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La moglie infedele e la sua prima volta in un Privè - Prima parte


di Membro VIP di Annunci69.it giorgal73
27.12.2023    |    26.307    |    6 9.5
"I suoi occhi chiusi dimostrarono estasi e il morso del il labbro inferiore occultò i gemiti..."
Ieri è stata una giornata strana, ma divertente. Tutto iniziò tre giorni fa.

Terminai una lunghissima e noiosa video riunione con un cliente e decisi che la mia giornata lavorativa poteva ritenersi conclusa.
Iniziai a navigare tra i vari portali libertini, dove sono iscritto. Come un naufrago alla ricerca di qualcuno che lo salvi, Verificai le varie caselle di posta e le visite al mio profilo. Curiosai poi tra i vari profili che avevano avuto l’ardire di leggere il mio.

Su un portale, che per privacy diremo solo che è speziato, notai la foto di una donna molto prosperosa con un bellissimo reggiseno bianco merlettato.
Cliccai sul profilo per i dettagli:

“Sposata, ma in astinenza da diversi mesi, cerco uomo maturo per tanto sesso all' oscuro di mio marito. Io sono bbw con una quinta di seno straripante e 50 anni portati magnificamente. Ti cerco maturo, anche tu bbw con pancia e rotolini vari, possibilmente sposato.
Dotato di cervello prima che degli attributi, sano, pulito e porco. Non posso ospitare ovviamente, ma mi posso spostare entro 20km da Bologna. Sono libera solo il pomeriggio, mai la sera o i weekend.”

L’annuncio continuava con le solite frasi di rito e altre quattro foto, oltre quella del profilo. Decisi di scriverle un messaggino e vedere se si sarebbe perso nel mondo dei messaggi ignorati o se avrebbe trovato la strada della socialità.
La mia lettera nella bottiglia recitò:

«Ciao Baby83, mi chiamo Giorgio. Ho appena letto il tuo annuncio e mi sono incuriosito. Ti chiederai il motivo. La risposta è molto semplice, la tua ricerca sembra copiata dal mio profilo. Ho cinquanta anni, peso 115kg, ma sono muscoloso, da giovane ero molto sportivo. Sono alto esattamente come da tua richiesta, tuttavia non sono sposato, ma convivo con una persona da oltre venti anni, quindi è come se lo fossi. Sul mio profilo potrai trovare alcune mie foto e una descrizione abbastanza dettagliata di quello che cerco e di come sono. Se ti si accendesse la lampadina della curiosità potresti contattarmi direttamente dal portale o se preferisci anche tramite Telegram, il mio nickname è giorgal73, come quello di questo sito.»

Erano passate da poco le diciassette e decisi di uscire per fare una passeggiata e prendere un poco di aria. La destinazione fu l’Outlet di Castel Guelfo. Visto che si trova a meno di 5 minuti da casa mia , risulta essere la meta perfetta per una passeggiata tra la gente e le vetrine. Ogni tanto scrutavo il cellulare per vedere se avessi ricevuto qualche notifica, ma a parte le mail di lavoro e qualche messaggio di amici, la calma regnava.

Dopo due ore a vagare per i negozi decisi che era giunta l’ora di tornare a casa. Preparai la cena e mi misi a cenare davanti al televisore come sempre.
Verso le 22 ricevetti un messaggio su Telegram e da lì ne scaturì una conversazione.

«Ciao Giorgio, sono Angela ovvero Baby83. Ho letto il tuo messaggio e il tuo annuncio. Ho deciso di risponderti perché oggi pomeriggio ti ho incrociato casualmente all’ Outlet. Stavi parlando al telefono e non hai fatto caso a me che ti sorridevo. Un pochino ci sono rimasta male, comunque piacere di conoscerti.»

«Ciao Angela, non è vero che non ti ho notato. Semplicemente non ho pensato che stessi sorridendo a me. Per dimostrarti che non sto mentendo, ti descrivo:

Capelli biondi lunghi raccolti in una coda. Occhiali da sole zebrati stile Cavalli, Cappotto rosso lungo portato sulle spalle e non indossato. Maglioncino avana decorato con due trecce centrali senza maniche e una camicia bianca merlettata. Gonna nera di pelle con i bottoncini a forma di cuore. Degli stivali neri alti fino a sotto le ginocchia con calze velate anch’esse decorate con dei cuoricini.
Dal momento che sei stata la persona più bella che questa mattina ho visto, non potevo supporre di essere il destinatario di quel bellissimo sorriso, ma lo speravo. Inoltre, il tuo seno meravigliosamente procace mi ha fornito il dettaglio definitivo.»

