Con lei non dovrei...2

Sono uscito da casa sua pieno di energia ed entusiasmo, neanche avessi quindici anni, con il cuore a mille come un giovane innamorato che aspetta con trepidazione il prossimo appuntamento con la propria amata, anche se nel mio caso, non possiamo parlare di gioventù, di amata, di innamoramento, ma parliamo piuttosto di tradimento, di consapevolezza per una storia che non dovrebbe mai nascere, che per quanto mi faccia battere il cuore e tornare giovane, non s’ha da fare, come sosteneva qualcuno di più famoso qualche anno addietro…
Me ne sono tornato a casa con la testa pesante e il cuore leggero, ho pensato all’errore che stavo compiendo, ma più ci pensavo, più mi sentivo eccitato, posso parlare di aver provato il brivido per il proibito, cosa che nella mia vita non ho mai veramente fatto, ho sempre cercato di essere una brava persona, ma a volte si sa, si inciampa, la vita ci mette davanti degli ostacoli più o meno alti da superare, e questo è apparentemente facile, dal punto di vista di portarmi a letto questa giovane fanciulla, ma dal punto di vista generale, è una prova impegnativa, la più impegnativa fino ad oggi per me, tanti dubbi si sono presentati alla mente, dubbi che si annebbiano ogni volta che la sento, ogni messaggio è una scarica elettrica che mi attraversa la spina dorsale…
Analizzando la situazione, posso dire di non essere innamorato, sono però fortemente attratto, questo si, probabilmente la famosa crisi di mezza età mi sta prendendo, in pieno, in maniera devastante…
Sono passati alcuni giorni da quel pompino, e la complicità tra noi è aumentata in maniera esponenziale, non facciamo mancare allusioni e battutine nei nostri messaggi, qualche foto piccante, che poi a malincuore devo cancellare, come i messaggi del resto…
Il tempo però sembra giocare a nostro sfavore, non riusciamo a far combaciare i nostri momenti di libertà con la libertà di una zona franca dove compiere il misfatto totale, la voglia cresce, e non solo la voglia, e un passo falso potrebbe essere dietro l’angolo…
E come volevasi dimostrare, ecco che mi è arrivato un suo messaggio, che diceva che il suo ragazzo aveva letto parte di una conversazione tra me e lei e non l’aveva presa bene, voleva un chiarimento con me, mi si è gelato il sangue, ho visto in una frazione di secondo la mia vita andare in frantumi, panico totale, buio davanti ai miei occhi per alcuni secondi, respiro affannato, una sensazione bruttissima, anche se il successivo messaggio mi diceva che voleva fosse un chiarimento tra noi tre, il che un qualche barlume che non tutto fosse perduto me l’ha dato.
Ci siamo accordati per trovarci a casa di lei una mattina, che per la cronaca è stata questa mattina, sono rientrato da poco….
Dicevo, stamattina ci siamo trovati, da lei, io nervoso come non mai, mi sono presentato con la coda tra le gambe e le orecchie basse, pronto a giurare di non farmi venire più strane idee se fossero stati in silenzio su quanto accaduto, mi ha aperto la porta lei, seria in viso, mi ha fatto entrare, mi ha accompagnato in salotto, lui era seduto sul divano, serio, lo sguardo tagliente, ho abbassato il mio, mi sono sentito tremendamente in colpa, non ho fatto a tempo ad aprire bocca per accampare le mie scuse, che mi è stato ordinato di spogliarmi, completamente, l’ho guardato con fare interrogativo, non capivo, ma i suoi occhi non lasciavano spazio a indecisione, ho eseguito il comando, ho iniziato dalla giacca, poi la cravatta, le scarpe, ho abbassato i pantaloni, ho tolto la camicia, i calzini, sono rimasto con i boxer, in piedi come un salame, le mani a coprirmi il pene, che dalla tensione si era ritratto quasi a scomparire…
“Che hai? Non ti eccita più la mia ragazza?” mi fa lui
Ho provato a bofonchiare qualcosa del tipo
“la situazione in cui mi trovo non è poi così eccitante sinceramente…” cercando di far valere la mia età maggiore rispetto alla sua
“Pazienza, la faremo diventare allora, togliti anche i boxer!”
