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1 Mamma guarda i miei film porno (un omaggio alla conturbante Milly)


di geppettino2003
18.08.2020    |    27.296    |    2 8.5
"Le labbra serrate, schiuse solo per riceversi un dito in bocca..."


Primavera 2008

Il treno lento parte da Termini. Rientro a casa, finalmente solo la tesi mi separa da un, spero, radioso futuro. Due mesi ancora per concretizzare il mio ingresso formale nel mondo della comunicazione e del
marketing pubblicitario. 
A dire la verità i brillanti risultati universitari mi hanno già dato più di una soddisfazione. Qualche 
lavoretto, ben remunerato, mi hanno permesso la tanto agognata autosufficienza economica senza dover, ancora pesare sulle spalle dei miei genitori. Non che questo per loro sia un problema ma, come ogni ragazzo della mia età orgoglioso e consapevole delle proprie potenzialità, lo è per me.
Con i primi soldini ho cambiato casa, l’ho arredata (mobili Ikea ovviamente), non condividere l’appartamento con colleghi è stata una enorme conquista, la mitica mini cooper è stata la mia ultima, spero di una lunga serie, follia. Ovviamente usata, ma in ogni caso in buono stato e utile per non essere soggetto alle estenuanti attese dei mezzi pubblici che a Roma solitamente non sono mai puntuali.

Ritorno a casa dopo quasi un anno di assenza dopo aver, veramente, dato il massimo (culo) del mio impegno. 
Rientrare a casa è un obbligo. Il compleanno di mamma al quale non posso mancare, quest’anno coincide con l’anniversario delle sue nozze d’argento. Venticinque anni di matrimonio per una coppia splendida, e quando dico splendida intendo in tutti i sensi. Poi il giusto diritto, dovere, di esercitare il mio pensiero al voto nella imminente tornata elettorale. 
Il treno lento lascia la stazione. Un paio d’ore e sarò a casa. Affacciato al finestrino apprezzo il fascino della Roma Imperiale, mi piace soffermarmi sulle sue ingegnose architetture 
purtroppo, oggi, rovinate dal consumismo imperante che le ha tappezzate di reclame pubblicitarie, ai 
quali non vi è più limite ne nelle dimensioni che nelle immagini. 
Anche noi pubblicitari (ormai mi ci metto anch’io!) ci siamo inchinati, genuflessi e con il capo chino, al Dio denaro.
Guardo, quasi concupito, le magnifiche bellezze quando la mia attenzione è richiamata da un bellissimo CULO! Un offesa allo splendido opus cementicium del vecchio acquedotto Agustiano. 
Un culo che, però, merita di essere apprezzato! 
E detto da me credetemi è vero. Un po’ me ne intendo!
Una mano fasciata da un lungo guanto di seta rossa che, intrigante, gioca con una calza a rete rosa e rimanda, solo per un 
attimo, la attenzione su una frase: 
“Basta con queste FACCE DA C…” 
Una frase ad effetto! 
È Milly! La grande Milly D’Abbraccio. 
La regina incontrastata dell’hard di questi anni. Una intrigante musa che sa dividersi la scena hard con un altra icona dell’hard e rara bellezza mozzafiato, la splendida Moana (a cui va un nostro deferente, ossequioso, pensiero. Subìto un indelebile mio ricordo sulla più alta emozione erotica di amore saffico vissuta tra le due stelle). 
Tra le star del panorama pornografico italiano Milly è, però, quella di più folgorante fascino con la sua sfrontata intraprendenza, ed è quella che più preferisco. Nei suoi film riesce a distinguersi per la inconfondibile naturalezza che sa concretizzare nelle indubbie capacità... recitative!
(Ancora oggi saprebbe come intrigare, eccitandoci!)

In quel cartelloni annuncia, addirittura, la sua candidatura per il Comune dell’imperiale Roma.
L’immagine la propone in questa sua una nuova avventura (Cicciolina docet?) 
Una immagine che, sulla base della mia ancora acerba esperienza, personalmente non avrei, comunque, mai fatto affiggere.
Chiudo gli occhi e il cazzo è perso tra le calde chiappe della più 
sfrontata, e intraprendente, porno attrice, sorrido immaginandola trasgressiva, e porca, tra gli scranni del capitolino comune. 

