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Mamma…. ti scrivo ….


di geppettino2003
30.11.2013    |    24.574    |    2 7.4
"Attendo, impaziente, le tue riflessioni..."
… non so perché, ma stasera sento forte il bisogno di sentirti vicino, così riesco a percepire la tua presenza. E' vero ci sentiamo ogni giorno, ma i nostri colloqui su Skype sono sempre gli stessi, incentrati ai miei bisogni, sul mio stare così lontano da casa, su come procedono i miei studi e altre amenità simili. Ora invece ho bisogno di altro… un particolare conforto, quel sollievo che in alcuni momenti solo una donna è capace di dare.
E oggi è quel tuo essere donna che mi è necessario!
E’ già quasi sei mesi che sono a Londra per completare i miei studi e contestualmente migliorare la lingua, ma credimi la solitudine si fa maledettamente sentire E stanotte più degli altri giorni! Durante il giorno nessun problema, gli impegni assorbono interamente la mia giornata ma la sera è dura, studiare sino a tarda notte e poi stentare a prendere sonno, sdraiato solo a letto con un solo pensiero a farmi compagnia.
E le ore, lente, trascorrono pesantemente.
È tanto che ci penso, forse la penna riuscirà a dirti quello che le parole non riescono a fare. La distanza e la solitudine sono un ottimo incentivo per parlarti con il cuore in mano e…. non solo!

Non preoccuparti, per questa mia iniziativa, anche se potrà sembrarti strana, tutto procede senza particolare problema. Gli studi sono perfettamente in linea con il programma, ma il prendere atto del repentino distacco dai profumi di casa e dalla tua compagnia è un qualcosa che mi affligge. Aderire alla tua richiesta di un forzato distacco mi è stato difficile. Ma se allora la ritenevo giusta, consapevole di un sacrificio necessario, oggi comincia a pesarmi.

Credimi mi dispiace per quello che è successo!

Ma i mesi passati in solitudine cominciano a pesare per chi come me aveva delle … sane abitudini… e stare in una terra straniera, dovendovi rinunciare comincia a dare segnali un po’ pesantucci. I miei impegni di studio non mi permettono molte distrazioni per cui intendo finire questo master e tornarmene al caldo della mia terra, alle puzze di casa mia ….ed al calore della mia dolce mammina.

La signora Anne che mi ospita è tanto buona e disponibile, tu non l’hai conosciuta ma posso assicurarti che è veramente gentile. Anche lei come te è separata da un paio di anni e per arrotondare le sue entrate affitta una camera della sua bellissima casa agli studenti. Il vantaggio di essere vicino alla facoltà compensa le sterline in più che devo corrispondere per la pigione.
Anne mi considera come il figliolo che non ha mai avuto e fa di tutto per ridurre l’inevitabile disagio che sto vivendo. L’unica limitazione che mi ha imposto non vuole donne in casa che, se pur giusto, è dura doverla sopportare.
I suoi quasi quarantotto anni non traspaiono assolutamente, è gioviale in tutte le sue manifestazioni e questa la aiuta nello spirito. Mai in disordine sempre ben vestita e qualche volta, devo riconoscere, è anche un po’ provocante nel suo naturale abbigliamento ma non c'è, ti assicuro, assolutamente malizia nei suoi atteggiamenti.
Anche se devo ammettere che ha un bel corpo, lunghi capelli rossi quasi sempre raccolti in una sbarazzina coda di cavallo, un morbido seno piuttosto procace che ostenta con una estrema spontaneità, nei suoi accattivanti decolleté, per carità mai volgari ma apprezzabilissimi. Il fisico è tonico e delle splendide gambe, fasciate sempre con eleganti collant, rigorosamente neri, valorizzano un fondoschiena che si lascia ammirare e… sospinge pure, qualche volta, a perniciosi pensieri ….. che tante volte materializzano particolari … fantasie!
Sono molti i punti in comune con te. In alcuni suoi atteggiamenti ti rivedo, specialmente nelle tue amorevoli attenzioni verso me, il tuo prodigarti per soddisfare ogni mio capriccio adolescenziale, la tua affettuosa presenza, mai invadente ma sempre puntuale e poi … il tuo essere donna … affascinante!
Tutto quello che Anne compie, le sue plastiche movenze, il suo accattivante modo di guardarmi, e principalmente il suo modo di esaltare il corpo è un continuo ricordarmi la tua figura ed in particolare… il tuo charme…
Si perché ho sempre ammirato la tua femminilità….. il tuo saper essere una bellissima donna…!

