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Dal tormento all’estasi - “…Maria…” “No! Sono, e resto, vostra mamma…” -
di geppettino2003
15.11.2021 |
38.647 |
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"Sento il suo corpo fremere contro il mio, ed è proprio quello che voglio, che desidero..."
Dopo le mie volute provocazioni mi ritrovo, ora, seminuda, sconvolta e terribilmente eccitata. Scossa dal mio torpore, e dai miei pensieri, percepisco la presenza di morbosi sguardi, e di un perverso fare. Non ho il tempo per chiedermi se quel mio propormi è stato giusto
o, se come madre, sarebbe stato più corretto affrontare diversamente quel porco attacco al mio ruolo. Quel mio fare solo una strategia per capire, l’esibire il mio segreto essere, esaltare l’esperta sensualità della matura femmina e, poi, non riuscire a governare il crescere di una forte emozione trasformarsi in pura eccitazione.
Ma dovevo sapere!
Al mio fianco splendidi eretti cazzi, in uno sporco proporsi, volermi far dimenticare l’innocente affetto di figli per una amorevole mamma.
Turbata ascolto il loro confessare.
È R. il primo:
“Mamma sappiamo tutto di te dì come ti piace godere, quanto ami il turpiloquio, che ti ecciti ascoltando frasi oscene. Quanto ti intriga giocare con un bel duro cazzo. Abbiamo ascoltato come incitavi il tuo uomo a romperti il culo, il tuo eccitarti nel prenderlo in bocca, il tuo farlo godere con il morbido seno...”
Neanche il tempo di realizzare, ed il mio adorato piccolo, chino tra le mie gambe, continuare:
“Sappiamo come ti piace scopare, ti abbiamo spiata, scoprendo la tua vera indole nascosta. Come trasformavi la affettuosa mamma di giorno in esigente femmina di notte…”
Non so che fare, ne che dire, se non ascoltare il grande concludere:
“Sappiamo che adori succhiare un bel cazzo, farti sborrare in bocca, impazzisci quando lo prendi nel culo. Immaginiamo che in questo anno ti siano mancati i momenti dell’intrigo, della trasgressione, della fantasia, e del piacere ….“
Mai stati così volgari nel rivolgersi a me!
Ma devo prendere atto che sanno del mio intimo passato di calda, sensuale, femmina, dei miei desideri, delle mie voglie. Del mio essere un grande puttanone che ama il sesso, e tutti i suoi intriganti risvolti. Hanno ascoltato il mio gemere, spiato il mio fare, assistito al mio godere, condiviso il mio piacere.
Ammetto, mi conoscono proprio bene! Confermo! Mi piace molto il cazzo, e l’anno trascorso è stato un continuo di sofferenza, di rinunce, privazioni vissute nei ricordi di quel mio bel passato, tempo!
Poi il porco fare, le loro oscene provocazioni, usare i miei intimi indumenti, goderne e rendermelo palese, hanno riacceso i miei desideri di donna riesplosi nel mio trasgressivo reagire.
Poi all’unisono:
“Vuoi ancora godere di più cazzi? Brami al pensiero di farti venire in bocca, coprire di sborra il tuo disponibile corpo…”
Sfacciati!
Anche questo è vero! Per anni ho desiderato inserire un altro uomo nel mio intimo rapporto. Sconvolgermi una indecente fantasia, impossibile da realizzare, ed alta, mi è rimasta quella voglia!
“Vuoi godere di tre belle nerchie…”
Cazzo! Credevo dover cercare, ed affrontare un maiale, ne ho davanti tre determinati a farmi raggiungere l’estasi del piacere!
Immediato realizzare che quel loro osceno fare è stata una sfida,
perversa l’intenzione tesa a scuotermi da un, subito, torpore. Entrambi complici in un strategia tesa a risvegliare quel mio nascosto essere una magnifica TROIA! Un essere che mi manca e, loro, da gran figli di puttana, hanno inteso provocare la reazione della mia parte più zoccola!
Chiara mi è l’intenzione di voler condividere l’amplesso che ho sempre sognato! Spudorati nel dichiararmi la voglia di chiavare, e far godere, una madre, incuranti del doveroso rispetto dovuto dall’essere figli!
Poi ancora più sfrontati nel manifestarmi la sporca intenzione!
“…sentirti tremare stretta tra i nostri corpi mentre ci accogli insieme, nel culo, in fica e nella bocca, fino a farci godere tra le tue labbra con sborrate simultanee e farti rifiorire nel tuo essere la splendida femmina della tua, e nostra, fantasia.”
