incesto
Mamma cosa è una pugnetta....
di geppettino2003
25.09.2011 |
118.488 |
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"Per diversi minuti la zia ha scherzato con lui..."
“Cosa fai li? E una buona mezz’ora che passi e spassi. Che non mi hai mai visto nuda?”!“No mamma! e che ho un problema”
“cosa ti frulla in testa… sembri imbambolato?”
“E che non riesco a capire una cosa”
“e cosa è che ti affligge così tanto?”
“è meglio che te lo chieda”
“Chiedermi cosa?”
“Mamma cosa è una pugnetta?”
“Cosa???!!! Ma chi ti ha detto questa cosa…”
“Ho sentito l’altro giorno Mario che ne parlava con Giorgio”
“I tuoi cugini?”
“Si. Mario ha raccontato che da una settimana ha scoperto una cosa nuova. Il pisellino gli diventa spesso duro! E quando gli succede l’unica cosa che può fare e stringerlo forte in una mano e cominciare ad accarezzarlo. Prima piano e poi sempre più veloce. Fino a che gli diventa ancora più grosso….”
“ma che sono queste sconcezze!”
“….dice che è una bella esperienza perché è vero gli tremano le gambe, il respiro gli diventa intenso e prolungato, il cuore gli batte forte in gola però gli piace. Specialmente quando il pisello grosso grosso comincia a zampillare un liquido bianco. Ha detto che non è pipì, non mi ricordo come l’ha chiamato. Mi sembra burro…no forse borra……no……in un altro modo…..”
“Mamma mia!!!”
“mamma perché ti preoccupi?”
“lascia stare dimmi cos’altro vi ha detto Mario?”
“Giorgio gli ha chiesto come fa a diventare grosso il pisello. Mario Gli ha risposto che è una cosa naturale. Diventando grandi un giorno succede che ti svegli e ti ritrovi il pisello duro … pensi che devi fare tanta pipì… vai in bagno ma non riesci a farla… torni a letto e cerchi di addormentarti. Ti giri nel letto ma il pisellino ti resta duro e comincia a farti anche male. Allora lo tocchi. Ti fanno male le palline ma senti che devi accarezzarti. Allora continui a toccarti. Lo fai prima piano piano. Senti dolore non sai perché ma continui a toccarti. Allora stringi in una mano un pisellone che senti palpitare tra le dita e che continua a crescere. Non sai bene cosa stai facendo ma la mano in maniera autonoma comincia ad andare su e giù. Provi una sensazione nuova come se fossi sulle montagne russe. Ti senti il cuore in gola! Allarghi le gambe e la mano continua ad andare giù e su. Poi senti un qualcosa che sta succedendo. Come se avessi lo stimolo per fare pipì. È il momento. Non ti devi fermare. Anzi devi essere più veloce. Ancora qualche secondo e poi… il pisellino e come se ti sputasse. I primi spruzzi sono violenti. Ti sporcano tutto. Il petto, le mani, le cosce. Ma senti che devi continuare a tirare di mano. Sai ha proprio detto tirare di mano, aggiungendo che momento dove devi essere più veloce. Il pisello continua a schizzare e tu a respirare sempre più veloce. Chiudi gli occhi, sogni e stringi le labbra fino a quando, piano piano, tutto torna normale. Ci ha detto di provare… e poi raccontarlo ”
“Oh mamma mia! E tu lo hai fatto?”
“No! Sai stamattina stavi mettendo il costume. Eri nuda. Non mi ero mai accorto che hai peletti della tua cosa piccoli piccoli. Ti ho visto mentre ti spalmavi la protezione solare. Ti massaggiavi le cosce, lo facevi molto lentamente, poi il seno. Prima uno e poi l’altro. Li accarezzavi, li stringevi con tutte e due le mani. Stringevi i capezzoli tra le dita. Sembrava ti stessero piacendo le tue carezze, ma ti stavi lamentando. Ma ti giuro non è successo niente. Non mi è diventato duro il pisello? È normale?”
“Mi stavi spiando? Ma sei pazzo! Ti rendi conto di ciò che hai fatto? Meno male che sei ancora piccolo…”
“Piccolo!”
“Lascia perdere dimmi, invece a Mario quando, e come, è successo la prima volta?”
“Ha confessato che è stato merito di sua madre.”
“Cosa centra sua madre? Mia sorella?”
