trio
Le storie di Giulia - Turchia perversa EP3
di giorgal73
19.09.2024 |
22.534 |
5
"Io, da bravo regista, ho aggiunto un po’ di pepe alla trama, qualche scena più piccante, giusto per rendere il tutto più appassionante..."
Mi rianimo sotto la doccia, ma sono ancora sotto shock per il trattamento di Roberta. La nostra vacanza è iniziata in modo non convenzionale e intrigante. L'hotel è meraviglioso, un gioiello a cinque stelle con tocchi di lusso. Gli accappatoi morbidi sono paradisiaci e la doccia è semplicemente mozzafiato. Si trova al centro del bagno ed è enorme, con getti ad alta pressione su tutti e quattro i lati che creano un vortice d'acqua ipnotizzante. L'acqua mi punge i capezzoli, mi massaggia il sedere e mi stuzzica il clitoride. Le luci LED danzano, proiettando un bagliore incantevole, mentre la musica lounge lenisce corpo e mente.
Con riluttanza, mi stacco dalla doccia quando sento bussare alla porta della suite. Indosso rapidamente l'accappatoio e apro la porta del bagno per sbirciare. Roberta è lì, vestita con un abitino succinto, con un uomo. Lui è atletico, con spalle larghe e un corpo ben definito che parla di dedizione e disciplina. I suoi occhi scuri e intensi brillano di mistero, capaci di esprimere sia tenerezza che profondità. I suoi folti capelli scuri sono arruffati ad arte, esaltando il suo fascino selvaggio. Il suo sorriso caldo e seducente fa battere il mio cuore, mentre indossa abiti che accentuano il suo stile personale: una camicia attillata che sottolinea il suo fisico e jeans che lo abbracciano perfettamente. Non ha paura di mescolare elementi tradizionali turchi con un tocco moderno, creando un look accattivante.
Dalle sue parole e dal modo in cui parla, capisco che è intrigante, sicuro di sé, carismatico e ha un senso dell'umorismo che conquista le persone. Parla italiano, e questo è un bene. Mentre ascolto la voce di Roberta, sento un'improvvisa ondata di eccitazione e curiosità.
"Giulia, vieni qui. Voglio presentarti Cemil, il nostro nuovo amico", dice Roberta, la sua voce allegra e allettante.
Cemil si volta verso di me e il suo sguardo si posa sul mio corpo, indugiando sui miei seni coperti dall'accappatoio e sulla curva dei miei fianchi. Si lecca le labbra e fa un passo verso di me.
"È un piacere conoscerti, Giulia," dice con voce profonda e roca. "Roberta mi ha parlato tanto di te."
Devo deglutire a fatica, sentendo un'improvvisa ondata di calore tra le gambe. Sento la mia figa bagnarsi e so che lo voglio. Voglio che mi domini, che prenda il controllo e mi sottometta a ogni suo capriccio. Voglio che mi sculacci, che mi leghi e che mi faccia implorare di più. Voglio lo stesso trattamento di Roberta, desidero provare ogni cosa, ma questa volta da un uomo.
Roberta ci sorride, i suoi occhi scintillano di malizia. "Perché non vi conoscete meglio? Io sarò nell'altra stanza."
Mentre se ne va, Cemil si avvicina a me, il suo corpo a pochi centimetri dal mio. Allunga la mano e mi fa scorrere un dito lungo la mascella; il suo tocco mi fa venire i brividi lungo la schiena.
"Sei ancora più bella di come Roberta mi ha descritto," sussurra, il suo respiro caldo contro il mio orecchio. "Voglio assaporare ogni centimetro di te."
Mi afferra i fianchi e mi tira più vicino, il suo cazzo duro premuto contro il mio stomaco. Reclama la mia bocca in un bacio bruciante, la sua lingua danza con la mia. Gemo piano, il mio corpo risponde al suo tocco. Mi sento elettrizzata e pronta.
Lui fa scivolare le mani sotto il mio accappatoio, le sue dita tracciano la curva del mio culo. Mi stringe le chiappe, tirandomi ancora più vicino, e sento il suo cazzo sussultare per l'eccitazione. Interrompe il bacio e fa scorrere le sue labbra lungo il mio collo, mordicchiando e succhiando la mia pelle sensibile.
Mi chino e afferro il suo cazzo, sentendone la durezza simile all'acciaio. Lo accarezzo lentamente, deliziandomi della sensazione della sua pelle vellutata. Lui geme e spinge i fianchi in avanti, il suo cazzo scivola tra le mie dita lubrificate.
Mi spinge sul letto, il suo corpo che copre il mio. Mi blocca i polsi sopra la testa, i suoi occhi fiammeggiano di desiderio. Mi bacia profondamente, la sua lingua esplora la mia bocca. Posso sentire il suo cazzo premere contro il mio monte di venere e piano piano farsi più audace sulla mia amichetta bagnata, e inarco i fianchi, desiderosa di sentirlo dentro di me.
