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La gogna tra martirio e puro godimento !.


di Membro VIP di Annunci69.it GangbangBologna
06.02.2023    |    1.094    |    3 8.3
"Che FIGA! Il frutto proibito è lì e come di riflesso il cazzo incomincia a pulsare attirato da quel pertugio..."
Non posso non raccontarvi la storia di questo reale incontro.
Mi contatta, Luca il marito di Marta coppia a me sconosciuta chiedendomi se mi va di affrontare una situazione in cui dovrò essere regista assoluto della loro perversione, previa mia veloce formazione. LA GOGNA
Accetto. Per me è un’esperienza nuova.
Mi Metto subito al Lavoro.
Nel contesto di una casa di campagna, sul pianerottolo al primo piano preparo la gogna posizionando d’innanzi la cabina da glory…un contesto da iniziazione tribale
Preparo ben salda al muro la catena di ferro con annesso collare da schiavo.
Ormai sono calato totalmente nella mia parte avendo assunto un ruolo particolare, di cerimoniere e padrone allo stesso tempo. Un esecutore ad di là di ogni ragione e giudizio.
Guardo l’orologio. Cazzo, è tardi mi devo sbrigare a finire tutto alla perfezione, tra poche ore arrivano.
Non è assolutamente il mio gioco, ma la coppia si fida di me, o meglio, delle mie competenze in materia.
Dietro la gogna sistemo un puff rosso, su cui la lei si dovrà mettere in ginocchio , lasciando sollevato il sedere a disposizione dei tori montatori.
Devo finire di verificare tutto ma come al solito i singoli arrivano prima del previsto.
Li faccio accomodare nella stanza attigua e mentre do loro tutte le info sulla situazione iniziano a denudarsi e mettere all’aria aperta le loro verghe pronte per la monta.
Per l’ultima volta sollevo la trave di legno che chiude il dispositivo dell’attrezzo bdsm…, infilo la testa nel mezzo salendo a pecorina sul puff…per vedere se tutto regge…
Prendo in mano il collare e tiro uno strattone per vedere se il gancio che fissato al muro tiene anche in caso di persona agitata…che si vuole liberare…tutto ok
Li sento, alcuni singoli se la ridono…ma non sanno che quella loro risata era per me il taglio alla gang successiva…eppure li ho anche avvertiti,…per me è un gioco serio.
Ormai sarà solo qualche km e poi sentirò il campanello suonare.
La coppia non ha fissato paletti; non mi hanno dato indicazioni sanitarie… vogliono solo la “sottomissione totale”…cercano , vogliono , pretendono…devo essere quindi giudice e vigile , per evitare cavalcate a pelle di quei singoli troppo esuberanti che ho scritturato per l’occasione.
Il marito in cuor suo vuole che la moglie sia “riempita” di sperma caldo. Riesco a riportarlo alla ragione, spiegandogli che i controlli sanitari del gruppo non sono aggiornati.
La sua è una fantasia bellissima da vero film porno ma con questo casting di singoli e in questa occasione infattibile.
Un marito “carnefice” della sua donna e anche di se stesso…, infatti vuole essere legato , umiliato e pisciato.
La prima volta che affronto un caso così particolare ma ormai sono nella situazione…nel mood, ci credo sono il “padrone”.
Il campanello sua…sono loro, la coppia !. Apro velocemente la porta della stanza dei bull “Sono arrivati…ragazzi, mi raccomando è un gioco…ma rimaniamo concentrati !”. Basta ridere.. state sul tema dell’incontro…
I singoli sono stati preventivamente informati mi raccomando che lo schema di gioco venga eseguito alla perfezione.
Rinchiudo la porta lasciandoli armeggiare con i loro cazzi tra le mani.
Scendo le scale…
La porta d’ingresso si spalanca e vedo loro, la coppia , giovani e belli con quello sguardo misto tra paura e eccitazione…
Pochi convenevoli come mi era stato impartito…
Venite seguitemi …esclamai a Marta e Luca (la coppia) allargando una mano sulla destra nel segno di spostarsi in quella stanza laterale all’entrata, qui trovate acqua, caffè , laggiù il bagno…questa è la vostra stanza neutra siete ancora in tempo per fermare il gioco…vi lascio qui , pensate un attimo , io salgo sopra vi aspetto quando sarete pronti…”
I due ragazzi annuiscono.
