incesto
Mamma... mi piacerebbe...
di geppettino2003
19.05.2020 |
28.344 |
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"Che mi passerà!
Mi piacerebbe leggere quei tuoi pensieri, vorrei poter confutare i tuoi dubbi e confermarti diverse certezze..."
Mi piace, quando, a sera, mi stai accanto, quella piacevole atmosfera che si crea, noi soli, la fioca luce della tv a farci compagnia. Ore di un piacevole supplizio accucciato a te, abbandonato al piacere delle tue, dolcissime, moine. Le tue mani tra i miei capelli, chiacchierare di tutto e del nulla: la scuola, quella ragazzina che mi fa il filo, il tuo lavoro, le avance che, provocante, subisci, la nostra casa, grande e sempre più vuota. Come fossi assente, rapito dall’intrigante disegno del tuo seno, delicatamente avvolto dalla trasparenza della seta di una preziosa vestaglia, ascolto la tua voce e libero la mente in oniriche fantasie al tuo dolce respirare. Delicate mani, lentissime, sul petto, lo percorrono più volte, giocano innocenti. Mi piace ascoltare la tua voce sussurrare il mio nome e chiedermi se mi piace e, nel mio respiro diventato complice del tuo amorevole fare, quella risposta che, forse non ti aspetti.
È bello quando mi inviti a rilassarmi come dovessi soccombere al tuo piacere di dolcissima mamma innamorata, mentre mi baci con affetto, lasciandomi percepire l’odore delle tua pelle.
Così lente trascorrono le ore, sino a quando, sfinita, ti assopisci lasciando quelle mani assenti ferme sul mio corpo ed io, come ormai da mesi accade, lascio alla mia fantasia di rincorrere una, impossibile, diversa realtà.
Mamma vorrei poterti confessarti che ho cominciato a sognarti come donna non come mamma, amarti come madre e desiderarti come donna. Prigioniero della mia fantasia, non riesco più a contenerne gli effetti, e controllare la mia emozione.
Stasera mi piacerebbe lasciare liberi i miei pensieri di volare oltre il lecito, renderti tangibile quel mio desiderio che si sta arricchendo, giorno dopo giorno, di una diversa passione, di un amore impossibile.
Vorrei poter superare quella sottile barriera che separa l’amore dal rispetto, con pensieri che, spontanei, vogliono sfidarti a peccare.
Si mamma mi piacerebbe confidarti i mie pensieri, ma non mi è facile. So che è sbagliato ma vorrei tanto ti accorgessi del mio vero amore per te.
Mi piacerebbe lo leggessi nei miei pensieri.
Mi è difficile pensare che tu non abbia percepito i miei, ormai, continui tremori nello starti accanto, ascoltando il mio respiro crescere ed unirsi al tuo. Ti sarai chiesta, curiosa, cosa provoca quel mio sottile sospirare. Sono certo che ne conosci anche la risposta, eppure continui convinta che può essere solo un momento.
Che mi passerà!
Mi piacerebbe leggere quei tuoi pensieri, vorrei poter confutare i tuoi dubbi e confermarti diverse certezze.
Vorrei tanto che i miei tremori inibissero il tuo ruolo e ti spingessero verso l’oblio, verso l’assurdo, l’impossibile, un diverso, morboso, reale.
Vorrei potessi confermare nel mio sguardo il trasformarsi del mio amore in passione, ed io poter veder salire nei tuoi occhi il desiderio di rendermi felice.
Mi piacerebbe mi sorprendessi con un gesto, magari una carezza, perché no, una concessione. Solo un attimo per condividere il crescere di un qualcosa di diverso.
Sarebbe bellissimo che anche tu mi sognassi, che mi desiderassi per come io voglio te.
Mamma vorrei che, stasera, il tuo baciarmi perdesse il casto sentimento di amore e diventasse sensuale. Umide le labbra sfiorare a fil di pelle il collo, la punta di una timida lingua giocare con l’orecchio, scorrere sulle guance, percorrere le mie aride labbra, sfiorare la mia bocca per poi, delicata, spingere per entrarvi, condividere il fermento di una lingua innamorata e lasciarla libera di intrecciarsi alla tua.
Come mi piacerebbe che questo fosse anche un tuo desiderio.
Vorrei che le tue mani accarezzassero il mio petto, apprezzassero il mio maschio corpo. Le dita risalire, perdere l’innocenza e giocare con sensibili capezzoli, le lunghe unghie picchiettarci su, sostarci, stringerli con una diversa emozione. Poi seguire il disegno del mio addome, la mano spostarsi sulle gambe, tastare la forza di muscoli forti e, nel risalire, percepire, solo per un attimo, un violento, intimo, pulsare.
Come vorrei accorgermi di un tuo sussulto e, sperare in una tua accondiscendente volontà, e volere osare di più nel tuo, per me, intrigante fare.
