incesto
Intrigo in famiglia 4
di geppettino2003
05.03.2011 |
45.694 |
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"Alterna la lingua furiosa sul glande ed è veramente in difficoltà a mantenerlo in bocca..."
PERVERSI PENSIERI“Hai combinato un vero casino. Ma dico non potevi stare più accorto. Capisco che è difficile alla tua età resistere. Non sapevi che tua madre era in casa e che stava per uscire. Cazzo aspettavi!!!”
Mio figlio, veramente dispiaciuto, ascolta la mia paternale. Mia moglie di la sa del mio discorso. Lo abbiamo pianificato assieme. A dire la verità il suo desiderio era una feroce reprimenda tale da riportare il loro rapporto nell’alveo del massimo rispetto dei ruoli.
Quella donna sensuale e provocante è sua madre e quel ragazzetto esuberante, e sfrontato, è suo figlio. Un figlio che si eccita morbosamente nel vedere il corpo della madre.
“Tua madre nel suo ruolo di donna non ti appartiene; per te è la donna che ti accudisce, ti coccola e, quando ne hai bisogno, ti da il giusto conforto. Sono quelli i momenti dove è massimo il suo ruolo. Il resto appartiene alla sua, nostra, sfera del personale. La sua trasformazione in femmina è qualcosa che riguarda il nostro privato.”
Io, memore del mio passato, cerco con la mia predica di fargli capire che sua madre è anche donna ed in quanto tale alla ricerca della passione. Una passione alta, intensa, ma intima.
Non so perché ma gli confesso anche i miei turbamenti adolescenziali. Implicitamente cerco di fargli capire che certe cose possono pure accadere, ma sono turbamenti adolescenziali che non possono, o devono incidere nel sano equilibrio di una famiglia.
“anch’io ho avuto il tuo stesso problema. Per anni ho spiato il corpo di mia madre. La seguivo in ogni suo domestico movimento. Erano altri tempi dove bastava l’orlo di una gonna un po’ più corto e una magliettina un po’ scollata per suscitare perniciosi pensieri. Abbracciavo mia madre attentando, con atteggiamenti subdoli, al suo corpo. Ho fantasticato notti intere su quel mio innaturale amore per lei. Ma fortunatamente (preferisco non confessare la verità) nulla di sbagliato è successo. Ed il tempo mi ha aiutato a capire che la mia crescita sessuale non avrebbe potuto coinvolgere la donna che mi stava costantemente accanto.”
Mi guarda come fosse inebetito!
Una morale nella quale credo poco ma che il mio ruolo di padre mi impone!
“e adesso a parti invertite ci sei tu. Tua madre non intende sorvolare su ciò che è successo. Solo il tempo potrà aiutarla a dimenticare e tu dovrai stare molto attento. Ti offriamo una chance non te la giocare. All’uscita da scuola il sabato andrai a stare con i nonni e ritornerai a casa il lunedì dopo la scuola. E questo per un intero mese. ”
Credo di essere stato poco credibile ma devo confessare che parlandogli la mia fantasia spaziava tra il mio inconfessabile passato e quell’intrigante nostro presente.
Un presente che ormai, da qualche mese, ci vede come coppia alla ricerca di momenti dove la trasgressione va a fondersi con il peccaminoso.
Sperimentiamo nuove avventure che tengano alto il nostro rapporto intimo. Le mie voglie di gioire di nuove sensazioni mi ha portato a proporle serate dove il suo corpo fosse al centro di interessati apprezzamenti. La sua voglia di peccato inizialmente cozzava con l’indole di donna puritana e discreta, una riluttanza che lentamente si è trasformata in complicità, rivelando una forte propensione alla trasgressione. Adesso stiamo scoprendo il piacere che si nasconde dietro la provocazione.
Ecco come si giustificano le sue particolari ricerche di accattivanti lingerie indossate con il sapiente gioco della trasparenza e della seduzione. Non so nostro gioco potrà portarci ma è certo che lei, pienamente consapevole, ne è la prima attrice. E su questa certezza non mi pongo alcun limite alla decenza!
