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Mamma, complice e disponibile...


di geppettino2003
12.03.2012    |    124.078    |    2 9.4
"L’ho visto e ho subito pensato che mi sarebbe stato…..."
Sfido chiunque vivace maschietto che mi sta leggendo a non ammettere apertamente che, almeno una volta, non si sia lasciato sopraffare dalla propria perniciosa immaginazione ed abbia dedicato più di una perversa sega fantasticando sull’erotico corpo della propria madre. Non certamente come madre, ma come femmina provocante e disponibile lì presente in casa a rappresentare il senso del più alto dei primi perniciosi desideri sessuale da soddisfare morbosamente nel solitario gesto di una bellissima pugnetta!
E chi non abbia, rapito dalla concupiscenza materna, rovistato nel cassettone della sua camera da letto alla feticistica ricerca di un indumento intimo che potesse generare irreali fantasie, ancora più accentuate dall’intenso profumo che da questo si sprigionava. E chi non ha sognato chissà quale peccaminoso pervertimento per poi, sdraiato solo sul suo grande letto, tirar di mano, godendo pazzamente di una lussuriosa realtà.
Ed in un crescendo morbose e perverso chi non abbia favorito, ogni più futile pretesto mascherando, goffamente, gesti volutamente sbadati per appoggiare, sia pure per qualche istante, e con il patema d’animo di essere immediatamente redarguiti, la mano sul suo bellissimo seno e percepirne la fantastica plasticità. Oppure inventarsi un qualsiasi stratagemma per accostare morbosamente un cazzo durissimo tra invitanti chiappe, facendolo, ovviamente, apparire fortuito e, nel chiudere un attimo gli occhi, godere nel possederlo riempiendolo del proprio caldo seme. Coronando poi tutti gli studiati sforzi, impegnando interi pomeriggi nelle classiche battaglie del cinque contro uno.

Ecco io sono uno tra quelli!

Non posso affermare dire che mia madre incentivi questi mie morbose fantasie ma è consapevole, e amorevole, complice delle mie perversioni adolescenziali. Mia madre è ancora una gran bella donna, i suoi quasi 47 anni non traspaiono assolutamente dal suo fisico. Un corpo mantenuto in forma da una vita attiva e da una voglia di vivere che le fa apprezzare tutti i piaceri della vita. Le forme, un po’ addolcite, la rendono molto più sensuale in quei suoi atteggiamenti di donna, forte del suo charme, che ne fa una femmina piuttosto seducente.
E le sue normali quotidianità sono per me motivo per consumarmi il cazzo a pugnette.
Ogni occasione è buona!
Diverse sono le fantasie che vedono mia mamma ormai da qualche mese al centro dei miei più licenziosi pensieri! Già al mattino la prima colazione è un problema Dalle trasparenze delle sue vestaglie e, con la complicità del controluce, ammiro di soppiatto il disegno del suo corpo altamente provocante con il suo bel culo ancheggiare su slanciate gambe.
Poi durante il giorno nel suo sfaccendare per casa, con indosso sobri abiti domestici che accentuano la sinuosità delle sue forme, estasiato guardo il seno prosperoso ciondolare stretto dalle magliettine attillate che ama indossare. Infine la sera le sue lunghe gambe raccolte sul divano con le gonnelline raccolte ben oltre il ginocchio mi offrono l’opportunità di fantasticare sulle sue particolari lingerie.
Momenti ancor più sublimi specialmente quando la sua naturalezza, e l’esser cresciuto senza alcun tabù, mi consentono di ammirarle il corpo fasciato da una intrigante lingerie che sa esaltare quella sua accattivante figura, linfa per la misura crescita del mio cazzo… e poi…..!!!
Basta poco per mandarmi in estasi, ed il bagno è ormai diventato il mio preferito luogo di raccolta dove scarico le forti tensioni che accumulo dalla sua intrigante visione.
Molte volte sono stato sul punto di allungare, sfacciato, le mani perdermi nella rotondità delle sue forme ma la paura di una sua composta reazione frena ogni mio scellerato impulso, dando però libero sfogo al movimento della mia mano.
Mamma (come tante fedeli scrittrici che dall’intrigo dell’incesto traggono piacere e passione) non è stupida e, ben consapevole della mia crescita, credo si sia accorta del mio tirar di mano eccitandomi alla visione del suo corpo. Ho anche il forte dubbio che, probabilmente, accentua le sue movenze, quasi rendendosi perfetta complice delle mia pratiche sessuali. Non certo per sottile perversione ma solamente perché, resasi conto del mio crescere, il suo intende essere un atteggiamento di tipo pedagogico! I suoi, infatti, non sono movimenti lascivi, non vi è alcuna provocazione nelle sue movenze, ma una sottile malizia che accompagna i suoi materni gesti. La sua complicità, sia pure involontaria, è tutta nei gesti forse accentuati, negli ammiccamenti probabilmente esagerati, nel proporsi, senza volerlo, in tutto il suo splendido erotismo. Tutte espressioni che in quanto femmina, compie senza rendersi conto dell’evoluzione dei miei desideri sessuali.
Ma mai oltre tali comportamenti, ne io (a malincuore) ne lei (ben consapevole dei risvolti) siamo sino ad oggi andati!
A me vanno bene le solitarie dediche e, forse, lei ne gioisce cosciente che questo serve alla mia maturità sessuale. Per cui io continuo a tirare di mano e lei, innocente complice è artefice del mio fare. Anche se, ultimamente, ho notato il suo sguardo particolarmente compiaciuto verso quella corposità che, senza alcun mio controllo, manifesta il mio stato di figlio degenere.

