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Lui & Lei

Una giornata tranquilla -2- Al Bolero


di Membro VIP di Annunci69.it giorgal73
22.04.2024    |    30.468    |    4 9.7
"“Questa avventura è avvenuta pochi giorni fa, subito dopo Pasqua..."
Sono le 20:00 esatte e sono appena arrivato davanti all'ingresso del Bolero.
Il parcheggio è mezzo vuoto, probabilmente perché è un giorno feriale e oggi è il Giorno di Ambigua(evento fisso del Giovedì dedicato alle Trav/Trans); quindi, presumo che lo spettacolo non sia molto richiesto.
È praticamente ora di cena, ma non ho molta fame; quindi, mi spoglio velocemente e mi dirigo verso la spa, che sicuramente sarà deserta.
Controllo il mio telefono un'ultima volta, ma i miei amici non mi hanno lasciato alcun messaggio, quindi mi rendo conto che la serata sarà sicuramente tranquilla e rilassante. Non ho intenzioni sessuali, sono qui per rilassarmi e, se si presenta l'occasione, per conoscere nuove persone. Tuttavia, credo che saremo solo io e il personale, il che significa che presto tornerò a casa.

Infatti, mentre varco la porta automatica che conduce alla spa, noto subito l'assenza di asciugamani appesi. Arrivo davanti alla vasca e l'unica presenza che trovo è quella della musica rilassante diffusa dagli altoparlanti. L'area benessere è completamente vuota. Decido di immergermi nell'acqua calda e di lasciare che il mio corpo si rilassi. Il suono della musica diventa sempre più rilassante e sento i miei muscoli sciogliersi. Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dall'atmosfera di pace. È come se il tempo si fosse fermato e io fossi l'unica persona al mondo.
Dopo un po', decido di uscire dall'acqua e di provare la sauna. Cammino attraverso i corridoi vuoti e raggiungo la porta della sauna. La apro e il calore mi colpisce. Faccio un respiro profondo ed entro. Le panche di legno sono vuote e l'aria è densa di vapore. Mi siedo e mi godo il calore, sentendo i pori aprirsi e la pelle sudare. Chiudo gli occhi e lascio che la mia mente vaghi. Passano quindici minuti, sono molto accaldato. Esco per farmi una veloce doccia e rimuovere il sudore, poi ritorno dentro l’acqua.

Con il passare del tempo, la mia mente diventa più leggera e libera. Decido che è ora di cambiare posizione e di trovare un nuovo posto per rilassarmi. Mi sposto in ginocchio, allargando le gambe sul bordo della seduta posta davanti a me. Appoggio le braccia sul bordo alto e ci appoggio la fronte, chiudendo gli occhi. Sento un rumore, probabilmente è arrivato qualcuno, ma preferisco tenere gli occhi chiusi e continuare la mia sessione di relax.
All'improvviso, percepisco la presenza di un altro corpo accanto al mio e una mano si infila tra le mie gambe, accarezzandomi.
Apro gli occhi, sorpreso, ma la mia sorpresa si trasforma subito in gioia quando mi accorgo che è la mia amica birichina, Lucia, che mi sta toccando.
Il suo tocco delicato entra subito in contrasto con la rigidità che si presenza sul mio amichetto ora completamente sveglio e in piena erezione.

«Ciao Lucy è sempre un piacere vederti! Come mai sei sola?»

«Anche tu sei solo a quanto vedo. In realtà Luca si sta intrattenendo con Jada da qualche parte. Ho perso le sue tracce circa dieci muniti fa. Invece Marica dov’è?»

«Marica è rimasta a casa, domani mattina ha il treno presto. Va a San Benedetto del Tronto. E’ ospite del Nirvana e oggi comunque è stata una giornatina tranquilla, ma intensa anche per colpa mia. Scusa l’ignoranza, ma chi è Jada?»

Mi rendo conto che non è proprio facile sostenere una conversazione quando qualcuno sta giocando con le tue palle e il tuo pene. Può distrarre e rendere difficile concentrarsi su qualsiasi altra cosa. Ma allo stesso tempo, c'è qualcosa di innegabilmente piacevole nella sensazione del tocco di qualcun altro su una parte così intima del tuo corpo. Certo, Lucia non mi è del tutto sconosciuta e in passato ha giocato con il mio “amichetto” voglioso in modo più audace. La sua voce è forte ed energica, mentre la mia è un sussurro tremante. Tuttavia, non mi sembra giusto che sia lei ad avere tutto il divertimento, quindi decido di pareggiare i conti infilando un paio di dita nella sua “amichetta” umida e vogliosa. Non appena lo faccio, la sua voce cambia e le risulta difficile rispondere alle mie domande.