Stamattina una strana euforia accompagnava Anne nel servirmi la prima colazione e questa sua allegria ha trasmesso anche me un positivo atteggiamento. Abbiamo preso il caffè assieme e ne ho approfittato per chiederle delucidazioni sulla sua allegria. Mi ha confessato ridendo, un riso carico di malizia, che in serata avrebbe cenato in casa con un vecchio amore, che non vedeva da alcuni anni, per poi, strapparmi una promessa, lasciando a me ogni possibile…. considerazione!
Rientrato intorno alle diciannove la mia cena era già pronta, servita rigorosamente in camera, con un classico post-it a ricordarmi della mia promessa. Lei era invece prontissima a ricevere il suo uomo, con indosso una elegante camicetta bianca, delicatamente trasparente allacciata in vita che lasciava trasparire gli accattivanti ghirigori del reggiseno, una gonna in morbidissima pelle di un rosso fuoco, corta un po’ sopra il ginocchio con un profondo ed intrigante taglio laterale che, con movimenti più o meno accentuati, lasciava intravedere l'iniziale bordo scuro di un frivolo reggicalze in pizzo nero.
Mi sono sempre chiesto come fate voi donne a restare in equilibrio sui vostri trampoli e lei oggi mi ha dimostrato che camminare spedita su tacchi stratosferici non è poi così difficile, anzi mi ha anche svelato un segreto: il tacco aiuta a muovere armonicamente il fondoschiena per trasmettere meglio la sensualità che il corpo riesce a sprigionare.

Ed oggi, credimi, la sensualità di Anne traspariva tutta nel suo leggiadro …sculettare!

Indaffarata in casa per sistemare con cura gli ultimi particolare, una tavola imbandita con al centro candele profumate, già accese, una illuminazione soft studiata nel particolare, un profumo di roast beef da far venire l’acquolina in bocca, e poi lei …..lei... uno spettacolo paradisiaco!
Ho rivisto te, nella tua attenzione nel sapere abbinare i tuoi capi di abbigliamento, la tua civettuoleria nel prepararti nelle occasioni particolari, l’ostentare maliziosamente un fisico che, a dispetto dei tuoi anni, è veramente … seducente!

…Il corpo splendidamente sexy…della mia mammina!

Il trillo del campanello era il segnale per onorare la mia promessa, anche se la curiosità che mi ha assalito è stata forte. Volevo assistere all’evolversi di una serata sicuramente intrigante, ma poi mi sono convinto che non era proprio il caso.
Un paio d’ore son passate e gli iniziali colloqui, che riuscivo a percepire, si sono affievoliti. Credevo che la serata di Anne stesse per volgere al termine, ed invece…..
Era da poco passata la mezzanotte e, filtrati dalle esili mura che separano le nostre camere, ho ascoltato maliziosi sorrisi interrotti da profondo sospiri per cui non mi è stato difficile immaginare cosa stesse accadendo nel suo grande letto posto al centro della stanza.
I primi conciliabili, di pochi minuti in verità, sono stati, quasi immediatamente, sostituiti, da risatine accattivanti e poi in breve, da inequivocabili gemiti di un piacere che gradatamente stava salendo fino a diventare infinito. Sibili intensi e prolungati che permeano i muri dell’appartamento, amplificati dall’assoluto silenzio notturno di una casa vuota. Gemiti profondi di una femmina sconvolta da un estremo piacere mi hanno distratto dal mio studio.
Ne sono rimasto emotivamente coinvolto.

