incesto
Mamma... Finalmente
di geppettino2003
13.12.2020 |
14.200 |
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"Non è più un sogno! Mamma è finalmente mia! Finalmente realizzo il mio perverso desiderio: godere di tutto il corpo eccitato di mia madre!
Mi inginocchio..."
Con l’eccitazione alle stelle, cresce il mio voler dare un diverso senso al rapporto con mia madre e, perché non portare anche mia suocera a condividerne assieme le emozioni.
Perché limitare i turbamenti di figlia, e quelli nuora, perché condizionarli da falsi pudori, dal rispetto, o dalla vergogna. Perché non trasformare i miei pensieri in provocazione e concederci al peccato!
Non ho ancora, chiara, la mia strategia ma quello che è certo che posso sfruttare la loro attuale debolezza.
Stamattina ho lasciato mamma con la palese voglia di cazzo del mio Roberto, e mia suocera con alto il desiderio di voler trasformare il suo ruolo di amorevole mamma.
Un solo cazzo per due affamate femmine.
Neanche un’ora, curiosa di sapere come le mie fantasie si siano trasformate in realtà, torno a casa.
Sorpresa ma compiaciuta, seguo il crescere di una intensa eccitazione, sguardi assenti, profondi respiri. Ascolto sottili mugolii, gemiti, lamenti di desiderio, urla di piacere!
Tutto avrei potuto immaginare!
Ammiro il corpo seminudo di Donna Maria intrecciato tra le tremanti gambe di quello eccitato di mia madre sdraiato sul tavolo della cucina. Una lingua golosa umette labbra inquiete, denti candidi mordere le stesse labbra, mani impazzite spaziare su di un opulento e procace seno, stringere grossi capezzoli. Attimi per seguire lo scivolare tra languide cosce, secondi per vedere dita dalle lunghe unghie sparire morbose tra i peli di un ricco cespuglio, trovare la spacca infuocata, guizzare con crescente intensità, affondarle tutte nella fica fradicia ed ampia di mia madre, frugare gli anfratti umidi, titillare il gonfio clitoride, e mamma gioire di umori che bagnano mani, cosce, fica, e urlare il suo altissimo piacere.
Quello stesso piacere sottratto per anni a me!
“Maria mi stai facendo morire! Non ho mai goduto con una donna. È meraviglioso! Siiii! Siiiii! È bellissimo!. Succhiami il grillo! Siiii, leccamela!... Succhiami tutta! Oddio, si leccami il culo! Siiiiiii...... siiiiii!.... Dio mi fai venire! Guardami, sto godendo! Guardami!.... oooohhhhh.... Sto impazzendo Siiiiiiii... ancora! Leccami! Oooohhhh, oooohhhh, Dioooooooo, vengo, vengoooooo!!!”
Vedo mia madre, per la prima volta non attrice del suo piacere, succube di una diversa eccitazione con il corpo scosso da un intenso piacere, godere nella bocca di mia suocera. Donna Maria completamente trasformata. Quella compita signora capace di far godere l’esigente corpo di mamma.
Vedermi, coprirsi, scappare entrambe e trovarmi difronte Roberto che ha seguito il saffico amplesso con una bestiale, palese, eccitazione.
Con la voglia alle stelle, mi faccio chiavare con l’impeto della cavalla imbizzarrita su quello stesso tavolo. Godo con tutto il corpo, negli occhi il vibrare di piacere di mia madre, respiro la diffusa sua calda essenza che decuplica il mio di piacere.
“Tua madre è stupenda, non oso immaginare cosa sappia fare davanti ad un bel cazzo!”
La riflessione di Roberto
“Anche la tua non scherza. Della mia sapevo, e so, quanto possa essere troia ma Donna Maria è stata una piacevole sorpresa!!!”
“Si una intrigante sorpresa!”
“Anche lei saprebbe come far godere un magnifico cazzo...”
“Chi mia madre???...”
Un primo tassello da forma alla mia strategia!
Giusto il tempo di una doccia fredda, calmare i bollori che ancor di più stimolano i miei pensieri, e con il bisogno di voler sapere, capire, soprattutto approfittarne, sono a casa di mia madre.
“Sono stata veramente leggera. Non so come sia successo, ho ceduto ad un momento di debolezza.”
“Mamma perché ti giustifichi, non ti biasimo. Al contrario eri bellissima. Ti ho rivista la gran femmina dei miei piacevoli ricordi.”