“Non so cosa stesse facendo una settimana fa, era a casa con la madre che stava scopando in soggiorno. È stato quando sono arrivati qui nel villaggio e la Zia Anna stava pulendo in casa. Lui era nel divano a guardare la TV. La madre gli passava davanti con il palo della scopa tra le mani. Si chinava per pulire sotto il tavolo, dandogli le spalle e la corta gonnellina scopriva le cosce sino a quasi al culetto. Si è accorto che la madre non aveva ancora indossato il costume. Praticamente era nuda e ha potuto vedere dei ciuffetti di peli neri neri fare capolino tra le cosce. Poi la zia si è girata, le braccia allungate, leggermente piegata in avanti per pulire sotto il suo divano. Mario le era praticamente davanti e la scollatura della camicetta che indossava metteva in risalto il petto. La zia era anche senza il reggiseno e le tette erano libere. La zia ha delle tette belle grosse.”
“e tu che ne sai?”
“Mario le ha fatto delle foto di nascosto e c’è le ha fatte vedere”
“ma è un maiale!”
“Si! Glielo ho detto anch’io. certe cose non si fanno! Comunque mentre la guardava gli era diventato il pisello duro. Sua madre se ne accorta e ha cominciato a ridere, continuando a scopare. Per diversi minuti la zia ha scherzato con lui. Gli ha chiesto se era la prima volta che gli succedeva, se era la prima volta che guardava così sua madre, e se gli era già capitato di toccarsi il pisellino, anzi sfottendolo lo ha chiamato pisellone. Mario era diventato rosso dalla vergogna ma il pisello continuava a diventargli duro.”
“Oh santo cielo! E dopo…”
“qualche minuto dopo la zia lo ha chiamato per farsi aiutare a stendere i panni. Nel piccolo bagnetto la zia era chinata davanti alla lavatrice. Mario si era accorto che inavvertitamente i movimenti della zia avevano allentato un bottone della camicetta così che era maggiore la porzione di seno che gli stava ciondolando davanti agli occhi. Mentre gli porgeva i panni bagnati con le spalle ha sfiorato ripetutamente il suo basso ventre. Più volte gli ha sfiorato le sue gambe e, forse involontariamente, ha poggiato la mano sul suo pisello. – ehi ehi è proprio un bel pisellone. Complimenti!. Dai fammi vedere. - Ed in un attimo gli ha abbassato i boxer. Mario ha detto che sua madre ha avuto una espressione di meraviglia. Per qualche secondo lo ha guardato in silenzio. Lo ha toccato, quasi accarezzandolo. Mario era sorpreso e compiaciuto. Poi lo ha invitato a restare solo in bagno! Mario gli ha chiesto a fare che e lei gli ha risposto di non preoccuparsi. Che la natura gli avrebbe suggerito cosa fare.”
“e poi cosa è successo?”
“ha detto che dopo qualche minuto la zia lo ha raggiunto in bagno ed era senza la camicetta…e lo guardava ”
“Basta. Non continuare!”
“perché?”
“Ha detto che è stato bellissimo. Zia Anna è veramente brava con le mani”
“mia sorella è sempre stata troia ma non pensavo che … arrivasse a tanto…”
“sai ha detto che ogni occasione è buona per fargli pugette, pensa anche cinque al giorno.”
“ma che dici?”
“sua madre ha detto che lei lo aiuta, lui non deve farle da solo. Gli ha detto che possono fargli male”
“e ha ragione!”
“e di Giorgio che mi dici”
“Anche Giorgio ieri mattina ha spiato sua madre. Dapprima guardandogli le cosce da sotto il tavolo, poi l’ha seguita in bagno osservandola dal buco della serratura. Ha detto che sua madre ha delle belle tette ma è il culo che lo affascina. Il pisello gli è subito cresciuto diventandogli duro e grosso. Ha cominciato a toccarsi dietro la porta. Forse ha urtato la porta e la zia Maria se ne accorta. Imbestialita, lo ha riempito di botte…”
“Ha fatto bene!”
“Si ma non ci capisco niente! Come mai Zia Anna aiuta Mario, insegnandogli come fare e la zia Maria per lo stesso problema prende a ceffoni Giorgio. Ma chi ha ragione?”
