incesto
Intrigo tra mamme (ovvero l’apoteosi del piacere)
di geppettino2003
27.05.2019 |
28.462 |
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"Geme scopandosi la bocca, affonda il cazzo sino in gola e spompina con un gusto dettato dalla voglia..."
Racconto finale L’ultimo, lungo racconto, scritto a quattro mani, per un nostro affezionatissimo lettore.
Empatici abbiamo voluto rendere reale i suoi desideri, le sue voglie e, negli atteggiamenti della sensualissima madre, la possibile (auspicabile) conclusione.
Davanti a me ho la splendida femmina dei miei più morbosi desideri.
Mia madre !
Stupenda nella sua perversa eccitazione si lascia andare, ad occhi chiusi, e gesti sensuali, sullo schienale del divano. Il suo procace seno, sporco del mio seme, mi appare ancora più desiderabile.
Magnifica!
Estasiato la ammiro nella sua più erotica oscenità con alta l’espressione (è brutto dirlo per la propria madre, ma è così) di vogliosa baldracca!
Si incrociano i nostri sguardi. Nei suoi occhi chiari è altissima la lussuria. Palesi i segnali di una voglia repressa per giorni, settimane, mesi.
Un desiderio ritenuto, per lungo tempo, impossibile!
Deve esserle stato difficile resistere, non cedere, alle provocazioni dei miei sfrontati abbracci, complicato non riuscire a sottrarsi a tocchi sfacciati. Mesi di rinunce, di solitari pensieri, forse anche di sporche fantasie quante, volte è stata sul punto di cedere frenata solo dalla paura di peccare.
Eppure ha cercato con gli occhi il mio essere maschio, mi ha sorriso, arrossendo con sguardi maliziosi, ed ambigui, intrisi di voluta complicità nel lasciarmi fare. Sono certo che più volte abbia ascoltato i miei più sfacciati pensieri di amore sino a, volutamente, sorprendermi in una delle mie poderose seghe. Ho sperato cedesse davanti alla mia eccitazione leggendo, consapevole, nel mio sguardo la morbosa voglia continuando a pestare sul duro cazzo, sempre più attratto dalla sua figura di desiderabile femmina.
Sono più che certo che ha lottato con se stessa per non cedere alla forte tentazione di condividere il mio intimo desiderio segreto.
Ed ora il mio sogno erotico sta per avverarsi.
Scoparla, ed ascoltare le sue grida di altissimo piacere!
La guardo, ha lo stesso sguardo carico di lussuria di quando, vigliacca, ha rinunciato alle forti emozioni che poteva offrirle un cazzo duro e pieno di un perverso desiderio!
Le è accanto Maria, magnifica regista, intrigante attrice, perfetta complice, ancora stravolta dalla eccitazione. L’ha già fatta godere, ma non è per niente soddisfatta.
Si avvicina al suo viso, sfrontata avvia eccitanti leccate al lobo dell’orecchio. Lo mordicchia.
Un brivido scuote il corpo di mamma.
Baciandola, bagnando leggermente le labbra, riprende le sue intriganti carezze sul corpo di una donna eccitata.
È sensuale nel lento raccogliere il mio, ancora, caldo seme e spargerlo sulle sue labbra, con la punta della lingua, spinge sino a farle schiuderle la bocca, lentamente entra, inizia a massaggiarle la lingua.
Il respiro di mamma sale.
Le carezze si fanno, a poco a poco, più intime e intriganti, accompagnate da baci, ora più espliciti, le labbra s'incollano sempre più ardentemente, le lingue sono padrone delle rispettive bocche, si legano, si intrecciano.
In silenzio, solo respiri profondi, intensi, accompagnano il capo di mamma a muoversi dolcemente per esplorare la sua bocca, assetata del mio seme e della sua lingua.
Io e Roberto, in silenzio ci godiamo l’eccitante spettacolo, davanti agli interessati sguardi delle nostre splendide muse ostentiamo tutta la potenza dei nostri splendidi cazzi.
Con un tono dolce, rilassante ma pervaso dal desiderio:
“Guarda tuo figlio come è duro pensi gli basti una sola sborrata…”
Mamma mi guarda stravolta, al suo intenso sospiro, quasi sussurrato, lascio libero il cazzo di impennarsi!
