incesto
Ambra

12.03.2025 |
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"L'adolescenza è quella fase della vita dove ogni ragazzino, o ragazzina, vede tutto bianco o tutto nero, dove gli ormoni amplificano la percezione delle..."
L'adolescenza è quella fase della vita dove ogni ragazzino, o ragazzina, vede tutto bianco o tutto nero, dove gli ormoni amplificano la percezione delle cose, rendendo spesso esasperato qualsivoglia problema, età stupenda, di tante prime esperienze, dalle amicizie tra i banchi di scuola che poi seguiranno nel corso della vita, ai primi amori, le prime cotte, l'età delle farfalle nello stomaco al solo guardare negli occhi la propria cotta, o crush come dicono i giovani di oggi....E' un'età che ormai ho passato da parecchio, a volte fatico a ricordarla, i capelli brizzolati hanno rubato il posto alla folta chioma castana raccolta in un codino che portavo ai tempi, un principio di stempiatura e le imperfezioni del viso fanno si che i miei cinquant'anni si fanno vedere eccome, portati discretamente per carità, ma pur sempre cinquanta ahimè.
La vita mi ha riservato parecchie gioie e qualche dolore, ma parlerò solo delle prime, una compagna meravigliosa, che tutt'ora amo e desidero, con la quale condivido molti interessi, non ultimo una certa libertinità se così possiamo chiamarla, ci ritagliamo talvolta delle serate nei club di scambisti, perchè se c'è una cosa che mi eccita, è vedere la mia lei presa da dietro da uno sconosciuto mentre, seduto comodamente su un divanetto, mi fa una fellatio!!!
E poi due figli meravigliosi, giovani, sul finire dell'adolescenza, pieni di vita e di sogni, educati e non ultimo entrambi molto belli, e si, hanno preso dalla madre fortunatamente.
Rimango incantato a volte a guardarli, mi accorgo di avere lo sguardo perso, e se una volta questo dava loro fastidio, adesso lo prendono come un complimento, soprattutto la mia piccolina, che a vent'anni tanto piccola non lo è più.
Ambra, il suo nome, è la fotocopia della madre, alta il giusto, magra il giusto, forme giuste nei punti giusti, e quegli occhi azzurri come la sua mamma che tanto mi han fatto innamorare e che tuttora mi mettono in difficoltà, occhi azzurri ai quali faccio fatica a dire di no, è forse la mia unica grande debolezza, nonché fonte di alcuni litigi nel corso degli anni...
L'adolescenza è anche quella fase dove in casa i ragazzi diventano più pudici nei confronti di noi genitori, diventano più distaccati e meno coccoloni, quest'ultimo con mio grande dispiacere, perchè sono passato da avere Ambra sempre incollata a non avere quasi più neanche un contatto visivo, sono stati anni difficili per me, ho attraversato una crisi piuttosto importante, anche se ho cercato di non far pesare la cosa in famiglia, soprattutto con mia moglie, perchè da quando la piccola è diventata “grande”, ho notato una lieve gelosia nei suoi confronti, niente di preoccupante, però nel corso del tempo ho notato che c'era una sana rivalità, nel prepararsi, nel rapportarsi con me, nel cercare di conquistarmi, ovviamente per Ambra in quei pochi momenti in cui mi concedeva le sue attenzioni, attenzioni che ultimamente si sono fatte più frequenti, negli ultimi tempi ci siamo riavvicinati parecchio, la tempesta adolescenziale si è placata, per la mia personale felicità, e questo ha fatto si che ci si sia avvicinati di più anche fisicamente, adesso ci si abbraccia più spesso, ogni tanto scappa un bacio sulla guancia, si guarda la tv sul divano assieme, e spesso finisce che si addormenta sulla mia spalla o che si distenda e allunghi le gambe sopra le mie, anche per farsi fare un massaggio ai piedi, cosa che adoro fare, ma questi momenti sono sporadici, il suo ragazzo le occupa gran parte del tempo libero, e vederla la sera a casa è quasi una rarità ormai.
La dialettica non le manca, è di famiglia, quindi oltre a guardare una serie su Netflix, nel frattempo si chiacchiera e si discute, dei temi più disparati, di attualità come di storia, lavoro e passatempi, ma raramente si parla di esperienze cosiddette intime, ad esempio loro non sanno di questi nostri giochi di scambio coppia, o almeno così credevo...
L'altra sera eravamo a casa noi due, mia moglie era fuori con dei colleghi per una cena aziendale, il grande era a casa dalla sua ragazza dove si sarebbe fermato per la notte, così abbiamo deciso di fare la pizza in casa e guardarci la serie “Il Gattopardo” appena uscita, di filata, visto che nessuno dei due aveva impegni.