Decisi nell’offrirmi l’opportunità di rispolverare la mia indole di passata porca, risvegliare il mio essere trasgressiva troia, grande amante del cazzo sempre pronta, se un bel palo merita, ad aprire le cosce per farmi chiavare.
Sempre più frastornata
“Vogliamo vivere il tuo piacere! Desideriamo farti godere. Mamma ti piacerebbe succhiare l’uccello di tuo figlio mentre tuo figlio ti scopa e l’altro ti incula…”
Incredula realizzo; Non vogliono solo scoparmi, ma esaltare il mio ego e accompagnarmi all’inferno!
Dividermi fra di loro, nessuno prevaricare l’altro, desiderarmi, e volermi, sbattere contemporaneamente, trasformando una morbosa fantasia in perversa realtà!
Vederli a smanettare su corpose eccitazioni mi manda il sangue al cervello, stimolando quel mio desiderio mai sopito, ed il solo pensare che possono soddisfarlo i miei figli mi fa tremare!
È poco il tempo per riflettere ed è un attimo è il mio decidere: si voglio farmi chiavare dai miei tre figli! Perché non farlo! Concedere loro il mio corpo senza limiti. Voglio farmi sbattere e montare proprio come piace a me… commettere il più porco degli incesti … e la perversione del rapporto aumenterà il mio sicuro, alto, godere!
La mia eccitazione è fuori controllo!
Intrigata dalla corposa loro eccitazione, immagino quanto potrei godere nel sentirmi tre maschi addosso che, insieme, mi sbattono furiosi! Già mi vedo a pecora, conturbante zoccola, mentre offro un corpo eccitato ai superbi cazzi dei miei ragazzi. La cosa mi stuzzica da morire, e non ho alcuna intenzione di rinunciare al piacere dei sicuri brividi!
Ho la fica che è già un lago!
Non l’ho mai fatta soffrire davanti
a un bel cazzo. Nelle mie fantasie si sarebbe già aperta spudoratamente per accoglierlo con tutti gli onori che merita. Lo avrei trattenuto con passione dentro di me, avvolto dal calore del mio umido intimo, non lo avrei fatto uscire finché non avessi sentito i potenti schizzi di sborra procurarmi un favoloso, lunghissimo, intenso, orgasmo!
Ora figuriamoci tre!
A quella sfrontata offerta oppongo il proporre la grande esibizionista che, so, e posso, essere senza nulla fare per privare, a quegli occhi, la mia nuda intimità. Piacevolmente sconvolta davanti a magnifici cazzi che si ergono maestosi, li fisso estasiata, con forte una crescente voglia di impossessarmi di entrambi. Ai tre figli di un grande puttana intendo materializzare il mio essere la magnifica troia della loro fantasia!
Pochi attimi ed è la veemente lingua del mio piccolo amore che scorre su intime labbra che da il la al mio essere il grande puttanone di sicure, sporche, fantasie.
Tremo!
Oscena allargo le gambe per facilitargli la visione della mia passera coperta solo da quel nostro zozzo minuscolo perizoma, sporco di un perverso seme, ed ora intriso anche della mia calda essenza di femmina.
Quel suo fare mi taglia il respiro. Mi sento mancare!
Al mio fianco i suoi fratelli con le mani ognuna sul rispettivo cazzo, lo impugnano, lo stringono, con insana libidine avviando una incestuosa sega. Cazzi, giovani cappelle rosso fuoco, che mettono i brividi solo a vederle, coglioni pieni che aspettano solo di essere svuotati!
Non resto passiva spettatrice, lascio che prendano le mie mani, chiara l’intenzione di guidarla sugli imperiosi cazzi, tremo al primo leggero contatto. Dio, come posso rinunciare a maneggiare cazzi così intriganti! È come se entrambe la mie mani fossero calamitate, fortemente attirata, da cazzi di ferro.
Impossibile staccarle.
I miei maiali non aspettano altro! Solo un attimo, li fisso e sorrido maliziosa, spontanea li afferro, subito un brivido lungo la schiena nel sentirli bollenti e duri da morire, ne percepisco netta la potenza.
