Lui & Lei
La gita scolastica
di cris35
06.04.2012 |
21.930 |
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"30 per prepararmi e preparare l’autobus, scopro con molto piacere che la mia camera è sullo stesso piano dei professori, i ragazzi sono tutti di sopra..."
Quella che vado a raccontarvi è una storia di pura fantasia…Mi chiamo Gianluca, ho 32 anni e di mestiere faccio l’autista di autobus da turismo, mi piace girare per l’Europa, per l’Italia e appena ho un po’ di ferie per me giro anche per il mondo, sono single perché con questo lavoro una famiglia non riesco nemmeno a pensare a farmela, ma per il momento non è un problema, anche perché le occasioni per spassarmela non mancano!!!
Il titolare della ditta per cui lavoro mi aveva organizzato per il mese di marzo un giro della Toscana di 4 giorni, dovevo accompagnare una scolaresca della città, pensavo si trattasse di ragazzini , la sorpresa è stata quando ho scoperto che erano due classi quinte del locale liceo scientifico, quindi 80% ragazze tra i 18 e i 19 anni, tutte super preparate, tutte mezze nude, tutte così fresche che non sapevo più da che parte girarmi, i maschi invece erano quattro sfigati, sempre a parlare di telefonini e giochi elettronici di ultima generazione, ma chi mi ha lasciato senza fiato è stata una delle professoresse che accompagnava i ragazzi, un metro e ottanta, capelli biondi lisci come la seta lunghi a metà schiena, occhi verdi, magra fa un chiodo, una terza scarsa ma che si sposava benissimo con il resto della bellezza, mi ha stregato al primo sorriso quando è salita, era vestita con abiti comodi perché siamo partiti alle 6 di mattina, il viaggio sarebbe stato di almeno 4 ore, il destino ha fatto che si è seduta davanti perché soffriva un po’ l’autobus, è stata dura tenere gli occhi sulla strada, la tentazione di guardarla dallo specchietto era troppo forte!!! Per fortuna siamo arrivati a Firenze, avevano prenotato un hotel appena fuori dal centro, il tempo di lasciar giù i bagagli e siamo ripartiti per il centro per il primo giorno di visita, io ovviamente mi sono fatto due palle mostruose ad aspettarli fino al tardo pomeriggio, anche se il pensiero della prof mi ha tenuto compagnia con qualche piacevole erezione tenuta a bada non so neanche io come, mi sa tanto che se le camere non sono distanti, stanotte….
Arriva la truppa e ce ne torniamo all’hotel dove ci aspettano per la cena, il tempo di cambiarci e giù in salone a mangiare, io in un angolino, i ragazzi organizzati in tavolate da dieci, i professori tutti nello stesso tavolo, la cena era anche buona, un bel posticino, curato e familiare allo stesso tempo, ad un certo punto la prof che tanto mi ha fatto girare la testa si alza e viene verso di me, mi invita a prendere il caffè con loro, come dire di no?
Mi alzo, sono più alto di lei di dieci centimetri, ho un pantalone elegante scuro e una camicia azzurra e una scia di Fahrenheit che non lascia indifferenti, capelli corti, barba sempre impeccabile e un fisico asciutto, penso che potremmo essere una bella coppia io e lei…
La serata finisce tra chiacchiere cordiali e qualche barzelletta, allegre risate e un paio di grappini che non guastano, ci salutiamo e ci avviamo alle camere, domani la sveglia per me è alle 6.30 per prepararmi e preparare l’autobus, scopro con molto piacere che la mia camera è sullo stesso piano dei professori, i ragazzi sono tutti di sopra invece, entro e mi distendo sul letto, sono euforico, non capita quasi mai di passare una serata così, di solito sto solo in disparte, mi scappa un sorriso, mi alzo, mi spoglio per andare a dormire, mi guardo allo specchio e vedo la mia erezione da 20 che fa capolino dagli slip, la Sandra (questo il nome della prof) mi ha stregato, meglio dargli una calmata, una doccia è quello che ci vuole….
Sono sotto le lenzuola e conto le pecore, quando sento un lieve bussare, mi alzo e vado a vedere, i ragazzi di sopra stanno facendo un casino che non si riesce a dormire, sarà successo qualcosa, apro e mi cade la lingua, Sandra è sulla soglia con un pigiama corto che le segna il fisico, aderente che la fa sembrare una dea, entra veloce spingendomi perché non vuole farsi beccare, chiudo la porta e balbetto qualcosa credo, lei mi guarda e mi sorride, io mi guardo e sono in mutande, faccio un timido tentativo per coprirmi al che lei mi blocca, mi abbraccia e mi stampa un bacio in bocca ad occhi chiusi…”mi hai fatta impazzire col tuo profumo stasera, ero tutta bagnata, e ho visto stamattina che non ti sono indifferente”…mi ero dimenticato dell’alza bandiera di stamattina, pensavo che non se ne fosse accorta, a volte avere un batacchio grande è problematico!!!!