Ed è, anche, per questo che abbiamo deciso di restare soli nei nostri fine settimana. Un mese che potrà aiutarla a dimentica l’increscioso accaduto e restituirle la sua innata voglia di trasgredire!
Ascolto la sua paternale, con un turbamento interiore che mi fa star male.
Il mio pensiero torna costantemente a quel momento che ha visto artefice mio figlio. Mi chiedo come potrà essere adesso lo stesso il rapporto con lui. Come potrò fargli passare ogni sporca fantasia sul mio corpo. Come sarò capace di impedirglielo?
Mi è difficile impormi quell’attenzione necessaria ad evitargli ogni occasione che faccia crescere quelle sue perverse fantasie. In casa saranno mille le occasioni per suscitare quei suoi morbosi momenti di cui sono stata incolpevole fautrice.
Devo essere sincera, alcuni segnali li avevo avuti. Quel suo essere sempre più spesso in casa. Vedermelo d’improvviso alle mie spalle. Accondiscendere innocente ai suoi continui abbracci.
Ma non ho dato importanza alla cosa.
Mille volte non sono stata a guardare se avessi o meno indossata il reggiseno, non mi sono mai posta problemi nel lasciare qualche porta aperta mentre mi preparavo per le mie serate con suo padre. Ne alcuna attenzione ho prestata ai miei movimenti in casa. Movimenti sicuramente naturali di una donna che sa di avere una plastica figura e che suscita più di un particolare interesse. (le mie notti ne sono la conferma).
Può darsi che abbia scoperto i nostri giochi di coppia e questo abbia potuto suscitare le sue imperiosi eccitazioni.
È forte il pensiero che si sta facendo strada dentro di me: la prima esperienze carnali di mio figlio mi hanno visto direttamente coinvolta. Devo prendere atto che il mio corpo lo stimola procurandogli una eccitazione bestiale. Mi sono fatta convinta che non riesce a governare i suoi pensieri ma questo non lo può giustificare. La sua sfrontatezza è stata chiara!
Ora ogni mia azione è condizionata dalla sua possibile reazione.
Copro costantemente le toppe delle porte, chiudo bene la porta della mia camera, indosso abiti larghi e per niente aderenti, evito di assumere posizioni che siano motivo per perniciose fantasie.
Anche il mio rapporto intimo si è modificato. Quei goliardici atteggiamenti in casa con suo padre sono adesso condizionati dalla sua costante presenza.
Ho paura che vedermi possa suscitare ancora nuove eccitazioni e scoprire la vera indole di quella femmina che per lui è mamma!
I miei 44 anni non mi hanno assolutamente sopito come femmina, mi sento ancora calda e disponibile per momenti di intima trasgressività. Riesco ad essere accattivante come donna che, se sapientemente motivata, riesce a coniugare esperienza e fantasia per essere considerata una gran femmina da letto. Mi piace guardarmi allo specchio, l’immagine, mi restituisce un bel corpo, qualche chilo in più, equamente distribuito, non guasta, anzi, credo, esalti enormemente la mia maliziosa femminilità.
Sento vivo il desiderio di farmi possedere da un bel muscolo che la mia sensualità sa eccitare al punto giusto. Per questo ho avviato una sottile strategia tesa a farmi coinvolgermi in qualcosa di particolare. Il mio uomo ha impiegato un po’ di tempo a percepire questa mia esigenza, ed io non ho immediatamente aderito.
Farmi passare subito per troia non mi avrebbe cero aiutato!
Adesso complici giochiamo alla ricerca di nuovi stimoli, lingerie particolari e sottili provocazioni che servono a rinverdire la prestanza fisica del mio uomo, e soddisfare, contemporaneamente, le mie esigenze di amante passionale vogliosa di cazzo.