Ascoltando il profondo respiro di Anne si sono ravvivati i ricordi delle mie notti a casa e, come in quelle notti, è parimenti forte la mia emozione!
La mente si è liberata dei suoi impegni e ha cominciato a fantasticare - …Ho immaginato il suo corpo, impreziosito da intima lingerie, scuotersi, ed impazzire, tra le sapienti mani del suo amante, ho fantasticato vedendola partecipare attivamente a chissà quale erotico supplizio, abbandonandosi ad un piacevole tormento. L'ho sentita gemere con un trasporto carico di forte lussuria, sussurrando al suo uomo frasi calde ed affettuose. L'ho immaginata ricercare avidamente con le mani quel qualcosa che la rendesse caldissima femmina, poi percepire distintamente il suo concedersi al piacere di un coinvolgimento carnale. Rumori secchi, leggermente attutiti, mi hanno lasciato fantasticare sul suo corpo offerto sul passionale talamo con i lunghi capelli sciolti a coprirle il seno mentre aspettava, in trepidante attesa, il calore della linfa che avrebbe fatto rifiorire la femmina che è in lei!

Ed io qui, solo, chiuso nella mia camera davanti una tua bellissima foto. Foto che ho messo in valigia e che in tutti questi mesi mi ha fatto compagnia. Ti confesso che ho diverse tue immagini alcune delle quali carpite a tua insaputa in momenti di intima solitudine.
Foto che restituiscono l'espressione di una bellissima donna!
Ed è proprio in questo momento, guardando il tuo sorriso, che ho preso il coraggio a due mani ed ho cominciato a raccogliere i miei pensieri. Riflessioni che mi attanagliano e che ancora, non so se mai riuscirai a leggere!
Mamma da quel giorno il mio sentimento nei tuoi confronti si è trasformato in un qualcosa di molto più… intenso…! Oggi sento il bisogno di riportarti le intime emozioni degli ultimi mesi vissuti accanto a te, che non ho mai avuto il coraggio di confessarti, ma adesso, l’esser consapevole che il mio pudore resterà chiuso in queste quattro mura mi infonde la forza che … allora mi è mancata!

La memoria ripercorre gli anni passati, il trascorrere felice di una vita domestica, momenti sereni che riempivano le nostre giornate, il tuo bel rapporto con papà, che diventava intimo quando interpretavo i suoi sguardi, preludio alle sue fantasie notturne. Nessun problema sconvolgeva la mia mente, né alcuna considerazione associavo alla chiara e impaziente tua spasmodica attesa. Aspettare che passasse almeno un ora dal mio ritiro in camera, per offrirti in quell’intimità che la tua passione faceva ardere. Ti confesso che, crescendo, qualche volta andavo a letto prima solo per anticipare di qualche ora il vostro caldo accoppiamento ed ascoltare, in religioso silenzio, ogni gemito… ogni frase… ogni rumore…
Quelle stesse fantasie che ascoltando Anne adesso rinvigoriscono la mia mente!
Ammetto che ho sostato per lunghi interminabili minuti dietro la porta di camera vostra solo per ascoltare il trasporto che, all’apice del piacere, ti trasformava da mamma …in amante! Si ti esaltavi come femmina, concedendoti complice, partecipe e consapevole, di momenti che ti vedevano sapiente attrice.
Sapevi trasformati dall'angelo del focolare domestico in focosa amante!
Ho immaginato mille volte il tuo corpo fremere tra le mani del tuo uomo, e scatenarsi in qualcosa che la mia fantasia non è mai stato in grado di saper materializzare. Perdonami ma devo rivelarti che, senza apparente colpa, riuscivi a suscitare in me emozioni intriganti che molte volte ho sopito… a letto da solo… per… poi addormentarmi con l'onirico calore del tuo respiro a riscaldarmi il corpo…
Così ho cominciato a sognarti, spesso, ogni notte. Il tuo corpo accompagnava il mio riposo, fantasie che devo rivelarti, oggi, diventavano, giorno dopo giorno, sempre più …audaci!
Lentamente il tuo essere donna prevaricava il ruolo di mamma con tutte le estreme conseguenze …! Per quanto tentassi di scacciare pensieri e fantasie soggiacevo inerme, sconfitto dalla figura di una donna che immaginavo vibrare di un piacere sconfinato assoluto! ….E con me al tuo fianco.

