incesto
3 intrigo tra mamme (Ovvero l’incontro tra desiderio e piacere)
di geppettino2003
24.02.2019 |
32.633 |
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"Non obietta, lasciandomi prendere tra le mie, le sue mani!
Sono in fiamme!
Nel mio rapido ricompormi lascio, volutamente, in mostra l’opulento nudo..."
Siamo entrambe visibilmente eccitate. Cry ha gioito dei miei tocchi, delicati e morbosi, pronta a cedere al saffico piacere. Mi ci è voluto, veramente, poco per risvegliare la sua vera intima indole. Avrei tanto voluto partecipare ai suoi intensi gemiti, disponibile ad acuire il senso del suo piacere. Ma è un’altro il mio obiettivo!
Volutamente ho interrotto la mia provocazione. Per ciò che intendo deve restare alta la sua eccitazione. E così è, ne ho la piena conferma nei suoi, ancora, diffusi tremori. Temevo di essermi spinta troppo oltre ma, la sua iniziale resistenza, si è trasformata in partecipazione. Ascolto il suo profondo respiro affievolirsi e, con difficoltà, cercare di tornare alla realtà.
La voce dei ragazzi ci scuote. Cry impacciata tenta di ricomporsi alla meno peggio. Abbottona la candida camicetta, non c’è il tempo di indossare il reggiseno, lo raccoglie per nasconderlo sotto il divano, le mani tra gli arruffati capelli tentano di restituirle quel suo minimo contegno di madre. Tesa seguo il suo vano tentativo di abbassare la gonna. Troppo stretta per farlo da seduta. Accavalla le tornite gambe. Lo spacchetto rende accattivante la sensualità della vogliosa femmina.
Respiro l’essenza della femminilità che sprigiona un corpo elettrico.
Solo per pochi attimi temo che si voglia riappropriare del ruolo di madre, casta e pudica, che si è, falsamente, cucita addosso.
Un ruolo che non le si addice.
Nel suo sguardo è alta la paura. Con il mio le trasmetto l’emozione del momento.
Slego il rosso foulard appoggiandolo sul prosperoso seno, voglio rendere intrigante l’effetto del ”vedo non vedo” del contorno di rosei capezzoli belli gonfi.
Non obietta, lasciandomi prendere tra le mie, le sue mani!
Sono in fiamme!
Nel mio rapido ricompormi lascio, volutamente, in mostra l’opulento nudo seno. Profondi sospiri ne accentuano l’accattivante disegno, spingendo turgidi capezzoli modellando così il morbido tessuto. Seduta lascio che si intravede il bordo scuro delle mie scure autoreggenti e, volutamente il mio di reggiseno sul bracciolo al mio fianco.
Ho sempre un fine da perseguire! So cosa, adesso, lei desidera, e il diffuso rossore sul suo viso, e il sorriso forzato, mi danno più di una conferma.
Il problema è come farle superare la sua materna resistenza.
I nostri giovani stalloni sono davanti a noi. Gli inseparabili smartphone tra le mani. Manu è sorpreso nel vedere sua madre. Roberto sorride sfacciato sedendosi sul bracciolo accanto a me.
Tra le mani il mio reggiseno.
Subito mi offro sfrontata al suo baciarmi. Mi struscio, un po’ porca, a lui e, con una mia maliziosa occhiata, lo invito a lasciarmi fare.
Con voce maliziosa
“Non saluti tua madre, sai è venuta per sincerarsi cosa, veramente, fate durante il programma di quella intrigante conduttrice”
La mia sensuale ospite, (intimamente eccitata), sorride al bel figliolo, con un po’ imbarazzo.
Manu, sorpreso, in difficoltà resta in piedi in evidente stato di confusione, davanti alla sua bella mammina. Non le stacca gli occhi di dosso. Cry, ancora a disagio, si lascia guardare con l’orgoglio della bella femmina.
Spezzo la tensione con ambigua provocazione
“Vogliamo accertarci delle vostre scommesse.”