E questo politicamente non giova!
Il mio pensiero corre, immediatamente, alla mia completa collezione di vhs, le eccitanti performance erotiche della splendida Milly gelosamente custodite nella mia camera. Ho passato più di una notte solo con lei. Il cazzo ben stretto tra la mano e gioire del suo splendido corpo, dei suoi sospiri, della sua eccitazione. 
E’ stato mio padre ad iniziarmi al mio amore platonico nei confronti di Milly. Tutto è iniziato quando, non ricordo in che circostanza, papà confessava di averla personalmente conosciuta anni fa quando, nel 
suo rapporto con l’irascibile Vittorio, venne in Calabria a partecipare ad una qualche iniziativa 
culturale.
Lodando le sue doti di donna intrigante e, nello stesso tempo, provocante, mai volgare, uno charme malizioso che ne fa una donna affascinante di giorno e, sicuramente, calda e maiala amante di notte. Ho ancora viva la reazione stizzita di mamma. Quasi offesa. 
Le schede clonate di Tele + ci offrono tante gratuite visioni di porno, e papà è 
uno di quelli ed io, ovviamente di nascosto, ne ho seguito le orme. 
In pochi mesi mi sono fatto una personalissima collezione.

Confesso di essere stato più fortunato di lui. Il mio è un ricordo indelebile, aver partecipato direttamente ad un sua erotica
performance. Sul palco, la luce soffusa, una sedia al centro io, goffamente imbambolato oggetto delle sue provocazioni per la gioia del suo eccitato pubblico. 
La sua pelle, l’odore di sesso emanato dal suo corpo, che ancora oggi percepisco, la bravura delle sue mani, la plasticità di un sinuoso erotico corpo
“Hai un bellissimo cazzo ragazzo … duro e tosto… ti piacerebbe scoparmi…vero?”
Sussurrato in un orecchio con il corpo che ondeggia sul mio durissimo arnese mentre, impacciato tento di surgere, dai suoi durissimi capezzoli, il piacere dalle sue immense areole tra le labbra. 
Il pubblico eccitato partecipa compatto con una ola da stadio.
Magnifica!

Non vedo l’ora di rientrare a casa e scegliere, tra i numerosi titoli, e poi lasciare libero sfogo alla fantasia. Sono sincero non saprei quale scegliere tra i tanti.
Milly, è unica a saper scegliere tra le più intriganti sceneggiature quelle che meglio rappresentano la 
quotidianità. Scorci di vita giornaliera in ogni suo personaggio. La vogliosa moglie, la scandalosa 
educatrice, il porno avvocato, l’esperta professoressa di lingue. 
Tutte donne con un solo pensiero. La voglia di una porzione di cazzo duro da far sparire tra il solco di un seno procace, stringerlo tra mammelle prosperose, per poi dopo un sontuoso pompino, con le carnose labbra, godere di una mazza tra le calde cosce e gioire di copiosa sborra nella famelica bocca.
Milly è fantastica. È la regina del pompino maestra nell’arte della pugnetta partecipa sempre con tutto il corpo, e con sicuro trasporto, a tutte le sue erotiche performance. 
Stupenda!

A casa la felicità di mamma, e la gioia di papà, entrambi raggianti di soddisfazione per il figlio 
ventitreenne prossimo alla laurea, giusto coronamento ad una vita di loro sacrifici.
Cinque anni di assenza, e solo visite sporadiche a casa in occasione delle feste comandate.
Ricordo il cruccio di mamma.
Ma adesso siamo alla fine, ancora qualche mese e poi penso di avviare in città uno studio di grafica pubblicitaria e marketing.

Ma il mio impegno è ora un’altro. Ho da pensare al compleanno di mamma. 48 anni di una donna brillante.

Dopo cena una freschissima birra con gli amici. Cazzegiando del più e del meno, li rendo edotti della decisione di Milly di candidarsi al comune di Roma. Ne discutiamo dando atto che è stata (e potrebbe esserlo tutt’ora), veramente la migliore. Così come, con enorme dispiacere, disquisiamo della sua decisione di lasciare il mondo della celluloide per dedicarsi ad una carriera politica. Se lo facesse sfacciata come nel film l’Onorevole allora ci sarebbe da ridere!

