lesbo
Giulia
di cris35
28.01.2013 |
19.219 |
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"”
“Cla, ti amo amica mia”
Sento il calore di una lacrima scendermi lungo la guancia, e non è la mia…
“Giuly, amo…”
Il suo dito mi chiude le..."
“….Giulia, gli occhiali sul naso, ti sfiora la mente….”Già, Giulia…..
Ci conosciamo dall’asilo, abbiamo fatto elementari e medie assieme, adesso, all’ultimo anno di liceo siamo, qui, a decidere cosa fare del nostro futuro, università o buttarsi nel mondo del lavoro?
Io e lei abbiamo condiviso tutto, i giochi di bambine, le prime cotte, i primi amori “veri”, tutti gli anni di scuola, mai un litigio serio, sempre assieme, e adesso? Adesso è il momento di scegliere, di diventare donne sul serio, di guardare in faccia il mondo e dire la nostra, con la paura di perderci…
Lei ha sempre studiato tanto, vuole diventare medico, ha sempre avuto le idee chiare, io, da questo punto di vista un po’ meno, non sono ancora decisa, non so bene che fare del mio futuro ancora, pensare di studiare altri dieci anni, beh, mi mette un po’ di ansia…
Non è che con un diploma di liceo abbia poi chissà che prospettive per il futuro, e anche se dicono che sono una gran bella ragazza, odio dovermi vendere con il corpo, ho sempre rifiutato questa sorta di privilegi, i miei genitori hanno il merito di essersi costruiti tutto quello che hanno con la sola forza del loro essere, perché sono persone capaci, non perché sono solo belli.
“ Giulia, sono in crisi, non so che fare…” comincio così la telefonata
“Dai Cla, siamo tutti in crisi, è l’ultimo anno, abbiamo gli esami, dobbiamo fare scelte importantissime che ci condizioneranno il resto della vita, è normale, cerca di stare serena…”
“La fai facile, non so proprio che fare, urge un tè delle cinque, oggi…”
“ok, il tempo di arrivare, a dopo, bacio Cla”
“Bacio Giulia”
Giulia abita poco distante da me, sono le quattro e mezza e tra dieci minuti sarà già da me, il tempo di mettere un cambio e un pigiama nello zaino perché sa che si dovrà fermare a dormire da me stanotte.
E’ un appuntamento ormai fisso, almeno una volta al mese ci beviamo il tè delle cinque, i nostri genitori si conoscono da una vita, e sanno che rapporto abbiamo io e Giulia, quindi non hanno il benché minimo problema a farci dormire l’una a casa dell’altra.
Giulia è arrivata, puntuale come sempre, senza trucco, in tuta da ginnastica, con il suo zaino pieno di lei, libri, per il girono dopo, pigiama per la notte e vestiti per la mattina dopo, lo spazzolino non le serve, c’è il suo personale nel nostro bagno, come i trucchi e la biancheria, e se manca qualcosa può sempre usare le mie cose, visto che siamo praticamente identiche.
“Giulia, abbracciami, ti prego”
Le sue braccia mi stringono forte, sento il suo respiro tra i miei ricci, i nostri cuori battono forte, perché ogni volta che ci abbracciamo è così, cominciamo a respirare velocemente, ci stringiamo forte e una scossa ci passa lungo la schiena, il cuore batte forte neanche fossimo due innamorate….già…
“Cla, ti sei calmata un po’?” mi fa lei col sorriso dolce che mi fa sempre stare bene
“Un po’, grazie Giuly, se non ci fossi tu…”
“Se non ci fossi io, ci sarebbe un’altra Giulia, ma ti devi accontentare di questa!!!”
“Scema! Dai smettila, sai che non riuscirei a vivere senza di te!”
“E io pure!”
E così, sorridendo, ci diamo un bacio leggero sulle labbra, cosa che facciamo sempre, fin da piccole, la cosa più naturale del mondo per noi…
Il tè è pronto, due belle Mug fumanti di tè verde bio al mandarino, addolcito con un cucchiaino di miele di rododendro, due belle fette di torta fatta da mia mamma, e al diavolo anche la linea, ho bisogno di affetto e niente è meglio di una fetta di torta al cioccolato!!!!
Con Giulia parliamo del nostro futuro, per l’ennesima volta, la sua risolutezza mi fa sentire più forte, mi fa apparire il mondo semplice e perfetto, ogni volta che parla, pendo dalle sue labbra, sarà sicuramente una brava dottoressa, sarà un piacere farsi curare da lei, tra qualche anno ovviamente…
Il pomeriggio passa così, a parlare di università, di quello che faranno i nostri compagni di classe, di quello che faremo noi, solo una cosa, perché mi manca il coraggio…
E’ da qualche giorno che mi gira per la testa l’idea di andare all’estero, di provare a cambiare vita, Berlino...
Da mia mamma non ho fatto fatica ad imparare la lingua, essendo lei tedesca, ci sono stata un sacco di volte in vacanza, tutti me ne parlano bene, avrei un aggancio con una zia che sarebbe ben felice di aiutarmi all’inizio, ho qualche amica conosciuta durante le ferie estive con cui sono in contatto ancora oggi….Giulia….
