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Gay & Bisex

Chissà se andrà così....


di cris35
06.07.2020    |    7.988    |    9 9.8
"Secondo piano, ultimo, alla fine del corridoio, stanza 232, a destra locale di servizio per il personale dell’hotel, a sinistra la stanza 231, dove non..."
Con Marco ci siamo accordati ormai da un paio di mesi almeno, ma il tempo per trovarci non c’è mai stato fino ad oggi.
Nessuno dei due può ospitare, in quanto impegnati con figli entrambi, però entrambi con il desiderio di evadere dalla quotidiana routine, di ritagliarci quel pomeriggio dove avremmo potuto dar sfogo a fantasie e desideri sopiti…
Eravamo d’accordo per trovarci presso un hotel a circa metà strada dalle nostre rispettive case, quindi diciamo una trentina di minuti di macchina, questo permetteva di sfruttare appieno tutto il tempo possibile a nostra disposizione.
Hotel che conoscevo, dove mi è capitato di passare del tempo qualche anno fa in compagnia di un’amica speciale, ricordo ancora con piacere quel pomeriggio…dicevo, hotel che conoscevo e molto discreto, dove durante il giorno c’è pochissimo movimento, dove alla reception non ti fanno mille storie e si può registrare uno solo mentre l’altro può aspettare in disparte, dove con una piccola mancia ti riservano la camera più isolata e…insonorizzata!
Il giorno tanto atteso è arrivato all’improvviso, un suo messaggio mi chiedeva disponibilità per il pomeriggio stesso, e per una serie fortuita di coincidenze, mi trovava libero e senza impegni, ne di lavoro ne familiari.
Tre messaggi e ci siamo accordati su ora, tempo a disposizione e conferma prenotazione della camera, sembrava un sogno da tanto facile è stato il tutto…
Tralascio il trascorrere del tempo in attesa di partire, ma fortunatamente ero a casa da solo e quindi ho potuto godermi l’agitazione in tutta tranquillità.
Pranzo veloce, leggero, doccia con annessa depilazione, volevo essere in ordine per Marco, so che a lui piacciono depilati in modo da non aver ostacoli fastidiosi durante il sesso orale, perché lui si è dichiarato un vero amante del genere, e oggi lo metterò alla prova, finalmente!!!
Sono pronto, parto, in perfetto orario e in perfetto orario arrivo, viaggio tranquillo visto il primo pomeriggio e il tepore primaverile, ci sono, e lui pure, ci salutiamo con sincero affetto come fossimo amici di vecchia data, mi dice di aver già fatto la registrazione visto che era arrivato in largo anticipo, e che potevamo già andare verso la camera….
Secondo piano, ultimo, alla fine del corridoio, stanza 232, a destra locale di servizio per il personale dell’hotel, a sinistra la stanza 231, dove non ci sarebbe stato nessuno fino all’indomani, notizia questa ricevuta dal receptionist da Marco al momento della registrazione.
Chiave magnetica sul sensore, e siamo dentro, un piccolo ingresso dove si trova la porta del bagno, ci porta all’interno di un’ampia stanza con letto matrimoniale, divano, mobile tv e armadio, portafinestra che da sul balcone che si affaccia sul retro dell’hotel, dove la vista si perde tra i campi incolti dell’entroterra padovano…
Marco mi conferma di essere un cliente ormai abituale della struttura, ci viene almeno due volte al mese, più o meno con le stesse tre persone, e quindi lo conoscono e gli riservano un trattamento speciale, infatti troviamo una bottiglia di prosecco fresco sotto ghiaccio, due calici e, cosa curiosa, una scatola di preservativi e del gel lubrificante, quando me ne accorgo mi scappa un sorriso e lui fa altrettanto…
Con questo tepore il prosecco è un toccasana per lo spirito e per il corpo, e con una certa titubanza da parte mia, ma una grande naturalezza da parte sua, cominciamo ad avvicinarci sempre di più, il mio sguardo si abbassa e si sofferma sulla patta dei suoi pantaloni, dove un certo rigonfiamento fa capolino con mio particolare piacere.