Li lascio da soli…e come Caronte, il traghettatore delle anime immonde mi metto in attesa nel vicino corridoio. Si rincorrono tanti pensieri, in un turbinio che mi spinge a pensare come, forse, quei due giovani potevano ancora salvarsi dalla deriva che la loro coppia avrebbe preso…
Passa solo qualche minuto e Luca mi richiama… comprendo… ormai le loro anime sono fottute.
Saliamo tutti e tre le scale. Luca, il marito, vede subito la sua postazione e il collare posizionato sul pavimento. Faccio cenno di mettersi con la schiena contro il muro e scivolare in terra.
Ok. E’ Mio. Si inizia a fare sul serio. Prendo il collare attaccato alla catena di ferro, lo metto al suo collo e chiudo il gancio con un lucchetto.
Luca ha davanti a se la postazione della gogna con la parete del glory dove si consumerà la prima parte della monta.
Prendo Marta e la porto nella stanza, le metto una benda di pelle nera. E’ mia e deve fare tutto quello che voglio !.
Palpabile la sua agitazione. Tremava per paura ed eccitazione….
Le faccio scendere il vestito aderente dalle spalle. E’ in intimo davanti a me…
Un completo nero che mette in risalto la schiena perfetta e diritta, il fondoschiena piccolo e sodo…il seno una seconda misura ben proporzionato su quel corpo…lo smalto delle mani era rosso scuro abbinato a quello dei piedi e al rossetto. Un profumo di figa fresca da fottere !.
Via il reggiseno, le mutandine. Che FIGA! Il frutto proibito è lì e come di riflesso il cazzo incomincia a pulsare attirato da quel pertugio.
Me lo tiro fuori dai pantaloni e lo impunto nella fessura della figa…
La voglio scopare da solo…ficcarglielo in figa , il marito è legato e consenziente, lei pure…
Il marito è anche fuori dai coglioni…e non vede l’ora che un alfa scopi la sua troia.
Ma poi il mio ruolo di capo e cerimoniere sostenuti dalla ragione mi hanno fermato.
Una sola leccata veloce per capire quanto è buona quella giovane fregna .
Nuda e bendata, con i soli tacchi l’accompagno alla gogna sul pianerottolo.
La faccio adagiare carponi , piano piano , immobilizzando mani e collo nello strumento di legno
Lei immobile, a disposizione dei singoli. Il suo uomo legato, immobilizzato riesce a vedere tutto e noto nel suo sguardo l’ eccitazione
Prendo la crema luan e sollevo il tubetto per mostrarla al marito legato al muro ma, lui scuote la testa come a dirmi di non usarla…di farle del male…
La porta dei singoli si apre a fessura. Faccio un cenno di assenso e come un formicaio quando viene pestato riempiono l’ambiente tutti intorno chi con il cazzo già duro
La sequenza successiva la potete immaginare… Bestie assatanate
Chi già con l’erezione pronta si mette in fila per infilare i buchi di Marta già grondanti di piacere. Quelli mezzi mosci davanti alla parete del glory comodi ad essere succhiati
E via i primi cazzi entrano nella vagina…
Mi spoglio completamente e seguo il rituale della coda.
Chi in figa e chi direttamente in culo…
Guardo Marta sembra soffrire ma…..di godimento!!!!
Arriva anche il mio turno…
Nessuno ha ancora usato delicatezze verso di lei per volere di Luca e quindi con il suo placito assenso usata come uno sborratoio…
Mi butto a leccare il suo sesso, sa di preservativo ma, nonostante questo non mi fermo. Voglio far percepire a Marta il mio trasporto, il desiderio di farla godere in ogni forma.