Intanto esperte mani di donna scivolano sulla nera seta che impreziosisce le tornite sue cosce, lente affusolate dita giocano con il bordo del bianco slip, ne oltrepassano il bordo, un dito si insinua sotto l'elastico, percorre lentamente l'intera lunghezza dalla parte superiore verso l'interno coscia, poi risale dall'altro lato e torna all'elastico in vita e d'un sol colpo fa scivolare alle ginocchia.
È meravigliosa la fica di mamma, quel pelo biondo appena accentuato, a gambe larghe, aperte le labbra, mi beo di un bel buchino che è una cascata di umori. I segni evidenti del suo intimo stato colano abbondanti lungo il corso che conduce al buchetto posteriore.
“Ormai, sai che ti sa troia!”
Perso ogni freno inibitore, sconfitta la paura, ed abbandonato il pudore conferma
“Sono mesi che mi fa impazzire...”
“Adesso toccati tu per lui”
Coinvolta, e con la voglia repressa da lunghi mesi di rinunce, tremanti mani percorrono un corpo sporco di sesso, frenetiche sul seno le dita torturano durissimi capezzoli. Scuote il capo, i lunghi capelli biondi mascherano un viso sconvolto dall’eccitazione, intenso è il suo sospirare mentre spalanca lasciva le cosce lasciando a vogliose dita di giocare sul cespuglio biondo.
“...mmmmmhh..”
Si sgrilletta per me!
Nel suo sguardo è forte il suo desiderarmi. Mi reclama accanto a se. Vogliosa le dita scorrono l’elettrico corpo, sostano sul procace seno, scivolano sulla ficqva bagnata e, tese le braccia, le offre alla mia bocca. Le sono accanto e piano succhio, gusto avidamente un nettare divino.
Maria, intanto, offre la sua arte al bel figliolo seduto sul divano. Ne allarga le gambe, le carezza salendo lentamente verso l'interno di muscolose cosce, il duro cazzo dì Roberto palpita furioso avvicinandosi alla bocca della madre. Un cazzo che mostra interamente le dimensioni che ben conosce, subito lo copre di baci voluttuosi, di lunghe leccate, poi immerge la bocca sul suo glande avvolge, con le carnose labbra, quel miracolo della natura che si ingrossa e cresce dentro la sua bocca. Una nervosa lingua bagna la cappella, la bocca affonda a poco a poco sino a ingoiarne una buona metà, comincia un lento su e giù che piano lascia sparire l’intera asta. È un pompino che a solo a guardarlo da una eccitazione immensa.
Mamma segue sconvolta, quasi a chiedersi se veramente una madre può spompinare il proprio figlio.
I suoi occhi mi cercano, la sua bocca mi vuole!
Scavalco Maria, salendo sul divano. Un duro cazzo sfiora il suo viso, carezza le labbra. Pochi secondi di un forte dilemma per poi afferrare la mia asta con vigore ed imitare la complice. Subito mi attira a sé prendendomi dai glutei, tenendomi forte per i fianchi lascia che il duro cazzo si rianimi, prenda forza, sprofondi prepotentemente tra morbide labbra, lo tiene in bocca e comincia a succhiare senza usare le mani. Solo la bocca, le labbra e una frenetica lingua.
Sottili filamenti di saliva legano il mio superbo cazzo alla lingua avida di mamma.
Lo stringe con amorevole passione, accoglie una cappella sporca di un perverso seme, con particolare entusiasmo la lingua rende perfetta anche il suo meraviglioso pompino.
Lo ripulisce ben bene leccandosi le labbra, chiedendo alle mie di unirsi alle sue lasciandomi assaporare il sapore della mia sborra dalla sua bocca.
Salgono alti i suoi tremori di piacere.
- Che porca è mia madre! -
Titubanti e, ancora, timide le mie dita esplorano, a fil di pelle, il corpo della conturbante figura, scorrono sulla disponibile femmina, sostano sull’opulento seno, stringono capezzoli turgidi e sensibilissimi, li strizzo con il crescente, rabbioso, piacere di lunghi mesi di intrigante attesa.
Mi attacco ai suoi capezzoli, li bacio, lecco, li succhio con frenesia.
Nel suo distintamente fremere manifesta sempre più evidente la sua intima accondiscendenza!
“Ora leccami! Voglia la tua lingua! ”
Un tono fermo deciso. Un ordine che sa di implorazione!
Scivolo tra le sue gambe, mi inginocchio tra esse, ammiro estasiato il suo corpo e, soprattutto, la sua fica pronta a darmi piacere. Rivoli splendenti luccicano al centro delle grandi labbra, lente scorrono sino a lambire l'oscuro anfratto che conduce verso la parte più delicata, e sensibile, della sua femminilità.