«Wow mi hai fatto la radiografia e sei molto gentile e galante. Comunque, anche te non sei male. Dalle foto sembri serio e scorbutico e anche un po’ stronzo. Però quanto ti ho visto oggi, mi sono ricreduta. Sentirti scherzare al telefono e vedere il tuo viso rilassato mi ha spinto a rispondere al tuo messaggio.»

«Grazie Angela per i complimenti non meritati. Sono felice e grato all’universo per averci fatto avere un primo appuntamento così particolare, ma che dici se ne organizzassimo uno un po’ più tradizionale?»

«Per me va bene Giorgio. Però ti dico subito che questa settimana sono libera solo domani dalle 13 alle 19. Non ho problemi a raggiungerti, basta che non sia lontanissimo.»

«Ti faccio una proposta, se non ti piacerà penseremo ad un'alternativa. Che ne dici se andassimo ad una Spa un po’ particolare? È all’ interno di un Club Privé, zona Altedo. Il posto è molto carino, ha una grande piscina riscaldata, una sauna, un bagno turco e delle zone che permettono la giusta intimità.
Non serve portare asciugamani o ciabattine, le forniscono loro. È un luogo dove non si indossa il costume, non so se questo per te è un problema. Che ne dici? Se vuoi ne parliamo a voce.»

Mi arrivò il suo numero di telefono e la chiamai immediatamente. Mi rispose al terzo squillo, aveva una voce calda e profondamente femminile con un accento bolognese molto evidente.
Mi venne subito in mente la scena di Paprika seduta a tavola con tutte le ragazze e Madame Colette che specificava le diverse specialità amatorie per città di appartenenza. Per Tinto Bras, Bologna è la patria del pompino e mi eccitai subito a immaginare Angela e la sua bocca.

Angela mi disse che non aveva mai frequentato un Club privé, tuttavia la proposta l’intrigava. Volli essere scrupoloso per non metterla in difficoltà e le spiegai esattamente come fosse l’ambiente, quello che si può fare e come bisogna comportarsi. Sottolineai che il club poteva essere anche un modo eccitante per essere liberi di dare sfogo alle proprie trasgressioni e fantasie, senza, ovviamente nessuna forzatura. Lei mi rispose che non vedeva l’ora di provare questa nuova esperienza e fissammo l’appuntamento per le quindici l’indomani, davanti al club. Mi avrebbe raggiunto con la sua macchina per essere indipendente e poter andar via quando desiderava.

Arrivammo praticamente insieme al Club e parcheggiammo le nostre macchine una accanto all’ altra. Scendemmo e ci salutammo come due vecchi amici, prendendoci per mano e poi con due bacetti sulle guance.

«Piacere di conoscerti e di incontrarti Angela. Sei bellissima come l’altro giorno all’ outlet, anzi, oggi sei fenomenale, i capelli sciolti ti rendono più affascinante.»

Angela mi ringraziò dei complimenti mentre un lieve rossore decorò il suo viso. Terminati i convenevoli entrammo dentro al club. Consegnai la mia tessera sanitaria e spiegai al ragazzo che per Angela era la prima volta e pertanto doveva fare l’iscrizione. Lui gentilmente le spiegò il funzionamento dell’iscrizione e le poche regole che vigevano per una tranquilla giornata di relax e divertimento, poi ci consegnò i teli grandi e piccoli e infine, le ciabatte.
Feci strada alla mia compagna fino allo spogliatoio.

«Allora, cosa preferisci fare? Un giro perlustrativo, oppure andare direttamente alla Spa e poi dopo fare la visita?»

«Sei tu l’esperto del luogo, cosa mi consigli?»

«Se ti va, meglio andare ora alla spa, così magari ci conosciamo meglio. Vorrei però prima capire alcune cose per rendere più piacevole l’esperienza.

Prima domanda: Saremo nudi tutto il tempo, ci sarà solo il telo di spugna che potrai usare per coprirti, va bene?

Seconda domanda: Siamo qui per divertirci, in acqua non si può fare sesso, ma toccarci, baciarci e stimolarci è possibile. Non saremo soli, per te va bene ho provi imbarazzo a essere vista da altri?