Rientro oltre l’una. La casa è immersa nel buio, giusto il tempo per mettermi in libertà e sono davanti al LCD da 40 pollici. Un whisky e un po’ di zapping prima di andare a letto.
Ho la percezione che il televisore fosse acceso sino a qualche minuto prima. 
La conferma viene dal calore della pelle del divano sul quale sono seduto. Neanche qualche minuto fa c’era qualcuno, sicuramente papà, a cercare i soliti tg di mezzanotte o, forse, ho interrotto qualche particolare privata visione.
Il video è acceso, il display indica il progredire del nastro di una videocassetta. 
Curioso accendo. 
Cazzo! Milly la rossa!...è una delle mie personalissime cassette!
La bellissima avvocato, conosco a memoria ogni suo film, con un attillatissimo vestito rosso e una raffinata lingerie di pizzo, dello stesso colore, sta scopando forsennata in cella un povero ragazzo 
carcerato che, con un cazzo stratosferico, è in estasi. In piedi Milly, sessualmente esaltata, si riceve da dietro una minchia possente.
Geme ripetutamente ad ogni colpo secco che si riceve dentro la pelosa fica.
Nei suoi film Milly riesce a coinvolgere tutti! 
Da sfogo a tutto il suo sapere per martorizzare il povero cristo che gode schizzandole addosso tutta la sua eccitazione. 
Sicuramente papà, vecchio mandrillo si diverte a guardare, vivendo di ricordi e poi, sicuramente infoiato, come uno stallone instancabile si possiede mamma che, ignara, a letto riposa la propria carne 
dopo una giornata di sane, e stancanti, faccende domestiche 
Rifletto e guardo l’espressione della gran porca che gode da morire ma fa anche godere da impazzire sono veramente grandi le erotiche performance di Milly.
Una scena mi basta. Sono troppo stanco il viaggio è stato sfibrante. Poi ormai sono a casa potrò 
godermela quando voglio.
Passo dalla camera dei miei. Papà russa, mamma, stranamente, smania nel suo sonno. Papà avrà avuto il tempo per scoparla ma mamma, credo, non abbia gradito e, adesso, è inquieta e nervosa nel letto 
mentre lui, scaricata la tensione si è abbandonato tra le braccia di Morfeo.
Sorrido mentre mi ritiro in camera.

Al mattino sto per uscire, ma non posso fare a meno di ascoltare: 
“Non puoi fare così… non puoi ferirmi così, passo notti insonni… ormai ti succede sempre più spesso. Ti prego devi fare qualcosa… adesso è un anno che succede…”
Certo papà sarà stato irruento stanotte con l’eccitazione che si portava dentro, dopo le erotiche performance di Milly

“lo so, hai ragione, ti chiedo scusa ma non so come mai...”

Sorrido pensando che io lo so!

“…Ho bisogno di calore, desidero dolcezza e non puoi fare così, hai il dovere di farmi sentire donna e non una volgare troia...”

Dolcezza dopo un bel porno e per di più di Milly, è un impegno che, per papà, ritengo difficile.

“Si ma anche tu non puoi comportarti così”
anche papà ha qualcosa da ridire

“Non hai cosa dire, mi devi rispetto sono tua moglie”
Caspita mamma è abbastanza risentita. Vuoi vedere che ha beccato papà a vedere i miei film e si sarà chiesta come possa fare una cosa che lei, sicuramente, trova volgare e degradante. Guardare donne che fanno l’amore senza sentimento, che godono con il corpo senza far partecipare il cuore, lo trova sicuramente deplorevole.

“Sai che ti amo ma anche tu devi capire come amarmi…”
Cazzo la cosa è seria. La reazione di mamma è forte al comportamento superficiale di papà nei suoi confronti. 
Ma se papà guarda un film vuol dire che mamma non la soddisfa, se ha bisogno di ricucirsi suoi momenti di intima solitudine, allora qualche problema esiste e poi, se è vero che abbia trasformato il suo intimo rapporto con mamma nella classica botta e via allora son cazzi.
Mamma, parrebbe dalle sue riflessioni, probabilmente, volere di più e, sicuramente, meglio.

Prendo atto che il desiderio di passione di mamma è ancora alto e desidera gioire di piaceri carnali non
ancora sopiti. È ancora una bella donna e, da quanto arguisco, ancora sessualmente viva. 
È vero è sempre stata una donna un po’ pudica, non ha mai indossato scollature accentuate, usa sempre gonne rigorosamente sotto il ginocchio, o vestitini morbidi mai attillati, quasi a voler mascherare la 
sensualità di un corpo che, ancora oggi, merita di essere ammirato e, soprattutto, apprezzato. 
Insomma mai una sana trasgressione.
Più di una volta ho ascoltato le sue reazioni a qualche regalo un po’ osè di papà. Quel vestitino 
sapientemente provocante in moderati effetti nude look
“Ma mi hai preso per qualche troietta del tuo ufficio, sono una mamma di famiglia, mica posso andare in giro mezza nuda!”

“Se non lo indossi tu questo chi vuoi che possa pavoneggiarsi, e poi mi fa morire ascoltare i bisbigli dei nostri amici sulle fantasie erotiche che ci coinvolgono”

“Ma sei un porco, non dire sciocchezze… mi vuoi far vedere mezza nuda, per il piacere degli altri. Sei solo un maiale! Se mi va, lo faccio a casa… e da soli...”