Vedo che Marco è più avvezzo di me e inizia, dopo aver appoggiato il calice vuoto, ad accarezzarmi il viso mentre mi parla, io inizio ad avvampare, il calore delle sue mani mi scioglie, mani che iniziano a scendere e che mi aiutano a togliermi i vestiti di dosso, tutto questo mentre mi parla con un filo di voce, dove mi confessa che in questo periodo ha pensato molto a me, a quello che mi avrebbe fatto una volta finito sotto le sue grinfie….
Inizio ad eccitarmi, perché lui è tutto uno sfioramento del mio pacco, tutto un sussurro nell’orecchio, è il momento dei pantaloni, che scendono liberando il mio pene eretto, perché non ho messo gli slip dalla voglia che avevo, e questo lo fa sorridere, me lo prende in mano, mi fa l’occhiolino e mi fa accomodare sul letto matrimoniale, al centro, mi lascia giusto per il tempo di spogliarsi anche lui, e poi sale sul letto, inizia a leccarmi dalle caviglie, fin su, lungo le cosce, si ferma all’inguine, torna giù e ricomincia, con l’altra gamba, fino all’inguine, mi sta facendo impazzire e ha appena cominciato, io non ce la faccio già più…
La lingua, morbida e discreta, si fa strada lungo a mia asta, e arrivata in cima, inizia a roteare intorno al glande, le labbra danno piccoli baci, poi la lingua si ferma e una sensazione familiare di calore mi avvolge, la sua bocca scende e sale con ritmo costante, mentre le mani mi accarezzano il petto, una scende e inizia ad aiutare la sua bocca nel meraviglioso pompino che mi sta facendo, e quando dicono che i maschi fanno i pompini meglio delle donne, beh, oggi lo posso confermare, sto letteralmente impazzendo!!!
L’altra mano scende, e le dita insalivate fanno capolino sotto i testicoli, inizia un massaggio al perineo, molto eccitante, per poi continuare sul mio buchetto, che, sebbene un po’ stretto visto lo scarso utilizzo, si dimostra estremamente elastico ed accogliente, sento un dito penetrarmi dolcemente, lo sento esplorarmi, stuzzicarmi la prostata, e cosa volete, sono venuto, tanto, nella sua bocca, che non ha lasciato sfuggire nemmeno una goccia…
Sono in estasi, potrei anche rivestirmi e andarmene a casa, ma abbiamo appena iniziato, e adesso è il mio turno, anzi, prima un calice di prosecco, poi tocca a me…
Marco adesso è disteso, lui è tutto depilato, non ha un pelo che sia uno, ed è una delle cose che mi è piaciuta fin da subito, è poi ben messo fisicamente, magro, definito, sorridente, con un pene di tutto rispetto, mi invita a ricambiargli il favore, non mi faccio pregare e mi impossesso subito della cappella, la tengo coperta dalla mia bocca e con la lingua cerco di fare dei cerchi intorno, sento che gli piace la cosa, ma a me piace pompare, e inizio, vado giù lentamente tenendo strette le labbra, e torno su sempre lentamente come a risucchiarlo, lo sento irrigidirsi, lo faccio un paio di volte, poi complice la saliva, inizio a pompare velocemente, su e giù, e avendo proprio un bel cazzo, nonostante io abbia le mani grandi, riesco contemporaneamente a masturbarlo oltre che spompinarlo, e lui gradisce, eccome se gradisce, e vedo con piacere che ha un’ottima resistenza, altri prima di lui hanno ceduto dopo soli due minuti e mi venivano sistematicamente in bocca senza avvisare.