Ne ho presi cazzi tra le mani, ma ora è diverso, veramente, diverso! Unisco le mie mani a quelle dei miei maschietti, incrocio le mie dita alle loro, le avvolgo su massicce verghe, li stringo con forte la voglia di goderne cominciando a muovere entrambe le mani su superbe aste convinta che, nella loro perversione, aspettano l’eccitante sega dalla porca mammina.
È pura libidine impugnare, e segare, due cazzi insieme a loro!
Lascio scorrere la pelle di entrambi, e con una dolcezza da farmi tremare, li scappello completamente!
La fica smania, cola, pulsa, si contrae al piacere.
Non trattengo un primo sussurrato gemito, al piacere di quella lingua che intende proiettarmi all’inferno.
Sulla poltrona a gambe larghe, con un cazzo che sego lentamente stretto in una mano, con l’altra strizzo testicoli gonfi e pieni, mi lascio leccare.
Il suo fare è divino!
Un secondo gemito, stavolta intenso mi scuote. Fremo!
Intriganti mani sopra le grandi labbra, leggere le dita scostano il ricco ricciolo di peli neri, una leggera pressione e le allarga. Estasiato guarda due labbra gonfie di desiderio e un grillo che, prepotentemente, è già fuori dal cappuccio.
Incrocio il suo sguardo, gli occhi brillano mento la lingua continua nel morboso fare. Sul folto ciuffetto, un veloce titillamento contro la rosellina per poi farla scivolare lungo tutta la fessura.
È bravo nel suo leccarmi! Al perverso contatto capisco che mi sarà impossibile resistere per molto senza venire.
Reagisco con un profondo sospiro!
Lento percorre tutta la spacca,
gusta pienamente il sapore della mia fica, riprende a salire fino ad arrivare al grillo, eccitato più che mai. Lo martella ripetutamente con la punta. Ad ogni colpo sobbalzo spingendo, spudorata, la fica contro la sua bocca.
Gemo ad un piacere indescrivibile!
Apro ancor di più le cosce, è forte la voglia di gustarmi pienamente quella meravigliosa lingua fare la spola tra la fica e il grilletto, con la punta mi chiava, poi la tira fuori e la stende lungo la fessura bollente, tra labbra gonfie, di nuovo sul grillo, che strizza e succhia con forza, quasi a farmi male.
Non contengo più il mio gemere!
Ripete il percorso inverso, dal grillo alla fica, un dolcissimo fare mentre i cazzi dei fratelli seguitano a palpitare stretti tra le mie dita.
E quando incolla la bocca a ventosa contro la fica, imprigionando il grillo tra le labbra, succhiandolo con forte vigore, lo stringe tra i denti, lo morde, reagisco con un liberatorio grido di piacere.
“SSSSSSIIIIIIII…………”
Gli vengo in bocca!
Un orgasmo entusiasmante con le mani, che non sono rimaste inermi, continuando il morboso gioco sui duri cazzi dei fratelli.
Ed è solo l’inizio!
Offuscata dal piacere, metto vigore al mio fare su grossi uccelli. Le dita avvolte su imperiose verghe si oppongono al potente pulsare.
Non sto più nella pelle.
Subito il desiderio di sentirmele nella bocca per alleviare i desideri del mio essere porca!
Ad occhi chiusi avvicino la cappella alle mie labbra,
comincio a sommergerle entrambe di dolci baci. Prima una, poi veloce sull’altra.
Intenso è l’odore di sborra di cui sono pervasi, un odore che mi manca, che mi fa impazzire!
Stringo con forza la base di entrambi i cazzi per tenere le cappelle gonfie, tumide mi accarezzano il viso, le labbra, senza più freni le lecco, stravolta le succhio, ne voglio gustare il sapore.
Sale il mio delirio!
Tremo! Un anno si è opposto al mio desiderare un bel cazzo, succhiarlo, leccarlo farlo sborrare tra le mie labbra, per lungo tempo ho sognato godere con due bei duri cazzi in bocca, ma non avrei mai potuto immaginare che potessi farlo con i cazzi dei miei figli.
È contro la morale prendere in bocca il cazzo del proprio figlio ed io sto per prenderne due per godere del piacere di un doppio pompino! Voglio fagli sentire il contorno delle mie labbra, il calore delle mia bocca, l’esperto fare della mia lingua. Abbandonato il pudore, persa la vergogna, li afferro, li scappello e, con una inusuale dolcezza, stringo con forza la base dei rispettivi cazzi.