Con morbide labbra accarezzo la sua coscia, una mano risale dall'esterno dell'altra. Sfrontato è il suo allargare le gambe per favorire il mio morboso fare.
Perso ogni controllo sussulta sconvolta
“Oooohhhh...”
ansima, il suo è il delirio di piacere di una gran puttana.
“Siiii ….siiiiiiiiii ….leccami …..dai... mmmmhhh ….”
Infilo per la prima volta nella passera calda dei suoi umori per assaporarne direttamente il gusto, ascolto il crescere di un respiro di intimo apprezzamento.
Affondo la lingua su quel paradiso, lecco una pelle liscia, la punta scorre lenta sulle labbra, le allarga, le esplora sino a toccare le piccole che trova pronte ad aspettarla, subito al clitoride gonfio, lo sfioro con passione, lo torturo di mille leccate, lo succhio, lo sento palpitare.
Entrambe le sue mani sul mio capo impongono il mio fare.
Cosa stia subendo Roberto da sua madre è, ora, l’ultima mia curiosità. Ascolto solo il gridare di un gran puttanone che mi conferma che è puro sesso quello che stanno vivendo!
Con l'indice stuzzico le piccole labbra, risalgo sul clito, lo premo delicatamente, lo strizzo accompagnandolo alla mia bocca, è duro gonfio.
Mamma gode!
"Amore mio.. non credevo fosse possibile ...dai ancora...non ti fermare..."
Aggiungo il medio e lascio roteare entrambe le dita, la sento mugolare come una gatta in calore, mi invoca, mi implora.
Unisco anche l'anulare e, dolcemente, li spingo nella fica, lento la possiedo!
Il suo corpo vibra di mille tremori, sconvolta da un perverso piacere.
Continuo sempre più veloce.
Le dita prendono forma, con il pollice stuzzico il clitoride.
“Aaah... mi stai facendo venire ...ssssiiiii....”
Un piacere violento la travolge. Geme al suo orgasmo. Gode come, forse, è tanto che non fa, contorce il corpo, mani impazzite stringono il seno. È violento il suo pizzicarsi i capezzoli.
“Vengooo...sssiiiiiiiiiiiii........”
Un urlo liberatorio accompagna il suo godere! Un grido per mesi represso materializza il suo piacere e, finalmente, cede
“Voglio godere... fammi gridare...ti prego ora scopami...”
Maria mi è accanto, sorride compiaciuta, invitandomi a lasciarla fare. Spezza la mia altissima voglia di scopare mia madre!
“La preparo per te...”
Con un appassionato bacio la invita a scivolare con lei sul tappeto. Sdraiata si bea della vellutata pelle della saffica amante, con la testa tra le sue cosce, offre alla sua bocca una fica in fiamme.
Ammiro mamma carponi nella sua bellezza di selvaggia puledra. Risalgo il candido corpo, dalle bellissime alte scarpe mi soffermo sulle tornite cosce, impreziosite dalle sole velate finissime calze di seta nere, è invitante il bel culo con le sode chiappe, eccitante il plastico seno che, pieno, ciondola a mala pena mascherato dai lunghi capelli biondi e dal contrasto con il rosso del fularino al collo.
Neanche nelle mie più intriganti sogni sono stato capace di immaginarla così bella e provocante.
Pochi secondi e Maria comincia a leccarla teneramente. La punta di una delicata lingua solletica il clitoride, entra piano nell’intimo taglio, sale su fino all’altro buco, ne segue morbosa lo scuro contorno, lo picchietta tutto intorno.
Lecca come solo una donna sa fare.
È un intrigante 69!
Mamma sussulta! Salgono ancor di più i gemiti di una intensa, diversa, esaltazione, con l’espressione stupita di chi non ha mai fatto l'amore con una donna, forse vergognarsi al solo pensarlo, si lascia rapire dall’eccitante gioco.
Un profondo soffocato respiro materializza tutta la lussuria del momento, mentre, lenta avvicina la bocca, verso una nuova intima emozione.
Inebriata dell’intenso odore di sesso, con la labbra sfiora i riccioli neri di una deliziosa fica. Timida la lingua sfiora il clitoride, spazia sulle piccole labbra, assapora, immergendosi in un paradiso di piacere, diventa, in poco, frenetica!