Ma oggi quello a cui, per uno strano caso del destino, ho assistito ha dato il la ad una mia perversa fantasia.
In casa i preparativi per il matrimonio di una nostra cugina sono al culmine. È una settimana che mamma e mio padre non fanno che parlarne. Il vestito che lei intende indossare, il regalo da fare, chissà quali saranno gli invitati e cazzate varie.
E finalmente sono pronti.

Mamma, appena finita la doccia, con il leggero, e morbido, accappatoio avvolto sensualmente sull’intera figura. Chiari sono i lineamenti che disegnano un corpo arrapante. In piedi, con la gamba appoggiata al bordo del letto, sistema il bordo scuro della finissima seta delle sue calze, lasciando intravedere ben più di uno scorcio di lunghe e affusolate gambe fasciate di nero.
I suoi movimenti allentano l’accappatoio di quel tanto da restare quasi imbambolato dalla visione di un succinto perizoma che si abbina con un intrigante reggiseno in pizzo. Mamma è proprio una bella donna e ha una figura veramente affascinante.
“Ehi e quello cos’è?”
Papà chiede:
“ti piace? è una cosa che ho preso ieri al sexy shop. Ti avevo detto che ci sarei andata per comprare un giochino particolare per la Giulia. L’ho visto e ho subito pensato che mi sarebbe stato…. Utile…. Per una bella botta di…vita! È seta e ha questo intrigante taglio sul davanti che serve a farsi scopare senza toglierlo”
FARSI SCOPARE! Il suo frasario mi sorprende. Non ho mai sentito mia madre parlare così sfacciata. Mamma ride a papà con il chiaro intento di stuzzicarlo.
“l’ho sempre detto che sei una gran porca… mi fai impazzire quando fai la troia…guarda me lo hai fatto venire già duro!”
ANCHE PAPA’! In tutti questi anni non ha mai manifestato palesemente il suo pensiero sul corpo di mamma!
“e già a te bisogna stimolarti… è un bel po’ che ti provoco… mi pare che stai perdendo colpi… si vede che non ti tiro più. Guarda che se non ti svegli prima o poi mi trovo un bel maschietto che mi sbatti per bene….”
“e vuoi trovarlo proprio oggi?.... Se la tua vuole essere una sfida mi sa che oggi dovrai proprio rimandare…...….. sei proprio una gran fica…”
Papà è rapito dal desiderabile corpo della sua donna, e le manifesta un suo perverso desiderio. È in piedi davanti a lei, a poca distanza del suo corpo con un cazzo che comincia a manifestare una maestosa eccitazione. Il particolare reggiseno che mamma indossa gli lascia gustare uno splendido seno che quasi sembra voler debordare dalla sfiziosa scollatura. Capezzoli duri perforano il delicato tessuto della sua lingerie.
Mamma sorride maliziosa mentre gli offre quell’intrigante spacchetto tra le gambe dal quale traspaiono i ciuffetti di una fichetta che deve essere già in calore. Complice subisce il fare di papà, che fa scorrere la leggera spallina scoprendo un seno in tutta la sua erotica abbondanza. Le rose aureole fanno da contorno a grossi capezzoli. Sul viso un sorriso un po’ sfacciato che vuole essere il chiaro invito dall’insistere nella provocante azione che ha avviato.
Il prosperoso seno, ormai completamente libero, è tutto nelle mani di papà che con le dita stringe con forza i tesi capezzoli. Mamma geme, non per dolore, ma sicuramente di piacere, quel piacere che le leggo chiaro negli occhi.
“ sei proprio uno stronzo… ora si è fatto tardi…”
“ma questo che vuol dire posso sempre darti una bella passata di lingua. Una bella leccata non me la toglie nessuno”