È solo un attimo, inizio a spompinarli con gusto. Intenso è il brivido di piacere lungo la schiena, quando li prendo in bocca prima uno poi, in rapida successione, l’altro. Con le mani li sego e con la bocca li succhio, e li ingoio.
Alterno espressioni di alto piacere a gemiti di spudorata eccitazione.
Dio! Sto pompando sui cazzi dei miei figli. Li ho in bocca entrambi! C’è amore, passione e lussuria nel mio esperto fare. Li lecco con veloci colpetti con la punta della lingua, con una mano ne sego uno, con l’altra strizzo, e accarezzo, gonfi coglioni, poi entrambe frenetiche portano rosse cappelle alla bocca, le succhio, le imbocco a turno fino a farmeli arrivare in gola, alternando mugolii di passione ad espressioni di vera lussuria.
Alzo lo sguardo su occhi pervasi di eccitazione, espressioni di morbosa libidine. Ci fissiamo trasmettendoci perverse sensazioni di intenso piacere!
“Dai troia, spompinali come sai fare tu! Mamma, sei stupenda, sono sicuro che ti piacerebbe guardarti con i nostri cazzi in bocca.”
Sempre R., il più sfacciato dei tre!
Sentirmi chiamare troia ha sempre esaltato il mio essere.
Sentirlo da mio figlio mi attizza!
Non mi faccio certo pregare, lavoro su quei cazzi mettendo in pratica tutta la mia esperienza di esperta pompinara!
Entrambi accarezzano il capo con una delicatezza che chiara manifesta il loro volere
“Ssssiiiiiii… mi piace…… “
È una delizia sentirmeli in bocca! Così caldi e duri! È meraviglioso succhiare. Con entrambe le mani, le impugno, tiro la pelle con forza verso i coglioni per scoprire completamente le cappelle, sono stupende, gonfie pronte a scoppiare.
I miei amati porci cominciano a gemere senza ritegno.
Mai la mia fantasia era arrivata ad un così eccitante fare. Una emozione fortissima essere tornata ciò che ho sempre amato essere: una gran puttana senza vergogna né pudore e limiti. Ed è tutto merito di tre figli di una gran puttana! Con il trasporto di mamma vivo l’amore, la passione che sto dedicando al primo pompino ai cazzi dei miei figli.
Continuo a riempirli di baci, in segno di adorazione, li lecco tutti con veloci colpetti con la punta della lingua. Li imbocco completamente, fino a farmeli tornare in gola!
Sa bene come far godere un bel cazzo con la bocca, non so ancora cosa sarò capace di fare per farne schizzare contemporaneamente due!…
È il piccolo che mi distoglie dal mio dilemma.
Non è rimasto inoperoso,
agevolato il mio scivolare sulla poltrona, riprende quel suo perverso gioco di lingua. Sfrontato mi allarga le natiche, ci incolla la bocca. La punta, delicata si incunea tra invitanti chiappe, accarezza libidinosamente, il buchino del culo di una immensa troia, con la forza di una morbosa eccitazione
Dio quanto mi piace farmi leccare la rosellina! Il succhiotto è proprio di mio gradimento, il buchetto si contrae ritmico che è una delizia, sembra implorare di non lasciarlo solo, e non credo che questa sia sua intenzione: tradire le mie aspettative!
Solo un attimo e la punta della lingua spinge con forza dentro un buco caldo ed accogliente.
Da impazzire! Succhio due cazzi mentre una lingua mi incula.
Sono fuori di testa!
Il corpo reagisce scomposto al piacere. Prendo parte attiva al suo piacere, sollevo il bacino, agevolo il suo fare.
Sospendo il mio succhiare due splendidi cazzi per incitarlo spudorata ed oscena!
“Tesoro… ficca un dito in culo! SSSSIIIiiiiiiiii! Dai incula mamma!”
Ubbidisce subito al materno, perverso, invito. Appunta un dito, leggera è lo spinta. Il piacere non si fa attendere, sento il dito entrare procurandomi un dolce tremore. Spingo il culo verso il suo dito per averlo tutto dentro.
“Siiiii!!! Si amore… inculami!…”
Rabbrividisco nel chiamarlo amore, ma continuo sempre più oscena!
“Amore… Dai spingi tutto quel dito…”
“Quanto sei porca!”
Secco il suo etichettarmi!
Oscena sculetto contro quel dito e lui, per aumentare il mio piacere, inizia un libidinoso dentro e fuori. Il dito entra nel culo ed il pollice sbatte sulla fica.
Bellissimo!