“L’Inter ha perso di nuovo. Sembravano 11 pippe in campo! Roberto ha vinto e, oggi, dovrò pagare pegno”
“Conoscendolo immagino quale particolare richiesta ti avrà fatto. Sicuramente qualcosa che coinvolge la tua bella mammina. Vero?”
Sorpreso Manu non risponde, mentre le dita di Roberto sfiorano il mio viso. Dalle guance, amorevole, è il suo scivolare sul seno. Un tocco a fil di pelle che mi inebria.
È già in splendido tiro. Un superbo cazzo, chiaramente, traspare dalla stoffa dei leggeri pantaloni.
Il certo convincimento che hanno appena finito di fantasticare sui nostri corpi mi attizza da morire. Immaginare cosa si sono detti, cosa hanno fatto, e il come lo hanno fatto, accentua la mia eccitazione.
Manu, ancora fermo, nel suo incredulo sguardo misto ad estasi, se la sta mangiando con gli occhi. Contemporaneamente il disegno di un bellissimo cazzo prende rapida, ed intrigante, forma davanti alla sua bella madre.
Nei suoi occhi mi è chiara la sfacciata voglia di sbatterla davanti a noi.
“Cosa devi fare per pagare il tuo debito... magari...”
Lunghi secondi di un complice silenzio mentre Roberto comincia a giocare con il mio seno, lo solleva dolcemente con le mani lo palpa, le dita pizzicano sensibili capezzoli.
È intenso il mio fremito di piacere mentre stringo la sua tremante mano.
"Certo che i ragazzi a quest'età piace giocare con la fantasia..."
Seduta sul divano davanti al figlio, con ancora palpabile l’eccitazione, rossa in viso, con un filo di voce
"È vero, ne hanno veramente tanta!”
"Stanno proprio crescendo bene, vero?"
amorevolmente. Lei : "bei ragazzi... due bei maschietti..."
Con il tono di chi è ben consapevole di averlo fatto molto bene.
“È veramente bella la tua mammina... si è accorta che ti intriga, nei tuoi abbracci, con i tuoi bacini, le tue carezze, la fai emozionare.”
Guardandoci ci scambiamo un sorriso complice. "Bisogna pur svezzarli, questi ragazzini..."
Decido che è giunto il momento. Con amorevole sfrontatezza accompagno la sua mano al morboso tocco sulla patta del pantalone del figlio. Molto debole è la sua resistenza, pochi istanti per un briciolo di titubanza e, al superficiale tocco, lento è aprire la mano. Piacevole deve esserle l’effetto di un membro duro ed eretto se un intenso brivido percorre un debole corpo eccitato.
“Quante volte te lo ha fatto venire duro. Ti ha visto toccarti ed è rimasta colpita dal tuo bel pisellone. Sai alla mamme piacciono i bei cazzi dei figli”
Si incrociano gli sguardi, incredulo sussurra il suo reale pensiero
“Mamma sei veramente una gran bella fica!”
Cry sorride maliziosa.
Favorendo il suo intrigante fare, poggiato con cura lo smartphone sul bracciolo della poltrona, lascia alla bella mammina di sbottonare i jeans. Facile le è liberare un bel cazzo che, subito, svetta imperioso davanti al suo viso. Sussulta osservando, con grande ammirazione, l’attributo del bel figlio. Il bel viso tradisce emozione e desiderio. Quante volte avrebbe voluto rivederlo così dopo quelle sue intriganti immagini!
Roberto non ha bisogno di aiuto. Porcellino per come è ha già sfoderato il suo strumento di piacere avvolgendolo nel mio piccante reggiseno.
Cryi sofferma lo sguardo anche sul mio bel maschietto. Le sorrido complice mentre mi sistemo più comodamente. Sollevo una gamba ripiegandola sotto l'altra sul divano. Le gambe ancora più scoperte, lasciano ai ragazzi di godere della mia folta peluria nera. Volutamente non ho indossato intimo!