Molte volte me ne sono vergognato…!
Poi la tua tragedia personale, la separazione le conseguenti frustrazioni, quasi a lambire il baratro della depressione. La mia rabbia a vederti lentamente sfiorire come donna, e non riuscire a fare niente per aiutarti.
Ho vissuto direttamente il tuo tormento, e non hai idea quanto ne abbia potuto soffrire!
Non sono mai riuscito a darmi una ragione dell’abbandono di papà, non ho mai realmente capito le reali motivazioni. Come una coppia felice non avesse trovato le giuste soluzioni a problemi che, in verità, non sono mai riuscito a percepire.
Lentamente ho assistito alla tua metamorfosi. I giorni a seguire chiari erano le tue scontrosità, il nervosismo che accompagnava ogni tua manifestazione. Ero diventato, senza volerlo, il tuo capro espiatorio. E subivo in silenzio consapevole dei perché!
Lunghi mesi di un tuo lento adagiarsi.
Poi ho cominciato a chiedermi come fossi riuscita a superare le tue esigenze di donna sola, specialmente tu che sapevi donarti con tutta te stessa alle forti braccia di papà. Chiari arrivavano, infatti, sino in camera mia, come adesso quelli della Signora Anne, i mugolii del tuo trasporto carnale, così come distintamente sentivo papà esaltare le tue erotiche performance.
Abbiamo passato ore intere in casa, quasi ignorandoci, così complice la penombra della tv ho cominciato ad ammirare la morbidezza delle tue forme … le tue affusolate gambe, la prorompenza di un seno che sembrava volesse esplodere. Un corpo vivo e che, invece, lentamente stavi facendo appassire!
Più volte sono stato tentato di stimolare la tua capacità di reazione ma non sono mai riuscito a trovare le più giuste parole che ti trasmettessero il mio desiderio di vederti viva.
Sono, poi, cominciati, sempre più spesso, i tuoi solitari flebili lamenti notturni. Inizialmente ho pensato a qualche improvviso malore per cui, notevolmente preoccupato, ho ripreso a sostare dietro la porta di camera tua più volte, e per lunghi interminabili minuti, durante i quali carpivo i pianti di un malore interiore che di fisico aveva ben poco. Erano gemiti figli di una solitudine che solo la presenza di un uomo accanto a te poteva lenire. Sentivo il tuo profondo respiro crescere intensamente per poi affievolirsi lentamente.
… Forte era la mia voglia di entrare, poter far qualcosa, sdraiarmi accanto a te e alleviare la tua sofferenza. Ma me ne è sempre mancato il coraggio!