Le nostre sere sono all’insegna della provocazione da materializzare in privè nell’assistere a spettacoli erotici dove partecipo attivamente a lap dance piuttosto spinte alla ricerca di accattivanti sguardi che stimolano l’accentuare del mio sculettare. Ho offerto consapevole il mio corpo a mani protese per palpeggiamenti mirati a sondato la tonicità delle mie chiappe o la morbidezza di un accattivante seno, restituendomi una interiore soddisfazione. Poi a casa ci raccontiamo le nostre rispettive considerazioni e contestualmente ci abbandoniamo al piacere della carne. Il mio spirito di emulazione è così forte che il mio uomo apprezza le mie performance tale da invitarmi a manifestazioni più pubbliche che private.
E l’atteggiamento del padre non mi aiuta. Da quel giorno sembra aver perso quel pudore che ci siamo imposti in casa. Sono costanti le sue battute dai doppi sensi. Palesi sono i palpeggiamenti al mio bel culo. Così come scostanti sono i suoi risolini. Quel suo fare mi indispone!
Mi impongo di evitare qualsiasi sporco pensiero al corpo di mia madre, ma mi è veramente difficile. La notte non mi aiuta. Basta chiudere gli occhi e me la rivedo nella sua provocante lingerie. Rivivo l’eccitazione delle sue morbide mammelle. Il cazzo pulsa frenetico al ricordo della sua mano per pochi attimi su di esso. Mi inebria, facendomi eccitare, il ricordo del calore delle sue cosce tra le mie. La rivedo inerme che subisce i miei fiotti di piacere. E tiro violento su di un cazzo che non intende scordarsi quanto provocante e porca sia mia madre!
Durante il giorno la seguo nel suo fare con la speranza di poter ancora godere del suo sensualissimo corpo. Neanche la paura di beccarle di nuovo frena i miei più perversi pensieri! Mi sento quasi autorizzato a continuare nelle mie perversioni dalla confessione di mio padre. Quante seghe avrà dedicato a sua madre. Mia nonna, che adesso, nei miei fine settimana, ha preso il posto di mia madre.
Ed è passato un mese pochissime sono state le occasioni per manifestare le nostre fantasie. Ho avuto poca voglia di trasgredire è stata forse la paura di offrire a mio figlio un qualsiasi spunto per incentivare morbose voglie. Ma oggi mi sento di nuovo pronta!
È passato un mese e la mia donna non è riuscita a sfuggire a quel suo problema. Più di una volta, assente, ha lasciato cadere le mie provocazioni. Ma oggi sono certo riuscirò a scuoterla!
È passato un mese e da lunedì sarò finalmente sempre a casa. Non so cosa potrà accadere . il mio desiderio al corpo di mamma non è per nulla scemato Però oggi!!!!….
È sabato ed il ragazzo starà dai nonni ed io è già due ore che sfaccendo in cucina. Lui è già tornato con la spesa settimanale e mi è accanto. Con fare apparentemente sbadato. Lo aspettavo. Ieri sera le sue battute mi hanno stimolato. Ed adesso avvio una sottile strategia di mirata provocazione. Salgo e scendo il piccolo predellino con fare atletico. Il seno sballottola in modo sincrono ai miei movimenti, piego il busto, per raccattare lo scatolame, offrendogli, tutta la sensualità del mio seno che, sembra, quasi debordare dal provocante decolletè.
Interessato segue i miei movimenti.
Minuti di sopraffina tattica accompagnano tutto il mio fare, gli volto volutamente le spalle per fargli apprezzare le rotondità del mio bel culo. Non senza morboso interesse comincio, contemporaneamente, a scrutare se dal suo pantalone vi è quel segnale che mi aspetto.
Il mio è tutto nella sensualità dei diventati già grossi capezzoli!
Lui si china per porgermi lo scatolame ed io salgo dell’ultimo gradino della scaletta. Gli offro volutamente quello che c’è sotto la corta gonna. Prende atto che stamattina non ho indossato intimo.