È intenso il mio ansimare Quel dito che mi sta scavando il culo mi piace da morire, ma voglio di più! Spudorata: “Fallo con due dita!”
Un attimo e sento subito un secondo dito unirsi al primo, lo spinge completamente dentro e riprende la piacevole inculata.
“Ohhh! Si… si… sfondami il culo… Si! Spingile… Ohhh, si… così… bravo… Fai godere mamma!…. Ooooohhh…….siiiiiii!….”
Mi incula, spinge le dita, le gira vorticosamente dentro, le affonda con sempre più gusto.
“Tesoro non solo il culo, anche la fica…..oooohhh….siiiiiiiii…. inculami e chiavami…”
Colpi profondi da tagliarmi il respiro, le toglie dal culo per affondarle nella fica. Spinte secche e profonde, le sfila dalla fica e ritorna nel culo. Imprigiona nuovamente il mio grillo tra le sue labbra, riprende a spompinarlo con gusto, continuando con le dita a fare la spola tra fica e culo, mi chiava e mi incula!
“Spingi a fondo… fammele sentire tutte! Ohhh, si… così… bravo… fai godere il culetto di mamma!”
Succhio i cazzi dei fratelli, lui succhia il duro grillo, le dita piantate nel culo mentre mi lecca la fica, mi incula, mi chiava con le dita.
Impazzita sono in paradiso!
Giro la testa verso i fratelli. Volti
trasfigurati dall’eccitazione fissano, quelle dita tra le mie chiappe, che entrano ed escono oscenamente dal mio buco del culo.
Sono fuori di testa, io…di più!
L’eccitazione è incontenibile, e l’orgasmo che vivo lo è di più!
Godo ancora come la porca della loro fantasia, mentre urlo forte il mio piacere.
“SSSSIIIIIiiiiiiiiiiiiiiii……”
Sborro, tremando al fare di quelle dita di mio figlio. Vengo una seconda volta con due dita nel culo la fica posseduta da una ferma lingua e due duri cazzi di nuovo in bocca che succhio avida!
Un orgasmo che stimola il mio voler di più!
Non è ancora finita!
Pazzi furiosi, persi in una morbosa perversione, mi hanno portato ad un livello di eccitazione che non riesco più a controllare, la fica mi sta scoppiando.
E allora devono porvi rimedio!
È vero ho fantasticato sul godere di due cazzi avere, ora, addirittura tre splendide erette verghe, a mia completa disposizione è una intrigante sfida, e mi attizza da morire.
Sale, incontrollata quella voglia. Sarà meraviglioso concedermi al vigore di giovani marpioni, condividere con loro tutti i miei nascosti desideri, quelli più inconfessabili e depravati, quelli che ho sempre sognato senza mai poterli soddisfare!
Fremo al pensiero di quanto potrei godere nel sentirmi un cazzo devastarmi la fica, uno spaccarmi il culo, mentre uno mi scopo in bocca, e farmi sporcare il corpo con schizzi di un perverso piacere.
Non voglio più aspettare! Li voglio ora, voglio darmi a loro, voglio i miei cazzi, mi voglio far fottere come la grande puttana delle loro fantasie. E se è vero che mi hanno spiato, sanno bene come mi piace essere trattata! Quando chiavo non ho limiti, mi piace essere una porca indecente! Ora voglio godere come la troia che so essere, convinta che non mi deluderanno!
Rispolvero, indecente, il mio passato materializzando ai miei adorati tesori il mio porco presente.
Con la fica gonfia di eccitazione, allargo oscena le cosce, maliziosa voglio che mi guardino e dimostrino quanto mi desiderano.
Sfacciata lascio scorrere più volte un dito tra intime labbra pervasa di caldi umori. Lenta lascio che risalga un corpo in fermento, stuzzica duri capezzoli, li inumidisce del mio piacere, li stringo morbosa, prima di averlo in bocca a minare un onirico pompino.
“Quanto sei porca mamma!”
Gli occhi fuori dalle orbite, con una espressione colma di libidine e lussuria stringono tre cazzi che vibrano di perversa eccitazione!
Si desidero quelle verghe dentro di me, tutte insieme contemporaneamente dentro il mio corpo.
Si voglio i cazzi dei miei figli!
Al grande l’onore di essere il primo, disteso sul grande tappeto, un cazzo possente nel suo essere maestoso punta in alto pronto per fare il suo dovere di maschio!
