Prime Esperienze
Compagni di scuola
di cris35
28.02.2016 |
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"Era una domenica mattina come tante altre, e mi trovavo sotto le coperte a ripensare a quello che era accaduto la sera prima …
Sabato ore 14..."
Era una domenica mattina come tante altre, e mi trovavo sotto le coperte a ripensare a quello che era accaduto la sera prima …Sabato ore 14.00
Sono seduto a tavola, sono ormai al dolce, quando arriva un messaggio sul telefonino, è Maurizio che mi chiede se sono libero la sera, che ha un’idea ma ha bisogno della mia presenza, rispondo che si, sono libero e non ho impegni, e che ci saremo sentiti nel pomeriggio per organizzarci.
Maurizio è un mio compagno di classe delle superiori, abbiamo passato cinque anni in banco assieme, ci siamo divertiti un sacco e nonostante siano passati ormai molti anni dal diploma, siamo rimasti ottimi amici, ci sentiamo assiduamente anche se non riusciamo a vederci spesso, io abito a Venezia dove siamo cresciuti, lui invece si è trasferito a Verona, all’inizio per amore, poi gli è rimasto solo il lavoro.
Io invece … mai messa la testa a posto, non ho mai incontrato la persona giusta, anche perché la persona giusta non credo esista, dovrebbe essere una donna bellissima, alta, seno piccolo, con quel qualcosa in più, si, mi piacerebbe che avesse anche “quello”, alla soglia dei quarant’anni non ho ben chiara la mia sessualità, mi piacciono le donne, ma mi piacciono un po’ anche gli uomini, ma non tutto degli uomini, solo i loro attributi …
Ci sono i trans, lo so, ma fino ad adesso non ne ho trovati di mio gusto, forse le idee non chiare non mi aiutano, e Maurizio lo sa, sa tutto di me, lo ha scoperto un po’ per caso, a scuola, un giorno che mi ha trovato chiuso nei bagni con un ragazzo più grande di noi, non avevamo chiuso la porta, o forse la serratura era rotta e non ce ne eravamo accorti, fatto sta che lui ha aperto quella porta, mi ha visto inginocchiato mentre succhiavo il pene a questo ragazzo, io mi sono vergognato, lui ha richiuso subito, non ha detto niente per giorni, fino a quando un giorno a ricreazione mi ha preso in disparte, mi ha guardato negli occhi, e mi ha detto :”puoi fare quello che vuoi della tua vita, a me non interessa, ti sono amico e per me non c’è nessun problema, stai solo attento a quello che fai a scuola, perché la gente parla e non voglio che tu soffra per la stupidità di alcune persone.”
Mi ha fatto un bel regalo quel giorno, mi sono sentito amato da questo amico che ha visto in me una persona normale, non mi ha giudica, anzi, mi ha messo in guardia, e da quel giorno la nostra amicizia si è rinforzata e ancora oggi è quello che di più bello ho.
Sabato ore 16.00
Sono disteso a letto, la mente ripercorre gli anni della scuola, stasera rivedo Maurizio dopo più di un mese, ho proprio voglia di vederli, ma mi chiedo anche cos’abbia in mente, raramente mi ha chiamato perché aveva bisogno della mia presenza, mi ha sempre proposto uscite a due a bere qualcosa in qualche locale, a fare quattro chiacchiere e organizzare le vacanze estive come abbiamo fatto dalla fine della scuola fino ad oggi.
Non so cosa mettermi, per la prima volta sono in difficoltà, mi sento nervoso, è una situazione nuova per me, non so come posso dargli una mano stasera, a cosa gli posso servire …
Sabato ore 17.00
Suona il telefono, è Maurizio, dopo i saluti mi dice di stare tranquillo, che la serata sarà una cosa semplice e tranquilla, tra amici, che mangeremo una pizza e faremo quattro chiacchiere, solo che ha conosciuto due ragazze e ha pensato bene di coinvolgermi , perché una delle due ragazze mi ha visto in foto e le sono piaciuto, e vorrebbe conoscermi, ma di stare tranquillo perché sono ragazze semplici e la cosa stasera sarà molto informale.
