Tra le loro mani

Il club privato era illuminato da luci soffuse, un luogo dove il tempo sembrava sospeso e il desiderio si respirava nell’aria. Gabriel sedeva su un divano in pelle scura, un bicchiere di whisky tra le dita, mentre osservava le due donne di fronte a lui.

Sofia ed Elena erano un contrasto perfetto: una bionda, l’altra mora; una elegante e raffinata, l’altra con un’aria sfacciata e provocante. Ma entrambe lo fissavano con lo stesso sguardo acceso, carico di promesse non dette.

Elena fu la prima a muoversi. Si avvicinò a Gabriel con un sorriso malizioso e si sedette a cavalcioni su di lui, lasciando che la gonna del suo vestito scivolasse lungo le cosce nude. Sofia rimase in piedi, osservando la scena con un sorriso divertito, le labbra rosse e perfette che si schiudevano in un respiro leggero.

— Sei sicuro di reggerci entrambe? — sussurrò Elena, le mani che scivolavano lungo il petto di Gabriel, sbottonandogli lentamente la camicia.

— Non vedo l’ora di provarci — rispose lui con voce roca, afferrandole i fianchi e attirandola più vicino.

Sofia si avvicinò con grazia, inginocchiandosi accanto a loro, le mani delicate ma decise mentre iniziava a sfiorare la pelle nuda di entrambi. Il calore tra loro cresceva, un intreccio di baci, mani che esploravano, tessuti che venivano fatti scivolare via con lentezza esasperante.

Elena prese il controllo, le sue labbra tracciavano un sentiero di fuoco lungo il collo di Gabriel, mentre le mani di Sofia si insinuavano tra di loro, accarezzando, provocando. Il respiro di Gabriel divenne più pesante, il corpo teso tra il piacere delle due donne che lo prendevano tra le loro mani esperte.

Sofia si spostò, le sue labbra ora su Elena, il bacio profondo e sensuale, mentre Gabriel le osservava con desiderio puro. La vista delle due donne che si esploravano davanti a lui lo fece tremare di piacere, e quando si unirono a lui completamente, in un gioco di corpi e sospiri intrecciati, il mondo intero scomparve, lasciando spazio solo al puro piacere.

La notte sarebbe stata lunga, e nessuno dei tre voleva che finisse troppo presto.

La notte era calda, l’aria satura del profumo del vino e della pelle sfiorata. Nel silenzio interrotto solo dai loro respiri affannati, Gabriel si trovava intrappolato tra due fuochi: Sofia ed Elena. Due donne tanto diverse quanto irresistibili, che ora lo circondavano, le loro mani e le loro labbra che esploravano il suo corpo con un’armonia perfetta.

Sofia si mosse per prima, le sue dita scivolando lungo il petto di Gabriel, mentre Elena si abbassava, le labbra tracciando un percorso di fuoco lungo la sua pelle. Il piacere cresceva, lento e inesorabile, mentre il corpo di Gabriel rispondeva a ogni loro tocco.

Elena si avvicinò a Sofia, le loro bocche che si incontrarono in un bacio profondo, proprio davanti agli occhi di Gabriel. Lui trattenne il respiro, il desiderio che si faceva insopportabile mentre le osservava sfiorarsi, baciarsi, esplorarsi l’un l’altra con una passione sensuale e avvolgente.

— Ti piace guardarci? — sussurrò Elena con un sorriso malizioso, mentre Sofia gli lanciava uno sguardo infuocato.

Lui annuì, incapace di distogliere lo sguardo. E quando le due donne si voltarono verso di lui, pronte a reclamarlo, sapeva che la notte sarebbe stata lunga e indimenticabile.

Il tempo sembrava essersi fermato. Nell’aria sospesa tra loro, l’unico suono era il respiro affannato di Gabriel, intrappolato tra il calore di due corpi morbidi e decisi. Ogni tocco, ogni bacio, ogni sfioramento era un crescendo di emozioni e desiderio, un gioco fatto di attese e provocazioni.

Sofia lo osservava con quel suo sguardo sicuro e affamato, la bocca appena socchiusa mentre le sue dita percorrevano la linea della mascella di Gabriel. Era il tipo di donna che amava il controllo, che sapeva esattamente come condurre il gioco senza mai perdere la propria grazia. Ma c’era qualcosa nei suoi occhi stasera, un bagliore diverso: l’eccitazione di lasciarsi andare, di condividere il piacere, di cedere a una passione senza limiti.

Elena, invece, era più sfacciata, più selvaggia. Si muoveva con la sicurezza di chi sa di essere irresistibile, ma nei suoi tocchi c’era un’intimità sorprendente. Mentre lasciava piccoli baci lungo il collo di Gabriel, il suo respiro tremava leggermente, un segnale che, nonostante l’aria provocante, anche lei stava cedendo completamente al momento.

Gabriel si sentiva perso tra loro, eppure mai così presente. Non era solo il piacere fisico a travolgerlo, ma l’intensità emotiva del momento. Il modo in cui Sofia ed Elena si cercavano l’una con l’altra, il modo in cui lui diventava il fulcro del loro desiderio condiviso. Non era solo un gioco erotico, era un’esperienza che andava oltre, un incastro perfetto di corpi, menti e volontà.

Quando Sofia e Elena si baciarono davanti a lui, senza fretta, senza finzioni, Gabriel trattenne il fiato. Era un bacio che parlava di curiosità e attrazione, ma anche di qualcosa di più profondo: la voglia di esplorarsi a vicenda, di abbandonarsi completamente al momento.

E in quell’istante, Gabriel capì che quella notte non sarebbe stata solo sesso. Sarebbe stata un ricordo destinato a rimanere inciso nella pelle, nella mente, nel cuore.