Papà è sempre stato un po’ libertino e, qualche volta, anche licenzioso e, a mio giudizio, con quel po’ po’
di femmina accanto, con ragione. 
Cosa c’è di più stuzzicante del sapiente gioco delle trasparenze o saper mascherare, con ricercata 
fantasia, un provocante corpo femminile il tutto per suscitare interesse ed invidia.
Poi emblematica è stata una sua reazione all’acquisto di un particolare perizoma che papà le ha regalato
anni fa per la festa delle donne.
“Dai non è mica brutto… ti starebbe bene”
“Quel filino tra le chiappe mi infastidisce…”
“Però non puoi riconoscere che non è intrigante prova ad immaginare il tuo culetto con un pantalone 
stretto”
“Ehi ma sei proprio un maiale!!!”
Riflessioni che nel tempo hanno, sicuramente, lasciato il segno. Vuoi vedere che anche nell’intimo mamma mantiene questa sua forma di riservatezza mentre papà sicuramente la vorrebbe più spigliata, e
certe reazioni, in qualche maniera, hanno smontato le erotiche fantasie di mio padre. 
Quasi quasi legittimo il suo attuale modo di fare. Anzi è un miracolo che non si sia ancora fatto l’amante, poi voglio vedere mamma a cosa si attacca!

Eppure nel rivederla dopo circa un anno l’ho trovata più spigliata, almeno questa è la mia impressione. Qualche innocenti magliettine domestiche, indossate in casa, nell’offrirmi l’opportunità di sbirciare oltre il lecito me ne danno la conferma. È devo essere sincero è un gradevole bel vedere. 
Noto anche che ha accentuata quella sua vaga somiglianza con Milly, alta anche lei ma quello che più la rende 
somigliante sono le carnose labbra ed ancor di più il grosso e formoso seno. Si è fatta i capelli di un castano acceso con la stessa acconciatura di Milly nelle ultime sue 
performance.
Papà potrebbe chiederle di vedere assieme i miei film, magari coinvolgerla in un gioco di tacita complicità con l’intento di trascinarla in nuove fantasie e, assieme, esaltare quelle sue passioni non sopite. 
Immagino la reazione di mamma, donna di sani principi, impegnata solo dai suoi pensieri per la 
famiglia e alla sua casa, con la ragione del pudore nei suoi sentimenti, sdegnata rifiuterebbe le porche proposte di papà 
Non credo che papà possa trovare in mamma la complice di notti calde e intriganti.
E’ quasi impossibile!

Il mio chiodo fisso, mi distoglie da queste riflessioni, adesso devo saper scegliere cosa regalarle. Voglio essere originale. Regalarle un qualcosa che sia valido per le due ricorrenze. 
Compleanno e anniversario. Si ma cosa? E la qual cosa non è facile. Sono giorni che ci penso, ma stavolta la mia fantasia non mi è di supporto. E’ il quinto giorno che giro per il centro guardando vetrine, cercando di farmi venire un idea. E devo pure sbrigarmi i giorni passano in fretta. 
La via principale dovrebbe offrirmi qualche opportunità, scarto a priori un gioiello, ci penserà 
sicuramente papà e, certamente, con lui non posso competere, un regalo per la casa lo trovo 
assolutamente poco originale e poi non vorrei pensasse che la identifico solo come la regina della casa. 
Un vestito sarebbe l’ideale ma visto i gusti di mamma sarebbe qualcosa di anonimo che resterebbe 
nell’armadio e sicuramente non rappresenterebbe certo un ricordo per il suo anniversario. Mi restano 
poche scelte. Voglio trovare qualcosa di personale che ogni volta lo guardi pensi a me, si ma cosa. 
Un caffé è la pausa che mi ci vuole.. 
“Ehi! Come stai? “Dio quanto tempo. Quando sei tornato? Ti sei laureato? Ti fermi in città?...” 
Un fiume in piena. Con le braccia strette al collo, Michela, compagna di liceo, anche lei in pausa caffé.
Non è stata solo compagna di liceo ma colei che mi ha iniziato al sesso. Un pomeriggio a casa sua, tra una ripetizione di filosofia ed un full immersion di latino, ho assaporato, per la prima volta il calore di 
una bocca sul cazzo. Un favoloso pompino è stata la mia iniziazione al sesso!
E adesso con questa gran minigonna il top aderentissimo e il suo profumo di donna basta un semplice contatto per rinverdire il mio ricordo.
“Ti trovo bene. Che stai facendo?”
Le racconto del mio problema, probabilmente lei saprà darmi quella dritta che mi ci vuole.
“Dai vieni con me forse ho quello che ti serve”
Michela è ora proprietaria di una boutique di raffinatissima lingerie dal target sicuramente intrigante. 
Un negozio veramente bello, vetrine che obbligano l’occhio maschile a fantasticare e alle donne di immaginare il proprio intimo charme avvolte tra la delicata seta, il pregiatissimo pizzo e l’intrigante trasparenza dell’organza.
“Di tua mamma ricordo i bellissimi occhioni blu, i lunghi capelli biondi, ho sempre ammirato le sue 
forme e il suo fisico da pin up. Una donna che, solo avesse voluto, sarebbe stata tra le femmine più 
provocanti della città.”
“Non credo però che riuscirei a trovare qui ciò che ho in mente per mamma”
“Sai non più di un mese fa è venuta in negozio cercava qualcosa di particolare ma, dopo oltre un ora, indecisa è andata via senza comprare nulla”
“Vedi come ho ragione” 
“Pensaci e se è come credo tornerai”

