modena. Ama molto il corpo femminile e le piace praticare il sesso kinky. Tuttavia, le attività sessuali dipendono molto dai partner con i quali gioca, si adegua facilmente alle situazioni.
Danilo ha cinquantacinque anni, ha una società operante nel campo delle forniture sanitarie. Sul lavoro è una persona molto autoritaria, ma quando è a casa si trasforma. Diventa un cucciolotto sottomesso dalla moglie e fa tutto quello che gli viene ordinato. Sono entrambi dei naturisti, amano passare il loro tempo libero facendo sesso e ricercando situazioni stimolanti e appaganti.
Dopo neanche un’ora arriviamo a destinazione. La coppia non abita assolutamente in un condominio. Davanti ai nostri occhi c’è un cancello in ferro battuto mostruosamente grande decorato con delle figure floreali e animali.
Dietro al cancello, un lungo viale alberato conduce all’ abitazione che si intravede in lontananza.
Suoniamo al video citofono e dopo alcuni istanti il cancello si apre lentamente permettendoci l’entrata. Arrivati a fine viale, scorgo sulla destra un piccolo parcheggio con quattro posti.
I due posti laterali sono occupati da una Q5 e da una Kia Sportage, mentre i due centrali sono vuoti. Decido di parcheggiare la mia Serie 5 vicino l’Audi, visto che entrambe sono tedesche possono farsi compagnia e raccontarsi delle storielle in nostra assenza.
La casa in stile liberty è sviluppata su due piani e su due livelli di profondità. Riesco a contare dieci finestre solo nella parte frontale. La facciata centrale evidenzia una loggia a tre archi a cui si accede tramite un’ampia scalinata che conduce direttamente alla porta di ingresso. Appena arriviamo davanti la porta di entrata, questa si apre e io capisco subito cosa accadrà il fine settimana.
Francesca indossa un body in lattice nero che abbraccia perfettamente le sue curve creando una silhouette accattivante ed altamente erotica. Le braccia sono totalmente nude, tranne che per dei bracciali argento che decorano i polsi. Le gambe sono celate da calze sempre in lattice nero. I seni sono scoperti e sorretti dal balconcino del body. La mano sinistra tiene salda una catena dorata.
I miei occhi seguono la catena e trovano al suo termine un collare in pelle con delle punte in acciaio che cinge il collo di Danilo.
Il marito di Francesca indossa una parrucca femminile di colore bianco acconciata con due lunghe trecce. Il busto è coperto da una magliettina strettissima a rete, mentre dai fianchi parte una minigonna in lattice che non copre assolutamente le sue parti intime. Il pene è visibile per metà della sua lunghezza, subito dietro ci sono due pesi che intuisco siano ancorati sui testicoli. Abbigliamento viene completato da due collant di rete trasparente e da due decolté rosso acceso con un tacco spaventosamente alto.
Ely, senza ritegno, prima si avvicina alla donna, le accarezza i prosperosi seni e le regala un bacio a stampo sulle labbra.
«Francesca posso salutare anche la troia a guinzaglio?»
«Da questo memento Elien, puoi fare tutto quello che vuoi con la Troia, senza chiedermi il permesso. Te la presento il suo nome è Giada.»
Vedo apparire un sorriso e una luce nefasta negli occhi di Ely, che si avvicina al marito di Francesca, lo bacia come ha fatto con la moglie pochi istanti prima, ma invece di accarezzare il seno, mette una mano sul suo pene e lo stritola con forza mantenendo la presa per quasi un minuto.
Giada socchiude gli occhi, ma non è dolore quello che vedo, bensì estasi.
Francesca approfitta di questo momento di stasi per avvicinarsi a me, la sua mano sinistra mi tira giù la zip dei jeans e poi si fa strada serrandosi sul mio sesso. «Piacere, sono Francesca.» Appena presentata mi mette subito la lingua in bocca e io, sempre con la sua mano dentro le mie mutande, le palpeggio i sodi glutei. Peccato che il saluto termini velocemente, ci stavo prendendo gusto.
Francesca si gira, inizia a muoversi verso l’interno della casa. La catena che tiene in mano si tende e fa sì che Giada, ovvero il suo maritino travestito da gran troia sia costretto a seguirla.
«Ragazzi seguiteci, andiamo in piscina che ci sono altri due nostri amici che ci aspettano.»