Una volta sul divano, presa posizione, io da un lato con le gambe distese sopra il pouf, Ambra invece con la testa appoggiata al bracciolo opposto e le gambe sopra le mie con l'intenzione di farsi massaggiare, visto che era già scalza, e poi dei piedini curatissimi, profumati e freschi di doccia, non fosse mia figlia direi irresistibili...
La serie scorreva alla tv mentre noi si parlava, le mie mani lavoravano incessantemente sui suoi piedi, le caviglie, andando spesso a ripassare col dito il tatuaggio che lei ha sul collo del piede destro, disegno che onestamente non ho mai ben capito se si tratta di una composizione floreale o di un tribale, ma che le sta d'incanto, e che lei comunque ostenta con una certa soddisfazione e piacere, poi l'estetista completa l'opera per rendere quel piede veramente perfetto.
Insomma siamo li tranquilli che ad un certo punto lei se ne esce con una domanda posta molto candidamente ma che mi ha fatto fare un salto sul divano e perdere due anni di vita
“Papà, ma non è tradimento quello che tu e la mamma fate quando dite di andare a ballare con i vostri amici?”
Non nascondo che mi si sia gelato il sangue in quel momento, ma al tempo stesso una scossa forte mi ha attraversato la schiena, svegliandomi di colpo da quel leggero torpore che, complice l'ora tarda, il divano mi stava regalando
“Cosa intendi scusa? Andare a ballare come fa ad essere tradimento?”
“Dai papà, non ho dieci anni, lo so dove andate e cosa fate! Dai, su, rispondi alla mia domanda”
“E sentiamo, dove andiamo e cosa facciamo se non ballare in discoteca?”
“Te lo ripeto, non ho dieci anni, e se poi un club di scambisti e lo scambio di coppia me lo vuoi far passare per discoteca e ballare, discutiamone, quindi su, rispondi alla mia domanda per favore.”
Mi sono sentito un po' con le spalle al muro, e per di più non avevo mia moglie a darmi man forte, quindi, se Ambra se ne è uscita con quella domanda, voleva dire solo una cosa, sapeva.
Ho cercato di prenderla larga, partendo dall'amore che unisce la nostra coppia, da come una certa complicità è sempre stata presente all'interno del matrimonio, e che niente e nulla disturberà o metterà in discussione il nostro rapporto, e bla bla bla, dieci minuti di cose scontate e ovvie
“Ok, bello il discorsetto, ma non mi hai risposto, quindi, come la mettiamo adesso? Mi rispondi o mi rispondi?”
“Ma perchè vuoi tanto saperlo?” faccio io
“Te lo dico, però poi tu mi rispondi senza girarci tanto intorno, va bene?”
“Promesso!”
mentre dicevo quest'ultima parola le ho alzato un piede e le ho dato un bacio sul tatuaggio, li ho sentito una scarica elettrica che partita dalla testa, si è concentrata sul basso ventre, dove era appoggiato l'altro piede...
I suoi occhi azzurri non staccavano un secondo i miei, e con tutto il candore che ha sempre messo nel parlare in casa, mi ha raccontato di come il suo ragazzo le abbia proposto di fare una cosa a tre, con un altro ragazzo, e che lui sarebbe stato al centro della situazione, voleva provare ad avere la prima esperienza bisex, e la voleva condividere con lei, e che se lei avesse voluto, lui avrebbe fatto anche solo da spettatore, o partecipato attivamente e le ha descritto quello che gli sarebbe piaciuto fare, ovvero stare seduto su una poltrona con lei in mezzo alle gambe che gli faceva un pompino e un altro dietro che la penetrava...
Storia già sentita questa, e un dubbio atroce mi è apparso, conosceva i miei gusti e voleva farmi confessare, oppure veramente il suo ragazzo aveva i miei stessi gusti? A parte l'esperienza bisex, cosa che non ho ancora mai valutato sinceramente...
Questa è stata una delle poche volte in cui mi sono sentito in difficoltà, e Ambra, capita la situazione, non ha mancato di incalzarmi con domande e domande, su come si svolgono i nostri incontri al club, chi sceglie il terzo fortunato, e il dubbio che fosse tradimento la tormentava parecchio, perchè la voglia di provarlo era molto forte mi ha confessato...
“Vedila così, non siamo, io e tua mamma, due bacchettoni, ci amiamo tantissimo e abbiamo il massimo rispetto l'uno dell'altra, i nostri giochi sono fatti di comune accordo e sono figli di ore e ore di discussioni e chiacchierate, e perchè appunto ci amiamo alla follia, siamo disposti a cercare di far felici la propria metà forti del fatto che niente e nessuno potrà intaccare il nostro rapporto!”
Ho cercato di essere sincero e schietto come sempre, perchè è un discorso che paga
“Ma quindi, cosa si prova a vedere la propria compagna tra le braccia di un altro?”