“…e allora a chi aspetti…. e se sei bravo ti posso regalare un gran bel pompino!”
STUPITO ascolto il crescente frasario che ritenevo non appartenesse ai miei genitori!
Adesso, mamma, con quel suo ammaliante sguardo mi conferma della esigenza di un corpo caldo e voglioso, mentre papà ride fiero del suo essere maschio.
Papà si china per baciarla sulla intima fessura, lasciando scorrere la lingua sul delicato tessuto.
Un respiro intenso e profondo di mamma confermano la sua volontà di soggiacere alla intrigante azione del suo uomo. Completamente rapita si lascia andare alle intrigante lingua. Gli occhi semi chiusi, le labbra serrate, e cresce di intensità il suo respiro “mhhhhmm… si mi fai morire ti prego scopami anche con un dito dai… non vedi che sto impazzendo sono tutta bagnata…continua con la punta della lingua …. e scopami con il dito…dio sbrodolo….ooooohhhh….. Meriti veramente una gran pompa …”
Papà sfila il perizoma, lasciandolo scivolare ai suoi piedi, la invita a poggiare il suo corpo allo specchio dietro di lei, agevolando il divaricare osceno delle sue gambe, e mamma si offre in una classica posa da gran troia. Le mie fantasie di questi mesi sulla lussuria di mamma sono niente rispetto al suo attuale atteggiamento. Ho fantasticato sul suo essere donna calda, ma non avrei mai immaginato la sua reale indole. Una gran porca il cui desiderio sessuale non ha limiti. Una enorme voglia di godere per soddisfare pienamente il suo gran bisogno di un bel cazzo.
La lingua di papà è la assoluta padrona delle grandi labbra di mamma che, in preda ad una crescente eccitazione è praticamente sconvolta dal bel fare del suo uomo. Le sue mani si raccolgono sul seno. Stringono capezzoli duri. Li porta alla bocca, li lecca avida.
MINCHIA CHE PORCA!
“..oh…oh…oh...ohhhhhh...si...si..siiiii..”
geme di un piacere immenso. Le sue tette reagiscono ad ogni fremito che, al corpo, la lingua di papà, procura. Sta godendo, grida ed incita il suo uomo in una maniera mai vista neanche in quei miei film porno che, quasi ogni giorno scarico sul mio pc.
“…oh… si… oh..si… tesoro… …oooh…dai…”
gemiti lunghi, intensi, profondi, il corpo è scosso da continui sussulti
“… si… si… adesso… dai…scopami…con il dito…fammi venire…”
Incita il suo uomo senza alcun pudore. Una mano sul capo di papà dettano il ritmo del suo godere, l’altra persa tra la lingua di papà ed il nero del suo bellissimo ciuffetto
“non ti fermare ….ora ….siiiiii….dai cosìììììì….vengo….si, si, sto venendo…ssssssiiiiii…….”
“che porca che sei!!!!”
“OH MIO DIO MATTIA!!!.....ma che ci fai qui?…non dovevi essere al basket…”
“….mamma ho dimenticato il bagnoschiuma per la doccia dopo il basket….”

È vero sono tornato per prendere il bagnoschiuma. Ma tutto mi sarei aspettato tranne che restare emotivamente trascinato dall’esser porca di mia madre e spiarla nella sua erotica performance. Rientrando a casa l’ho intravista uscire dal bagno e quel suo bellissimo corpo mi ha spinto ad avvicinarmi, di nascosto, alla sua camera. Ora con un cazzo stratosferico che traspare chiaro dal mio pantaloncino, imbambolato, sono davanti a loro, reo di aver interrotto un amplesso che mai avrei creduto potesse coinvolgere così morbosamente mio padre e mia madre.
È in un istante il loro veloce ricomporsi, così come è un attimo il mio correre via con il cuore in gola e con la paura di chissà quale punizione mi avrebbe aspettato!

