orge
L'accompagnatore, la Pornostar e la coppietta senza età
di giorgal73
03.10.2023 |
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"Non siamo in tanti, ci sono io, due donne con i mariti seduti a guardarle e 3 coppie..."
.“Tesoro tutto bene?”“Ciao Marica , si tutto ok e te? Come è andata oggi?”
“Ah, ti sei ricordato che ero da Sean! È andata benissimo, c’è stata tanta gente e mi sono anche molto divertita! Inoltre, Sean mi ha chiesto di tornare quando ne ho voglia.”
“Ok, quando ci vedremo mi racconterai tutti i particolari. Lo sai che non mi piacciono le Gang, altrimenti sarei venuto volentieri. Che programmi hai per i prossimi giorni?”
“Domani mi hanno invitato al Noir di Brescia, non ci sono mai stata, però me ne hanno parlato bene e poi un lavoro è sempre un lavoro.”
“Io domani invece dovrò fare un salto a Torino a prendere delle attrezzature che ho lasciato in palestra e poi tornare subito a Bologna. Sicuramente ti divertirai di più te, mi toccherà fare il corriere e oltretutto gratis.”
“Io pagherei qualcuno che mi accompagnasse a Brescia, anche perché alle 4 del mattino farsi un ora di strada per tornare a casa dopo aver lavorato tutta la notte non è il massimo. Mi ci vorrebbe proprio un’autista, devo capire come organizzarmi.”
“Mi è venuta un’idea malsana. Visto che comunque devo venire nel profondo Nord, potrei venirti in soccorso, ma dovrei riorganizzare un po' di cose. Magari ci sentiamo domani a metà mattinata per vedere se la cosa potrà essere fattibile e capire come organizzarci.”
“Ok Tesoro, lo sai che insieme troviamo sempre le soluzioni giuste e che tutto può essere facilmente fattibile.”
“Buonanotte Marica , vado a dormire visto che domani mi devo svegliare presto, ci sentiamo in tarda mattinata, fammi tu un squillo quando vuoi.”
“Buonanotte Tesoro. A domani, tanti bacini.”
Rileggo la conversazione con Marica su WhatsApp. Sicuramente potrà essere un’altra esperienza unica. Entrerò dentro un Club Privé non come cliente, ma come compagno/accompagnatore. Mi incuriosisco e cerco la pagina web del Club. In prima pagina trovo la locandina dell’evento di domani sera. La locandina cita:” Atmosfere extrasensoriali, giocose e passionali per un susseguirsi ininterrotto di emozioni durante tutta la serata. Una serata oltraggiosa e peccaminosa assieme alla pornostar MARICA BELLA”.
Effettivamente credo che domani sera sarà interessante, mi ritorna in mente quando a venti anni accompagnavo una mia amica agli studi televisivi di Non è la Rai, ma questa volta non ci saranno ragazzine stupide a condurre la serata, bensì donne libertine e vogliose; pertanto, sarà sicuramente più divertente.
La mattina passa velocemente. Sento al telefono Marica così da organizzare la serata e la trasferta:
“Ciao Marica , ho finito ora e tra 5 minuti parto per venire da te. Come ci organizziamo?”
“Il Club è a Brescia e ci vuole circa un’ora e mezza per arrivare; quindi, appena arrivi andiamo a mangiare da un cinese qui vicino da me e poi partiamo. Alle 3 dovrei finire e alle 4:30 dovremo essere a casa a dormire, naturalmente sei mio ospite, il lettone è grande!”
“Ok, mi hai convinto. Arrivo.”
Il viaggio da Torino a Milano è stato tranquillo e senza intoppi, riesco ad arrivare puntuale sotto casa di Marica . Solo la cena ci ha rallentato un poco e invece di arrivare alle 22:30 al Club siamo arrivati con trenta minuti di ritardo. Tuttavia, il parcheggio è ancora vuoto, quindi, non credo che il nostro ritardo sia un problema. Infatti, entriamo e ci accoglie Alvin che ci rassicura e ci spiega come funziona il club. Nulla di nuovo: niente cellulari e niente bevande nel privé. Per il resto, mentre Marica lavora, io sono libero di fare tutto senza limiti e di partecipare alle varie attività, mantenendo sempre la giusta educazione e discrezione.