Seguiamo corpi in fermento, rapiti da travolgente passione, indemoniate assaporano il reciproco piacere, i corpi reagiscono nervosi, mamma scuote il capo, sembra impazzita, Maria governa quel corpo con la sapiente arte di una saffica amante.
Ascoltiamo urla di piacere di splendide femmine eccitate!
All’unisono godono!
È un intenso orgasmo! Corpi tremanti devastati da una lussuria che disseta bocche avide e mai sazie.
Un fiume di umori sgorga dalla passera di mamma, scivola abbondante, Maria ne segue l’erotico corso, la lingua non è capace di bloccarli.
Il dito indice si!
Ne intinge il polpastrello risale il taglio umido della fica, arriva sul buchetto, lenta inizia a titillarlo.
Mamma si irrigidisce.
La dolce bocca di Maria vince ogni sua, preoccupata, resistenza.
Un primo tentativo, con la sola punta dell'indice prova a forzare, mamma soggiace ancora succube dei suoi gemiti.
Lentamente il dito entra, Maria lo muove.
È lunghissimo il sospiro di mamma ad un piacere sconosciuto.
“Mmmmhhh...”
Maria bagna anche il medio e penetra nuovamente, stavolta sono due le dita che tormentano mamma. Il pollice tiene sempre accesa la goduria del clito e della fica.
”aaahhhh ...ssssiiiii.....”
Una implorazione soffocata dal sesso di Maria di cui assapora l’eccitazione.
E’ una scena troppo forte per resistere, è giunto il momento per noi di diventare attori di un erotico spettacolo.
Mi posiziono dietro mamma, le mie mani spaziano su di un corpo elettrico. Stendo le braccia, arrivo al seno, finalmente un sogno che si avvera: stringerlo da dietro, raccoglierlo tra le mani e pizzicare, morboso, grossissimi capezzoli.
È intenso il suo sconvolto gemere, solleva il busto lasciando ad un potente cazzo di insinuarsi tra invitanti cosce.
“Scopami!!!...”
Implora
No! È ancora presto! Voglio farla impazzire!
Mi chino, inizio una furiosa lotta con la lingua di Maria, la sua si intreccia ripetutamente con la mia, gli esperti suoi movimenti si alternano tra una passata alla fica di mamma e una alla mia, lasciando ad entrambi la gioia di goderne.
Una femmina che sa come regalare emozioni!
Roberto, eccitato, si è posizionato davanti a mamma
“È una gran fica tua madre, merita più di un solo cazzo, mi piacerebbe scoparla, ma per rispetto ti dispiace se me lo faccio succhiare”
Strano. Non mi incazzo! Mamma incrocia il mio sguardo, nel suo leggo un misto di voglia, paura, lussuria, timore, libidine, perversione, DESIDERIO!
Poco più di un’ora fa era la compita mamma, preoccupata per l’amorevole figliolo, ora è la vogliosa femmina che punta gli occhi su di uno splendido cazzo, con il mio che le pettina i corti riccioli della fica.
Un ultimo residuo di pudore la trattiene dal palese desidero di dedicare le sue morbose attenzioni a quella massa di carne che palpita ripetutamente sfiorandole le labbra.
“Sei un magnifico puttanone, ora due bei cazzi ti stanno per mandare in paradiso!”
Sfrontato Roberto
“....Ssssiiiii....”
Scopro che a mamma piace essere trattata come una gran puttana e questo lascia che cadano in me gli ultimi scampoli di un rispetto filiale.
Maria riprende il suo perverso gioco, mi lecca le palle, succhia i testicoli, uno è in bocca, con la frenesia di una esperta lingua accompagna il mio duro cazzo tra il taglio di intime labbra intrise di umori, assapora il sapore di mia madre. Alterno il cazzo tra la calda labbra di mamma e la esperta bocca di Maria.
Mamma ansima e mugola senza più ritegno come la puttana dei mie sogni grida tutta la sua frenesia!
“Sssssssiiiiii....”
Seguo l’espressione di pura eccitazione di Roberto davanti al viso di mamma. Le straordinarie caratteristiche di un magnifico cazzo di proporzioni notevoli in tutta la sua potenza, svetta al contatto con le sue morbide labbra.
Vuole un pompino di mia madre!