Mi sento una puttana, con i suoi concupiti occhi sul mio bel culo. Ancheggio plastica all’altezza del suo viso mentre sono indaffarata a riordinare le ultime cose. Sono certa, ha ammirato il mio seno, restandone estasiato. Sono troppo stuzzicante perché ciò non accada, ancora gli offro il bel culo, libero da costringimenti, contraggo continuamente le chiappe e già vedo la sua possente erezione. Continuo a rassettare con l’incentivo dei suoi occhi addosso, entrambe le cosce si riscaldano dei miei umori che i riccioli della fica non riescono a contenere.
Sento distintamente bagnarmi le gambe, i capezzoli inturgiditi dalla mia stessa provocazione e l’odore del mio sesso, diffuso nel piccolo ambiente, fa crescere in me la voglia di essere scopata.
La mia provocazione mi ha coinvolto e sono certa dell’eccitazione che sta crescendo nel mio uomo, vedo quel suo cazzo cresciuto a dismisura e questo mi esalta sessualmente.
Mi volto di scatto e lo sorprendo con entrambe le mani nei pantaloni, fermo davanti a me, con la splendida protuberanza che chiara dalla tuta evidenzia lo stato del suo forte coinvolgimento al perverso gioco che ho avviato.
“Ti vedesse tuo figlio si consumerebbe le mani”
“ma smettila!”
“Non penserai mica che abbia smesso di spiarti. Lo starà facendo senza che tu te ne accorga e poi si chiude in bagno a massacrarsi l’uccello dedicandoti il suo piacere”
“Ma tu devi essere scemo sono sua madre”
“No da adesso in poi per lui sei la femmina che per prima ha stimolato la sua erotica fantasia”
“sei proprio un porco...”
La sua riflessione mi scuote ma adesso non è il momento per pensare. Oggi voglio provocarlo!
“ti piaccio eh? Maiale? Adesso ti faccio vedere io come si fa una vera sega”
Scendo la scaletta, mi avvicino e in assoluto silenzio e comincio a trafficare sul laccio della tuta per arrivare al mio scopo. Anche lui non indossa slip. Lascio scivolare a terra il capo e …….. un cazzo stratosferico, così duro che sembra marmo, è magnifico. Pulsa al contatto con le mie mani, non riesco ad impugnarlo in tutta la maestosa erezione, tutta la cappella fuoriesce dalle mani.
Comincio a massaggiarlo lentamente ritornando assoluta padrona della mia vera indole puttanesca!
La mia voglia di cazzo cresce incontrollata, la sua provocazione scatena i miei bassi istinti, desidero quel suo muscolo scassarmi la bocca, la fica, il culo. Desidero ardentemente sul mio corpo eccitato la sua calda sborra. Solo il poter gioire di quel possente arnese può placare la mia fame di cazzo.
Stringo forte e sento nitidi e forti i battiti di una verga in piena erezione. Genuflessa avvicino le labbra, le mani soppesano i grossi testicoli e la sacca che li contiene percependone il contenuto, la lingua lenta inumidisce la verga scivolando su di essa per ripetute volte. Le mani si alternano alla bocca, mi sforzo in tutta la mia libidine ad ingoiarne l’intera dimensione.
Soffoco con il cazzo in bocca ma non mi interessa, la voglia che accentua la mia foga supera ogni mia recondita difficoltà, sforzo la mia gola sino ad ingoiarne la cappella. Percepisco nette le sferzate imperiose al palato ad ogni contrazione del muscolo teso. Sento le guance lacerarsi nel mantenerlo in bocca.
Mamma è veramente una maiala, in ginocchio guarda papà in faccia con una espressione da vera porca, con il suo cazzo durissimo in mano, mentre tira un pompino meraviglioso!
Si ragazzi ho seguito ieri sera mio padre che ambiguo anticipava la sua intenzione. Stamattina ho solo fatto finta di andare a scuola. Dieci minuti dopo essere uscito sono tornato a casa. Sapevo che mamma si sarebbe preparato per una scopata selvaggia. E non volevo perdermela.