Sento la tensione tra di noi crescere mentre continuiamo a esplorare il corpo dell'altro. È come se fossimo entrati in competizione, ognuno cercando di superare l'altro con la propria abilità e audacia sessuale. Ma nonostante l'intensità del nostro incontro, c'è anche un senso di giocosità e divertimento alla base di tutto. Mentre continuiamo a toccarci ed esplorarci, Lucia riesce a rispondere alla mia domanda anche se con un po' di difficoltà.

«Jada è una Trav che abbiamo conosciuto qualche mese fa, qui al Bolero. Al momento dell'incontro, lei e Luca sono andati subito d'accordo. Ha un fisico mozzafiato e un culo che persino io invidio. Sai che Luca è un debole e non riesce a resistere ad un bel culo, quel giorno non è riuscito a resistere alla tentazione di esplorare il suo corpo e da allora i due sono diventati molto amici e ogni occasione è buona per dispensarsi del reciproco piacere. Purtroppo, hanno sempre la tendenza ad escludermi dai loro giochini, ma oggi sono fortunata, ci sei tu!»

«Ti ringrazio per la tua fiducia, ma devo ricordarti che oggi ho già soddisfatto Marica e, come ben sai, non è proprio un compito facile renderla felice. Tuttavia, anche se il mio cazzetto è praticamente uno straccetto consumato, non credo che si tirerà indietro. Vediamo prima di tutto se le mie mani possono farti prendere la giusta rivincita su Luca e farti godere a dovere. A giudicare dalla tua espressione, credo che se la stiano cavando abbastanza bene.»

Mentre le mie dita si muovono dentro e fuori di lei lentamente, posso percepire l'umidità delle sue pareti interne fighettose. Il calore dell'acqua della piscina aumenta la sensazione, rendendola un'esperienza squisita. Ad ogni colpo, sento il suo corpo rispondere al mio tocco e il suo respiro farsi più pesante e affannoso.
Mentre continuo a stimolarla, mi mordicchia il lobo dell'orecchio destro e la sua lingua entra ed esce dal mio orecchio. Non posso fare a meno di emettere un gemito, il piacere del momento mi travolge. In risposta, lei spinge la sua lingua più a fondo nel mio orecchio, facendomi rabbrividire di desiderio.

Siamo stati fortunati che l'area benessere della piscina sia vuota, ci permette di dare sfogo alle nostre perversioni senza la paura di essere interrotti o sgridati per il sesso in acqua. Continuo imperterrito a darle piacere, posso sentire il suo corpo convulso da ondate intense come un terremoto all' apice della scala di valutazione.
I suoi gemiti e i suoi sussurri estatici mi riempiono le orecchie. Ogni parola sconcia che pronuncia fa aumentare la mia eccitazione le sensazioni che attraversavano il mio corpo diventano protagoniste indiscusse.
La sua mano lavora in modo esperto, accarezzando il mio cazzo eretto, ma non solo: ogni volta che il mio ditalino la fa vibrare, lei di rimando lo stritola aumentando così anche il mio piacere. Anche io non posso fare a meno di emettere un basso gemito.
Il suo tocco è elettrico come il mio, ed è giunto il momento di soddisfare in modo serio le nostre voglie.

«Lucy, che ne dici se usciamo dall'acqua e andiamo sul divano»

Gli occhi di Lucy iniziano a brillare maliziosamente mentre annuisce in segno di assenso.

«Sii, dai che ho voglia. Ti va di farmi godere con la bocca prima?»