So che non è giusto ma vorrei tanto che, se accadesse, non smettessi per paura, forse vergogna, o anche pudore.
Si! Mi piacerebbe vederti sorridere alla sorpresa del tuo, compiaciuto, piacere nello scoprirmi diventato uomo.
Spudorato, vorrei poterti chiedere di non fermarti, di continuare, sino a quasi ad obbligarmi a confessarti le mie emozioni e chiederti di potermi dimostrare un tuo, possibile, diverso amore.
Perché non posso sperare in un tuo momento di debolezza e vederti cedere, consapevole, di poter governare il tuo fare. Mi basterebbe solo questo per continuare a sognare.
Come vorrei che la tua espressione mi confessasse il desiderio di varcare il confine del supremo, dell’estasi, di abbandonarti nel più totale smarrimento, al peccato.
Vorrei poter leggere nei tuoi occhi, non più la vergogna ma la sopraffazione del piacere e nei miei, tu, trovare il coraggio di osare.
Da lungo tempo penso di osare, chiederti di più. Solo il timore che tu possa negarti frena i miei bestiali impulsi. È tanto che cerco il coraggio di non comportarmi da figlio ma diventare il tuo giovane, e focoso, amante.
Mamma vorrei poterti dichiarare tutta la mia passione, renderti concreto il mio forte desiderio di te.
Sarebbe bello se mi offrissi l’opportunità, anche solo per un attimo, di accarezzarti con l’ardore di una diversa passione. Poter risalire la vellutata pelle delle tue lunghe, bellissime, gambe. Percepire il tuo stringerle, non per inibirmi del piacere ma, nell’avvolgerle, invitarmi all’azzardo.
Vorrei poter ascoltare il crescere del tuo respiro ad implorarmi di sfidare, sconfiggendolo, il tuo ruolo. Vincere la tua resistenza e, tu, cedere sino ad allargare le gambe, anche, solo per un attimo.
Mi piacerebbe mi lasciassi osare di più crescere della tua emozione, ascoltando i miei gemiti. Mi piacerebbe facessi volare anche la tua fantasia lungo il filo del desidero.
Vorrei vedere nel tuo viso sparire la vergogna, e i tuoi occhi cercare i miei nel crescere della insana voglia.
Mamma è questa la tua immagine che, nelle mie, solitarie, lunghe notti, riempie i miei sogni.
Vorrei non ti opponessi al mio sciogliere il nodo della vestaglia, denudarti, lentamente. Felice scoprire che indossi quell’intrigante intimo che molte volte ho stretto in mano, che ho portato alla bocca per inebriarmi della tua essenza di femmina, e che ho anche indossato per sentirti più mia.
Dio come mi piacerebbe far scorrere le mie mani sul tuo nudo corpo, dalle spalle ai morbidi fianchi, e poi, ancora più giu. Gioire delle delicate, e ammalianti, tue curve padrone assoluto dei miei notturni pensieri.
Come vorrei che le tue mani stringessero forti le mie, accompagnarle sul tuo seno, invitandomi ad accarezzarlo morboso.
Ascoltare il tuo respiro spezzarsi al crescere del mio.
Mamma, purtroppo, stasera non riesco a controllare i miei pensieri. Ascolto il tuo lento respirare, immaginandolo pervaso di amore. Nel mio sognarti sale la mia emozione. Si mamma stasera so di rischiare ma non riesco a sottrarre alle mie sfacciate mani il desiderio di toccarmi e, farlo accanto a te, rende concreto... l’impossibile...
Come desidero denudarti completamente, scoprire quanto possa essere intrigante quel prezioso ricco ciuffetto nero. Lo sogno da tempo riuscendo a percepirne l’odore, il profumo, l’essenza.
Estasiato ammiro il tuo splendido corpo. Con le mani sfioro le tue lunghe cosce, lento percorro lo spazio che mi separa dal tuo intimo, lo trovo ansioso, pronto al mio perverso amore. Nei miei sogni ho il coraggio di baciarlo con una intensa passione.
Tu lasci alla mia bocca di affondare tra quel delicato taglio, superare il nero ciuffetto, tremare sulla punta della mia lingua che percorre quel piccolo grande sentiero della mia conquista.
Vorrei ti offrissi, complice, al mio dolce, misterioso e morboso gioco, allargando le grandi labbra, lasciandomi leccare, spingere la lingua, godere della pioggia del tue caldo nettare.
Fai che un primo dito entri con dolce velocità, tra le piccole labbra, abbracciarlo, invitarlo a spingere ancora più dentro, poi chiedere ad un secondo dito di osare con misurata violenza.
Mi piacerebbe ti offrissi disponibile al vagare delle mie dita dentro di te con insistente passione e, fissando languida la fallica, prepotente, forza avvicinarti di più a me.