Il mio allenamento di basket è durato meno molto poco. Con in testa il corpo di mamma che godeva della lingua di mio padre sono stato praticamente assente dagli schemi del coach. Ho finto un live malore ed, ora, ho fretta di tornare a casa ed approfittare del mio essere sicuramente solo per un paio d’ore e soddisfare la mia immensa voglia di spugnettarmi. Dedicare il mio solitario piacere alla donna che ho scoperto essere una magnifica maiala. Quello a cui ho assistito va ben oltre ogni mia più perversa fantasia. Ho scoperto mia madre intimamente porca offrirsi vogliosa a mio padre con il suo fantastico corpo per raggiungere l’apice del suo erotico piacere. Quelle stesse scene che da tempo immagino e che fino a poco fa credevo dovessero limitarsi solo alla mia fantasia e mai avrebbero realmente coinvolto la amorevole donna che è mia madre!
L’ho spiata inizialmente colpevolizzandomi ma ora quello a cui ho assistito incentiva, favorendole, le mie eccitanti fantasie.
Potrò ora essere più sfacciato e renderle tangibile il mio desiderio di scoparla? Certo io saprei come soddisfarla giorno dopo giorno senza aspettare che debba essere la sua provocazione a chiederlo. Saprei come farla gridare sino ad implorarmi di finirla ed io, imperterrito, continuare a sbatterla con impeto e insana passione!

Sono in camera loro. Gli occhi impazziti scrutano la stanza. Chiudo gli occhi e la rivedo appoggiata allo specchio, le gambe oscenamente divaricate, le mani sull’opulento seno a stringere i grossi capezzoli, gemere sfacciata del calore della lingua del suo uomo e chiedergli di possederla e farla godere.
Il cazzo mi sta scoppiando! A terra, accanto al comodino quel suo provocante indumento. Lo raccolgo. È ancora intriso del suo piacere. E’ intrigante il profumo che emana. Un tessuto nero semi-trasparante finemente ricamato con un malizioso taglio proprio lì tra le gambe. Un capo veramente sexy che a mamma stava d’incanto esaltando la sensualità del suo corpo.
Immediatamente via il pantaloncino e, sguainato il duro cazzo, comincio a martoriarlo con la conturbante immagine del suo corpo eccitato impressa negli occhi. Smanetto con intensità su di un durissimo cazzo. Soffoco i miei gemiti nell’odore del suo intimo.
L’eccitazione è talmente alta che sono scosso da scariche di adrenalina. Manifesto il mio essere un porco (chissà da chi ne prendo!) infilandomi il provocante indumento. Percepisco distintamente il suo piacere sul mio cazzo che fuoriesce dall’intrigante spacco del perizoma. Tremo dal piacere agli intensi gemiti che la plastica lingua di papà le procuravano. E come se fosse qui davanti a me, la vedo godere pazzamente con il suo opulento seno reagire alle sferzate di un dito che le possiede con forza la fica.
Non riesco a controllare lo stato della mia eccitazione!
Neanche due pugnette potranno placare la mia esaltazione sessuale. Il suo gemere intenso, quel suo modo porco di incitare papà incentivano la mia più perversa fantasia.
Combatto contro una eccitazione bestiale, ho il cazzo che pulsa frenetico nella sua più dura erezione. Sdraiato sul suo letto lo stringo e tiro sempre più forte. Con gli occhi chiusi immagino che manifesti anche con me quel suo essere porca e sia lei a spugnattarmi. Fantastico sul suo corpo eccitato e tiro, tiro sempre più veloce. Sto per esplodere tutta la mia perversa eccitazione tra le mani e il suo perizoma.