Grazie al cielo il divano è davanti alla piscina. Sistemiamo i teli e faccio sdraiare Lucy. Poi le apro le gambe e mi chino sulla sua dolce fighetta. Iniziò a esplorare il suo corpo con la lingua, mentre le mie mani la tengono aperta. La musica di sottofondo non riesce a nascondere i suoi mugolii di approvazione.
La mia lingua entra nel suo sesso e subito sento il sapore del cloro della piscina. Tuttavia, il suo denso nettare inizia a lavare via il sapore chimico e mi concentro maggiormente sull'esplorazione del suo corpo. Mi prendo il tempo necessario per dedicarmi alle sue grandi labbra, mordicchiandole e allargandole. Mentre continuo a esplorare le sue pieghe, alla fine mi imbatto nel suo clitoride, che assomiglia a una fragolina matura che implora di essere mangiata. Senza esitare, mi tuffo e inizio a succhiare e leccare, sentendo il suo corpo tendersi e contorcersi sotto di me.

La sensazione della sua eccitazione è inebriante e mi ritrovo sempre più consumato dal suo piacere. Uso le mani per esplorare il suo corpo, tracciando le dita lungo le sue curve e sentendo i suoi muscoli tendersi e rilassarsi ad ogni tocco. Il suono dei suoi gemiti riempie l'aria e mi invita a osare ancora di più, a esplorare ogni centimetro del suo corpo e a non lasciare nessuna parte intatta.
Mentre continuo a darle piacere, sento il mio stesso desiderio crescere dentro di me, un bisogno impellente di essere dentro di lei, di sentirla stringersi intorno a me e perdersi nel piacere. Ma per ora mi accontento di concentrarmi solo su di lei, di darle tutto ciò che desidera e di lasciarla senza fiato e soddisfatta.
Alzo gli occhi per vedere le espressioni di piacere sul suo viso, ma il suo ampio seno oscura la vista, sento il desiderio di punirlo per questa sua vergognosa azione di impedimento. I suoi capezzoli svettano felici sulla cima delle tette: devo assolutamente dedicarmi anche a loro, ma più tardi, prima devo farla godere.

Lucy non è una tipa silenziosa. Dal momento in cui inizia ad eccitarsi, la bocca di Lucy diventa un canale per tutti i suoi desideri sessuali. Sussurra parole forti e dolci nello stesso modo e con la stessa intensità. Alle mie pudiche e fanciullesche orecchie giungono richieste e istruzioni precise: sono parole crude, esplicite e incredibilmente eccitanti.

«Cazzo, Cazzo, voglio fare una spruzzatona sulla tua faccia da porco»

«Mmm, ohh mi piace da matti come usi la lingua!!!»

«Sii, leccami la figa, sii così, sii così. Vai Vai… mettici le dita e pompa … ahh. Si vede che ti piace leccare … Dai sono bagnatissima, lecca e succhia tutto»

«Così, così, succhiami il clito che sto per venire …Sputaci sopra e metti le sita dai …si,si,si,si.. vai vai vai sto venendo, cazzo sto venendo ahh ahh. »

Mi ritrovo la bocca piena, dalla sua vagina completamente depilata e liscia continua a schizzare come se non ci fosse un domani. Lei continua il suo dialogo solitario ed eccitante.

«Bravissimo, bravissimo, bravissimo! Bevi tutto, leccami e pulisci deve tornare nuova! Ahh che maiale che sei!»

Mi alzo e la mia faccia abbandona la sua figa, oggi è la seconda volta che il mio viso diventa un campo da battaglia, ma da buon soldato non protesto.
Con la lingua, risalgo lentamente dalla sua vagina, tracciando un percorso verso la X del tesoro. Quando raggiungo i suoi capezzoli, mi prendo tutto il tempo necessario per esplorarli a fondo. Strofino le mie labbra umide e desiderose contro di essi, anche il mio viso sporco e bagnato si unisce alla festa spargendo i suoi dolci succhi sulle morbide, ma sode tette. Ogni tanto i capezzoli incontrano la mia bocca che prima di ripulirli, li succhiandoli voracemente e con un pizzico di crudeltà. Lucy geme e si contorce sotto di me, il suo corpo si inarca per il piacere mentre continuo a stuzzicarla e a tormentarla.

«Tesoro non esagerare con i morsi, fai piano, ma continua.»

Prendo a cuore le sue parole e diminuisco i morsi, optando invece per dei lievi mordicchiamenti che fanno scorrere ondate di piacere nel suo corpo.
Allungo la mano destra alla ricerca della tasca dell'accappatoio, che dovrebbe trovarsi accanto ai nostri corpi, ma la ricerca risulta essere vana.