Con titubanza ho eseguito il comando, rimanendo nudo, come un verme, perché così mi sentivo, poi un cenno verso lei, quasi impercettibile, che si è avvicinata a me, mi ha appoggiato una mano sulla guancia, uno sguardo benevolo, un occhiolino d’intesa, un sussurro…
“Lasciati andare, non aver paura….”
Con lo sguardo ho seguito la sua testa scendere verso il basso, la mano mi ha accarezzato lungo il fianco procurandomi un certo brivido, mano che poi ha preso possesso del mio pene, che con non poca difficoltà viste le dimensione striminzite in quel momento, ha iniziato lentamente a masturbarmi, cercando di procurarmi un’erezione, che non ha tardato a farsi avanti , prima timida, poi prepotente, il suo tocco è stato ed è qualcosa di vellutato, di eccitante, di unico…
Dopo avergli dato una certa dimensione, la sua bocca si è avvicinata e ha preso possesso di me, della mia voglia, facendolo crescere fino alla massima potenza possibile, pronto a colpire, con movimenti prima dolci, poi via via più intensi, più forti, più elettrizzanti, ho dovuto raccogliere tutte le mie forze per non venire subito, perché il mix di emozioni provate nel giro di pochi minuti mi aveva in qualche modo destabilizzato, non riuscivo a controllare le emozioni, la forza, la voglia…
Con la coda dell’occhio ho visto lui, sul divano, a gambe divaricate, massaggiarsi il pene eretto dentro i pantaloni, con movimenti rudi e occhi iniettati di sangue, si mordeva le labbra nel vedere la sua donna intenta a far godere un altro uomo, stavo per venire, nuovamente, l’ho staccata, avevo ancora paura, nonostante la situazione stesse prendendo una piega inaspettata e mille volte migliore di come la potessi immaginare anche nei miei sogni.
Lui si è alzato, si è spogliato, lei ha fatto lo stesso, si è inginocchiata nuovamente e questa volta si è presa cura del suo lui, sempre con la bocca, devo dire che è stato incantevole vederla così, con il pene di un altro uomo, intenta a soddisfarlo…
Io mi sono sentito un po’ impacciato, non sapevo cosa potevo fare, come muovermi, loro invece come fosse la cosa più naturale del mondo, hanno iniziato a fare l’amore, lui disteso per terra, lei sopra, a smorzacandela, invitandomi ad avvicinarmi a loro, se lo è ripreso in bocca, e al ritmo delle stantuffate la sua bocca regalava a me un piacere mai provato prima, intenso, forte, nuovo…
Poi abbiamo fatto cambio, io disteso, lei sopra di me, come l’ho sentito entrare in lei, vedere i suoi occhi guardarmi con desiderio, non ho resistito oltre, ho iniziato a spingere, l’ho presa per i fianchi e ho cominciato a pompare, forte, più che potevo, fino a che nella foga non sono uscito, ho sentito una sensazione di calore diversa quasi subito, ho scostato lo sguardo da lei, e ho visto lui inginocchiato con il mio cazzo nella sua bocca, la sua mano che mi masturbava, poche pompate, poi mi ha indirizzato nuovamente dentro lei, l’ha tenuta ferma, e ho sentito dopo poco il suo pene contro il mio, ma non con un contatto diretto, come qualcosa di sottile ci separasse, poi ho realizzato, le è entrato dietro, lei ha strabuzzato gli occhi, io dall’eccitazione sono venuto, con potenza, lui ha iniziato a spingere, forte, io sempre dentro di lei sentivo lo sfregamento, e mi sono eccitato di nuovo, poi gli ultimi affondi, decisi, un grugnito forte, lei che si è lasciata andare sopra di me come un peso morto, lui con gli occhi fuori dalle orbite, un sorriso che non ha lasciato spazio a nessun dubbio, uno sguardo d’intesa, che mi ha fatto capire che sarebbe rimasta una cosa tra noi, e, speriamo aggiungo io, che non rimanga un episodio isolato…