“non riesco a staccarti gli occhi di dosso, sei bellissima” le dico io
“zitto scemo, che abbiamo poco tempo” e inizia a spingermi verso il letto, mi ritrovo disteso con lei sopra, inizia a baciarmi prima in bocca, poi sul collo, poi scende sempre più giù, le mie mani le accarezzano i capelli e piano piano la spingono verso il mio cazzo che non ce la fa più, sta esplodendo , è già mezzo fuori dagli slip, lei ci arriva, lo bacia dolcemente, lo accarezza con la lingua calda, mi sfila gli slip, lo prende in mano e inizia a masturbarmi, si prende la cappella in bocca, lavora di lingua in maniera superba, le mie mani non la spingono, assecondano solo i suoi movimenti, un piacere infinito, si sfila e si toglie il pigiama, sotto è nuda, due seni piccoli e stupendi, ha la patatina depilata, è un incanto!!! Mi offre un 69 che non mi lascio scappare, ha un sapore buonissimo, è dolce, i suoi umori sanno di miele, mi spingo un po’ su verso il suo buchetto, lei rantola col mio cazzo in bocca, si dimena un pochino, ma le piace, oso appoggiando un dito, entra subito, la prof non è proprio una santarellina, le lecco il clitoride e un dito si fa strada dentro di lei, mi spompa che sto quasi per venire, ha una foga nel succhiare che non resisto più, glielo dico e lei fa finta di niente, mi lascio andare, le sborro tutta la mia voglia in gola, lei è avida di succo e non se ne lascia scappare neanche una goccia, uno dei più bei pompini della mia vita!!!
Sandra si alza e si viene a distendere a fianco a me, appoggia una mano sul mio petto, la sua gamba sale sopra le mie, si lascia abbandonare in un dolce abbraccio, parliamo un po’, mi racconta di lei, dei suoi 28 anni e delle sue ambizioni, della sua precarietà nel lavoro, di quello che vuole fare da grande, del marito che ha a casa e della crisi che stanno passando, passiamo un’ora a confidarci molte cose, mi sembra di conoscerla da una vita, la sua mano scivola verso giù, lo trova, lo accarezza, me lo fa rizzare di nuovo, mi guarda e mi confessa la sua voglia di prenderlo nel suo culetto, mi fa i complimenti per la bellezza dell’attrezzo, 20 centimetri dritti e 5 di diametro, un po’ di peli rasati sopra il bastone, la prendo con dolcezza e la metto a pecorina, lei appoggia la testa sul cuscino e inarca la schiena, mi offre lo spettacolo delle sue natiche aperte che lasciano vedere benissimo il buchetto e la sua patatina, rimango incantato, lei mi risveglia dicendomi che non resiste e che ha voglia di me, la mia lingua inizia ad inumidire il suo ano, per aiutarmi si allarga con le mani le natiche, inizia a cedere sempre di più, lami a lingua entra ed esce che è un piacere, mi alzo e appoggio la cappella, lei si blocca e non riesco ad entrare, appena fa un respiro affondo, entra la punta, mi fermo, aspetto che si rilassi, sta morsicando il cuscino, la sento rigida, probabilmente il mio cazzo è un po’ grosso per il suo culo, sto li fermo un minuto almeno, lei molla la presa ed io inizio a spingere, un paio di centimetri alla volta, adesso sono tutto dentro, il mio pube batte contro le sue natiche, è strettissima, mi sa che non resisterò molto, lei inizia a muoversi, si sfila un po’ e poi risale, io accompagno i suoi movimenti, le lascio dentro solo la cappella, i movimenti si fanno sempre più intensi, più veloci, i respiri sempre più affannati, adesso comando io, la sfondo velocemente, il cazzo scivola via benissimo, lei è aperta, gode e viene almeno un paio di volte, dopo dieci minuti si sfila, cambia posizione, mi vuole disteso, non so dirle di no, sale sopra di me, prende il mio cazzo con la mano destra, ci si impala in un attimo, adesso è lei che mi scopa, le prendo i seni, li stringo, lei gode, io…..vengo!!!! altri 5 schizzi, potenti, le gambe mi tremano, siamo scossi tutti e due, lei si accascia sopra di me, si lascia andare a peso morto, è esausta, io pure, spero domani di ritrovare un po’ di forze, la giornata sarà lunga, la notte di più però!!! Sandra si alza dopo qualche minuto, mi bacia, si riveste e mi saluta, guardo l’ora, sono le 5 e 12, speriamo bene!!!!
Continua….
P.s. Se avete piacere commentate pure, siete sempre così carini!!!!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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