Entrambi, con le mani su grossi membri, cominciano lentamente a menarselo, incoraggiati dal mio provocante atteggiamento.
Nel silenzio ovattato dell'accogliente salotto ascoltiamo respiri eccitati dei due marpioni, e i diventati lunghi sospiri di noi mamme a fare da contrappunto.
“Toccati per lei! Sfogati come hai fatto in quelle tue eccitanti riprese.”
La bella mammina davanti a lui, lasciva e divinamente eccitata, ascolta senza reagire, guarda, con crescente lussuria, la mano del figlio scorrere su quel bel pezzo di dura carne.
“Mamma...”
Un fremito intenso si diffonde sul materno corpo. È eccitazione allo stato puro quella che il figlio trasmette alla vogliosa femmina. Evita di guardare dalla mia parte, forse per pudore, o forse perché è troppo presa dal coinvolgente "gioco".
“...è tanto che me lo fai diventare duro”
Quasi sussurra il suo perverso desiderio!
Rapita dal morboso piacere del peccato, lento è il adagiarsi all'indietro, fa leva sugli alti tacchi solleva il bacino, la stretta gonna risale lentamente le tornite cosce, rivelando anche lei (guarda guarda)un bel paio di finissime autoreggenti.
È un erotico fare il suo allargare le gambe e fare apprezzare ad impazziti occhi il pelo biondo della bella fica che contrasta con un velatissimo, diventato umido, stuzzicante slippino bianco.
“Mamma...così ”
Ancora più lento è scoprire il bellissimo nudo seno. Il sottile foulard di seta rossa resta nel solco del prosperoso seno, rendendolo ancora più eccitante. Un profondo respiro gonfia un meraviglioso seno lasciando al figlio di gioire del dono che madre natura le ha regalato.
Subito la certezza: la selvaggia femmina si era preparata con chissà quale fantasia!
Manu strabuzza gli occhi davanti all’eccitante spettacolo. È quello che desidera da chissà quanto tempo. Pazzo di eccitazione, riprende a pestare furiosamente. La sua bella lo guarda sorniona incentivando il suo fare. Un bel cazzo, duro, ondeggia davanti al suo viso pronto a scaricarle addosso un desiderio per lungo tempo sognato.
“Voglio godere, mamma ti voglio sporcare tutta con la mia sborra calda...ti prego, fammelo fare. Sono anni che sogno di sborrarti sul seno, sul viso...in bocca...”
Non risponde, né reagisce, subisce la veemenza del bel figliolo.
“Mamma, mammina, guarda sto per sborrare. Guardami, guardami! Ahh, godo, sto per godere! Ahh! Ahh!”
Con Roberto seguiamo la piccante scena, tra le mani sento il suo cazzo farsi ancora più duro. Lo sento guizzare nella mia mano come un cavallino imbizzarrito, la cappella si gonfia a dismisura anche lui è pronto a svuotare la piena di grossi coglioni..
“Sto godendo mamma, guarda come sto godendo, ti prego fatti sborrare addosso!”
Mostrandole spudorato la sua potente eccitazione
“Sto sborrando, mamma, Aahhh, siii,siiiii, guardami mamma, guarda come sborro. Sssiiiii, sto per godere mamma, sto venendo! È bellissimo!!!”
Dio come sto godendo!
Finalmente Cry cede ai suoi reali pensieri, morbosi e perversi, per tanto, troppo, tempo repressi.
“Si amore di mamma... sborra, sborra più che puoi. Fammi sentire quanto mi desideri. Voglio vedere il tuo bel cazzo sputarmi addosso il tuo caldissimo amore, voglio gustarmi il tuo odore di maschio sul mio corpo”
Mi abbandono ad alti gemiti davanti a quel momento di intensa eccitazione, con il cazzo di mio figlio pronto a mandarmi in paradiso.
Cry impazzita non controlla più mani su di un corpo scosso dal piacere, le lascia scorrere sulla preziosa seta, entrambe sostano vogliose sulle fica, le dita sfregano l’umido intimo. Geme scuotendo forte il capo.