Lui inizia a far scivolare dentro il cazzo lentamente, centimetro per centimetro, assaporando la sensazione della mia figa stretta. Inizia a spingere, i suoi movimenti lenti e deliberati. Geme e mi contorco sotto di lui, il mio corpo in fiamme di desiderio.
Mi lascia i polsi e mi afferra i fianchi, tirandomi più vicino. Aumenta il ritmo, il suo cazzo mi sbatte ad ogni spinta. Posso sentire il mio orgasmo crescere, il mio corpo tremare di piacere.
Si china e mi sussurra all'orecchio con il suo accento erotico: "Ti piace?"
Gemo e annuisco, il mio corpo risponde alle sue parole. Mi pizzica i capezzoli, trasmettendomi una scossa di piacere. Continua a scoparmi, il suo cazzo colpisce il mio punto G ad ogni spinta. Sento il mio orgasmo crescere, il mio corpo si irrigidisce per l'anticipazione. Lui si china e inizia a strofinarmi il clitoride, le sue dita circondano abilmente il nodulo sensibile. Grido mentre l'orgasmo mi travolge, il mio corpo si contorce per il piacere.
Lui continua a spingere, il suo cazzo ancora duro e pulsante dentro di me.
Intravedo Roberta dietro di lui, le sue dita che gli strizzano i capezzoli e le sue labbra che gli scivolano lungo il collo. Poi la sento dire: "Cemil, ti piacerebbe scopare il culo della mia piccola troietta?"
Ho sentito una fitta di paura, anche se il pensiero mi ha fatto venire un brivido. Il cazzo di Cemil è spesso e rigido, come una barra d'acciaio, e non sono sicura che il mio culetto stretto sia in grado di accoglierlo. Cemil non risponde, perso nel piacere del tocco di Roberta. Ma l’intensificare delle spinte dentro di me, mi fanno capire che la proposta lo aggrada.
Roberta si allontana un minuto e torna con uno strap-on addosso. Il cazzo finto è lungo e grosso, quasi come quello di Cemil.
“Spostati e fammi spazio” Ordina Roberta al bel turco. Lui obbedisce e lei si sdraia accanto a me.
“Giulia, alzati e montami sopra, mettiti il mio bel cazzo tutto in figa”
Sento un brivido di paura ed eccitazione. So cosa tra poco accadrà. Mi alzo e aprendo le gambe lentamente scendo fino a far entrare il cazzo finto nella mia fica bagnata, riempiendomi completamente. L’intruso è grande e mi dilata. Gemo di piacere, il mio corpo trema mentre scendo e lo accolgo completamente.
Cemil si inginocchia dietro di me, con il suo bel cazzo vero in mano. Lo preme contro il mio stretto buco. Appoggia la punta, sento colare tanta saliva sul mio sederino. Lentamente prova ad entrare. Il mio corpo si irrigidisce. Non sono sicura di poterlo sopportare, ma sono consapevole che dovevo provarci. Due mani mi cingono i fianchi, mentre quelle di Roberta afferrano con forza le mie tette.
Sento un dolore acuto mentre entra in me, ma una volta dentro si ferma. Le mie pareti anali si dilatano e subito il dolore lascia il posto a un piacere profondo e intenso. Il mio corpo inizia a contorcersi per l'estasi.
Cemil inizia a spingere più forte, il suo cazzo si fa strada dentro di me a tempo con i movimenti di Roberta che mi scopa con il suo dildo finto. Il mio clitoride struscia contro la dura gomma in sincronia con l’inculata colossale.
Sono consumata da questo piacere intenso e travolgente. Sento le dita del turco affondare nei miei fianchi, la sua presa stringersi mentre mi scopa più forte e più velocemente. Lo sento gemere, la sua voce piena di lussuria cruda e primordiale. Anche Roberta mugola e gode ad ogni spinta, scoprirò più tardi che lo strap-on era a doppia punta, una dentro di me e una dentro di lei.
Sento il mio orgasmo crescere, il mio corpo si irrigidisce mentre il piacere diventa quasi insopportabile. E poi, con una spinta finale e potente, Cemil viene dentro di me, il suo cazzo in spasmi mentre riempie il preservativo del suo sperma caldo e denso. Roberta mi afferra la testa e mi fa abbassare invadendomi con la lingua e facendo morire le mie urla dentro la sua bocca. Il mio corpo trema per la forza del mio orgasmo.
Rimango immobile per alcuni istanti fino a quando entrambi i cazzi escono e mi lasciano libera. Crollo esausta sul letto.