Estasiata, definitivamente rapita dal forte desiderio, mamma allunga tremante una mano, sfiora quel cazzo, risale lenta dal pube su su fino alla cappella. Deve sentirlo caldo oltre che durissimo! Sconvolta diventa unica padrona di quel capolavoro della natura, lo massaggia, è enorme, lo stringe nel pugno ponendo fine alle esitazioni di amorevole mamma, materializzando così il suo essere femmina, anzi troia.
Con la rossa cappella si accarezza il viso, raccoglie il residuo mio seme dalle guance, lo accompagna su avide labbra, lo prende in bocca, con veemenza inizia a leccarlo velocemente, lecca, lecca, assapora ancora il mio piacere ma da un cazzo diverso.
Una splendida zoccola!
Roberto le tiene il capo, le mani tra i lunghi biondi capelli, un colpo secco e fa sparire lo splendido cazzo in una diventata insaziabile bocca.
Geme scopandosi la bocca, affonda il cazzo sino in gola e spompina con un gusto dettato dalla voglia.
Fantastica!
Bravissima! Più succhia e più mi eccito!
È una magnifica femmina da letto!
Ho il cazzo che pulsa frenetico tra le sue cosce e la calda bocca di Maria che, insaziabile, ancora, succhia.
“Manù hai un cazzo meraviglioso! Ora falla godere, falla sentire la tua puttana, sfondale il culo! ”
L’idea mi attizza, per quanto erotico è il suo culo non è mai stato in capo ai miei più morbosi desideri. Ma ora è diverso!
Vedere mia madre che succhia un enorme cazzo fa salire la mia voglia: scoparla cominciando a godere di una divino, ed invitante, culo!
Stringo i fianchi, lascio che senta il contatto della grossa cappella dalle cosce sino al solco, lo percorro più volte.
Sembra che non aspetti altro, è palpabile l’indomabile desiderio di avermi dentro.
Allargo le sue chiappe, lei mi porge il suo erotico e generoso intimo con l’assurdo desiderio di farsi inculare.
Scatenata si lascian andare a frasi oscene
“Oh sììììì, fottimi, amore mio …. rompimi il culo ….. sìììììììì …..”
Ondula il bacino, le urla di piacere, soffocato dal cazzo di Roberto nella sua bocca, si sovrappongono ai sempre più intensi miei gemiti.
È una sensazione indescrivibile, Maria continua a succhiarle il clitoride, mentre appoggio piano un cazzo che arde dal desiderio tra le chiappe.
“Ssssiiii, mettimelo, fammi sentire la tua troia!...”
Mamma implora la sua voglia.
Ingrifato le schiaffo il mio duro cazzo nel suo eccitante culo, colpi secchi, ripetuti che spingono l’intero corpo, e specialmente, la bocca ad ingoiare tutto il gran cazzo dì Roberto.
“Tesoro godi con me adesso, riempimi di sborra”
Urla il suo piacere in preda un nuovo epico orgasmo.
Una mamma splendida porca!!
Grido il suo nome in un urlo quasi liberatorio che mi ripaga di mesi di forzate rinunce, cedo ad un immenso piacere. Potenti schizzi la inondano generosamente di sperma il culo, sfilo il cazzo e continuo a regalare piacere ad entrambe, sporco volutamente il viso di Maria, esaltato dalla sua espressione di eccitazione mentre raccoglie con la lingua la sborra colante dal suo culo.
Nello steso istante anche Roberto viene dentro la bocca di mamma che, assetata non spreca neanche una goccia del caldo seme. Sfila il cazzo dalla bocca e lo poggia sulle labbra, continui schizzi riempiono la bocca.
Esaltata si gode gli schizzi di due bellissimi cazzi!
Sdraiato accanto a lei, svuotato si ma non ancora sazio, ammiro una figura che non smette di fremere. I nostri respiri stentano a riprendere il giusto ritmo. Con le dita sposto i lunghi capelli, cerco i suoi occhi, nella sua espressione è scomparsa la paura, è tangibile l’amore fuso al piacere.
Sensuale sussurra il mio nome, mi è netta la sensazione che voglia ringraziarmi per avere spezzato le sue resistenze.
Piano carezza il mio corpo nudo, le lunghe, e curate, unghie scorrono lentissime sul petto, giocano con i capezzoli. Sussulto al suo delicato graffiarmi!
Umide labbra si uniscono, la sua lingua, ancora sporca del seme di Roberto, spinge, entra, cerca la mia, si attorciglia. Furiosa lotta.
Cresce il suo respiro.