Negli occhi la sorpresa della mia confessione.
Non le lascio il tempo di rispondere. Mi avvicino, la stringo in un forte abbraccio che poco ha dell’amore filiale, bacio le guance, cerco le sue labbra, sfioro la bocca, percepisco il salire dei suoi tremori, ascolto il crescere del suo respiro, ma subisco, ancora, il suo opporsi, rifiutarsi alle mie mani, negarmi un, ancora, elettrico corpo e chiudersi nella sua vergogna.
Quella stessa vergogna che, da quella notte, non vedo più in Donna Maria. In lei sono chiari i segni di un voluto, cercato, cambiamento.
I giorni a seguire con un solo pensiero godere di, e con, mia madre.
Cercarla, parlarle, trovare una opportunità, ma lei isolarsi, sfuggirmi come a volersi punire per un momento di insana debolezza.
Quella sua gran voglia di cazzo inibita, e sopraffatta, dalla vergogna. O c’è altro?
Donna Maria sempre più presente in casa. È una donna trasformata nel suo essere. Negli occhi un diverso sentimento di amore verso l’uomo che per anni ha avuto accanto. Nel suo malizioso guardarmi è palese la voglia, il desiderio, un bisogno.
Oggi è lei che suscita in me libidinosi pensieri.
Ormai mi basta avvicinarmi a lei baciarla sul volto, violare le sue orecchie con rapidi colpi di lingua, mordicchiare i lobi, impazzita lascia alle mie labbra di accarezzare il collo. Sento che rabbrividisce al crescere del piacere. Attimi e La sua bocca si posa sulla mia, la lingua forza le labbra socchiuse, spinge per intrecciarsi avida alla mia.
Faccio volutamente salire la sua eccitazione, contenendo a stento la mia.
Quando ci stacchiamo siamo entrambe senza fiato. Nel rossore del suo volto chiari i segni di una altissima eccitazione. Pizzico grossi capezzoli sussurrando:
“Oggi fattela leccare da lui, morirai di piacere. Dagli la fica. Poi fagli un bel pompino. Oggi godi con lui!”
Volutamente volgare!
In studio non concludo nulla, in testa un solo pensiero. Un’ora e sono di nuovo a casa.
Davanti ai miei occhi c’è uno spettacolo assurdo. Un turbinio di corpi sconvolti da libidine e lussuria, e io esserne attratta. Corpi eccitati godono, ascolto il crescere del piacere e sale, impetuosa, la mia di eccitazione.
Mia madre, mia suocera e... Roberto!
Splendida mamma, il corpo avvolto da una delle sue più intriganti vestaglie di seta nera, il corpo esaltato da finissima lingerie, le gambe impreziosite dal velatissime calze, a terra nel grande bagno succube del piacere. L’espressione del viso trasformato da una altissima eccitazione.
Accorgersi della mia presenza, stavolta non inibisce il suo momento di piacere.
Mia suocera le è accanto, l’estasi è dipinta sul suo volto.
Roberto in piedi si gode le carnose labbra di mamma che avvolgono la sua magnifica asta, le tiene la testa, spinge, fa sparire il cazzo in una insaziabile bocca. Mamma, stravolta, si fa scopare sino in gola.
Geme!
Colpi fermi, secchi, profondi, per poi accompagnare quella bocca in basso verso la disponibile fica di sua madre. Un attimo per chiudere un divino saffico cerchio nel più bel 69 che non ho mai visto.
Mia madre è una corda da violino, tesa sta per esplodere.
Donna Maria succhia un duro clitoride e, contemporaneamente, infila un lungo dito nel suo culo.
Un grido, e non di dolore, viene soffocato dal piacere nella bocca di mia madre, che esplode in un orgasmo epico.
Roberto non resiste, nel seguire il morboso fare, pesta furioso sul cazzo pronto a lubrificare calde, e avide, bocche. Entrambe pronte a riceversi la copiosa sborrata.
Un grido da selvaggio e
schizzi impetuosi, sporcano visi stravolti. Mia madre cerca di accaparrasene la maggior quantità possibile, tiene stretto tra le sue labbra per non perderne neppure una goccia, e Donna se ne appropria con la famelica lingua, raccogliendo la calda sborra colante dalle sue labbra.
Meraviglioso!
Con i sensi in fiamme, lentamente scivolo su me stessa, denudo un corpo in fermento, materializzo finalmente quel coraggio cercato per anni.