Immediato il mio scivolare su quel corpo, le gambe cingono i suoi fianchi, struscio sinuosa il nudo corpo al suo, il mio seno contro il suo torace, capezzoli duri contro capezzoli turgidi.
Sento il suo corpo fremere contro il mio, ed è proprio quello che voglio, che desidero.
Bellissima sensazione!
Accarezzo dolcemente il suo viso, lo copro di appassionati baci. Sfioro le labbra, con la lingua le accarezzo, spingo, schiude le sue, entro, accoglie una lingua avida che saetta nella sua bocca.
È meraviglioso!
Baciarlo, leccarlo, morbide lingue si attorciglino in modo porco e perverso, mulinano con una sensualità sconvolgente.
Sto per impazzire!
Dio mio come è eccitante il giocare osceno delle lingue tra le labbra. Ci lecchiamo reciprocamente, con il forte coinvolgimento che procura un bacio depravato tra madre e figlio.
Nel mio fare c’è passione.
Sono fuori di testa, travolta dalla libidine di uno stupendo e morboso bacio incestuoso!
Una passione sfrenata, le labbra sulle labbra, mentre muovo il ventre contro un duro cazzo avvolto tra le mie cosce. Lo stringo forte, sento la punta scorrere lungo tutta la fessura, la sento palpitare violenta, pronta a darmi uno sconfinato piacere.
Sto impazzendo!
Un attimo, oscena lo imploro con un filo di voce:
“Tesoro mio, ti voglio! Tiprego, non farmi più aspettare… si… dai…… piano… fammi sentire come mi vuoi scopare!”
Un attimo e, lentamente, mi abbandono, sento la fica aprirsi e il suo cazzo entrarmi dolcemente, piano.
Meraviglioso! La mia fica se lo è preso tutto… tutto!!! Sento il contatto dei suoi coglioni sul mio ventre e comincio a ondulare il corpo.
“Tesoro ti fotto…dai fotti mamma… fottimi!!! Ti Sbatto forte, ti monto… Scopami!!! …”
Estasiata sento che sto per venire ancora!
Tra i miei lunghi capelli le mani del piccolo reclamano il calore della mia bocca. Messa a pecora ho davanti a me uno splendido cazzo stretto in una mano che, lenta, percorre il palo di carne lucida. La rossa punta accarezza le mia labbra, le colpisce delicatamente con la cappella, deliziosi colpi che stravolgono la mia eccitazione. È un attimo averlo in bocca!
La faccio scivolare lentamente lungo la gola, la ingoio tutta golosamente per gustarmelo tutto. Serro le labbra intorno alla cappella per tenermi tutto quel ben di Dio in bocca.
Vedo i suoi occhi brillare mentre guarda il suo cazzo sparire lentamente dentro la mia accogliente bocca. Godo nel vedere l’espressione di piacere che ha mentre comincio a pomparlo come una invasata.
R. posa le sue sui miei fianchi.
Completamente fuori di testa al pensiero che desidera il mio gran bel culo! Mi è palese l’intenzione, e la cosa mi intriga come non mai!
L’uccello del grande stantuffa frenetico in un delirante dentro e fuori nell’ospitale fica, quello del piccolo in bocca modellarmi, imperioso, le guance, e sto per essere inculata!
Intrigante il suo prepararmi il culetto. Impugna il duro cazzo, strofina la cappella lungo tutta l’intimità, raccoglie il mio piacere, con la punta stuzzica il mio buchino.
Immediato il mio scosciarmi, ed offrirmi alla morbosa voglia, pronta per essere impalata.
Sento la cappella spingere con vigore. Un perverso fare che mi fa impazzire! Fuori di testa comincio a smaniare.
“SSSsssiiiii……fallo….”
Si desidero prenderlo nel culo, voglio essere inculata! Un anno di passione dimenticato, mi manca un bel duro cazzo nel culo, e sono pronta a riceverlo. Spingo il corpo verso quel morboso palo, sculetto per agevolare il suo fare.
Senza vergogna, ne pudore, vivo il più perverso degli incesti. Cavalco selvaggia su di un duro cazzo che mi sbatte la fica, dietro le furiose spinte di quello di mezzo che mi incula, e la bocca a fatica contiene l’irruenza del piccolo trovandomi un bellissimo cazzo sino in gola Niente di più eccitante, per una porca libidinosa come me, succhiare un cazzo, essere inculata mentre scopo.
Sublime!