Rientro un po’ prima dell’ora di pranza. In camera mia mamma china, davanti al mobiletto servitore del mio televisore. L’impressione che cerchi qualcosa.
Quello è il mobiletto che custodisce gelosamente la mia personale collezione. E se volesse prendere le 
mie casette e, a sua tutela notturna, magari distruggerle.

“…Che fai?”
“Niente… stavo pensando che dobbiamo fare spazio, tutti i tuoi testi universitari dobbiamo pur sistemarli da qualche parte”
Un occhiata quasi persa nell’ambiente
 “...E li vorresti sistemare tutti li dentro?”
Si alza di scatto, uscendo in fretta dalla mia stanza
“Allora cosa hai deciso per la festa”
“Pensavo di stare tutti a casa, cena giù in taverna con il gruppo di amici, niente di particolare, solo una bella serata. Poi
con papà abbiamo pensato di rifare lo stesso viaggio di quando ci siamo sposati”
Una crociera tra Grecia e Egitto.
“A quando la partenza?”
“Tra una settimana”
“Son contento. Bravi almeno riuscirete a ritrovare quella intimità un po’ particolare, ma tu dai svegliati un po’” 
“Che vuoi dire?”
“Ma dai basta un po’ di piccante fantasia, non sai che sesso e amore sono facce della stessa medaglia. 
Non può esserci sesso senza amore. L’amore è passione ed ardore che porta i corpi a fremere ma può scemare senza un po’ di sfrontato intrigo e di sfacciata trasgressione. Il sesso è il collante è il piacere fisico. Entrambi stanno assieme in un binomio imprescindibile”
Mamma interdetta dalla mia riflessione, non ribatte. 
“… a proposito stasera ceno fuori. Ti ricordi di Michela l’ho rivista stamattina e abbiamo concordato per una pizza assieme. Credo farò tardi!”

“Tardi quanto....”

“Allora hai trovato quel qualcosa di originale che cerchi per tua madre?”
“Non ancora. Sono veramente in difficoltà, e ho ancora due giorni”
In pizzeria l’argomento è il mio impegno nei confronti di mamma e Michela sembra veramente 
disponibile ad aiutarmi.
“Sai ho percepito qualche problema in casa, sembrerebbe che papà non onori il suo ruolo di uomo…e mamma … lasciamo perdere parliamo di altro ”
“Sei veramente sicuro che non posso esserti utile”
“Non saprei, comunque non credo.” 
Glisso su ogni curiosità di Michela e sorvolo al suo ennesimo invito ad offrirsi per la risoluzione del 
mio problema.
“Certo venticinque anni di rapporti intimi cominciano a farsi sentire, ma credo sia ancora prematuro per
il detto “se non è zuppa è pan bagnato”. 
“Venticinque anni sono tanti per far diventare routine un qualsiasi rapporto, ardore e passione vanno 
affievolendosi, ci vuole un pizzico di fantasia e il giusto tocco di intrigo per evitare che cessino le 
speranze e comincino i ricordi”
“Che vuoi dire?”
“Non ti ho detto che oltre alla sfiziosa lingerie ho anche dell’altro… lo sai che è notevolmente 
aumentato l’interesse delle donne per i giocattolini sexy”
“Dai non ci posso credere” 
“Non hai idea del sommerso che c’è in città”
“Qui da noi, ma se siamo una città di retrogradi e bigotti…”
“Ho giochini indicatissimi per godere della frizzantezza di gioiosi momenti da vivere nelle intimità di coppia e… non solo” 
“Ma dai!”
La curiosità mi spinge a volerne sapere di più