Donna Maria, eccitata con il duro cazzo sporco di sborra di Roberto stretto tra le dita, pennella la rossa cappella del cazzo di mio marito sulla fica di mia madre, ne raccoglie l’estasi, e mi invita ad unirmi a loro offrendolo alla mia bocca.
Si pretendo la mia porzione del sesso di mio marito, ma lo voglio condividendolo tra le carnose labbra di mia madre.
Finalmente sto per realizzare il mio più perversi sogno: condividere un bel cazzo con mia madre.
Mi approprio del suo di piacere, apprezzo il sapore non intendo lasciarne traccia. Lecco avida le sue palle, un attimo e il suo cazzo è tutto nella mia bocca. Conosco il sapore agre del magnifico cazzo di Roberto, ma non quella sensazione sulla quale ho penato per anni.
Godo del sapore di mia madre!
È il bacio più intenso che ho mai dato al duro cazzo di Roberto.
Donna Maria, prona, richiama l’attenzione del figlio, lo invita a posizionarsi dietro di lei. È chiaro vuole quel duro cazzo nell’invitante culo.
“Mamma è divino!”
Donna Maria percependo la mia voglia ci lascia soli per godersi sola il suo alto desiderio del figlio.
Non è più un sogno! Mamma è finalmente mia! Finalmente realizzo il mio perverso desiderio: godere di tutto il corpo eccitato di mia madre!
Mi inginocchio tra le sue gambe mi godo la divina vista della gran fica liscia e del suo culo prosperoso. Con entrambi le mani la invito ad aprirle, accarezzo il ventre. Le mie mani, munite di volontà propria, scorrono lungo i fianchi, sul ventre liscio, le dita sfiorano riccioli morbidi. Evito volutamente di toccarla nella zona che per anni mi ha attratto, non ho fretta, so che oggi sarà mia. Voglio farla morire! Desidero godere con lei. Mordicchio un po’ le cosce, torturo con i miei lunghi capelli una sensibile pelle.
Conduco le mie mani sui suoi seni, e me ne approprio. Sono morbidi, ha i capezzoli turgidi. Li stringo con la intima passione di anni di sofferenza.
Mi stendo sopra di lei, morbide sue tette accarezzano il mio petto.
Mordo il collo, mi sposto sui bottoncini implumi, sento che reagiscono, si raggrinzano. Un istinto ancestrale mi spinge a posare la bocca su quelle colline ansimanti. Succhio, e lecco, lecco e mordo quel seno che per anni mi ha eccitato.
“Mmmmhhh....”
Mamma non controlla una voce diventata impaziente.
Dio! Come è eccitante! Mi sembra ancora più bella.
Scivolo su di un corpo diventato elettrico, lasciando una scia di saliva sul corpo. La lingua si insinua nell’ombelico, lo stuzzica, scende ancora.
Sussulta!
L’eccitazione ha preso il comando.
Una sua mano mi accarezza la schiena, spinge il capo.
Lecco tutta il corpo, evitando ancora di toccarla sulla fica gonfia, sosto a lungo sul suo seno, torturandole sempre più i capezzoli.
Il suo forte gemere esaspera il mio fare.
“Mamma mi ami!”
Il dito nella fica e una scarica, come una scossa, attraversa un corpo eccitato
“Oooh! Siiiiiiii! Da morire!!!”
Mugola la risposta
Rantola spingendo il mio capo tra le cosce, scuote le testa. È tutto un fremito.
“Katyaaaaaaaaaaaaa!!!!!”
Le mie labbra sulle intime sue, bacio con la passione di anni di desiderio, le mani all'interno delle cosce, le dita separano le piccole labbra e comincio a leccare, lecco molto piano.
Appoggio le labbra sul suo vello, inalando a pieni polmoni l’afrore muschiato della sua femminilità.
Mordo le piccole labbra, le apro, faccio scorrere la lingua la in mezzo sfiorando il buchetto.
Trattengo il respiro.
Il clitoride in bocca, lo slinguo tutto, chiudendolo poi tra le labbra in un cerchio di fuoco, suggendo le goccioline che lacrimano da una boccuccia infiammata.
Dolce e succosa la fica di mia madre! Lecco con tutta la lingua aperta, coprendola il più possibile, nutrendomi dei suoi succhi. Morbosa mi, soffermo sul clito pervaso dal piacere. Lo succhio, in bocca lo mordo.
