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Onde di piacere


di Jecht69
01.03.2025    |    61    |    0 6.0
"Conosceva bene il lato provocante di Martina, il suo modo di flirtare con sfrontata sicurezza..."


Il sole di mezzogiorno scaldava la sabbia dorata della piccola spiaggia naturista, un angolo di paradiso nascosto tra scogli e palme. L’acqua cristallina si infrangeva dolcemente a riva, il suono delle onde si mescolava al canto lontano dei gabbiani.

Alice era sdraiata sul suo telo, completamente nuda, il corpo lucido d’olio abbronzante. Il calore del sole la avvolgeva in un abbraccio sensuale, mentre il vento le accarezzava la pelle, solleticando i suoi capezzoli già tesi. Accanto a lei, Martina si stiracchiò languidamente, lanciandole un sorriso carico di complicità.

«Hai mai pensato a quanto sia eccitante stare qui, così esposte?» sussurrò Martina, facendo scorrere un dito lungo la coscia di Alice, sfiorandole appena l’interno.

Alice rabbrividì. Conosceva bene il lato provocante di Martina, il suo modo di flirtare con sfrontata sicurezza. Ma quel tocco, lì, in un luogo tanto libero e selvaggio, la fece fremere in un modo nuovo.

«E se qualcuno ci vedesse?» bisbigliò, mordendosi il labbro.

Martina si avvicinò, leccandole lentamente il lobo dell’orecchio. «Ti ecciterebbe, vero?»

Alice non ebbe il tempo di rispondere: Giulia e Sara si avvicinarono dopo il bagno in mare, i loro corpi umidi che gocciolavano sotto il sole cocente. I capelli bagnati si incollavano alle loro curve, rendendole ancora più seducenti.

«Che fate?» chiese Giulia, sedendosi accanto a loro con un sorrisetto incuriosito.

«Martina sta cercando di tentarmi,» ridacchiò Alice, mentre la mora continuava a esplorarle la pelle con le dita.

«E tu? Ti lasci tentare?» intervenne Sara, inclinando la testa e osservandola con uno sguardo malizioso.

Alice sentì il respiro accelerare. Quell’atmosfera elettrica, il desiderio che cresceva palpabile nell’aria, la eccitava più di quanto volesse ammettere.

Martina rispose per lei, inclinando il viso e baciandola con un tocco lieve, quasi esplorativo. Alice sussultò, ma non si tirò indietro. Anzi, schiuse le labbra, lasciando che il bacio si approfondisse. Il sapore di Martina, misto a salsedine e olio di cocco, la fece impazzire.

Sara e Giulia si guardarono per un istante, poi si avvicinarono l’una all’altra, imitando le amiche. Sara lasciò scivolare le dita lungo la schiena di Giulia, tracciando un sentiero di brividi fino alla curva dei suoi fianchi.

I baci divennero più audaci. Martina scese lungo il collo di Alice, leccandole il sudore salato dalla pelle, mentre Alice gemeva piano, socchiudendo gli occhi. Intanto, Giulia si era girata verso di loro, con le labbra ancora umide dai baci di Sara.

«Siamo sole qui… perché fermarsi?» sussurrò con un sorriso, e il modo in cui le sue dita iniziarono a esplorare il corpo di Sara fece capire a tutte che non c’era più alcun freno.

Martina abbassò la testa, prendendo un capezzolo di Alice tra le labbra e succhiandolo dolcemente, mentre le sue mani esploravano i fianchi e il ventre della ragazza distesa sotto di lei. Alice ansimò, intrecciando le dita nei capelli della mora.

Giulia e Sara si spostarono accanto a loro, intrecciando le loro carezze in un gioco di corpi che si cercavano e si fondavano. La sabbia aderiva alle loro pelli sudate, rendendo il contatto ancora più intenso.

Le mani di Sara scivolarono tra le gambe di Giulia, accarezzandola con movimenti lenti e misurati, mentre Giulia gemette, affondando il viso tra i seni di Alice, che a sua volta era completamente abbandonata al piacere.

Martina si mosse tra le cosce di Alice, sfiorandola con la lingua, assaporandola con lentezza, mentre il calore del sole sembrava fondersi con quello che bruciava dentro di loro. Alice si inarcò, le dita che stringevano la sabbia mentre la passione la travolgeva.

Nel frattempo, Sara e Giulia erano perse in un ritmo sensuale e profondo, le loro bocche che si cercavano con fame, i loro gemiti che si fondevano con il suono delle onde.

Le quattro donne si muovevano insieme, come onde che si infrangono e si ritirano, trovando un’armonia perfetta in quel momento di pura libertà e desiderio.

E quando il piacere le attraversò come una tempesta, lasciandole esauste e soddisfatte sulla sabbia, rimasero semplicemente lì, accarezzandosi a vicenda, respirando l’aria salmastra, godendosi il tepore del sole sulla pelle. Dopo quel vortice di piacere, le quattro donne rimasero distese sulla sabbia calda, i corpi ancora intrecciati, il respiro pesante che si mescolava con il suono delle onde. Il sole alto le accarezzava, e la brezza marina le rinfrescava appena, facendo rabbrividire le loro pelli sudate.

Alice si girò su un fianco, osservando Martina con un sorriso complice. «Beh… questo sì che è stato un modo interessante di godersi la spiaggia.»

Martina ridacchiò, passandosi una mano tra i capelli arruffati. «Direi che ci siamo concesse una vera esperienza naturista.»

Giulia si stiracchiò, il suo corpo ancora scintillante sotto il sole. «Forse dovremmo rifarlo più spesso…»

Sara, ancora accoccolata contro di lei, la baciò dolcemente sulla spalla. «Sono d’accordo.»

Per qualche minuto rimasero semplicemente lì, godendosi la vicinanza, il silenzio interrotto solo dal mare e dal vento tra le palme. Poi Martina si alzò, scrollandosi di dosso la sabbia. «Ragazze, io ho bisogno di un altro bagno.»

Alice la seguì con lo sguardo mentre si avvicinava all’acqua, le curve dei suoi fianchi in perfetta armonia con il movimento sinuoso delle onde. «Mi sembra un’ottima idea.»

In pochi secondi, tutte e quattro correvano verso il mare, immergendosi nell’acqua fresca che leniva il calore dei loro corpi ancora eccitati. Risero, si spruzzarono a vicenda, si sfiorarono di nuovo con tocchi leggeri, come se il desiderio non fosse ancora del tutto sopito.

Martina si avvicinò ad Alice, stringendole i fianchi sott’acqua. «Sei stupenda quando sei così… appagata.»

Alice le avvolse le braccia al collo, le loro labbra si sfiorarono ancora. «E di chi è il merito, secondo te?»

Non lontano, Giulia e Sara si scambiavano baci lenti e profondi, mentre l’acqua le avvolgeva. Era una sensazione di libertà assoluta, di desiderio puro, senza inibizioni.

Dopo un po’, esauste ma felici, tornarono a riva, adagiate sui loro teli, il sole che asciugava le gocce sulle loro pelli.

«Direi che questa vacanza ha appena preso una piega molto interessante,» disse Giulia, intrecciando le dita con quelle di Sara.

Martina sorrise. «E la cosa migliore è che non è ancora finita.»

Alice chiuse gli occhi, lasciandosi cullare dalla sensazione di benessere assoluto. Sapeva che quella giornata sulla spiaggia sarebbe rimasta impressa nei loro ricordi per sempre… e che non sarebbe stata l’ultima volta che si sarebbero lasciate andare così.
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