Amore mio, lasciati andare!
Fai si che possa guardare nei tuoi occhi il salire della lussuria. Il tuo intenso sguardo trasmettermi la intima emozione al tuo lento chinarti. Come vorrei che, timida, la tua lingua scorresse lenta sulle mie labbra, impazzisse sul mio petto, e lentamente scivolasse sul mio corpo al crescere del mio respiro.
Le tue tremanti mani cercarmi, con una diversa emozione cercare, trovare, condividere quel mio diversi amore che non riesco più a controllare.
Meraviglioso sarebbe far sopire il mio violento pulsare tra le tue esperte mani, e tu delicata, percorrere lenta il mio ardore, apprezzarne la forza, combattere con te stessa mentre te ne appropri con la passione della donna innamorata. Vorrei poter percepire la tua eccitazione crescere! Vorrei ascoltare il salire dei tuoi tremori nello stringerlo forte, pronta a dimostrarmi la tua arte.
Sogno il tuo disponibile seno accarezzarmi lentamente avvolgere il mio sesso, lottare con la sua focosa prorompenza. Dal calore del tuo respiro percepire dal trasformarsi dei tuoi sospiri in gemiti di piacere, il crescere di un amore più intenso.
Sogno le delicatissime rosse tue labbra seguire la mia eccitazione, risalire lente, fermarsi, riprendere, schiudersi, una avida lingua accompagnare il tuo fare.
Io raccogliere i tuoi lunghi capelli e restare affascinato dalla tua diversa espressione, poi quelle mie mani spingere il capo sino a vincere ogni residua tua resistenza.
Percepire la bellissima emozione dell’umido calore della tua bocca, le labbra stringermi, ed io, perverso, spingere fino in fondo, sino al modellarsi delle guance.
Mamma fai si che il mio sogno si avveri.
È tanto che sogno di poter morire felice nella tua calda bocca!
Mamma nulla vieta oggi alla mia fantasia di osare!
Vorrei non ti opponessi al tendere delle mia braccia, che ascoltassi la mia supplica, e lentamente mi offrissi il tuo corpo. Quel corpo che nei miei sogni sento mio, che mi appartiene che desidero, che voglio!
Desidero ascoltare i tuoi profondi sospiri crescere allo spaziare delle mie mani sul morbido seno, pieno, liscio, caldo, riempirmene le mani, stringere tra le dita irti capezzoli. Stringermi a te e gustarmi ogni centimtro di una pelle liscia, vellutata, invitante.
Mamma vorrei poterti sussurrare la mia immensa voglia di possederti!
Come mi piacerebbe confessassi che fosse anche il tuo di desiderio. Che anche tu mi vuoi!
Si mamma sogno il tuo nudo corpo avvolgere il mio, ascoltate il tuo respiro spezzarsi mentre, lentamente, ti abbandoni su di me.
Sarebbe bellissimo poter guardare i lineamenti del tuo viso trasformarsi. Non leggere più l’assurdo ma il possibile!
I tuoi lunghi capelli accarezzarmi il viso, lo scuotere del tuo capo nel plastico cavalcarmi selvaggia, ed io con le mie mani governare i tuoi movimenti.
I miei colpi spingere Il seno a danzare plastico accarezzandomi il viso, i grossi capezzali sfiorare le mie labbra, invitarmi a baciarli, leccarli, morderli, gustarmi il prezioso sapore.
Poi stringerli con assurda ed istintiva violenza sino a quasi farti male, mamma non è cattiveria ma per la consapevolezza che è quello che ti piace!
Sentire la tua confessione di piacere :”So che mi vuoi.
Anch’io lo voglio!”
Mamma voglio ascoltare il mio nome morirti sulle labbra, voglio i tuoi brividi fondersi ai miei, voglio sentirti urlare il mio nome voglio vederti godere di un primo orgasmo, lungo e intenso.
Pochi secondi per capire che sei pur sempre una mamma! Ti alzi con la paura della vergogna, alle tue spalle mi stringo a te, ti offro il mio conforto, non c’è nulla di sbagliato nell’amarsi. Ti lasci baciare, lo faccio con la stessa tua dolcezza, il collo, mordicchio i lobi delle orecchie.
Vorrei che i tuoi tremori non fossero più di paura ma di sottile piacere e, languida reclinassi, sul mio petto, il tuo capo, lasciandomi ascoltare il crescere del tuo respiro.
Mia amata vorrei vedere nell’espressione del tuo viso lo spaziare tra il malizioso, il complice ed il divenuto morboso e perverso!
Sei si la mia mamma, ma il tuo essere femmina cancella ogni mio, dovuto, rispetto.
Sarebbe bellissimo sentirti urlare ancora il mio nome!