“Sono più le donne che sono attratte dai miei articoli erotici. Mi diverto a spiarle mentre incuriosite, li 
osservano, provano a toccarli, addirittura a maneggiarli di nascosto nel negozio. Molte li hanno 
sperimentati e ritornano per chiedermi di qualche prodotto con peculiari particolari.” 
“Ma veramente?”
“È una esperienza che trovano intrigante e piacevole e la condividono spesso assieme al partner, 
proponendoli nel rapporto sessuale” 
“E tu come lo sai?”
“Apprezzano la mia discrezione, raccolgo le loro intime confessioni, cercano i miei consigli. Ho saputo creare un rapporto di intima complicità, e si dichiarano soddisfatte per aver allargato i propri orizzonti in fatto di sesso ed aver scoperto la gioia che offrono i miei giochini, e per questo mi ringraziano”
“Praticamente mi vuoi dire che è crollato il tabù del sesso artificioso”
“Certo. Così combattano la scarsa passionalità, stuzzicano la grande fantasia che solo noi donne sappiamo avere. E in questo momento ho la migliore selezione di giochini per soddisfare tutte le particolari fantasie sessuali femminili, che ti assicuro sono tante” 
“Vorresti forse farmi comprare un dildo per mia madre. Non c’è la vedo mia mamma con un coso finto tra le mani!”
Rido al solo pensiero
“Comunque sia, io avrei una idea per tua mamma e sicuramente sarà azzeccata”

Rientro oltre la mezzanotte. Il televisore acceso. Distinguo la giunonica Milly, in una delle scene più erotiche nel suo - La professoressa di lingue -
Ancora papà!
Seduta su un bellissimo divano in pelle è in compagnia di un aitante suo giovane discente. Chiacchierano. 
Resto in piedi non distolgo papà dalla sua visione, ho proprio voglia di rivedere la mia musa preferita.
In piedi seguo le scene. 
Milly, con uno sguardo languido, comincia ad accarezzarsi. Tornite cosce, fasciate da velatissime calze bianche, sono in bella mostra. E’ veramente provocante. Basta un attimo perché il giovane, ormai concupito dalla bellissima fica, le sia accanto. La invita a continuare. Milly si tocca esaltata manifestando, con gemiti intensi e profondi, il crescere della sua eccitazione. Poi, d’imperio, prende la maschia mano sospingendola sulla caldissima fica. Geme con immediatezza al morboso contatto. Le labbra serrate, schiuse solo per riceversi un dito in bocca. Mima un pompino. In un attimo è nuda, il corpo esaltato da 
un intrigante corpetto di pizzo azzurro, subito offre, al giovane amante, il 
procace seno. Lo offre al contatto di un avida bocca. I suoi grossi capezzoli sembrano voler scoppiare tra le labbra del ragazzo. Alternativamente fanno a gara per godere del frenetico gioco di una plastica lingua. 
Milly è stupenda mentre le sue mani cercano, smodate, l’oggetto del suo grande desiderio che spinge nel pantalone del giovane. Un attimo e un superbo cazzo svetta subito, preda di una imperiosa erezione, subito comincia ad accarezzare la verga in forte tensione. Pochi secondi per gemere intensamente.
E’ porca quando lo stringe tra le dita. Lenta spugnetta con arte sopraffina un magnifico cazzo. 
La lingua percorre labbra piene di ardore.

Comincio ad eccitarmi!

Seguo la lingua scorrere lentamente su tutta l’asta una prima volta, subito una seconda e ancora. Sconvolta poggia la cappella sul seno, prima su di un capezzolo poi subito sull’altro quasi a voler soddisfare un corpo in fermento. 
L’espressione da porca del viso rende tangibile la sua eccitazione, e fa crescere la mia. 
Magnifica quando stringe tra il procace seno il duro cazzo, lo avvolge tra morbide mammelle, esperte mani spingono la rossa cappella, che pulsa furiosa, a sbattere sulle carnose labbra.

Che splendida maiala!

La calda bocca è impazzita nella ricerca del senso del suo piacere, lecca e succhia stravolta 
dall’eccitazione, mentre perversa si tocca la pelosa caldissima fica. 
Una erotica visione. 
La stupenda bocca, si riceve i ripetuti colpi di una imperiosa mazza. Il cazzo picchietta ripetutamente sulla lingua vogliosa di sesso per poi sparire nella famelica bocca avvolta da carnose labbra. Spinge il capo sino a sbattere su testicoli già gonfi di piacere.
Geme da morire spompinando 
ossessa un cazzo che è pronto ad esplodere di eccitazione.

Succhia da Dio!

Una espressione da favolosa troia, quando decide che vuole scoparsi.