“Adesso non so risponderti. Dai adesso vai a metterti il costume. Andiamo a mare che è meglio! Oggi fa particolarmente caldo…”
“Amore, oggi il sole era veramente forte. Vado prima io a fare la doccia, ci impiego di più, devo lavarmi i capelli poi mentre ti rinfreschi tu io preparo il pranzo”
“ok”
“Chico per favore mi prendi il copricostume, quello giallo, deve essere sul mio letto. L’ho dimenticato e sono tutta bagnata…non voglio bagnare in terra e poi è …meglio che mi copra…”
“mamma eccolo. Ma questo coso è così trasparente che copre poco e niente…”
“si ma tiene freschissimo. Per favore prima di farti la doccia mi passi la crema idratante sulla schiena. Il sole e la salsedine mi hanno rinsecchito la pelle. Sai mentre mi aiuti volevo dirti che ho parlato con zia Maria. È proprio turbata, mi ha confermato che Giorgio è in punizione. L’ha fatta proprio grossa eh! A differenza di Anna, mia sorella Maria non conosce mezze misure. È proprio severa. Certe cose non si fanno. È sicuramente naturale che alla vostra età qualche impulso, diciamo particolare, possa esserci però bisogna portare rispetto specialmente alla propria madre. Mi ha confessato cosa è successo? Ha beccato Giorgio dietro la porta con l’affare grosso grosso stretto tra le dita. Si è talmente arrabbiata che ha cominciato a picchiarlo. Dapprima lo ha spinto contro il muro, e ha cominciato a colpirlo. Era nuda e talmente vicina al figlio che non si era accorta che Giorgio, per difendersi, aveva le mani sul suo seno, e lo stringeva forte. Nera di rabbia ha continuato a colpirlo ripetutamente sul pisello. Giorgio, inerme si lasaciava colpire. Ha smesso solo quando Giorgio, con una espressione estasiata, ha cominciato a sporcarla tutta.….”
“anche lui spruzzava?”
“Ma sai perché Giorgio è in punizione: sua madre dice che quando la guarda gli diventa subito il pisello teso e ha paura che gli succeda anche quando è a mare, quindi in quello stato è il caso che resti a casa. Ecco perché è andata a casa presto. Vuole controllarlo! Sai ho il dubbio che anche mia sorella Maria vuole aiutare il figlio e a Giorgio la punizione inflitta non dispiaccia”
“sei sicura?”
“Quasi certa, da quando è sola credo siano poche le occasioni che ha avuto per scop..... A proposito sai perché oggi zia Anna non è scesa a mare……”
“Era impegnata a casa con Mario…”
“e come lo sai?”
“No mamma, Mario mi ha mandato un SMS dice : - sto scopando con mamma -”
“MA CHE DICI!”
“Mamma, comincio a non capire più niente. qua tutti parlano di scopare ma che significa? a proposito, tu stamattina non mi hai risposto alla mia domanda! E a me resta un dubbio”
“ah… per quella cosa lì è bene che sia papà, quando torna, ad entrare nei dettagli. E quale dubbio hai ancora?”
“papà torna fine settimana prossima…e se, per caso in questi giorni succede che mi diventa grosso il pisello come mi devo comportare e, principalmente cosa farai tu?”
“facciamo così dovesse capitarti..tu dimmelo e poi vediamo cosa fare. Ok! Bene ora fatti la doccia che si sta facendo tardi. Non hai fame?”
“Va bene mamma. Però volevo chiederti ancora un’altra cosa”
“ma cosa hai oggi? Cos’altro vuoi sapere?”
“come si fa un pompino?..........”
“MA INSOMMA chi ti ha parla di queste cose!”
“ho sentito ieri pomeriggio papà che ti chiedeva di fargliene uno….. mentre ti stava mostrando qualcosa con le mani all’altezza del suo inguine”
“Oh Dio mio!!! Ma allora ieri…”
“Tu hai risposto che c’eravamo noi ragazzi in casa e, quindi, non era il momento. Lui ti ha risposto che Mario era andato a casa sua, Giorgio era in punizione per chissà quale marachella che aveva combinato a tua sorella, mentre io ero in piscina.”
“ma hai visto qualcosa?….”
“Eri sorpresa mentre sorridevi con una punta di malizia. Papà mi dava le spalle ma l’ho sentito dire che hai due labbra belle carnose e che sei bravissima con la bocca e come sai usare tu la lingua tu non c’e nessuno”
“dimmi cosa hai visto veramente?"
“stavo per entrare in cucina per bere un bicchiere di acqua e ho visto che vi stavate spostando nella dispensa. Hai socchiuso la porta e, mi sembra, ti stavi chinando davanti a papà con il viso vicino al suo bacino. Qualche secondo dopo ho visto la tua testa ondulare e le mani di papà sulla tua testa. Ti sentivo lamentare, come se avessi qualcosa in bocca che non ti permetteva di parlare. Doveva essere qualcosa di grosso perché respiravi con difficoltà, mentre oscillavi sempre più velocemente. Papà sembrava stare male perché lo sentivo mugolare continuamente dicendoti che avevi una bocca caldissima ed eri bravissima a succhiare”
“e cos’altro”
“poco e niente. Mi è sembrato che tu muovessi una mano tra le gambe mentre eri quasi piegata su di lui e mi chiedevo cosa stavi succhiando. Ero certo che avevi qualcosa in bocca ma non riuscivo a capire cosa. Poi ti ha chiamato più volte troia e tu non reagivi come se quello che stavi facendo oltre a piacere a lui stava dando soddisfazione a te”
“sai come parla tuo padre ogni tanto si lascia scappare qualche parolaccia…”
“ma perchè sei rimasto? Potevi bere ed andartene!”