Vorrei urlare il nome di chi mi sta facendo godere, ma quale? Quello che mi scopa in bocca, il grande di cui sento il cazzo devastarmi la fica, o il mezzano che mi incula con furore!
Solo un attimo per una sporca fantasia: potermi vedere mentre affondo il corpo su quel cazzo, che esce dalla fica per lasciare entrare quello nel culo le cui spinte mi fanno ritrovare uno in bocca. Scene che meriterebbero l’oscar della pornografia!
Fremo quando il grande morde con violenza grossi, e sensibili, capezzoli, in contemporanea vengo schiaffeggiata con colpi secchi sulle natiche, percependo, tra le labbra, il sapore di un imminente piacere pronto ad esplodere.
“Siii… amori di mammaaaa… sto venendooo!!! Amore…… sto venendo sopra di te … ti vengo nel cazzo … sul cazzo! Dio santo!!!”
Mi muovo convulsamente sul duro cazzo gli sto schizzando sopra tutto il mio piacere.
“Così… così… Aaaaaaahhhhhh!!!… Sto sborrandooo… si… cazzo, vi prego… sto impazzendo non vi fermate…!”
Stordita dal godimento, grido il mio altissimo piacere. Godo ancora con tutto il corpo che trema. I cazzi dei miei figli mi fanno venire di nuovo. Un piacere mai provato, vivo l’orgasmo più intenso, e meraviglioso, della mia vita!
Una eccitazione incontenibile, incontrollabile, una emozione cercata, voluta, sognata, mai vissuta.
Ho scoperto che non solo hanno un gran bel cazzo, ma lo sanno anche usare molto, ma molto bene! Sanno come far godere una donna, come fotterla, come leccarle il culo, la fica. Come far sentire una madre una gran femmina. I figli di puttana (?) mi hanno mandando in ebollizione: tre cazzi contemporaneamente il massimo per la mia indole da porca! Neanche la mia più fervida immaginazione era arrivata a tanto. Tre orgasmi intensi, hanno placato la mia voglia di cazzo, e adesso tocca a me far sborrare insieme tre splendidi cazzi. Ora è il mio momento! Voglio farli godere. Li voglio in bocca, voglio gustare il sapore della sborra, sentirne il cremoso calore, voglio succhiare tre cazzi, voglio offrire tutto il mio saper fare per farli godere. Voglio farli godere contemporaneamente tra le mie calde labbra.
Si li voglio con tutto me stessa!
È un attimo averli tutti e tre davanti, china sul tappeto. Li cingo con le braccia per stringerli forte a me. Dio santo che meraviglia, tre corpi nudi a stretto contatto, io in mezzo avvinghiata a loro. I nostri corpi si trasmettono una eccitazione, e una libidine, mai provata, pronti per vivere, un incestuoso finale.
Li abbraccio con il trasporto della appassionata amante! Con il cuore in tumulto, cedo alla depravata, e perversa, mia intenzione. Il solo pensarlo mi fa impazzire dalla libidine!
Vederli sbavare di desiderio per me, esalto il mio essere porca.
“Voglio vedere come vi siete toccati pensando a me, ma è su di me che, adesso, dovete sborrare!”
So quanto hanno sognato questo momento.
“Mamma, sei una meravigliosa porca!”
Entrambi stringono cazzi durissimi, si segano in maniera
spasmodica, vederli così fortemente eccitati decuplica la mia di eccitazione.
Il grande avvicina il cazzo alla mia bocca, lo afferro subito con una mano, voglio gustare il mio caldo sapore! L’altra mano impugna quello del piccolo. Il medio, furioso, sbatte violento una dura cappella su gonfi, e sensibili, capezzoli, colpi secchi, ripetuti, continui.
È intenso il mio ansimare
“Mamma… si prendili in bocca!”
Accosto i due cazzi, li struscio uno contro l’altro senza tralasciare libidinose leccate sulle cappelle, prima su una poi sull’altra, alterno le succhiate al perverso contatto dei due uccelli, le lavoro con le labbra e con la lingua. Poi insieme, mi sforzo di prenderle in bocca entrambi.
Il medio partecipa al mio conturbante gioco. Strofina il magnifico cazzo contro gli altri, punta contro punte. Sono cazzi che si ingrossano e si induriscono pronti a fare scintille!
Li guardo fuori di me dall’eccitazione pronta, è disponibile per qualunque porcata. Li voglio tutti e tre in bocca per dare a loro il piacere desiderato, e a me quello sognato!