OH! CAZZO!!!
L’improvviso loro rientro mi lascia solo pochi secondi per realizzare che non ho alcuna possibilità di farla franca. Attimi per rendermi consapevole che non ho come giustificarmi in questo stato. Cosa potrei mai inventare al cospetto di mio padre con il perizoma di mia madre indosso perforato da un cazzo pronto a scaricare il suo incestuoso piacere. Mamma mi è già davanti! Con le mani un blocca grido che le resta strozzato in bocca, gli occhi strabuzzati percorrono increduli il mio corpo nudo con il solo suo intimo indumento dal quale traspare un cazzo in tutta la sua enorme eccitazione. Materializza l’espressione di chi prende definitivamente atto di quanto porco sia anche suo figlio!
Con la paura di essere stato scoperto celo la mia cresciuta eccitazione, ho il cazzo che mi tira da morire completante fuori dall’intrigante spacco del suo intimo indumento.
I nostri sguardi si incrociano, nei miei la paura ed una implorazione, nei suoi la sorpresa mista ad una forma di ambigua complicità mentre la voce di mio padre ci riporta ad una cruda realtà!
Una sola possibilità sia pure esse vaga. Accolgo l’invito che scorgo dai suoi occhi e mi nascondo sotto il letto. Giusto in tempo e sento entrare papà.
Dalla mia posizione scorgo le scarpe di mio padre subito dietro gli altissimi tacchi di mamma, mentre la sua giacca si posa sulla poltroncina.
“Dove Marco?”
“Sarà ancora al basket”
Mamma mi è complice!
“chissà cosa penserà di sua madre…la sua amorevole mammina che godeva come un volgare troione incitando il suo uomo a scoparla selvaggia…. Ti sei accorta del bel pistolone che nasconde tra le gambe?...ho il dubbio che stesse per spugnettarsi!....”
Confesso! La voglia era tanta, una mano in tasca sfriguliava un pistolone pronto ad esplodere, ma altrettanta tanta era la paura di essere scoperto sul più bello…..
“ma che dici? Poverino! È colpa nostra, siamo stati un po’ leggeri…? La prossima volta dovremo stare più attenti……. a lui …penserò dopo adesso ho altro da fare… non ti dimenticare la mia promessa… …dai fammi vedere se sei ancora duro…”
“cazzo mi piaci quando fai lo zoccola!!!”
La reazione di mamma mi sorprende. Spinge papà sul letto, lo priva dei pantaloni, contemporaneamente si accovaccia su se stessa, sollevando una stretta gonna che le impedisce di muoversi liberamente e, contemporaneamente, una sua mano spinge sotto il letto quel mio slip che ho abbandonato in terra per dedicarmi alla mia morbosa fantasia.

Sotto il letto, e con il cuore in tumulto, mi basta un attimo per accorgermi che adesso il suo attuale interesse è tutto rivolto al possente muscolo di papà che già svetta imperioso a così poca distante dalle sue labbra. Dal gioco di specchi alle sue spalle intravedo uno sguardo malizioso, carico di voluttà che mi conferma l’accattivante momento voluto che diventa tangibile quando, con passione, allunga un mano lasciandole percorrere il lungo cazzo teso di papà. Lo accarezza con particolare passione, saggiando il cresciuto stato della sua eccitazione.
Il suo è un intimo coinvolgimento, ciò che mi è confermato dal ritmo aumentato del movimento delle sue mani. Le seguo entrambe scorrere liberamente su tutto l’uccello di papà, e lo sguardo ambiguo ne sono la piena prova. Senza badare alla mia presenza, le sue mani scivolano sull’invitante muscolo, ed è palese la sua voglia di godere della forza che sprigiona quel cazzo. Sfacciata si dedica al suo morboso desiderio, e papà gli è complice mentre le offre un cazzo grosso ed eccitato.
Le sue labbra cominciano una fantastica opera di bocca alternando la lingua ad intriganti, e lente carezze, su tutta la maestosa libidine che le procura quel duro membro. È una esperta lingua quella che scorre lenta su tutto il membro di papà che, al semplice contatto, continua a crescere ancora di più. Come una esperta troia strofina, delicatamente, le carnose labbra sulla rossa cappella e lentamente assapora il vigore di un cazzo che pulsa frenetico all’erotico contatto.