«Cosa stai facendo?» Mi chiede Lucy e io le spiego che voglio prendere un preservativo per fare sul serio. Il suo viso è adornato da un ampio sorriso, prende subito a cuore la mia missione e mi aiuta nella ricerca. Lei riesce dove io ho fallito e preleva un preservativo dalla tasca del mio accappatoio poi lo apre e me lo porge.
Con un gioco di prestigio, riesco a indossarlo velocemente e a puntare il mio pene verso la succulenta entrata del suo piacere, anzi del nostro.

«Sei pronta?» Le chiedo, ma non le do il tempo di rispondere e spingo tutto dentro di lei. Un urlo si leva e poco dopo si trasforma in una serie di gemiti sincronizzati con le mie spinte.
Ci muoviamo insieme, i nostri corpi in perfetta armonia, ogni spinta ci avvicina all'orlo dell'estasi. Sento le sue pareti stringersi intorno a me, incitandomi a continuare, spingendomi verso un rilascio che so sarà esplosivo.

«Dai Porco, scopami! Ohh sii, spingi il tuo cazzetto… scopa la tua troietta ninfomane.»

I suoi fianchi e il suo bacino fanno un gioco di squadra, cercano un maggiore contatto con me e il mio “Soldadino felice” come lo chiamava una mia cugina acquisita tempo fa. Cerco di rallentare per godermi le sensazioni che la sua vagina trasmette sul mio glande. Anche se indosso il preservativo, percepisco il calore delle pareti calde e umide del suo sesso che stringono intorno a me, avvolgendomi in un bozzolo di piacere. Riesco a sentire ogni cresta e piega delle sue pareti interne mentre mi muovo dentro e fuori di lei, ogni colpo mi manda onde d'estasi in tutto il corpo. Il modo in cui geme e si contorce sotto di me non fa che aumentare l'intensità dell'esperienza, spingendomi a spingere sempre più a fondo dentro di lei.

Nonostante i miei sforzi per rallentare, sento che mi sto avvicinando sempre di più al limite. Ma non voglio che finisca ancora: voglio rimanere in questo stato di beatitudine per sempre. Quindi continuo, assaporando ogni sensazione e godendo di ogni momento di questa incredibile esperienza. Tuttavia, come ogni piano perfetto studiato a tavolino, riesce a fallire inesorabilmente, ma per colpa di Lucy.
Un'esplosione di piacere si irradia dal suo ventre e si diffonde sui nostri corpi. Le nostre lingue si cercano e, una volta trovate, intensificano la forza dei nostri orgasmi. Il sapore dolce delle sue labbra si unisce a quello salato del nostro sudore mentre continuiamo a devastarci a vicenda.
Le nostre lingue non si trattengono e la loro danza appassionata non fa che aumentare il momento di estasi che stiamo vivendo. L'elettricità e gli spasmi orgasmici prendono la strada della catarsi e lentamente i nostri corpi si spengono.

Esco da lei, entrambi sembriamo due straccetti striminziti, ma felici. Mi accascio accanto al suo corpo, esausto per la nostra intensa attività spavalda, ma la mia energica amica suggerisce di lavarci per liberare i nostri corpi dalle prove del nostro legame carnale prima di andare al primo piano a cercare Luca.

«Dai pelandrone, laviamoci e andiamo a vedere cosa combina quel cornutone di Luca!», esclama lei, con la voce piena di eccitazione.

Ci dirigiamo rapidamente verso le docce, l'acqua scende calda sui nostri corpi mentre ci sfreghiamo via i resti del nostro incontro peccaminoso. Mentre ci asciughiamo, non posso fare a meno di provare un senso di colpa per Luca, ma dura veramente poco. So che quello che abbiamo fatto io e Lucia, probabilmente è la stessa cosa che anche Luca stava o sta facendo in questo momento con Jada.

Ci infilammo rapidamente nei nostri accoglienti accappatoi, sentendoci freschi e puliti come un neonato dopo il cambio del pannolino. Con una marcia in più, ci dirigemmo al piano di sopra, ma non prima di aver fatto un pit-stop al bar per concederci un meritato drink. Erano passate due ore dal mio arrivo e la folla era cresciuta un po'. Simona Sventura, come al solito, era impegnata a prepararsi per la sua esibizione e a interagire con il DJ e i pochi presenti.
Ho chiesto a Roberto, il barista, di preparare un delizioso cocktail a base di Martini Rosso, mentre Lucy ha optato per una vodka al gusto di pesca.
Mentre sorseggiamo i nostri drink e spettegoliamo su Luca, non posso fare a meno di provare un senso di appagamento. Tutto grazie a tre fattori principali: L’ambiente rilassante, l’alcol che stiamo bevendo e soprattutto la superlativa scopata di qualche minuto prima.