Marica si dirige nello spogliatoio a cambiarsi, mentre io perlustro il club. È tutto molto bello e pulito. L’aria condizionata funziona perfettamente, la pista da ballo è praticamente una mini-discoteca e le stanze del privé sono ordinate ed eleganti, i bagni curati e profumati.
Finito il giro, faccio un salto al bar a prendere da bere e poi mi accomodo su un divanetto al centro della pista da ballo. Ci sono ancora poche persone: un uomo solo in disparte, una coppietta giovane in un angolino a parlare, quattro persone al bancone del bar e una signora con un piccolo vestitino dorato che la copre appena. La signora avrà come minimo sessantacinque anni, ma li porta abbastanza bene e ha uno sguardo intrigante e maialino, si siede accanto a me, ma non essendo il mio tipo, non interagisco con lei. Passano dieci minuti e Marica fa il suo ingresso in sala.
Indossa un vestitino sexy in tulle e pizzo con un perizoma perfettamente coordinato. Il vestitino ha un taglio a kimono che lo fa assomigliare più ad una vestaglia che a un vestito. Il tulle nero è completamente trasparente ad eccezione delle maniche e della parte centrale del perizoma. Un piccolo nastro in raso nero lucido le cinge i fianchi e cerca di chiudere i lembi del vestito sfidando le tette che vogliono essere libere. I capezzoli sono visibili e invitanti, perché il vestito è praticamente inesistente. Indossa delle decolté nere senza punta lucide, sono altissime, con dei tacchi che le fanno sfidare tutte le leggi della gravità.
Inizia a ballare al centro della pista, ma ci sono ancora pochi avventori, allora cerca un contatto con l’unico uomo solo della sala a parte me, ma dopo cinque minuti di indifferenza si alza e viene vicino a me.
“Speriamo che la serata parta, altrimenti sarà una noia assoluta, andiamo a bere qualcosa?”
“Certo, tanto qui per il momento c’è il deserto, andiamo a conoscere le ragazze del bar e proviamo a capire quali sono le dinamiche.”
Le ragazze del bar, simpaticissime e molto belle, sono molto cordiali e disponibili. Ci descrivono la serata tipo che comunque partirà verso mezzanotte, ce ne accorgeremo perché Alvin andrà alla console e inizierà a suonare.
Come se fosse stato evocato da un rito magico, ecco che appare Alvin. Si avvicina a noi e comunica a Marica che la serata sta per iniziare e che può già andare al privé nella stanza delle Gang per prepararsi.
Sulle note di Italo Disco, Alvin saluta i presenti e annuncia:
“Buona sera a tutti! Oggi insieme a noi una Milf meravigliosamente porcella e libertina. Ci allieterà tutta la notte con le sue performance uniche e bagnate. Davanti a voi che balla: Marica Bella. Seguitela e divertitevi con lei nella Gang Red Room!”
Marica esce dalla pista da ballo, viene seguita da alcuni uomini e un paio di coppie. Decido di rimanere a ballare e lasciarla divertire. Non siamo in tanti, ci sono io, due donne con i mariti seduti a guardarle e 3 coppie. Una di queste coppie è formata dalla signora che prima era seduta accanto a me e da un uomo apparentemente della stessa età. La coppia decide di appropriarsi del mini-palco con un palo centrale presente nel lato destro della sala.
Appena salgono sopra, Alvin con tono giocoso:
“Benvenuti ad Anna e Paolo i nostri cubisti di eccezione. Prendete esempio da loro e scatenatevi!”
Anna inizia a muoversi in modo sensuale giocando con il palo, abbracciandolo con le gambe e ruotando tutto intorno. Paolo che si trova alla base del palco; decide di salire e con le mani, sempre danzando, spoglia lentamente Anna che rimane totalmente nuda dopo alcuni istanti. Successivamente con abile maestria, Anna inizia a spogliare il suo compagno. Parte dalla camicia a fiori, sbottonandola e accarezzando l’addome del compagno semi-nudo, ma comunque protetto. Armeggia qualche secondo con la cintura e riesce a liberare anche la parte bassa. Ora Paolo è in mutante e con la camicia.