È lussurioso il mio lavoro, non li pompo. Li lecco, la lingua sul frenulo di entrambi, li delizio con veloci colpi con la punta della lingua, mi dedico alle aste, scendo lentamente fino ad arrivare a coglioni gonfi di sborra, che imbocco golosamente, prima quello del medio, poi il grande, stringendo tra le mani quelli del piccolo.
Un fare molto gradito dai miei maschietti, lo testimoniano i loro gemiti e il crescere di mugolii di piacere.
Unisco tre toste aste, li impugno circondandoli con entrambe le mani, li sego insieme, con la punta della lingua do veloci leccatine ai deliziosi buchini da dove schizzerà la calda sborra!
Dalle cappelle le prime gocce di un caldo seme, confermano il loro godere come non mai. Lecco, li sego insieme e, per rendere la cosa ancora più libidinosa faccio colare sopra una abbondante quantità di saliva, che risucchio. Il sapore di sborra mi inebria.
Sono stravolta dalla eccitazione!
Quella mia fantasia di succhiare due cazzi superata dalla realtà di averne, contemporanea, tre in bocca.
La bella mammina sta facendo un servizietto inimmaginabile!
Vorrei potermi vedere nel mio essere sconvolta di libidine.
Vedere come lecco, giocando con splendide verghe, succhiare splendidi cazzi, avvolti da carnose labbra, fissandoli negli occhi, sorridere trasmettendo, maliziosa, tutto il mio amore.
“Sei la nostra puttana e le puttane godono nel farsi sborrare in bocca! Vogliamo sporcarti il viso, sborrarti su tutto il corpo… come si fa alle grandi troie… “
È il grande ad esprimere il suo porto desiderio.
Cedo alla incestuosa richiesta.
“Si ricopritemi di sborra!”
Farlo con, e per, i miei figli scuote i miei sensi. Non mi trattengo più. Voglio quel seme in bocca!
Con tutte e tre le rosse cappelle, nella mia capace bocca, aspetto di farmi riempire di sborra come mai in vita mia!
Riprendo a pompare con grande libidine, è intensa la passione nella spasmodica attesa della sborrata finale! L’eccitazione è arrivata al culmine stanno per arrivare al capolinea. Un solo piacere per un orgasmo quasi simultaneo.
La catena di orgasmo parte dal grande. Urla il mio nome, nel togliere il cazzo dalla bocca, mi
regala il suo piacere. Il primo abbondante schizzo mi allaga la bocca. Faccio appena in tempo a tirare fuori la lingua per accogliere il secondo, abbondantissimo, schizzo di sborra del medio, che la ricopre completamente, ritiro la lingua nella bocca con il prezioso caldo seme, giusto il tempo di ingoiarla con gusto che lo schizzo di A. mi colpisce violentemente il viso. A bocca aperta ricevo, ancora, uno schizzo che ingoio avida, mentre un quinto irrora capezzoli infuocati!!
Con la bocca pervasa di sborra, finalmente, mi sento una gran porca!
Non controllo mani vogliose
diffondere il copioso caldo seme sul mio corpo, attimi per offrirmi ancora a loro. Pretendo le loro bocche, le voglio in un osceno, e incestuoso, bacio a quattro bocche. Accolgo nella mia bocca lingue nervose leccare il piacere di entrambi. Li bacio con una passione sfrenata, la calda sborra, intrisa di lussuria, si sparge nelle rispettive bocche io, splendida maiala la risucchio oscena, rapita dai dolci suoni di bocche incestuose.
C’è amore, passione smisurata, nel mio offrirmi come la migliore delle troie tra tra le braccia dei miei figli. Ho ricambiare quell’amorevole perverso fare come non avrei mai potuto immaginare.
Esausta ritorno sulla poltrona. Libidine e lussuria mi hanno sfiancata, nell’aver vissuto un accoppiamento familiare, erotico e incestuoso, da far perdere ogni capacità razionale.
Seguo il loro sorridere, mentre riprendono i propri telefonini posizionati in tre angoli diversi del salone. Tutti e tre indirizzati verso la poltrona.
“Maria…..”
“No! Sono sempre mamma!”
Sorridendo con più malizia nello scoprire che hanno soddisfatto quella mia, ulteriore, perversa fantasia.
Pronta a rivedermi, con ferma l’intenzione di fargli scoprire quanto so essere esigente!….
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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