Non ero proprio convinto alla fine della telefonata, ma di Maurizio mi fido ciecamente, le persone che mi ha fatto conoscere sono sempre state belle persone, con qualcuna mi sento ancora, con altre ho avuto anche qualche incontro piccante, con una in particolare abbiamo avuto una storia di un anno, ma lei voleva vedere il mondo, era molto più giovane di me in effetti, e non ero pronto io a impegnarmi seriamente, e lei lo stesso, siamo rimasti in contatto, adesso abita a Londra, è felice, ed io per lei.
Sabato ore 19.00
Sono pronto, la doccia è un’ottima consigliera, ho fatto la barba, mi sono vestito e una volta chiusa casa sono partito per Verona dove Maurizio mi aspettava con le due amiche, nell’ora di viaggio che mi divideva da Maurizio, ho ripensato agli anni della scuola, li ricordo sempre con piacere, in particolar modo le gite, come l’ultima che abbiamo fatto a Praga, eravamo all’ultima notte li in hotel, dopo una serata passata in una delle birrerie più famose di Praga, avevamo deciso di finire la serata con un gruppo di ragazze della nostra classe, assieme ad altri tre nostri compagni di classe, io avevo un debole per Sabrina, ma non avevo il coraggio di dichiararmi, anche perché lei era fidanzata da una vita, Maurizio mi diceva sempre che ero un coglione, perché non le ero indifferente, e che si ci avessi provato, lei ci sarebbe stata, almeno li in gita, mi diceva sempre che occhio non vede e cuore non duole, e che lei comunque ci sarebbe stata!!!
Non ho mai colto quell’invito, Maurizio anni dopo mi ha detto che era stata lei a dirgli che dovevo farmi avanti, che se solo le avessi parlato, un giro in giostra se lo sarebbe fatto, che deficiente ….
La notte comunque non era finita poi così male, io e Maurizio dormivamo assieme in un letto matrimoniale, e una volta che i nostri ospiti erano tutti ritornati nelle loro camere per riposare quelle due ore giusto per poter affrontare almeno il viaggio di ritorno in condizioni accettabili, ci siamo concessi ai piaceri di Morfeo, lui è crollato subito, come svenuto, non indossava mai il pigiama, e io nemmeno, era supino, gambe larghe, braccia aperte, sonno pesante, io mi sono messo di fianco, rivolto verso di lui, credo di aver allungato una mano, prima sul petto, poi giù verso la pancia, poi ancora più giù, sentivo l’elastico dei boxer, ho ritratto la mano, ma passandola sopra il suo intimo, dolcemente, lentamente, ed era eccitato, messo bene anche direi, almeno da quello che ricordo, era caldo, chissà cosa stesse sognando quella notte ….
Poi non ricordo più niente se non il mal di testa fotonico post sbronza, il viaggio di ritorno seduti vicini in autobus, le risate e la complicità che ci univa, bellissima gita, bellissimi ricordi …
Sabato ore 20.30
Ci siamo, io e Maurizio, Adele e Sabrina, Sabrina??? Si cazzo, quella Sabrina, non ho ben capito cosa ci facesse a Verona, mi ricordavo che finita la scuola se ne era andata in Germania col fidanzato, non l’avevo più rivista dalla maturità e adesso me la ritrovavo li, davanti a me, bella come sempre, Maurizio rideva, sto stronzo, sapeva che mi aveva fatto fare un tuffo nel passato, a quella gita, a quel desiderio mai esaudito, ero li impietrito, non sapevo cosa dire, ero felice, preoccupato, agitato, triste, un mix di sensazioni che mi hanno rinvigorito, ero elettrizzato, ero proprio felice, da parte di Maurizio è stato proprio un bel regalo per me quella serata!!