I bicchieri diventano velocemente vuoti, perciò, è il momento di salire al primo piano. Controlliamo in ogni angolino, ma è praticamente deserto e tutte le cabine sono aperte. Per precauzione, decidiamo di controllare un paio di volte la Dark Room, ma anch'essa era una stanza vuota.

«Dove diavolo è quell'idiota? Non mi avrà abbandonato qui, vero?». Mi chiede Lucia, con un tono infastidito e un po' esasperato. Ma sono consapevole che non è necessario che io le risponda. Però le suggerisco di controllare il telefono per verificare che Luca non le avesse mandato un messaggio sulla sua scomparsa. Lucia tira fuori il telefono dalla tasca dell'accappatoio e trova la conferma al mio suggerimento. Mi legge il messaggio:
«Piccola, prima sono passato alla spa e ho visto che stavi in buona compagnia e che Giorgio ti stava sollazzando, pertanto non vi ho disturbato. Io vado via, Jada mi vuole portare ad una festa dove ci sono tante sue amiche e dice che mi divertirò tanto»

«Cazzo è proprio uno stronzo, spero che se lo inculino fino a trasformargli il culo in un’autostrada, ma che stronzo!»

«Dai rilassati Lucia, tanto ci sono io che ti posso riaccompagnare a casa quando desideri. Che vuoi fare? Scendiamo a vedere lo spettacolo, torniamo alla SPA o cosa?»

«Qui non c’è nessuno e lo spettacolo non mi fa impazzire, se non ti crea problemi, ti va di accompagnarmi a casa?»

«Non fare la stupida, non ho nessun problema e poi anche io vorrei andare via.»

«Bene, allora andiamo a vestirci e poi sfanculiamo.»

Scendiamo al piano terra dove si trovano gli spogliatoi. Lucia si avvicina al mio orecchio destro e mi sussurra:
«Mandiamo un saluto a Marica?". Io rispondo affermativamente e lei tira fuori il suo cellulare. Inginocchiandosi davanti a me, si mette in bocca la punta del mio cazzo e con l'altra mano simula un saluto. Gira la fotocamera verso di noi e scatta una foto veramente “casta”, che invio a Marica con la didascalia: “Un saluto da Lucia che ha reso la mia giornata ancora più tranquilla e rilassata, anche se ora ha la bocca piena ti manda un bacetto e ti augura il pieno di cazzi”.

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Grazie per aver letto la mia storia fino a questo punto. Spero che ti sia piaciuta. Ti invito a votarla e magari anche a lasciare un piccolo commento se ti va.
Non sono uno scrittore professionista e la mia presenza su questa piattaforma è solo un altro modo per essere un po' esibizionista. Per questo motivo, apprezzo molto il fatto di ricevere un feedback.
Le mie storie sono basate sulle mie esperienze e possono essere considerate come dei diari, ma non sono semplici resoconti. Di tanto in tanto li arricchisco con un po' di fantasia per renderli più accattivanti.

“Questa avventura è avvenuta pochi giorni fa, subito dopo Pasqua. Sono molto fortunato, ormai è passato quasi un anno dal primo incontro con Marica e da allora, ogni tanto mi capita di passare qualche momento carino e particolare insieme a lei e alla sua femminilità. Poi posso affermare che la mia amichetta pseudo pornostar è una calamita di opportunità.

Mi piace sperimentare e conoscere nuove persone per cimentarmi in nuove esperienze. Prediligo al 99% il mondo femminile, ma l'1% è dedicato ad un altro tipo di femminilità che ovviamente avrete potuto capire leggendo questo racconto. Se vuoi, puoi contattarmi qui su A69 o su Tlgm con lo stesso nickname, giorgal73, per proposte, suggerimenti, commenti o inviti a serate o club per creare la nostra storia.

SONO ALLA RICERCA DI UNA DONNA CON LA QUALE SCRIVERE A 4 MANI UN RACCONTO SU UNA SUA INDIMENTICABILE AVVENTURA.
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