Il Fotografo Cap.5

Cap.5-La ragazza di fronte

I due giorni successivi passano senza avvenimenti particolari, Marco ha continuato i suoi appostamenti scattando qualche foto più per esercizio che per vero interesse, sulla scrivania ha una serie di fogliettini con appuntate note, orari e abitudini dei suoi dirimpettai, in assenza di eventi degni di nota decide di trascrivere tutto in un quaderno, ormai il suo hobby sta diventando un'ossessione, se ne rende conto ma non riesce a trovare motivazioni per smettere.

E' sera quando finisce di riportare tutti gli appunti, finalmente l'aria inizia a rinfrescarsi, si affaccia per respirare un po' e nota che le tapparelle dell'appartamento di fronte sono sollevate, la gnocca deve essere rientrata, ormai da qualche giorno era tutto chiuso.
Prende il binocolo e sbircia oltre le finestre che per fortuna sono tutte spalancate, un trolley abbandonato in soggiorno conferma i suoi sospetti, è appena rientrata da un viaggio, lei sta svuotando delle borse in camera da letto, indossa una canottiera dei Lakers che le arriva fino a metà coscia, i capelli sono raccolti in una coda di cavallo, è tremendamente sexy. Marco prende la reflex e inizia a scattarle foto mentre lei sistema le sue cose. Si sposta in soggiorno, apre la valigia ed inizia a estrarre il contenuto: una bustina trasparente piena di cosmetici, alcuni sacchetti dal contenuto ignoto, e poi i vestiti, li raggruppa tutti in braccio poi si alza e li porta nella stanza accanto, non si vede molto ma dalle piastrelle alle azzurre alle pareti si intuisce che è il bagno. Non può vederla ma la immagina piegata a 90 gradi per caricare la lavatrice...un brivido di eccitazione lo percorre.

La vede tornare di nuovo in soggiorno un paio di minuti dopo per prendere le ultime cose e portarle nelle altre stanze, si muove velocemente su quelle fantastiche gambe affusolate, non gli lascia il tempo per mettere a fuoco.

Finalmente si è fermata in camera, è in piedi davanti al letto, ha il telefono in mano, sorride, è bellissima. Clic-clic-clic Marco ne approfitta per catturare qualche immagine. Lei lancia lo smartphone sul letto, poi si sfila la canottiera e la lascia cadere per terra, clic-clic-clic, sotto ha solo un miniperizoma viola, si china leggermente e sfila anche quello, prima una gamba e poi l'altra, clic-clic-clic, ha un corpo perfetto, il culo sembra scolpito nel marmo e le tette...wow... continua a scattare mentre lei scioglie la coda e poi sparisce. Si accende la luce del bagno, ma da li non si riesce a vedere nulla.
Non resiste, deve assolutamente vedere qualcosa, afferra le stampelle e raggiunge il soggiorno, esce sul balcone, ma nel frattempo la ragazza ha accostato la finestra del bagno, rimane da guardare solo l'ombra vaga della figura che si muove dietro la tenda.

Sconsolato il giovane torna nella sua stanza e si mette in attesa.
Dopo una ventina di minuti la sua pazienza viene ripagata la vede ricomparire in camera con addosso un accappatoio rosa e un asciugamano bianco a mo di turbante in testa. Recupera il suo I-Phone dal letto e dopo averci smanettato un po' prende un treppiede con una luce led bianca circolare, incastra il telefono al centro del cerchio e posiziona il tutto ai piedi del letto, accende sia il led che lampade sui comodini dopodichè un tocco allo schermo del cellulare e si accomoda sdraiata al centro del letto.
Con molta sensualità sposta leggermente un lembo dell'accappatoio e lascia sfilare fuori una gamba, la accarezza con una lentezza ricercata e studiata per eccitare quanto più possibile gli osservatori, clic-clic-clic, Marco approfitta dello spettacolo per fare più scatti possibili, la ragazza slaccia la cintura e libera anche l'altra gamba, gioca col vedo non vedo, facendo strusciare le cosce, accavallando le ginocchia, le mani percorrono il corpo, una scende sotto l'ombelico, l'altra si insinua sotto l'accappatoio ad afferrare il seno. Si muove come un serpente, lenta, ipnotica, letale lasciando sempre più pelle scoperta, le tette ormai sono completamente esposte e la mano sinistra impasta e strizza prima una e poi l'altra, ogni tanto si pizzica i capezzoli. Clic-clic-clic. Il cazzo di Marco è durissimo ma non può fermarsi, non può darsi piacere, non ancora, deve prima catturare quante più pose possibili di quella dea.

La osserva portare la mano destra fino alle labbra, con lentezza inesorabile infila il dito medio in bocca, lo succhia, lo spinge avanti e indietro più volte simulando un pompino, ora che è bello umido la mano scivola giù, passa sul seno, scorre oltre l'ombelico e si insinua tra le cosce. Si tocca l'intimità, allarga e stringe più volte le gambe e infine le lascia spalancate a favore della camera del suo telefono. Il dito scivola su e giù per le grandi labbra, poi si insinua in mezzo, accarezza il clitoride poi scende ad allargare leggermente le piccole labbra, risale, gioca con movimenti circolari alternati a carezze verticali. Clic-clic-clic. Per Marco è il culmine della settimana, nessuna delle scene catturate nei giorni precedenti è paragonabile a quella che sta osservando, il contenuto erotico è alle stelle, la ragazza ci sa fare, è una maestra di erotismo e sale ancora di livello quando il suo dito smette di massaggiare quella figa perfetta per immergersi al suo interno. Entra ed esce, luccica di umori, lei gode, le sue espressioni, i movimenti sinuosi del corpo, le penetrazioni del dito, è un'esplosione di sensualità.

Il ritmo aumenta, ora le dita che entrano sono due, si sta massaggiando il punto G, i movimenti si fanno nervosi, veloci, gli scatti del corpo diventano sempre più frequenti, è un crescendo, il respiro si fa affannoso, si dimena, accelera ancora fino a che gli spasmi non si impadroniscono di quel fantastico corpo, i piedi sono sollevati, tesi, le gambe tremano, l'orgasmo la travolge impetuoso.

Clic-clic-clic. Marco si ritrova col fiato corto come se fosse stato in apnea fino ad ora.

La ragazza accarezza un po' la sua passera col palmo della mano, poi se la porta alla bocca, ripulisce le dita che fino a poco prima stavano dentro di lei, fa un cenno di saluto verso il telefono, si alza spegne tutto e ritorna nuovamente in bagno.

Per Marco è troppo, non può più resistere, questa volta non ha bisogno di rivedere le immagini, si butta direttamente sul letto, abbassa pantaloncini e lascia che la sua mano faccia il resto.

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