In piedi, serra le labbra, chiude gli occhi, la lingua nervosa inumidisce labbra arse dalla calura di una eccitazione bestiale e, lentamente, si impala per godersi lo splendido cazzo, teso e duro, stretto tra le cosce.

Una cavalcata selvaggia su oltre venti centimetri di minchia.
Dio come geme.
Il solo sentirla godere mi eccita in maniera spudorata. Figuriamoci mio padre che crede di essere solo!
Il suo viso da zoccola mi manda in estasi.
Una puledra impazzita gode su di una bestia che le sta devastando il corpo.
Il bel seno spazia sul viso del complice amante. 
Frenetica cambia posizione e, con la schiena rivolta al suo stallone, si immola alla stratosferica nerchia. Gode del piacere assurdo che il suo corpo implora.
Grida il suo piacere.

Mani impazzite si spostano continuamente sulla fica e sull’invitante seno, cercano la clitoride
martorizzandola, e poi i capezzoli pizzicandoli.
È oscena!
Milly è grande mentre la lingua, inutilmente tenta ripetutamente di dare conforto a labbra rinsecchite.
Solo per un attimo il cazzo scappa dall’intima prigione, Milly ne strofina la cappella sulla eccitata 
clitoride prima di riappropriarsi di un pezzo di carne enorme nella sua massima erezione che, impazzito, la possiede scivolando ripetutamente tra le calde labbra, Milly si tocca, le dita sembrano spugnettarlo mentre, porca, cavalca forsennata. Il seno reagisce plastico ai colpi di un cazzo sempre più duro che le sta devastando l’intimo. 
Colpi secchi, continui, ripetuti.

Ancora più sfacciata, vuole di più, a gambe oscenamente aperte, in ginocchio sul divano, la mano di Milly 
stinge con forza quel cazzo pronta a farselo mettere nell’invitante culo. Le mani sulle chiappe impegnate nell’utile azione di favorire l’animalesca penetrazione. 
Dio come entra quel cazzo dentro il culo, la bocca aperta per reagire alla mancanza di respiro di una minchia impressionante che la incula. Il viso è sofferente ma il piacere lo è molto di più, i suo gemiti mascherano il dolore un viso stravolto non dal dolore ma dal contemporaneo piacere che le dona uno splendido cazzo nel culo e due lunghe dita perse tra calde labbra e una clitoride inturgidita come non mai. 
Geme completamente posseduta dal piacere l’espressione porca del viso ne è l’emblematica, palese, conferma. 

Sono veramente eccitato!

Le dita del giovane, contemporaneamente, stringono i capezzoli di mammelle che reagiscono 
impazzite ai colpi secchi e profondi di una cazzo che si fa strada nello stretto orifizio.
Milly continua a stimolare la clitoride con 
crescente passione. Geme intensamente di un piacere che non ha limiti.
Il suo corpo richiama sesso e lei offre tutto il suo essere una gran maiala. 

Estasiato ammiro quel suo magnifico seno reagire, quasi nervoso, ai secchi colpi. La grande bocca aperta al bisogno di respiro. Le labbra sempre più serrate e la lingua sempre più impazzita.

Ora in ginocchio, una mano afferra il cazzo e avvia una delle sue più intriganti pugnette. Un impegno consapevole di chi sa di essere padrona assoluta del piacere altrui. Un’artista!
Pochi colpi per offrire a ospitali labbra, il seme di una eccitazione che non ha limiti. Un primo schizzo, subito un secondo ed ancora un terzo. Sborra potente che vuole tutta tra calde labbra e un disponibile viso. Milly è l’unica a saper coniugare piacere, sfrontatezza.
Strofina il cazzo tra le sporche labbra, lo succhia, la mano continua eccitata a percorrere un asta che non accenna a perdere potenza. Ancora schizzi impetuosi sul viso, ripetuti si perdono tra le labbra, il maschio seme si fonde tra l’assetata bocca e l’opulento seno 
Mamma che bocca che ha Milly!
Bellissima, così grande da riuscire, sicuramente, a donare piacere a più di un cazzo (e lo ha fatto). Una bocca caldissima con la sborra che le cola tra le labbra a irrorare i capezzoli.
Milly non intende fermarsi, intende gioire appieno di quel calore succhiando sino all’ultima goccia. Il 
cazzo sparisce tra avide labbra mentre continua a schizzare non ancora sazio.
L’espressione del suo viso conferma la magnifica scopata. 
Dio come è brava! 

Dieci minuti di sesso fantastico!