Serata passata a raccontare ad Adele le nostre scorribande di adolescenti, a parlarle degli anni migliori della nostra vita, di come ci eravamo divertiti e di come io e Maurizio fossimo molto legati, la sera in pizzeria e volata via in un attimo, guardiamo gli orologi e alle undici non mancava poi molto. Chiediamo il conto e ci avviamo all’uscita, saliamo in macchina, direzione casa di Maurizio …
Sabato ore 23.30
Maurizio ha un appartamento abbastanza grande, lui fa gli onori di casa offrendoci da bere del buon vino, Adele sembra faccia parte della nostra classe delle superiori ormai, sembra di conoscerla da una vita, Maurizio non le stacca gli occhi di dosso, lei fa lo stesso con lui, è chiaro il perché di quella serata, lui vorrebbe portarsela a letto, io e Sabrina ci guardiamo, sorridiamo, con un colpo a sorpresa Sabrina se ne viene fuori con la cotta che avevo per lei alle superiori, col fatto che non ho mai avuto il coraggio di provarci perché era fidanzata, e questo le era sempre piaciuto, Maurizio ed Adele ridevano a quel racconto, io invece …
Ero diventato un po’ cupo, Sabrina era una bella ragazza e adesso era proprio una bella donna, mi ha sempre messo in difficoltà, e stasera lo stesso, Maurizio ha colto l’occasione al balzo e ha detto a Sabrina che se io non ho mai avuto il coraggio, doveva averlo lei, che doveva prendere lei l’iniziativa e farmi vedere che anche lei aveva una simpatia per me, Sabrina ha sorriso, io mi sono pietrificato, lei mi si è avvicinata, mi ha messo una mano sulla spalla, e mi ha baciato, prima solo con le labbra, poi con la lingua, mi sono sciolto, Sabrina era come me l’ero sempre immaginata, stupenda!! Maurizio e Adele non si sono fatti pregare ovviamente, e anche loro hanno cominciato a darsi da fare, li guardavamo con curiosità, Maurizio era già nudo, bello come me lo ricordavo, Adele anche lei era molto bella, e con quella bocca sottile stava facendo godere Maurizio con un pompino degno di nota, riusciva ad ingoiarlo tutto quel ben di Dio, provavo un po’ d’invidia per non essere mai riuscito ad assaggiarlo, ma mi bastava gustarmi la scena, intanto Sabrina si era spogliata e stava spogliando anche me, le sue mani mi accarezzavano la schiena facendomi sussultare, mi stava eccitando parecchio, e questo le faceva piacere, si è chinata e guardandomi negli occhi si è presa in bocca il mio uccello, poi ha socchiuso gli occhi e ha iniziato a succhiarlo, con delicatezza, come piace a me, come se mi conoscesse da una vita …
Domenica ore 1.30
Maurizio è dietro ad Adele, non ho capito se il suo pene è davanti o dietro, lei gode, lui anche, Sabrina è sopra di me, siamo tutti e quattro sul letto di Maurizio, tutti e quattro vicini, non è la prima volta che mi capita di vedere Maurizio scopare con una ragazza, lui mi faceva vedere dalla camera a fianco, che ha uno specchio che comunica con la sua, nel senso che dalla cameretta c’è la possibilità di spiare senza essere visti …
Ma avercelo di fianco, era un’altra cosa, potevo vederlo bene adesso, un bel spettacolo il suo pene, peccato proprio e la tentazione era forte, e penso che lui lo sapesse, perché sembrava facesse apposta a starmi così vicino …
Vedo Maurizio staccarsi, anche Sabrina si alza, ma per girarsi, per mettersi a 69 sopra di me, Maurizio si mette dietro Sabrina, Adele davanti a Sabrina, sento due bocche lavorare sul mio pene, vedo il pene di Maurizio entrare in Sabrina, lo vedo uscire, entrare, uscire, entrare di nuovo, uscire e … me lo ritrovo in bocca, apro gli occhi bene, lo vedo strizzarmi l’occhio, me lo godo tutto questo momento, riapro gli occhi, Maurizio mi sussurra buon compleanno tega …
Domenica ore 11.00
Sono l’uomo più felice del mondo, oggi è il mio compleanno, e Maurizio mi ha fatto proprio un bel regalo, stasera torno a Verona, Maurizio mi ha detto che io e lui dobbiamo finire un discorsetto!!!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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