Come faccio a dirglielo? Come faccio a lasciarla? Il solo pensiero mi distrugge, e poi mi chiedono perché non so cosa fare nel mio domani…
Ora di cena
Mia mamma è sempre felice quando c’è Giulia da noi, è per lei la seconda figlia che non ha mai avuto, ci ha cresciute per un periodo quando i genitori di lei erano spesso assenti per lavoro, mia mamma casalinga ci ha cresciuto proprio come due sorelle, e anche per Giulia mia mamma è un po’ come fosse la sua…
Quando mi soffermo su come siamo cresciuto, mi rendo conto di quanto fortunate siamo state io e lei, la libertà che abbiamo e il senso di responsabilità che ci è stato insegnato, non lo vedo in nessuna delle nostre compagne di classe, io e Giulia siamo andate spesso in vacanza assieme negli ultimi due anni, vuoi per un weekend, vuoi per l’estate o per il Capodanno, non abbiamo avuto mai problemi, e i nostri genitori hanno sempre avuto la massima fiducia in noi, anche perché abbiamo proprio la testa sulle spalle, devo dire proprio che mia mamma ha fatto un ottimo lavoro con noi….
La cena passa velocemente, come sempre, a mangiare e chiacchierare, ad insegnare a Giulia il tedesco, perché con mia mamma spessa parliamo così per prenderla in giro, e lei capisce e non capisce, fa finta di arrabbiarsi e ci sgrida parodiando la più acida delle zitelle teutoniche, e poi tutti a ridere!!!
Dopo esserci preparate per la notte, ci ritiriamo nella mia cameretta, dove il letto ad una piazza e mezza ci aspetta, ci tuffiamo sotto il piumone e accendiamo la tv, a volume basso ma quanto basta per coprire le nostre voci, perché quello che ci diciamo possa rimanere tra noi e basta, i nostri più torbidi segreti di adolescenti ce li siamo confessate così, nel mio letto, con la speranza che i miei genitori non ci abbiano mai ascoltate!!!
“Dai Cla, dimmi, cosa c’è?”
Non me l’aspettavo così a bruciapelo
“Niente Giuly, non ti preoccupare”
Non ci credevo nemmeno io a quelle parole
“Niente? Sicura? Dai, sputa il rospo, ti fa male tenere tutto dentro e lo sai, come sai che sei un libro aperto per me, quindi, chi è?”
Si aspetta che le parli di un ragazzo, come sempre…
“Nessuno Giulia, nessuno sta volta…”
Lascio la frase li, in sospensione, e mi stringo a lei, forte….
“Ehi, che cos’hai?”
Le sue braccia mi stringono, mi tolgono il respiro stasera, Dio quanto bene le voglio!!!!
“Giulia….”
“Dimmi…”
“Ti devo dire una cosa…”
Un lungo silenzio, fatto di respiri lenti, delle sue mani tra i miei capelli, dolci movimenti che mi accarezzano, mi coccolano, Giulia sa proprio come amarmi…
E’ arrivato il momento, mi sento pronta!
“Giulia, è da qualche giorno che………..”
Comincio così a raccontarle quello che mi passa per la testa ultimamente, quest’idea di trasferirmi a Berlino una volta finita la scuola, dei miei progetti e delle mie aspettative, lei mi ascolta in silenzio, sempre abbracciate, sempre le sue mani….
“………così sai, ma c’è una cosa che mi frena, e non poco…..”
“Cla, ti amo amica mia”
Sento il calore di una lacrima scendermi lungo la guancia, e non è la mia…
“Giuly, amo…”
Il suo dito mi chiude le labbra
“Cla, siamo cresciute assieme, sappiamo benissimo chi siamo l’una per l’altra, quante ne abbiamo combinate e chissà quante altre ne combineremo, sei la mia vita, col cuore in mano ti dico che sono felicissima per te, il tono della tua voce mi ha fatto capire che è quello che vuoi, che hai deciso cosa vuoi per il tuo futuro, anche se questo….”
“….vorrà dire non vederci più….” Finisco io la frase con le lacrime che scendono copiose
Ci stringiamo fortissimo, siamo senza respiro, poi la praticità di Giulia prende il suo posto
“Dai su, manca ancora tempo e poi non è che vai in capo al mondo, due ore d’aereo e ci si vede ogni volta che vorremo!!!”
“E poi c’è internet, con Facebook, Skype, ci sentiremo dieci volte al giorno almeno, ti chiamo, ti scrivo, ti racconto tutto quello che succede, Dio mi manchi già un casino, no, non vado, resto qui, non posso andare, non ti voglio lasciare…”
“Ehi ehi ehi, calmati Claudia, non devi decidere adesso, ne abbiamo ancora di tempo per parlare, stai calma un pochino, tremi tutta, dai vieni qui da me”
Come una bimba febbricitante, mi rannicchio contro di lei, stretta stretta, le sue mani mi danno calore, mi tranquillizzano, mi amano….
“Giuly”
“Claudia”
“Ti voglio bene”
Sento le sue labbra sulle mie, una scossa mi scende lungo la schiena, i suoi baci mi fanno sempre questo effetto, da una vita, mi ricordo ancora i primi che ci scambiavamo all’asilo…
Ho gli occhi chiusi, le labbra appoggiate alle sue, ancora….
Piano piano Giulia gira leggermente la testa, un piccolo soffio di aria mi fa aprire la bocca, come se fosse la cosa più naturale del mondo, bacio Giulia, o lei bacia me, poco importa, io sono felice, e per adesso va bene così, al resto ci penseremo più avanti….
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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