Ora sono lì dietro la porta della cucina e con il cazzo in piena erezione. Non mi frega niente se vengo scoperto. È più forte di me! La seguo slacciare il nodo della camicetta che separa la sua pelle dal diretto contatto con l’enorme cazzo di papà vibrante di piacere. La lussuria è assoluta padrona dei loro corpi. Mamma freme nello stringere il suo corpo al teso muscolo di papà, il solco del seno, sul quale sta strusciando perversa un enorme cazzo che continua a crescere a dismisura, non riesce a contenerlo. Alterna la lingua furiosa sul glande ed è veramente in difficoltà a mantenerlo in bocca.
“MMMMmmmmhhhhhhhhh……”
assaporare le prime gocce di una bianca sborra che ne fuoriescono .
Cazzo! Lo sguardo di papà incrocia il mio. Lunghi secondi immobile in attesa di una reazione violenta. È fatta stavolta sono fregato. Nessuna scusa potrebbe salvarmi da una violenta cazziata.
Mentre le dita di papà sfiorano intime labbra bagnate
“oh siiiiii.... mi stai facendo impazzire”
Mamma lecca il palmo della sua mano, vi stende abbondante saliva...e con fare da vera troia comincia a menarlo sempre più velocemente, guardando mio padre negli occhi.
E mio padre guarda me.
“quel giorno era veramente duro quel suo cazzo….vero? era grosso?...fosse stato qualche altro a sborrarti addosso ti saresti eccitata… dio come sei porca…”
Papà sembra volermi rendere partecipe all’esser troia di mia madre!
“ssssiiiiii……ma adesso voglio solo godere con te!”
Nessuna reazione anzi mamma al contrario sembra compiaciuta della provocazione di papà!
In ginocchio prona, la sua crescente eccitazione deve aver scatenato la sua fantasia, deve avere la fica in calore, solleva la gonna sul bacino, mentre succhia avida l’asta della sua scatenata eccitazione e comincia a masturbarsi. Lecca avida e si possiedo con le dita. Ansima e gode di un piacere per lei devastante.
È una puttana che liberamente si abbandona al suo cercato piacere, nessun pudore limita i suoi movimenti che, anzi, accentua convinta della mia assenza! Con foga si spinge su quel cazzo duro, grosso e teso, contemporaneamente le dita raccolgono il copioso piacere che abbondante rilascia in preda alla più sfrenata libidine.
I suoi gemiti si confondono a quelli di mio padre, i loro respiri crescono, le mani di mio padre sono perse sul suo seno e stringono forti i capezzoli mandandola in estasi.
Io ho ripreso a spugnettarmi ormai consapevole che anch’io faccio parte del loro amplesso!
Mamma piano riesce ad ingoiare ancora tutto il cazzo, è tutto dentro la sua bocca, chiaro distinguo il fremito che anticipa la sborrata di mio padre. Le sue mani ben salde sul suo capo governano i movimenti della bocca di mamma. Il suo corpo trema forte ed in una esplosione di piacere, tirato fuori dalla bocca di mia madre il possente uccello, comincia a sporcarla del suo caldo seme.
“sii vengooo aaaahhhh”
Un fiume di sperma le inonda la mano, e un'altro schizzo si deposita su disponibili mammelle.
Papà è possente nei suoi schizzi, sferzate colpiscono il viso di mamma, gocce di sborra si stampano sui capelli, sul viso, vicino alle labbra, la sua lingua ne agevola l’ingoio. Mamma assapora avida ogni stilla della eccitazione di papà. E’ inerme davanti a quell’attacco! Le mani, spalmano sul suo corpo la sborra di papà. La lingua famelica ne assapora il gusto, contemporaneamente devasta la fica con due dita.
“SSSSSIIIII………”
Mamma viene in maniera sublime mentre ancora un fiotto di sperma va a depositarsi caldo sul suo viso visibilmente eccitato.
Guardando mio padre anch’io godo del corpo di mia madre pervaso di eccitazione……
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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