Vedo l’orifizio ben aperto, un richiamo troppo forte per il mio cazzo che si tuffa in quel magnifico buco del culo talmente elastico e dilatato da rimodellarsi attorno ad ogni cazzo che entra. Uno spettacolo incredibile…
Questa situazione di costrizione dura circa una mezz’oretta…
Arriva il momento di liberarla e vedendola provata e affaticata dalla costrizione…
La sollevo dalla gogna !. Tornata in piedi ha uno svarione, una perdita momentanea di conoscenza…
Sette singoli hanno abusato e usato a loro piacimento bocca, figa e culo.
Le tolgo la benda
Si guarda intorno estraniata, tutta sudata, porta all’indietro i capelli, nuda in tacchi alti.
Guardo interno coscia e vedo nitidamente la striscia di bagnato che le percorre la parte interna della gamba. Il succo della goduria della cagna !.
Lei posa il suo sguardo sul marito un attimo…
Il marito sottomesso a un certo punto incomincia a parlare ma non riesco a decifrare le sue parole…
E’ piegato su se stesso; si è slacciato i pantaloni, il cazzo in semi erezione.
Noto, sui pantaloni verdi che indossa, delle macchie scure come se si fosse pulito le mani nelle braghe.
Probabilmente ha sborrato, raccolto il seme nel palmo della mano e spalmato sul tessuto per pulirsi.
Marta intanto è fatta accomodare nella stanza adiacente. I singoli vogliono continuare la monta
Luca non resiste, mi chiede di essere liberato, il depravato.
Nessuna pietà per lui come lui stesso mi ha ordinato e gli assesto un calcio proprio nei coglioni e lo insulto per avermi disturbato.
Marta indemoniata voleva dentro ogni cazzo che vedeva. Che troia!
Riparte la monta furente fregandosene se il cazzo è gommato o meno. Vuole solo essere chiavata!
A gambe aperte, indifesa, goduta, estraniata dal tutto. Mi masturbo e il mio unico pensiero è come buttare la mia verga a pelle dentro quella figa slabbrata e grondante.
Quando non riusciamo con i cazzi, usiamo le mani per farle provare ancora godimento. Che grandissima vacca!

Inizia il valzer delle sborrate e tutti vogliono venirle in bocca, in molti in simultanea.
Lo sperma è talmente tanto da contenere nel palato che all’improvviso ne esce un grosso versamento a lato della bocca che percorre la guancia fino a cadere in terra…
Arriva il momento della mia di sborrata, torno dal marito :”Vieni stronzo ora tocca a te”
Lego le mani di Luca dietro la schiena con una corda e lo libero dalla catena
Lo aiuto ad alzarsi e lo adagio a mani legate accanto alla compagna Porca
Marta è distesa nel letto, inizio a segarmi vicino alla sua figa per poi esplodere con caldi getti nella figa ripiena di sperma
il cuck umiliato come un cane, inizia a ripulire tutto…
Inaspettatamente Luca si gira di scatto con il mio sperma in bocca e mi da delle boccate al cazzo.
Brutto stronzo! Mi ha fatto incazzare. Adesso lo umilio come lui ha chiesto all’inizio. Lo prendo per un braccio con decisione e lo allontano dal letto spingendolo fino in bagno
Luca fa resistenza ma gli prendo quella sua testa di merda e la tengo giù nella tazza del water fino a quando la faccia non si bagna completamente. Vederlo li con l’acqua del cesso che gli cola dalla testa, con i pantaloni arrotolati nei piedi, tutti sborrati mi fa veramente schifo e lo punisco ulteriormente.
Gli piscio in faccia, cercando occhi e bocca. Lo lascio così, pisciato, in una pozza di piscio, vicino alla tazza del cesso, chiudo la porta alle mie spalle portando via la chiave
Trovo Marta nel letto, distesa, in una posizione fetale come per ritrovare quella perduta innocenza da fanciulla
Mi avvicino a lei e inizio ad accarezzarla dolcemente, il gioco sta per finire, usata per due ore in maniera totale.
Tocca a me ora andare a liberare l’uomo ancora nel cesso e con i tempi dovuti ricongiungere questa coppia verso la via del ritorno alla consapevolezza, alla realtà.
E’ stato un gioco. Un gioco magnifico realizzato grazie a questo cornuto e alla sua fantastica troia.
Un abbraccio da tutta la gang.
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