Terza domanda: Come mi devo comportare se qualcuno si avvicina a noi? Lo allontano? lo lascio fare? Che limiti ci sono?»

Mentre io sparavo domande a raffica, entrambi ci spogliammo. Angela, probabilmente stava cercando le risposte alle domande, ma il suo sguardo imbarazzato e buffo mi fece osare.

Mi avvicinai e impavido le presi il capezzolo destro tra le labbra e lo succhiai. Le mani non rimasero inerte, bensì sondarono la consistenza di una quinta tonica e liscia. I miei polpastrelli scivolarono più volte sulle rosee colline. Le mie labbra generose e altruiste si dedicarono anche all’altro capezzolo. Solo qualche secondo, ma i piccoli gemiti emessi da Angela anche se si confondevano con le note di “Sexy” suonate dalla filodiffusione, mi fecero capire che stava apprezzando la mia sfacciataggine.

Sentimmo il vociare di una coppia che si stava avvicinando allo spogliatoio e Angela mi bloccò e si coprì subito con il telo, peccato, la canzone di Irama ancora non era finita e le mie labbra erano ancora bramose del suo sapore. Comunque ne approfittò per avere un attimo di pace e rispondere alle mie domande.

«Andiamo alla Spa. Non ho problemi con la nudità. Normalmente non sono timida, ma non so se mi piace essere vista da tante persone in intimità, non ho velleità esibizionistiche. Preferisco stare solo con te, non amo essere toccata da chi non conosco, però se dovessi cambiare idea te lo farò sapere subito. Limiti tra di noi: vediamo durante la giornata»

«Perfetto, allora dirigiamoci alla Spa. Per prima, scusami se ti ho aggredito, ma lo spettacolo era magnifico e volevo assaggiarti.»

«Tranquillo, ho apprezzato molto, peccato che ci hanno interrotto.»

«Ti svelo un altro segreto di questo posto: potevamo continuare tranquillamente, la coppia non si sarebbe assolutamente scandalizzata. Al massimo ci avrebbe ignorato o ci avrebbe chiesto di partecipare. Ricordati che qui nessuno giudica e soprattutto sei liberissima di esprimere la tua sessualità e i tuoi desideri.»

Appoggiai la chiavetta sul lettore e la porta della Spa si aprì per consentirci l’entrata. Era ancora abbastanza presto come orario e all’ interno c’erano solo altre due coppie intente a parlare e un paio di uomini nella sauna.
Entrammo nella vasca grande e ci sedemmo all’inizio del piccolo tunnel, sul lato sinistro. L’acqua era molto calda, ma piacevole.

Angela studiò con attenzione il luogo e cercò di capire come meglio adeguarsi. Lo sguardo perso a sondare il luogo mostrò incertezza e per metterla subito a suo agio iniziai a baciarle il collo.
Mi dedicai con minuziosità e dovizia ad elargire piccoli bacini su tutto il collo, alternai i baci a dei piccoli succhiotti.
La mia mano sinistra, intanto, accarezzò i seni e giocherellò con i capezzoli che sfiorati dall’ acqua calda si ergevano maestosi.
I suoi occhi chiusi dimostrarono estasi e il morso del il labbro inferiore occultò i gemiti. Il suo corpo venne percorso da un' elettricità alchemica ogni volta che il collo o un lobo fu l'oggetto delle attenzioni della mia bocca calda e umida.
Mi fermai un secondo.
Lei aprì gli occhi per un istante, ma li richiuse immediatamente dopo, appena la mia bocca ricoprì la sua. Il bacio iniziò lentamente e divenne più profondo poco dopo.

La mia mano scese, lasciando i capezzoli liberi e gonfi. L’indice trovò rifugio tra due timide labbra che l’acqua calda aveva gonfiato e reso più sensibili. Un piccolo movimento prese vita e iniziò un’opera masturbatoria lenta, ma intensa. Anche la sua mano destra cercò e trovò la mia intimità e ricambiò il favore.

Il mio impegno diede velocemente i frutti desiderati, perché Angela raggiunse un favoloso orgasmo solo dopo 5 minuti dall’ inizio.
La mia bocca sigillava la sua che così non poté esprimere pubblicamente l’estasi provata.

Non le diedi tregua.