Senza farcelo ripetere due volte, io ed Ely, tenendoci per mano, iniziamo a seguirli. Nel frattempo, ammiriamo la stupenda casa, che però ci intimidisce anche, per quanto sfarzosa e grande. Per arrivare alla piscina dobbiamo attraversare tutto il salone principale per scendere poi qualche gradino conducendoci direttamente in un patio che si affaccia sul parco e sulla piscina.
Davanti a noi c’è un salotto esterno con un grandissimo divano e quattro poltrone poste in circolo con un grande tavolo in cristallo circolare posto al centro. Su una di queste poltrone c’è una donna completamente nuda con le gambe aperte poggiate sui braccioli e davanti a lei, in ginocchio, un uomo sempre totalmente nudo impegnato in un artistico cunnilingus.
Francesca ci fa cenno di accomodarci sulle poltrone, mentre lei e Giada si impossessano del divano.
L’educazione ci impone di non disturbare il certosino lavoro al quale stiamo assistendo, tuttavia dopo cinque minuti, la donna inizia a dare evidenti segni visivi e auditivi che sta per raggiungere l’orgasmo. Il piacere arriva con un evidente concitazione muscolare e da visibili schizzi che vanno a bagnare totalmente la testa dell’uomo.
Francesca inizia un piccolo applauso di congratulazioni e con voce melliflua inizia a parlare.
«Sonia, Edoardo i nostri ospiti sono arrivati. Vi presentiamo Elien e Giorgio, aiutateli a mettersi comodi»
I due ragazzi si alzano in piedi e si avvicinano alle nostre poltrone, entrambi ci tendono una mano farci alzare. Una volta in piedi iniziano a spogliarci lentamente. Ogni indumento che ci tolgono viene piegato e appoggiato sul tavolo fino a formare una piccola piramide. Quando i nostri corpi vengono completamente liberati dai vestiti veniamo abbracciati e stretti. Il mio pene si poggia sul sesso di Sonia e immagino lo stesso stia accadendo con la mia compagna e Edoardo. L’abbraccio però rimane casto e terminato, ognuno di noi torna a sedersi.
Francesca torna a parlare:
«Bene, ora che vi siete presentati vi elenco le regole della casa. Giorgio ed Ely, visto che è la prima volta che venite, al termine dell’enunciazione del regolamento, vi prego di riferirmi eventuali eccezioni o cose che preferite evitare o non vi piacciono.
Prima regola: per tutto il fine settimana i vestiti sono banditi. In casa e fuori si gira completamente nudi o in alternativa è permesso un abbigliamento Kinky, meglio se i genitali rimangono scoperti.
Seconda regola: tutti possono fare sesso con tutti, quando e come vogliono.
Terza regola: nessuno è obbligato a fare nulla se non vuole.
Quarta regola: le coppie saranno scoppiate, ovvero le stanze da letto sono singole, ognuno dormirà da solo. Ci potranno essere visite di chiunque a qualunque ora, ma non è permesso fare sesso con i rispettivi partner da soli.
Quinta regola: i telefoni devono rimanere spenti, per sicurezza vi chiedo di consegnarmeli. Quindi niente foto o video.
Sesta e ultima regola: siete liberi di girare tutta la casa e di utilizzare ogni ambiente o gioco che troverete. In ogni stanza troverete un cesto rosa, qui dovrete riporre tutti i giochi utilizzati, in modo da poter essere puliti d igienizzati per un uso successivo. Troverete anche a disposizione tantissimi tipi di preservativi sia per forma che colore e gusto.
Elien per te tutto chiaro? Problemi o cose che vuoi riferire?»
«Si, tutto chiaro, nessun problema, per me va bene tutto, Giorgio tu che dici?»
«Di base, anche per me è tutto chiaro, però vorrei chiedere se posso astenermi dal gioco con gli uomini?»
Francesca ribadisce che ognuno di noi è libero di fare le proprie scelte e non ci sono imposizioni, ovviamente sarebbe contenta se dovessi cambiare idea. Terminata la mini-riunione esplicativa, i padroni di casa ci fanno fare un giro perlustrativo della casa e ci mostrano le nostre stanze. Sistemo i bagagli e ripongo i vestiti che, per questi due giorni saranno un mero ricordo. Decido che ora la tentazione alla quale non posso sicuramente resistere è quella di andare a fare un bagno rinfrescante nella piscina e magari vedere quale giochino si può fare subito per ingannare il tempo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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