Mi è, ormai certo che in questi lunghi mesi più volte si è lasciata andare e, adesso, intende dare forma ai suoi intimi pensieri, soddisfare le intriganti fantasie e abbandonarsi al più bel peccato che unisce una madre al proprio figlio.
Lo fa rendendo liberando il suo essere veramente troia!
Occhi estasiati confessano una grande voglia di godere di me. Nel suo sguardo è tangibile, il suo voler godere di un cazzo che non intende perdere la sua dura eccitazione.
“Amami!”
Un attimo, in piedi sugli alti tacchi, da terra ammiro la sua eccitante figura. Allarga le gambe, le caviglie si stringono ai miei fianchi, il corpo lentamente scivola con la schiena appoggiata alle mie di gambe.
Ancora Maria. Stringe saldamente con una mano la "candela" che mamma ha deciso dover spegnere. Il cazzo stretto in esperte mani, vibra di desiderio sfiorando la sua umida fica. Muove lentamente il membro gigante come un pennello sulle sue grandi labbra, le picchietta allargandole. Mamma si piega in avanti, tocca il clitoride, riprende a gemere al contatto con la rossa cappella sulle piccole labbra.
Calda la fica si allarga al suo lento scivolare su di me, con un grido liberatorio mi accoglie dentro di se calda e vogliosa, attimi per richiudersi sulla mia carne in un abbraccio caldissimo e appassionato.
Lenta comincia ad ondulare il corpo, avanti e indietro, intende favorire un più profondo contatto. Lo vuole tutto dentro. Inonda di umori caldi e abbondanti il duro cazzo. Sono intensissimi i nostri brividi di passione.
È un delirio, che ha perso pudore, quello che spinge il suo corpo a dondolare sul mio cazzo, padrona del suo piacere che, per il mio, esalta ed esaspera. Gode senza più mascherare la lussuria di un momento ricco di perversi brividi, urla la sua gioia, sfoga la libidine repressa, cede alla intrigante eccitazione.
Il cazzo è interamente immerso dentro di lei ed è solo piacere, tanto, tantissimo piacere e goduria, da impazzire.
Estasiato ammiro il suo plastico seno reagire ai suoi colpi. Di nuovo è tra le mie mani.
È splendido! Lo stringo ancora con più forza, strizzo capezzoli infuocati senza più ritegno o preoccupazione di farle male.
Sono assoluto padrone dei miei sogni!
Grida il suo piacere. Scuota violentemente la testa, i lunghi capelli mascherano la sua altissima espressione di godimento. Decide di dare una svolta improvvisa a quella selvaggia galoppata, allunga le mani dietro la schiena e fa leva con tutta la forza che ha alle mie ginocchia.
È Splendido tutta la sua figura tesa. Solleva il corpo e lo abbandona morbosa sul teso cazzo, riceve così più piacere dai suoi poderosi colpi che la trafiggono dal basso.
“Ssssiiiiiii....”
Ciondola il capo violentemente avanti e indietro, a destra e a sinistra, in preda ad intensi brividi, forti, violenti ripetuti, li sente distintamente salire dal cazzo che scuote il suo corpo.
Mentre le lunghe unghie segnano profondamente la mia sensibile pelle.
Sconvolto subisco la sua arte.
“Cry mi stai facendo godere!”
Le mani strette ai suoi fianchi con la forza dell’eccitazione la sollevo e urlo il suo nome.
“Mamma... sono tua mamma... godi per tua MAMMA!”
Lascio che abbandoni una ultima volta il suo corpo al mio e libero un'ondata di sborra.
Irroro, bagno il fuoco della sua fica senza spegnerne il desiderio, anzi fa crescere ancora di più la sua voglia di piacere.
Le sue mani cercano le mie, le stringono forte scossa da un orgasmo, continuo, lungo e duraturo, totale e coinvolgente. Trema tutto il suo corpo, vibra di sollecitazioni che le trasmette il mio caldo seme.
“Ssssiiiiiiii........”
Si abbandona sul mio petto, lento il respiro riprende la normale cadenza, l’espressione del viso stordito ma dai tratti felici, con un sorriso malizioso, ed invitante,
“Perché ho lasciato passare tutto questo tempo....”
Speriamo sia l'inizio di un viaggio sconosciuto, ed affascinante, alla scoperta del piacere e della libidine più sfrenata convinti che la sensuale, e sexy, Cry non voglia più fare solo la mamma!....
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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