Mi misi alle sue spalle e iniziai un massaggio. Le mie mani si impossessarono prima delle spalle, poi dei fianchi. Il viaggio continuò anche sul davanti, i suoi ampi seni erano felici delle attenzioni che gli dedicai.
Vidi avvicinare un uomo, con la testa però mimai un no e lui si fermò e si sedette ad un paio di metri da noi. Iniziò a masturbarsi.
Probabilmente Angela aprì gli occhi e si accorse del visitatore, perché percepii una certa rigidità, allora le sussurrai in un orecchio:

«Che dici , ci asciughiamo e andiamo a fare un giro?»

Girò la testa e mi diede un veloce bacio sulle labbra come risposta.

Ci alzammo e ci dirigemmo verso le docce per togliere il cloro dalla nostra pelle. Ci aiutammo a vicenda e il lavaggio diventò un’esperienza erotica, che però interrompemmo da bravi bambini per asciugarci.
Rimosse le ultime gocce, uscimmo dalla zona umida e salimmo le scale verso il privé. Lei curiosa, volle visitare tutto il piano e mi fece una serie di domande sull‘utilizzo dei fori nelle cabine e di tutte le cose che vedeva, ma non ne comprendeva l’uso.
Le chiesi se volesse riprendere il giochino della vasca. Compresi la risposta affermativa grazie all’interesse della sua mano sul mio turgido amichetto che venne afferrato e palpeggiato.

«Preferisci andare in una cabina totalmente chiusa?»

«Si!»

Entrammo, presi un lenzuolo e lo stesi sul letto, infine feci sdraiare a pancia in giù Angela.
Nella mia fida pochette, oltre ai preservativi porto sempre un lubrificante che può essere usato anche per i massaggi. Quella sera ne portai uno aromatizzato alla fragola. Ne presi un po’, e iniziai a massaggiare tutto il corpo che mi si offriva davanti.

Iniziai dai piedi: afferrai singolarmente ogni dito, infilando le mani negli spazi tra uno e l'altro, feci dei movimenti in avanti e indietro. Massaggiai il dorso del piede strofinando delicatamente con i pollici la parte superiore, dall'alto verso il basso (dalla base del dito fino alla caviglia), e poi al contrario.

Salii lievemente percorrendo le caviglie fino ad arrivare ai polpacci. Li afferrai ed esercitai una lieve pressione, li accarezzai per tutta la lunghezza fino ad arrivare sotto al ginocchio. Sentivo il suo corpo rilassarsi e sciogliersi sotto le mie mani. Quando poi, la mia lingua incontrò il retro delle ginocchia, il suo corpo venne percorso da brividi che percepii in modo evidente. Il massaggio continuò la sua risalita fino ai glutei.

Le mie mani iniziarono con dei movimenti circolari piccoli che man mano aumentavano sia di ampiezza che di pressione. Mi aiutai con i pollici per creare dei rotolini di pelle da spingere verso il coccige. Ma il punto più ambito era quello al centro che iniziai a stimolare con le dita all’inizio e poi, come al solito con la lingua.
I freni inibitori di Angela iniziarono a vacillare e dalle sue labbra nacquero prima dei gemiti e poi dei sii.
Mi spostai leggermente di lato e le feci divaricare le gambe. La mia lingua si intrufolò e la stimolò analmente, mentre l’indice e il medio della mano destra uniti, sondarono la profondità frontale, praticamente una doppia penetrazione che le fece provare il secondo orgasmo della giornata.
Le scosse di terremoto piano piano si affievolirono e mi diedero la possibilità di continuare il massaggio.

Mi sedei sul suo sedere, facendo aderire le nostre chiappe, ma ovviamente, suddivisi il mio peso anche sulle ginocchia per non schiacciarla. Le accarezzai ogni singola costola, le mie nocche crearono dei solchi eterogenei. Le mie dita simularono le zampette di un ragno e passeggiarono su tutta la schiena premendo i punti focali. Le spalle non vennero dimenticate, come una morsa tiene stretto un tubo, le mie mani stritolarono amorevolmente il trapezio e i deltoidi.
Mi alzai e la feci girare.

«Prendimi!» Un ordine imperativo mi giunse alle orecchie con un sibilo ansimante.

«Abbi ancora un po' di pazienza, il massaggio ancora non è finito.»
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Sono sempre alla ricerca di nuove esperienze e ispirazioni, se volete mi potete sia qui su A69 oppure anche su tlgm con lo stesso nickname, ovvero giorgal73 per proposte, suggerimenti o commenti o domande varia.

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