Lentamente la tua forza, e la capacità di reagire, ti hanno dato il giusto impulso per ritornare a vivere, a riprenderti la tua vita. Dopo l’ufficio, i primi shopping per rinnovare il tuo look, le prime cene fuori, i rientri a casa a notte fonda. Inevitabilmente, ho immaginato sulla possibilità che avessi ripreso coscienza del tuo corpo, coronando piacevolmente il tuo dopo cena, condividendo le ore che ti separavano dall’albeggiare con un abile compagno in focosi giochi notturni.
Ti bastava una notte per placare il bisogno dell'esser donna!
E la conferma di ciò era il tuo atteggiamento al mattino dopo. I tratti del viso addolcito e l'espressione di donna appagata. Una luce che, però, già a sera tornava essere quella di donna ferita nell'orgoglio. Come se, una in una battaglia interiore, venissi sconfitta dalla consapevolezza della mia presenza accanto a te.
Ti sarai chiesta quali reazioni, quali pensieri, quali atteggiamenti potessi avere io nel prendere atto delle tue scelte.
Mamma si stava modificando il mio rapporto con te. Da mamma ti eri riappropriata del tuo ruolo di donna, e come tale mi stavi entrando nel sangue.
Ti confermo oggi che saperti tra le braccia di uno uomo, a me sconosciuto, lentamente ha trasformato il mio sentimento nei tuoi confronti. Un sentimento nato spontaneo che giorno dopo giorno diventava rabbia.
Collera dettata da una insana forma di gelosia!
Riconosco che hai tentato di parlarmene ma non ti ho lasciato alcuna possibilità di affrontare compiutamente il discorso.
Ho glissato ostentando il mio essere diventato uomo!
Poi quel giorno di settembre, quando per una fortuita coincidenza sono tornato a casa prima del previsto, violando di fatto la tua certezza di essere sola. Mi sono ritrovato ancora dietro la tua porta senza nemmeno essermene reso conto. Ho trovato il coraggio di sospingere quell'uscio restando affascinato dalla tua conturbante figura lascivamente sdraiata nel tuo solitario talamo. Nella penombra ho ammirato un corpo impazzito della voglia d'amare. Ho seguito mani spaziare su di un corpo in fermento nell'estremo tentativo di placarne il diffuso calore. Ho ammirato un seno crescere tra nervose tue dita. Ho ascoltato il tuo respiro diventare intenso e profondo, comandato da uno smanioso fare. Ho seguito lo scuotere inquieto del tuo capo, ed i lunghi capelli a coprire una intima espressione di piacere con le labbra serrate a contenere gli effetti di delicate, ma intime, carezze.
Una intima emozione che ha fatto tremare il mio giovane corpo. Prorompente mi ha assalito una nuova forma di amore per te. Ho desiderato che fossero mie quelle mani, che fossi io a soddisfare il tuo bisogno di amore, che le mie labbra percepissero il calore della tua pelle, che il mio respiro si confondesse al tuo.
Lunghi minuti di un atroce supplizio, ammirando la femmina che mi stava facendo impazzire d'amore!
Poi il tuo sguardo ha incrociato il mio nel mentre, con le mani, offrivo ai tuoi occhi il mio diverso sentimento per te!
Mi sono avvicinato, ed è stato vano il tuo tentativo di sottrarmi il corpo alla gioia del mio stupendo piacere. Mi dispiace è stato più forte di me! Non sono riuscito a controllore quel mio diverso desiderio di starti accanto.
Poi il silenzio attorno a noi. Un silenzio doloroso. Nei tuoi occhi la paura, nel mio viso, diffuso, il rossore della vergogna. Entrambi vittime dello stesso patema!
So di aver sbagliato. So che non avrei dovuto. Non ti ho mai chiesto scusa! lo faccio ora per allora.
Nei pochi giorni successivi ho percepito il tuo lento, ma inesorabile, allontanarti da me. Giorni di lunghissimi silenzi. Poi hai fatto prevalere quel tuo istinto di mamma, e solo credo quello ti abbia aiutato nella tua sofferta decisione, non voluta, ma certamente necessaria, di allontanarmi da te.
Avrei voluto oppormi ma non ho trovato la forza di far prevalere, ed importi, la mia presenza di uomo.

E adesso, qui da solo, senza amici e senza altro da fare se non lo studio, ho ripreso a sognarti, nelle più diverse occasioni, rivivo quei nostri momenti, vederti girare a sfaccendare per casa mentre studiavo, e restare sedotto dal tuo fisico seducente. Un corpo sinuoso esaltato un giorno da corte magliettine, negli ultimi tempi un po’ più scollate del solito, un altro da aderenti tute a fasciarti sinuosamente, e poi i mattini le tue vestaglie, corte o lunghe che fossero, a coprire porzioni della candida tua nuda pelle, disegnando i tratti di un corpo fresco. Ed ancora il tuo prepararti per le tue uscite ostentando il tuo magnifico corpo liberamente per casa … ed i miei solitari… apprezzamenti. Ho anche chiari in mente i motivetti simpatici che amavi canticchiare seguendo con la plastica figura il ritmo della musica. Estasiato restavo ammaliato dal procace seno che seguiva i tuoi movimenti e poi il tuo morbido fondoschiena … splendido!
Tutti atteggiamenti naturali che se non fossero posti in essere da mia madre avrei giurato essere provocanti, studiati ad arte come se in casa io non ci fossi ….oppure tenuti proprio perché io c’ero?