Un gemito intenso e profondo di mamma mi conferma che la mia presenza non incide assolutamente sul suo intimo pudore. È completamente eccitata! Mille pensieri mi scuotono. Offre il meglio di se stessa a papà per evitare che mi possa sorprendere, oppure la sua performance è dedicata anche a quel figlio che sino ad ora ha solo bramato del suo corpo e che, invece, potrebbe goderne direttamente. Sdraiato di schiena mi godo la nuda fica rasata di mamma che, a gambe larghe in un precario equilibrio su tacchi stratosferici, sembra volermi offrire l’opportunità di godere di una splendida visione. Ho il cazzo che implora le mie carezze!
È diventato palpabile l’affanno del respiro di mamma mentre lecca smaniosa il cazzo di papà completamente rapita dalla lussuria. Anche papà con sospiri profondi si abbandona all’erotico supplizio.
Resto estasiato da quanto assisto. Il cazzo le riempie la bocca, le scorre lento tutto sino in gola. Fremo di una eccitazione sconvolgente, al pensiero che deve essere impressionante il calore che la bocca restituisce a tutto il corpo di papà.
“si succhiami sei bravissima…”
La mano di mamma si posa su di un suo ginocchio. Prima però sembra sfiorare il mio capo. Poi lentamente scivola tra le sue gambe avviando carezze intime e intense su di un intimo pervaso dall’eccitazione. Geme con sospiri profondi e carichi di una eccitazione di cui è già diventata succube.
“mi sto toccando…sono tutta bagnata…”
L’indice gioca con la clitoride mentre il medio si lascia pervadere dai caldi umori che le grandi labbra, lascivamente, rilasciano. Mia madre accovacciata al lato del letto spompina l’uccello di mio padre, contemporaneamente si sditalina, mentre io da sotto il letto, a pochi centimetri dal suo intimo, percepisco la fragranza della sua eccitazione con una fortissima voglia di spugnettarmi!
Assatanata ingoia, sino in gola, un cazzo che repentino scompare tra le sue labbra, la lingua rotea frenetica alla ricerca del suo piacere, una mano smaniosa scorre sull’imperiosa asta, e l’altra si possiede irrequieta la fica.

La mia esaltazione sessuale è diventata altissima. Non è la mia volontà che governa i miei movimenti, è la mia eccitazione che sospinge una titubante mano a risalire tra le sue cosce. Mamma sobbalza ma è solo un attimo.
“ooooommmhhhh…..”
Prendo il suo sospiro come un invito a continuare. Tentennante la mano risale la finissima seta e si unisce alla sua. Ancora un suo sussulto mentre stringe la mia mano a contatto con una caldissima fica! Un mio dito prende forma, e lentamente scivola tra il calore di bagnate labbra.
DIO COME È CALDA DENTRO!
“si così dai non ti fermare…”
Non so se parla con me per invitarmi a continuare o, posseduta dalla libidine, incentiva il suo uomo!
“quanto sei troia”
“sei un porco…. mi piace…continua…”
Ormai sono certo è un invito a me! Mia madre desidera che, finalmente, materializzi le mie sporche fantasie. È forte la mia voglia di gustare del suo intimo. Lentamente scivolo da sotto il letto e mi posiziono, sfacciato, tra le sue cosce. Unisco alla sua mano la sola punta della mia lingua, esploro infoiato la sua fica godendo subito dei tiepidi umori che la sua crescente eccitazione rilascia abbondanti
“ssssssiiiiii……”
Assolutamente in preda alla lussuria, mamma abbandona il corpo inginocchiandosi sul mio viso. Allarga ancor di più le gambe agevolando la mia inesorabile penetrazione linguale. Il suo corpo o meglio la rasata fica ondula sulle mie labbra e continua a masturbarsi con una mano e con l’altra sul cazzo di papà agevola il suo succhiare la dura mazza. Sembra impazzire ai movimenti frenetici della mia lingua.
“….mmmmhhhh…..mi sto toccando… ho voglia di godere …. ssssiiii….. adesso insieme……. ooohhhhh…”
È altissima anche la mia voglia di scaricare la mia eccitazione ma nulla posso fare per come sono sistemato. Completamente bagnata, la fica si riceve la mia lingua, mentre sulle grandi labbra si soffermano le sue dita spaziando anche sulla clitoride impazzita dal piacere.
E’ caldo il suo calore bagnarmi la bocca.
Senza più alcun indugio, nessun limite alla libidine di cui è consapevole attrice, tiene in bocca l’uccello di papà, lo smanetta agevolata dai suoi umori, la sua bocca aperta è pronta a ricevere ogni goccia del seme del suo amante. Si scopa tra le labbra il turgido cazzo, affondi ripetuti nella sua bocca calda. Papà spinge con foga il cazzo nella sua gola, lo sfila veloce e lo rispinge, pronto a godere di tutta la bocca della sua donna. Mamma succhia famelica, ansima come una troia con il grosso cazzo in bocca, le mie mani sollevano il corpo e comandano il mio movimento.
“…SSSSSIIIII……… …..DAIIIIII…….VENGOOOOOOO…AAAAGGHHH….”
È sconvolgente l’orgasmo che sta vivendo. “si voglio venire anch’io dai prendilo in mano tira dai ora ….così…..brava….ssssiiiii…….” Mamma recepisce l’invito del suo amante e tira fuori l’uccello dalla bocca e lo fa schizzare. “quanto sei porca…..dai tira….si così….” Con la mano mamma sparge sul corpo di papà la sua sborra. “Oh si! Si sono venuta anch’io……è stato beòllidssimo….”
Prendo atto che il solo a non venire sono stato io!
“…ma adesso è tardi fra poco gli sposi torneranno in sala…non possiamo mica arrivare in ritardo. Dai adesso vai a farti una doccia che io mi sistemo il trucco…”