“stavo per farlo quando ho sentito papà dire : - Vieni… si… vieni dai…. vieni anche… tu ora con me - Quasi balbettava mentre ti incitava ad andare con lui…. E tu che dicevi – si… si…vengo anch’io…- e papà - eccomi…dai mena forte…mena più veloce…brava ecco si ci sono…si…si ….- e tu - …anc’io vengo con te…- mi sono chiesto ma dove dovevate andare? Perche gli davi botte? E poi io con chi dovevo restare?”
“oh poveri noi!”
“c’è stato poi un lungo silenzio. Sentivo dei colpi, come dei piccoli pugni dati contro qualcosa che ne attutiva il rumore. Erano colpi ripetuti, non forti ma veloci. Uno dopo l’altro. Ma a dir la verità non sono riuscito a capire nulla. L’unica cosa che ho percepito erano i tuoi respiri, lunghi e prolungati e papà che elogiava la tua bravura. Poi ti ho sentito dire: - adesso ho voglia di scopare - mentre uscivi dalla dispensa e con un dito, ridendo, raccoglievi qualcosa di colore bianco dal labbro e lo portavi alla bocca. Avevi i capelli tutti arruffati e il copricostume che di coprire qualcosa aveva poco intenzione. Poi hai visto me e ti sei subito preoccupata. Mi hai chiesto da quanto tempo ero la. Non so perché ho detto una bugia, forse perché papà vedendomi si era contrariato, girandosi quasi immediatamente di spalle. Allora ho detto che ero appena arrivato. Mi hai dato un bicchiere d’acqua e tornando in piscina ti ho sentito dire che ti eri persa una bella scopata.”
“Sai quello che è successo ieri è stato un nostro errore. Avrei dovuto prestare più attenzione. Ma anche tu non è giusto che spii tua madre. E se stavo facendo qualcosa di male che idea ti saresti potuto fare.…Papà era venuto ad espormi un suo problema, prima di partire per quel suo giro di lavoro…., che non era il caso che qualcuno ascoltasse… ecco perché eravamo in dispensa a parlare sottovoce….quando ci hai visto stavo per riprendere a scopare a terra. Sai una casa a mare è sempre sporca, c’è sabbia dappertutto!”
“Mamma e allora perché hai detto a papà : - ora per i prossimi dieci giorni in questa casa non si scopa! - Ma ti piace così tanto scopare? Non ti stanca pulire sempre per casa con quel palo stretto tra le mani? In estate con il caldo che c’è non sudi? E poi senza papà chi ti vieta di farlo? Anche se non lo so fare, se mi insegni, posso farlo io!”
“Tesoro non è proprio come pensi tu. Sai è una questione di palo!”
“Mamma perché ridi?”
“quando sarai più grandicello lo scoprirai da solo. Adesso è il caso che i tuoi dubbi restino tali. Dai spogliati e fatti la doccia che si è fatto tardi!”
“Si mamma però esci che mi vergogno”
“ti vergogni?”
“mamma non so se devo dirtelo”
“dirmi cosa?”
“il pareo è troppo trasparente e lo hai indossato tutta bagnata. Guarda sembra incollato sulla pelle. E nel gioco di trasparenza il tuo corpo sembra diverso. Come mai hai i capezzoli così grossi… Sai mentre ti massaggiavo le spalle, inavvertitamente ti ho toccato il seno. Hai le tette morbide e sono molto belle, le ho viste riflesse nello specchio. Non hai reagito e le ho toccate di nuovo. Poi ti sei avvicinata a me. Il culo mi ha sfiorato più volte il bacino. Ho avuto un sussulto, subito mi sono allontanato, ma tu ti sei riavvicinata. Non mi sono accorto ma ora mi è diventato duro il pisello e sento che sta ancora crescendo……”
“Oh MAMMA MIA!”
“ora cosa devo fare?”
“Tesoro sai mi sono accorta come mi toccavi il seno. Mi piaceva come lo facevi! Ho visto pure che mi guardavi il culo. Avevi gli occhi stampati sulle chiappe. Ho voluto sondare se avevi qualche reazione intima… sei proprio un bel porcellone!”
“mamma non è vero!”
“Non ti preoccupare è tutto naturale. Adesso è il caso che sia proprio mamma….a darti una risposta a tutti i tuoi dubbi, ma mi devi giurare che non lo dici a nessuno”
“GIURO! MAMMA GIURO!”
“Allora vediamo cosa riesco a fare….. dai spogliati… mamma ti lava la schiena…..e ti spiega…..”
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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