“E' difficile da spiegare a parole, sappi che la passione con cui lei poi si concentra su di me, lo sguardo, e sai bene che gli occhi azzurri di tua mamma parlano molto bene, ma fanno capire che il suo piacere è il mio piacere, e il mio è il suo, e chi c'è dietro con conta, è un tramite per raggiungere l'apice, come fosse un oggetto, ecco, un dildo per capirsi, che invece di essere freddo e distaccato, è caldo e partecipe attivamente, tutto qui.”
Lei è voluta scendere anche nei particolari, di come la mamma lo succhia, di come gode, di cosa le piace fare, se fa anche l'anale, la doppia penetrazione, e poi...
“A te papà, cosa piace fare? Hai mai pensato ad avere un'esperienza bisex?”
“No, non ci ho mai pensato sinceramente, e forse mai ci penserò, a meno che non sia tua mamma a chiederlo”
“Quindi tu li dietro sei vergine? Neanche un dito?”
“No, non ne sento la necessità sinceramente...”
E intanto le scosse si susseguivano, e un forte desiderio cominciava a crescere dentro di me, e anche fuori, visto che a fatica i boxer riuscivano a contenere l'erezione che provavo in quel momento, e poi il piede di Ambra non si spostava, era li che con movimenti impercettibili mi accarezzava , e per la prima volta ho avuto desiderio di mia figlia... Ho cercato di scacciare il pensiero, concentrandomi su quando mia moglie sarebbe tornata a casa e cosa le avrei fatto una volta a letto, la voglia era tanta, e facevo fatica a contenerla, poi Ambra con la scusa della fine della serie tv, si è alzata, togliendosi il plaid ha fatto cadere il telecomando ai miei piedi, si è inginocchiata davanti a me, ha appoggiato una mano sul mio ginocchio, con fare innocente, piegandosi per raccogliere il telecomando ha fatto scivolare un po' la mano verso l'interno e....
“Peccato tu non abbia mai provato, è molto bello, per un uomo intendo, la penetrazione regala orgasmi intensi, vieni come una fontana!”
“Magari un giorno proverò, con tua mamma, non me l'ha mai proposto, però ogni gioc”
“Perchè non adesso?” mi ha interrotto con questa frase, lo sguardo di una sensualità che non le credevo possibile, emanava sesso da tutti i pori, non ci ho capito più niente, ho solo ripetuto come una cantilena “perchè non adesso, perchè non adesso, perchè non adesso....”
Mani come il velluto mi hanno sfilato i pantaloni, i boxer, liberando tutta la voglia accumulata in quella chiacchierata elettrizzante, le stesse mani che come un trofeo me l'hanno preso per darmi una prima forte scossa, profonda, molto intensa...
“Chiudi gli occhi, immagina di essere in un club, immagina che qualcuno mi stia penetrando, analmente, immagina la mia schiena inarcata, immagina la mia bocca che ti avvolge, che succhia in maniera avida...”
E mentre parlava io immaginavo, e provavo piacere, la sua bocca sembrava instancabile, vorace, affamata, succhiava e parlava, mi ha eccitato tantissimo questo suo modo di fare, mi ha preso anche cerebralmente, un pompino fantastico, molto salivoso...
“Immagina la mia mano accarezzarti i testicoli, immagina le dita lente scivolare verso giù, stuzzicarti l'ano, immagina il mio dito che delicatamente si fa strada dentro di te....”
E mentre immaginavo la sentivo, stava facendo quello che voleva immaginassi, le sue dita delicate stavano esplorando una parte di me sconosciuta a tutti, poi dentro, piano, lentamente, fino in fondo, altra scossa profonda, non ho capito più niente, lei succhiava lentamente adesso, con una mano mi masturbava e con l'altra giocava sotto, un dito, dentro piano, fuori piano, lentamente per cercare di darmi più piacere possibile, per un tempo che sembrava infinito, fino a quando non sono letteralmente esploso, nella sua bocca, che assetata ha bevuto tutto fino all'ultima goccia, lasciando il suo dito dentro di me fino alla fine, per poi sfilarlo molto piano, procurandomi un ultimo intenso forte scossone lungo la schiena...
Esausto ho aperto gli occhi, lei inginocchiata davanti a me con i suoi occhioni azzurri mi guardava felice, un sorriso ampio che mi ha sciolto...
“Papà, grazie, era da tempo che volevo farlo, spero ci saranno altre occasioni come questa, perchè ho ancora un sacco di cose da chiederti e di cui ti voglio parlare!”
Si è alzata, mi ha regalato un bacio a stampo sulle labbra, col forte sapore del mio sperma che l'ha accompagnato, e mi ha augurato la buona notte, si è girata e mi ha lasciato li con l'immagine della sua figura che si allontanava, e un turbine di pensieri hanno cominciato a girare per la testa, poi non sono riuscito a dormire....
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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