Lo scroscio dell’acqua mi conferma che papà è già sotto la doccia impegnato per pochi minuti. Ben consapevole di dover lottare contro il tempo e la mia libidine lentamente esco da sotto il letto. Il nostro sguardo si incrocia. “Piccolo bastardo….” Non so cosa dire e tanto meno cosa fare. So solo che ho un cazzo che, enorme, non aspetta altro che sputare la sua immensa eccitazione.
“…… adesso mi devi scopare!”
Il suo perverso invito concretizza, finalmente, le mie più morbose fantasie, e scuote il mio cervello in una eccitazione che sembra decuplicarsi.
In pochi minuti mamma intende abbandonare ogni recondito pudore, per offrirsi a me nel suo essere magnificamente porca. Pochi minuti dove offrirò la mia verginità alla donna che me l’ha donata!
“porco …. fammi godere… fai godere la porca di tua madre….da quanto tempo lo vuoi fare?….”
ALLORA SE NE ERA ACCORTA!
In attimo si solleva, le mani appoggiate sul letto, inarca il corpo e d’impeto si possiede il mio cazzo per soddisfare una eccitante fica che invoca una gran bella porzione, di minchia.
La schiena appoggiata al suo grande specchio con il suo corpo che ritmico scivola sul mio, stringo il seno con tra le dita i grossi capezzoli duri. So ora che le piace da impazzire!
“dai… dai.. si….si…. oh…oh…..”
Mamma cavalca selvaggia scuotendo il corpo in un tutt’uno di sconvolgente lussuria. Si possiede un durissimo cazzo che fuoriesce dallo spacco del suo intimo indumento.
“che bel cazzo che hai…….OH…OH….SI…DAI…SCOPAMI…..ssssiiiii…....si…GODO..SIIIII ….OHHHH… ...…dai…..oooohhhh….aaahhhhh....siiii...vengoooo....STO GODENDO…..!!!!!!.”
sussurra il suo piacere in preda ad una sconvolgente eccitazione, continuando a cavalcare con tutto il corpo sul duro cazzo perso nella sua fica.
“…vieni…anche tu…. dai….oh…. si.. OH…..OH….SIIIII!...”
“MAMMA…ssssssssssiiiiiiii………...”
Come fossi colpito da una scarica elettrica, vengo, in un orgasmo che non ha confini, schizzando dense ed impetuose gocce di sperma tra le sue caldissime gambe. Scarico la libidine accumulata che si materializza sul suo corpo. Rivoli bianchi disegnano un tortuoso percorso sulle nere calze. Le sue mani raccolgono la mia lussuria portandosela alla bocca, e una famelica lingua si gusta il piacere dell’insano momento.
Un piacere immenso, una sensazione splendida!

È BELLISSIMO! Si è concretizzato un assurdo sogno. Anche lei non aspettava altro. Avremmo potuto condividere prima la nostra perversa voglia, cresciuta nel nostro quotidiano stare assieme.
Nei suoi occhi il forte piacere è misto alla paura. Chiaro invito a scappare in camera mia prima che mio padre possa accorgersi dell’incestuoso accoppiamento. Scappando in camera mia sono sicuro che da oggi in poi saranno tanti i momenti per soddisfare le represse voglie di questi mesi. Certo che quei suoi atteggiamenti erano comportamenti studiati, accentuati dalla presa di coscienza che il proprio figliolo subiva il fascino del suo essere provocante. Mamma incentivava i miei peccaminosi pensieri e, nell’essere e intimamente porca, cercava il coraggio di materializzare non solo le mie fantasie.
Era solo una questione di tempo!
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