“Amore sborra!”
Tra lo sfacciato ed il forte desiderio.
Ansimando il ragazzo raggiunge un violento orgasmo. Un grido intenso, e un susseguirsi di schizzi lunghissimi che, disegnando un arco, sporcano un corpo elettrico ed in fermento.
“Bravo, bravo, così, così! Bravo, dai...ancora Si, amore di mamma, sborra, sborra tanto! Fammi vedere una bella sborrata, voglio sapere quanto ti piaccio, come ti faccio godere!”
Lo implora mentre lo guarda rapita dall’eccitazione.
Intensi sospiri sono gli unici complici del nostro forte piacere.
Anche Roberto è vicino al piacere. Gli accarezzo i testicoli, in poco lo sento "in arrivo".
Mi piego in avanti, prendo il cazzo in bocca.
Incrocio il libidinoso sguardo di Cry, voglio trasmetterle la gioia di averlo in bocca. Succhio, e godo, delle nervose sferzate del bellissimo cazzo che cresce ancora più potente tra le mie morbide labbra.
“Si dai sborrami, sul viso sul seno. Sporcami tutta!”
Vogliose mani offrono al bel seno il caldissimo seme della perdizione.
“Bravo, sborra amore di mamma, così, così, ancora, ancora. Voglio vedere quanto mi ami, fammi sentire tutto il tuo piacere.”
Avvicina il procace seno alla rossa umida cappella che, schizza ancora seme su grossi capezzoli. Immediato è accoglierlo tra il voluttuoso seno, entrambe le mani stringono plastiche mammelle spingendolo verso una avida bocca. È lunghissimo il sospiro di infinito piacere con il quale la lingua cerca il seme del suo bambino, diventato il suo uomo, che morbosamente schizza sul suo viso
Roberto intanto guida il mio capo a scoparmi la bocca.
“Troia succhiami il cazzo”
Amo le sue volgarità, mi piace quando mi classifica per quella che, veramente, è vero mi sento un puttanone caldo e vogliosa.
Lo sento pronto. Spingo il bel cazzo sino in gola, pochi secondi e sono gratificata da abbondanti schizzi di sperma caldissimo, copioso mi cola ai lati della bocca, prontamente lo recupera una famelica lingua. Golosamente non ne perdo nemmeno una goccia.
Non ho più alcun dubbio: Cry non aspettava altro che cedere al proprio figliolo. Solo gli effetti del peccare ne frenava il forte desiderio.
Con ancora altissima la mia eccitazione, mi avvicino alla splendida donna, nei suoi occhi percepisco netta la lussuria che la pervade.
Raccolgo con le labbra l’abbondante seme dalle rosee sue guance, trasferendolo morbosa alla sua bocca. Cede.
Plastiche lingue riprendono quella furiosa danza volutamente interrotta.
Incuranti della presenza dei nostri ragazzi che, seduti sulle poltrone davanti a noi, si godono il delicato piacere che solo una donna sa regalare ad una altra donna.
Cry si abbandona ai miei tocchi, carezzo un corpo in fermento, la sento tremare tra le mie dita, nei suoi occhi è altissima l’eccitazione.
Completo la mia strategia. Le mani tra le sue caldissime cosce, oscena di offre, un dito scivola dentro di lei, più volte la possiede.
Sussulta, sconvolta dal piacere, con un lunghissimo sospirato “ssssssiiiiiiiiii....”
gode con tutta se stessa del mio eccitante, favoloso, ditalino.
I nostri fanciulli continuano a massaggiarsi cazzi belli dritti e ancora svettanti pronti a darci il maschio piacere.
Manuele, stringe in una mano il suo bel cazzo con lo stesso reggiseno che lo ha fatto godere (raccolto ai piedi della bella mammina) nell’altra lo Smart e rivolto a Roberto
“Sto pagando il mio pegno!”
(Farla eccitare e riprenderla mentre gode....)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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