“OOOhhhhh”
Ormai padrona del suo grilletto, lo tormento con forza. Lo mordo, lappo, indurisco la lingua cacciandola più a fondo possibile suggendone gli umori.
Sono assetata!
“Oddio!....”
Ascolto il salire del suo respiro, il suo urlare.
Geme!
Le sue mani tra i miei capelli, spingono la mia testa sulla pelosa fica. Mordicchio le tenere carni, le labbruzze come petali di un fiore. Succhio lì tra le pieghe dove so esserci il suo centro del piacere. Mamma si agita e mugola quando lo scopro e lo catturo tra le mia labbra. Alterno puntate della mia lingua indurita penetrando dentro di lei. Ad ogni spasmo di piacere spinge la mia testa ancor di più contro di lei ed io aumento il risucchio.
Contemporaneamente le infilo due dita nella fregna fradicia. Geme e mugola, rotea i fianchi, rivoli di umori le scorrono sulle cosce. Le raccolgo.
Bevo i caldi umori colanti di mia madre. Dall'espressione sul suo volto l’estasi di un nuovo piacere che deriva dal mio divorarle la fica.
Gioco con il suo inguine infuocato, fino a scendere a grattare con l’unghia il forellino posteriore.
L’avida punta della lingua lappa si sposta dalle calde labbra ad un invitante culo, riempiendomi le mani delle sue morbide chiappe. Eccitata le mordicchio. Apro le chiappe, la bocca si applica sul suo forellino, succhiandolo, lambendolo, forzandolo con la punta della lingua. Me lo lavoro a lungo, fino ad ammorbidirlo. Implacabile le torturo piacevolmente l’ano, poi, dolcemente infilo un dito.
“MMmhhhhhhhhh!” Ansima.
Il suo culetto palpita davanti ai miei occhi, più sotto la fica gronda tumefatta.
Appoggio al buchino la punta della lingua, lo apro con due dita, applico le labbra a ventosa forzando, spingo con la lingua.
Ormai complice, alza le gambe, aiutandosi con le mani lo apre, favorisce il mio infilarla nel più profondo.
Finalmente troia solo per me!
Di nuovo un dito nel culo, stavolta violento, tutto in fondo nel culo. Entro ed esco liberando la voglia repressa da anni.
“Oddio!!!!”
Si contorce sul pavimento gemendo, sbavando, gridando il suo piacere.
Continuo a lappare sempre più svelta. Mi afferra la testa tra le mani traendola con forza quasi volesse farsela entrare nel ventre, e viene con un fiotto di liquido caldo e corposo, ululando ad ogni contrazione un orgasmo senza fine.
“SI!”
In un secco grido è racchiuso tutto il suo piacere!
“Siiiii! Vengo...Mmmhhhh!” Un piacere nuovo diverso, intenso bellissimo
Urla sborrandomi in bocca in un’esplosione pirotecnica.
Guardo il suo viso ancora sporco di sborra. Raccolgo il seme di una perdizione con la punta della lingua. Le labbra scorrono sulle rosse guance, cercano le sue. Finalmente il mio primo bacio a mia madre, il più bel bacio della mia vita, il più eccitante, il più erotico. Sublime ne è l’emozione
Trasgressivo ed intrigante!
Lascio vagare la mia lingua tra le sue labbra, mentre la sua mi riempie la bocca, e la mente, di emozioni paradisiache.
“Mio Dio! Mamma quanto tempo, quanti anni...”
Una sua mano è tra le mie le cosce. Le stringe, poi una tenera carezza
“Era una vita che non godevo cosi!”
Le calde labbra, scivolano sul mio viso, mi abbraccia, mi cinge il collo attirandomi a sé.
abbassa la testa per baciarmi. Le nostre bocche si uniscono in un bacio che esprime tutto quello che sentiamo l’uno per l’altra.
È lei che adesso lecca il mio corpo. Le mani cominciano ad accarezzarmi, la lingua a tormentarmi lasciando fresche scie sulla mia pelle rovente. Lecca, dolcemente, rapida arriva al grilletto, al buchetto ansimante di piacere. Si voglio godere io della sua lingua, desidero la sue mani sul mio corpo, le sue dita dentro di me, godere del suo caldo respiro, lasciare che beva l’essenza del mio amore.....
Un pensiero scuote i mie impazziti sensi. Perché non condividere il nostro amore con Donna Maria.
Ogni tanto possiamo fare a meno della gioia del bel cazzo di Roberto...
Poi attimi di silenzio...prima di una nuova tempesta...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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