Mi avvicino al divano, senza accorgermene ho il cazzo duro stretto nel pugno, la mano tira lentamente, papà sarà infoiato, pronto a scaricare la sua alta eccitazione su mamma che, ignara, dovrà subire l’ennesima mascolina reazione…
ma… un pantaloncino corto, un corpo sdraiato sul divano, una gamba leggermente sollevata, appoggiata allo schienale, l’altra a terra, una magliettina corta, in mano qualcosa, e una folta rossa capigliatura. 
 “MAMMA!”
Cazzo è lei che guarda i miei personalissimi film
 “TESORO!!! …”
In evidente difficoltà copre, in fretta, la sua nudità
“… Non è come tu pensi…”
Oddio non è che ci vuole molta fantasia nel vedere una donna con la testa reclinata all’indietro, gli 
occhi chiusi, le labbra serrate per contenere profondi gemiti di piacere, una mano sul procace seno l’altra a strofinare la punta di una lunga banana tra l’intimo incrocio alla ricerca di un solitario, morboso, piacere.
Faccio appena in tempo a mascherare la mia di nudità, per seguire il suo ritirarsi impacciata in camera sua.

Giusto il tempo di chiudere il televisore e, piuttosto frastornato da una verità che mi confonde, mi 
sposto in camera.
Infilo un pantaloncino e, nel mentre mi stendo a letto
“Tuo padre è oltre un anno che non mi tocca e io ne sto maledettamente soffrendo, l’ho scoperto che si masturbava guardando uno dei tuoi porno… di quelli che tieni in quel mobiletto” 
Forte è il suo imbarazzo, il viso tirato, gli occhi lucidi, la voce tremula
“Mamma non ti biasimo e poi perché dovrei, sei sempre una donna (e che donna!)”
Percepisco il suo respiro crescere di intensità, singhiozza mentre confessa con evidente difficoltà il suo stato d’animo di donna ferita. Tenta di giustificare a me le sue debolezze di femmina ancora viva. Atteggiamento che, pur contro la sua morale, l’ha vista costretta a godere, in solitudine, di momenti di intimo piacere. 
“Ho quarantotto anni e mi sento viva, ho diritto ad essere trattata come una moglie …anche di notte”
Allora quelle riflessioni che ho ascoltato...
“Non ti preoccupare è tutto assolutamente naturale”
Cerco di darle il necessario conforto
“Poi ho cominciato anch’io a guardare quelle scene e ne sono rimasta coinvolta…voi godete con gli occhi noi donne abbiamo bisogno di fantasia, e ho cominciato a sognare….”
La magliettina mi offre la innocente provocazione di un seno stupendo che si gonfia al suo singhiozzare
ad ogni respiro, gli ancora duri capezzoli modellano l’esile tessuto, le lunghe gambe si incrociano sfregano, nervose, l’una contro l’altra. Parla passando nervosamente la lingua sulle pronunciate labbra 
“Adesso si è fatti tardi è meglio che tu vada a dormire non è il momento di piangere vedrai tutto si 
sistemerà e poi domani è il tuo compleanno, vedrai in viaggio sarà tutto diverso”
“Ti prego non pensare male di me....”
“Non ti preoccupare...”
Si china per un bacio affettuoso sulla fronte, stavolta volutamente guardo al di la della maglietta perdendomi nella intrigante profondità del solco che divide le sue grosse, e belle, mammelle, si volta dandomi la schiena, le sue mani raccolgono un viso sofferente, ma i miei occhi si soffermano su un fondoschiena piuttosto 
invitante.
Mamma è veramente una bellissima donna, papà deve essersi proprio rincoglionito. 
 
Solo, negli occhi il corpo di mamma che freme alla eccitazione di Milly mentre gode con uno 
stratosferico cazzo tra le labbra e, senza accorgermene, mi ritrovo con il mio che pulsa nervoso tra le mie mani. Lentamente tiro.
Sono morbosamente duro, quasi mi fa male, tosto come mai l’ho avuto. Tiro con i gemiti di Milly ancora vivi nelle mente fantasticando 
sull’eccitato corpo di mia madre.
Mai un pensiero osceno su di lei, nessuna sporca fantasia, ma ora immagino di perdermi nella procacità delle sue morbide mammelle, accarezzare un corpo in fermento, bearmi dei suoi tremori, ascoltare il suo sicuro gemere di piacere stringendo tra le mani l’oggetto del suo intimo desiderio pronto a soddisfare la sua (dichiarata) enorme voglia di cazzo. 
Vengo schizzando il mio piacere sul corpo con un pensiero ormai chiaro: Ora so cosa regalare a mamma...
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Commenti per 1 Mamma guarda i miei film porno (un omaggio alla conturbante Milly) :

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