Anna è completamente nuda, il seno è piccolo con qualche segno dell’età, ma abbastanza pieno, per il resto è completamente depilata. Ha un’agilità spettacolare, si muove con grazia e sensualità. La sua vagina completamente depilata è a contatto con il palo che la tiene leggermente aperta, probabilmente è anche bagnata perché utilizza il palo come un pene strusciandosi su e giù in modo fluido evidenziando una possibile lubrificazione.
L’ammiro per diversi motivi, ma la cosa che mi fa impazzire accade ora. La vedo scendere un’ultima volta, ma non risale, le sue mani afferrano i glutei di Paolo e stringono. Le sue labbra, anzi i suoi denti, afferrano la parte alta dello slip e con un movimento secco liberano il cazzo del marito ancora non in completa erezione. Lo prende in bocca e inizia a succhiare, tuttavia Paolo ci impiega poco a diventare un palo di marmo, ora i suoi fianchi non ondeggiano a destra e sinistra, bensì in aventi e indietro a ritmo di musica. Una musica martellante, ma ricca di estasi. Tutto questo accade con naturalezza, senza vergogna o esitazione.
Anche le altre coppie in sala ne approfittano per toccarsi e baciarsi. Io non rimango assolutamente impassibile, pertanto decido di andare a vedere cosa combina Marica e nel caso approfittare dell’eventuale situazione.
Entro nel privé e mi dirigo verso la stanza dove Marica si trova. Fuori dalla porta ci sono 3 coppie ad ammirare lo spettacolo che si propone davanti a loro. Riesco a entrare e subito noto una coppia sulla sinistra intenta a fare sesso, mentre Marica è alle prese con 3 uomini. Una ragazza di colore è seduta su un divanetto a destra e si sta masturbando con una mano, mentre con l’altra si stritola un capezzolo.
Marica ha praticamente tutti i buchi pieni. La sua bocca sta assaporando il cazzo di un ragazzetto giovane, non molto dotato. Dietro un signore brizzolato la sta inculando con foga, mentre un altro uomo sdraiato sotto di lei, le viola l’ultimo buco rimasto disponibile. L’inculata però dura poco, il brizzolato viene velocemente e cede il posto al ragazzo giovane. Dopo 4 affondi però viene anche lui. Marica , ora con la bocca libera, si accorge che sono entrato in stanza e mi chiama: vuole succhiare il mio cazzo. Ovviamente accolgo l’invito.
Lei sa che odio le Gang, ma la scena di Anna e Paolo, per quanto semplice e quasi naturale, mi ha eccitato tremendamente e poi a un pompino non si dice mai di no. Mentre il mio amichetto riceve attenzione, mi accorgo che nella stanza sono entrati altri uomini. Uno di questi ci prova con la ragazza di colore, ma lei lo allontana. Per non rimanere a bocca asciutta, inizia a leccare la fica di Marica che è rimasta orfana e sola. Io conoscendo i gusti della mia amica, suggerisco al nuovo venuto di giocare con il suo culetto inserendo un paio di dita mentre la sua lingua si impegna a darle piacere. Mi chiede se poi può sostituire le dita con il suo pene, la mia risposta è affermativa; tuttavia, lo può fare solo dopo aver fatto raggiungere l’orgasmo a Marica .
Dopo 5 minuti, Marica mi fa cenno di staccarmi e di avvicinarmi con l’orecchio alla sua bocca.
“Tesoro, sono due ore che sono qui a farmi scopare, ma fino ad ora sono venuti solo gli uomini e io niente. Sembrano tutti Spidy Gonzales, vengono velocemente e se ne vanno. Ti va di metterti sotto e scoparmi finche non vengo, intanto io mi dedico allo sfigato qui dietro?”