Cemil si avvicina, si toglie il preservativo. “Puliscimi”. Il suo cazzo umido e appiccicoso entra con forza dentro la mia bocca. Lo sento ancora duro ed eretto, come se non avesse ancora avuto soddisfazione.
"Sei bellissima così", sibila Cemil con una voce bassa e malvagia. Un brivido di piacere mi attraversa la schiena alle sue parole, mentre i miei occhi si riempiono di lussuria e desiderio.
Cemil sorride con un ghigno malizioso, le sue labbra carnose si curvano in avanti come se implorassero il mio corpo. Il suo sapore salato e muschiato invade la mia bocca e mi sento travolta dal desiderio di assaporarlo ancora di più. Gemendo, muove i fianchi mentre lo prendo sempre più a fondo nella mia bocca, sentendo le sue mani sulla mia testa che mi guidano con forza.
Il suo cazzo pulsante rimbomba all'interno di me, la sua potenza aumenta con ogni secondo che passa fino a raggiungere il culmine dell'estasi. E poi, con una spinta finale intensa, viene con un grido gutturale, il suo sperma esplode nella mia bocca facendomi inghiottire avidamente ogni goccia. Non ho scelta, non posso respirare mentre sono sopraffatta dal suo piacere estatico. Sembra quasi che non sia già venuto qualche minuto prima per quanto sperma esce e mi affoga.
Finalmente, Cemil si ritira da me e mi permette di riprendere fiato. Ma prima che possa riprendermi completamente, Roberta cattura le mie labbra in un bacio appassionato, la sua lingua esplora la mia bocca assaporando il sapore del nostro Cemil ancora presente. Una sensazione di intensa lussuria ci avvolge mentre ci perdiamo nel momento insieme.
La voce di Roberta taglia la stanza come un coltello: " Grazie Cemil , ora puoi andare ".Senza dire una parola , si alza dal letto , si veste velocemente ed esce dalla stanza , lasciandosi alle spalle i nostri corpi esausti e i nostri desideri sazi .
"Roby," gracchio debolmente, "sono esausta e ho bisogno di un'altra doccia." Lei si alza in risposta, si toglie lo strap-on, rivelando un enorme fallo finto lungo come un'autostrada che lentamente esce dalla sua vagina.
Mi tende la mano e io la afferro, seguendola verso il bagno.
Siamo nude e prosciugate dall'eccitazione, ci insaponiamo reciprocamente sotto l'acqua calda della doccia. Le nostre mani esplorano i nostri corpi ancora caldi, ma siamo troppo stanche per approfittare della situazione. Ci limitiamo a godere del contatto prima che i nostri corpi esausti cedano finalmente al sonno.
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"Ma dai, Giulia, che attrice! Probabilmente sta recitando meglio di Meryl Streep! Mi diverto a seguirla in questa sua commedia erotica all’italiana, anche se ammetto che la storia che mi racconta ha i contorni un po’ troppo hollywoodiani. Io, da bravo regista, ho aggiunto un po’ di pepe alla trama, qualche scena più piccante, giusto per rendere il tutto più appassionante. Chiariamoci: non sono un cronista, no? Un po’ di fantasia ci vuole, no?
Comunque, parliamo di Roby. L’operazione al seno ha avuto successo! Appena tornata da questo viaggio avventuroso e a tratti pornografico, eccola già che sfoggia le sue nuove tette. Povera Giulia, che sfortuna, alla fine ha dovuto fare da infermiera e il divertimento si è spento velocemente! Le scene hot si sono trasformate in scene da ospedale, non proprio il massimo del romanticismo.
E poi Giulia mi ha confessato una cosa che mi ha lasciato un po’ perplesso: questa storia con Roberta è stata solo un fuoco di paglia, un’avventura di passaggio. Mi sa che alla fine queste due si sono rese conto di essere più diverse che simili. Vabbè, pazienza! Almeno ci siamo goduti dei sani momenti di eccitazione e perversione.
"Avete finito di leggere? Bene, ora tocca a voi giudicare se sono un genio incompreso o solo un tizio che si crede uno scrittore. Un voto, dai, non fate i tirchi! E se vi va, lasciate pure un commento, anche uno di quelli che fanno ridere.
Scrivo queste storie perché mi piace farvi sognare, ma anche perché mi piace farmi un po' di pubblicità e anche per convincere (in questo caso) la mia musa a osare di più con me. Diciamo che sono un po' come un venditore ambulante di sogni proibiti. E sì, ho un debole per le donne, ma non sono fissato su un solo tipo. Anzi, mi piace sperimentare!
Se vi va di far parte della mia cerchia di ammiratori (o complici), contattatemi pure. Magari insieme possiamo inventare una storia ancora più pazza."
Se vuoi, puoi contattarmi qui su A69 o su T G con lo stesso nickname, giorgal73, per proposte, suggerimenti, commenti o inviti a serate o club per creare la nostra storia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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