Vorrei non mi fermassi nell’accompagnare il tuo eccitato corpo ad inginocchiarti sul divano, ammirare il tuo seno penzolare sodo e dritto, mentre il tuo bel culo domina il mio sconvolto ammaliato sguardo e svetta alto come ad implorare un perverso, morboso godimento.
Mamma è tanto che desidero possederlo.
Con il tuo piacere che permea la gonfia cappella, pronta a scoppiare, mi accosto al tuo vibrare nell'attesa.
Nel mio fantasticare agiti, vogliosa, il tuo gran bel culo, per infondere quel coraggio ad un cazzo che reclama per un'attesa troppo lunga.
Mi piacerebbe spingessi il sinuoso corpo al mio, e confessassi che lo desideri moltissimo anche tu!
Mi appoggio, lascio che apprezzi il suo essere forte, lungo, duro al crescere di un violento pulsare.
Forzo un pò, gioco morboso, picchietto la cappella nel solco di invitanti chiappe, spingo, entro lentamente. Il tuo ansimare mi da coraggio, e spingo con una maggiore forza. Vorrei fosse il debole crescere del tuo gemere ad incitarmi, sino ad implorarmi di prenderti con decisione perchè lo vuoi, perché lo desideri fortemente!
Spingere tu il tuo voglioso culo contro il mio cazzo ed
Incularti, voglio ascoltare il tuo urlo di sicuro piacere.
Mi piacerebbe poterti chiedere io se ti piace!
Bagnato dal tuo piacere finalmente mi agito dentro di te. Movimenti istintivi e difficili da controllare, ruoto col bacino quasi a voler allargare il buco di cui sono diventato il solo padrone, tiro indietro il cazzo e lo riaffondo con colpi improvvisi e violenti. Mamma voglio farti scuotere come un fuscello, desidero sfondare la tua carne.
Le mie mani sui fianchi governano gli affondi di un prepotente cazzo, mentre gemi invocando più forza.
A fare da colonna sonora alla nostra goduria solo i rumori dei nostri eccitati corpi, una musica che esalta la cresciuta nostra libidine.
Vorrei mi incitassi, in un crescendo chiedermi di più di non fermarmi di essere il tuo ritrovato maschio
di spingere forte, sempre più forte.
Devi gridare ancora più forte il mio nome implorandomi più forza e determinazione come se aspettassi, da tempo, il sublime piacere.
Si mamma urla la tua eccitazione, sillaba il mio nome, libera il tuo vero essere e godi, fallo come è tanto che lo desideri, fallo fino a che, estasiata, ti accorgi, sentendo crescere a dismisura il gonfiore del mio membro, l’inesorabile avvicinarsi del mio di piacere.
Chiedermi tu di liberare i miei sogni sul tuo corpo. Inginocchiarti e subito riappropriarti del tuo piacere. Sentire ancora il calore della tua bocca, ma stavolta con una passione cresciuta, incontenibile, morbosa.
Mamma è tanto che sogno di toccarmi davanti a te, sbattere furioso la mia passione su di una assetata lingua, urlare io il tuo nome ed implorarti di consentirmi di godere impazzire del piacere del tuo corpo.
Vorrei mi guardassi negli occhi mentre lo faccio morboso, e capire dai miei tremori il mio momento, e chiedermi tu di darti estasi!
Si mamma mi piacerebbe guardarti mentre sto per liberare anni di perversa passione, voglio regalare il mio seme sul tuo caldissimo ed innamorato corpo. Ti voglio china davanti a me, ascoltare i tuoi gemiti salire in attesa dell’esplosione del mio vero amore.
Mi piacerebbe irrorare del seme della mia passione il tuo seno, riempire la tua bocca, sporcarti il viso. Schizzi caldi pervasi di un amore furente accolti da un corpo diventato elettrico. Mi piacerebbe seguire le tue mani spalmarlo, portarlo alla bocca, estasiata lasciare nascere un sentimento diverso, intenso, intimo. Un amore che solo una mamma innamorata saprebbe come placare...
Ti prego non condannare quel mio desiderio di sentirti mia, di averti troia!
Si mi piacerebbe si potesse concretizzare il mio alto desiderio di te.
Fai che possa morire d’amore!
Apro gli occhi con il cuore che mi batte forte in gola, il corpo che ancora trema, la vergogna impera, e sale nello scoprire che non è stato solo un sogno.
L’irruenza del mio piacere ha sporcato del seme della mia onirica, vissuta, lussuria il viso della mia musa.
In un assordante silenzio, non ho il coraggio di guardare una sicura diversa sua espressione. Seguo le sue dita tremare portarsi sul viso, raccoglierlo, lentamente accompagnarlo alla bocca, schiudere le labbra, assaporare il frutto di una libidine vissuta e pieno di una diversa passione
“Tesoro anche a me piacerebbe e tanto.... esserlo...”
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