Parte così una doppia penetrazione: io mi dedico al desiderio orgasmico di Marica , mentre il ragazzo esaudisce il suo di desiderio impalandola analmente. Marica approfitta della mia erezione duratura e mi profana la bocca con la lingua. Mi succhia le labbra, i lobi delle orecchie e tutto quello che è a portata della sua lingua. Io le prendo la testa con le mani e la riporto all’ attenzione della mia bocca. I baci per me sono il centro del piacere e aumentano la mia eccitazione. Siamo incollati, faccio quasi fatica a respirare, sento che Marica sta’ per avere il suo lieto fine e stacco la bocca da lei.
Voglio guardarla negli occhi mentre raggiunge l’agognato orgasmo, ma si verifica un piacevole imprevisto.
La ragazza di colore si alza dal divanetto e si avvicina a noi. Con un dito invade le nostre bocche e noi iniziamo a succhiarlo e a leccarlo, mentre continua a masturbarsi con l’altra mano.
Non so cosa sia accaduto, ma dopo neanche un minuto mi sono ritrovato a non succhiare più né il dito e né la lingua di Marica , bensì un clitoride. Un Clito molto grande, quasi un mini-cazzetto. Non riesco a capire le posizioni di tutti i partecipanti all’ammucchiata improvvisa. Davanti ai miei occhi, nella penombra, vedo solo delle bellissime chiappe scure, e una vagina che approfitta sia della mia bocca che del mio pizzetto usato come carta vetrata per aumentare il piacere. Altra sensazione a me chiara è quella che avverto dal mio pene dentro Marica : ritmicamente sente la presenza di un altro cazzo, ma insinuato in un altro canale e non in quello principale dove mi trovo io. Immagino che le due donne si stiano baciano o che stiano giocando in qualche altro modo, purtroppo non riesco a vedere nulla.
L’amplesso orgiastico non dura tantissimo, Marica riesce a godere, il suo orgasmo si propaga per tutto il corpo fino ad arrivare alle sue corde vocali che esplodono. Anche io riesco a venire quasi contemporaneamente a lei, grazie a suo urlo e al buon sapore che la mia lingua percepisce dalla lunga leccata, peccato che la ragazza, subito dopo l’orgasmo di Marica , decide di alzarsi e abbandonare la sua bocca.
Io rimango con il cazzo dentro Marica , mentre il ragazzo esce da lei, sinceramente non ho capito se è venuto o meno. La mia attenzione è rivolta alla ragazza che afferra la mano di Marica , l’avvicina al suo sesso ben lubrificato e si fa masturbare. Una masturbazione feroce, veloce e intensa. La ragazza inizia ad ansimare con evidenza e appena l’orgasmo inizia, si fionda sulla bocca di Marica per baciarla profondamente, soffocando così le sue urla di piacere, come se non si volesse far sentire.
Marica si accascia sul mio corpo distrutta. Appena riprende un po' di vitalità, ci accorgiamo che siamo rimasti soli nella stanza. Io e Lei abbiamo bisogno di darci una veloce lavata, fortunatamente c’è un bagno con doccia proprio davanti alla stanza. Una volta ripuliti e vestiti torniamo nella sala da ballo per rifocillarci e riprenderci, soprattutto Marica che anche fisicamente si è impegnata per tutta la serata, siamo quasi giunti all’ora di chiusura e siamo rimasti in pochi.
Mentre noi ci idratiamo e mangiamo qualche snack, faccio notare a Marica che su un divanetto, difronte a noi, c’è una coppia dedita al piacere.
L’uomo è seduto sul divano, mentre lei è seduta su di lui di spalle e si sta facendo scopare lentamente. Raggiungono l’orgasmo con signorilità e discrezione.
Si alzano e vengono al bar dove siamo noi e Alvin.
“Ciao, vi abbiamo visto giocare nella stanza e ci avete fatto venire voglia anche a noi di godere un po'. Piacere siamo Anna e Paolo”.
Purtroppo, il locale deve chiudere e noi tornare a Milano. Oggi come accompagnatore mi sono divertito, ho assistito a scene uniche, intriganti e sicuramente degne di essere raccontate.
Esperienza da ripetere il prima possibile, certo se fosse più vicino a casa non sarebbe male.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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