Ecco come sono cominciati ad assalirmi morbosi pensieri! …. E con i miei sogni ho oggettivato un …. desiderio assurdo!
Scrivo percependo il piacevole contatto fisico che, nello sfiorarti, mi trasmetteva la tua pelle, immaginarti vicino mi da quel conforto di cui stasera sento estremo bisogno… e questo mi aiuta a confessarti i miei pensieri più nascosti, a svelarti gli assilli che è tanto che mi porto dentro, alimentati anche dai tuoi naturali atteggiamenti che ultimamente hai mantenuto nel tuo rapporto con me. I tuoi sguardi, le tue attenzioni, incentivavano le mie frustrazioni notturne, una fantasia che con l’andare del tempo si concretizzava in certezze. Mai però un atteggiamento che confermasse una tua debolezza che invece in me diventava giorno per giorno, palpabile…
Mamma possono esserci limiti all'amore! Se esistono come si spiega che la gioia di un innocente contatto si trasformi nel tremore di un intenso sentimento?

…. Anne …. ancora… prima molto flebilmente poi, con il passare dei minuti, con sempre maggiore intensità. Ascolto il segno chiaro di un nuovo accoppiamento … immagino adesso due corpi intrecciati in un abbraccio sensuale, ascolto il cigolare ritmico del letto, cadenzato in un tutt’uno con respiri intensi, do spazio di nuovo alla mia fantasia. La immagino tra le braccia del suo amante partecipare, con tutta se stessa, al momento di forte passione erotica che l’ha, una altra volta, rapita. Il tono della sua voce è salito alto, imperioso, intensi sono adesso le grida, credo si stia … offrendo prona, quasi palpabile è il dolore che pervade il suo corpo, singhiozza gemendo…. una sofferenza sconfitta quasi subito dalla gioia che rende corporeo il suo urlare di piacere, grida chiaramente impregnate di una lussuria, che sembra le restino strozzate in gola, ansima concretizzando il suo….. soll…AZZO!
E' netta la mia sensazione che il suo fare voglia coinvolgermi nel suo intrigante momento!
Partecipo anch’io al loro amplesso con una esaltazione carnale così forte quasi da farmi star male, le mani fremono dalla voglia di … e solo dolci carezza riducono, momentaneamente, il mio desiderio di averti accanto!

Ricordo … anche tu e papà, riprendevate quasi subito, …instancabili, nel vostro… amplesso, passavano lunghe ore per la vostra gioia e la mia… sofferenza, …distinto era il tuo sussurrare un piacere immenso, le sue mani tra la tua intimità ti accompagnavano verso una lussuria sfrenata. Non avevate limiti, i vostri corpi avvinghiati, la tua bocca sulla sua pelle, un incrocio di lingue assetate, i vostri sapori nelle rispettive bocche e poi il silenzio…di corpi esausti…e la sofferenza di un corpo esaltato. Il mio!
Ed ora, come allora, rivivo amplificati nel silenzio della notte quegli intimi respiri e la tua tremula voce, colma di passione ad implorare un bisogno di forti braccia a stringerti restituendoti quel ruolo di donna calda e passionale che so ti appartiene e di cui non puoi privarti.
Così ti sogno …. donna felice e appagata…! Sai in tutti questi mesi il tuo essere femmina mi è sempre stata accanto. Ho continuato a gioire di quella tua emozione. Ho ricordato il tuo piacere trasformandolo nel mio.

Sono già quasi le due del mattino, la stanchezza comincia ad avere il sopravvento, in casa regna il silenzio, racchiudo questi miei pensieri in una busta, non so ancora se avrò il coraggio di spedirla. Forse ho esagerato, la penna ha seguito ciò che la mente d’impeto le dettava…perdonami …. ma avrai percepito il mio … sentimento… Desidero ardentemente farti conoscere il mio amore, quell’amore che va oltre ….e che avrai, certamente, percepito.
Non so se mai leggerò il tuo pensiero ma lo spero. Attendo, impaziente, le tue riflessioni. Non sono in grado di immaginarne il contenuto, va bene anche un rimprovero forte, se lo ritieni, dettato dalla inevitabile sorpresa, ma desidero leggere i tuoi pensieri per come, senza alcuna costrizione morale, ti ho confessato i miei…..
Si mamma scrivimi devo sapere se ti manco per come tu manchi a me, se le tue notti, da quel giorno, sono state pari alle mie, se in questi lunghi mesi anche tu hai tremato, e fremi, di piccanti fantasie, se soffri per come soffro io….. se il nostro star male è destinato a crescere ovvero...............

Aspetto
tuo figlio


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