Ma sento che con lui mi divertirò, e lui con me, intanto anch’io mi sono ripreso dal suo pompino e sono di nuovo eccitato, ho voglia di lui, smetto con il pompino e mi soffermo sul buchetto, un gemito di piacere mi annuncia il gradimento della cosa, e mi ritrovo con un buchino fatto di burro, dove la mia lingua e le mie dita entrano proprio come affondassero nel burro…
Tre dita sono entrate tranquillamente, sono pronto, lo voglio, mi stacco, prendo la scatola dei preservativi, lui me la toglie di mano, ne prende uno, lo apre, se lo posizione in bocca, mi prende per i fianchi, io sono in piedi e lui seduto a bordo letto, appoggia la bocca sulla mia asta dura, mi srotola il preservativo lungo tutto l’asta, si, si è preso tutto il mio cazzo in bocca, fino in fondo, voleva sincerarsi che fossi bello duro, mi sorride e si distende nuovamente sul letto, si mette un cuscino sotto la schiena, alza le gambe e se le tira a se, mi offre il suo sedere, e io non mi faccio pregare, lo penetro con un solo affondo, fino in fondo, lui contorce un po’ la bocca, ma non appena lo vedo nuovamente rilassato, inizio a muovermi…
Io adoro sentirlo uscire e rientrare, adoro farlo piano e gustarmi lungo tutta la lunghezza bel mio pene la sensazione di pressione che esercita l’ano mentre lo penetri, mi piace da morire tutto questo, Marco sembra invece voler essere sbattuto, con una certa energia, e non mi faccio pregare, inizio a stantuffarlo come si deve e come merita, lo cavalco con tutte le energie che possiedo, lui gode come un matto, altro che gemiti, si mette ad urlare, tanto siamo soli, io sono più timido da questo punto di vista, ma non mi risparmio con la potenza e la voglia di possederlo…
La mia mano scende sul suo pene, inizio a masturbarlo, al ritmo della penetrazione, mi sorprende la sua resistenza, io sono già pronto a venire nuovamente, lui non da segni in questo senso, cerco di resistere, mi fermo, un attimo, prendo fiato, lo faccio girare, lo metto a pecorina, lo penetro senza tanti fronzoli, lui gode e apprezza, apprezza e gode, ho trovato il suo punto debole, quattro colpi ben dati e se ne viene sulle lenzuola senza toccarsi, una fontana di sperma, mai vista tanta roba, si accascia esausto, sfinito, felice, io mi distendo vicino a lui, sono stanchino pure io, ma il mio pene è ancora li, svettante, Marco mi sfila il preservativo, si accovaccia su di me e mi fa il pompino più dolce che potesse farmi, sono in estasi, e nuovamente vengo dentro la sua bocca, e nuovamente non se ne perde nemmeno una goccia…
Rimaniamo distesi così un’oretta, chiacchieriamo di tante cose, come fossimo amici da una vita, gli confesso che sono esausto e che mi ha fatto godere come poche persone hanno fatto in vita, mi sorride, mi dice che lui è in svantaggio però, non capisco al momento, poi mi prende la mano, me la fa appoggiare li e sento tutto il suo vigore, lo guardo incuriosito, in un attimo mi ritrovo il cuscino sotto la schiena, le gambe sollevate e la sua cappella che fa capolino su mio buchetto, lo sento premere contro di me, lo sento spingere, non entra, prende il gel, mi massaggia, si lubrifica, adesso entra, piano, senza fatica, scivola dentro come fosse il suo posto naturale, e inizia a scoparmi, lo sguardo voglioso e il vigore di un uomo forte e possente, mi sento pieno, mi sento in un’altra dimensione, e inizio a gridare io adesso, lui sorride, è bello da vedere, mi sento fortunato, mi sento eccitato, mi sento devastato anche, non smette più, gli dico che non ce la faccio a sopportare oltre, inizia a masturbarmi, ce l’ho di nuovo duro come il marmo, stento a credere come una persona possa eccitarmi in questo modo, mi dice di venire, ancora un attimo, lo prego di resistere ancora un attimo, lui sente che sto per venire adesso, si sfila, si sfila il preservativo, unisce i due cazzi e li masturba assieme, e assieme veniamo, sulla mia pancia, qualcosa mi arriva alla bocca, il suo sperma, dolce, il mio so essere amaro, lui di nuovo una fontana, io mi godo il momento, sono davvero esausto….
Ritorniamo a distenderci a letto, ci confessiamo tutto il piacere provato durante il pomeriggio, anche se non ce n’era bisogno, si percepiva a occhio nudo, ultimo calice di prosecco, poi doccia e via di corsa a casa, il tempo è finito, purtroppo…
Rimaniamo con la promessa di vederci altre volte, sempre nel rispetto degli impegni a casa, e che una volta gli sarebbe piaciuto provare con due persone, ed è bastata questa frase a farmi eccitare di nuovo, lui mi guarda, sorride, mi dice di metterlo a cuccia che dovevamo andar via sul serio, e di tenermi la voglia per la volta dopo, che non sarebbe tardata ad arrivare….
Ecco, questo è quello che mi piacerebbe accadesse nel momento in cui ci troveremo, perché ci troveremo, dovremmo solo aver un po’ di pazienza…

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