Lui & Lei
Giorgia la svuotapalle di Via del Frullo


21.07.2024 |
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"Mi stava scopando come le puttane di strada che per arrotondare di più offrono servizio scoperto..."
Ero nella fase di redenzione, capitava spesso, era una cosa ciclica…..santamariagoretti si impossessava del mio corpo e mi faceva vacillare su ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Mi presento, sono Giorgia, in fase di passaggio, ancora indefinita e indefinibile, in bilico tra i due mondi, è questo il momento in cui seduta sul burrone mi giro da un lato e dall’altro e sento di non appartenere a nessuno dei due. Sono una visiva. I ricordi da ambo i lati di questi universi paralleli mi si fiondano addosso, quasi mi aggrediscono, ho paura di cadere dal mio posto instabile verso l’ignoto della pazzia.
Stai ferma! Fissa lo sguardo! STAI FERMA CAZZO E FISSA LO SGUARDO!
Ci sono, ci sono eccomi. Eccomi. Si muove qualcosa davanti ai miei occhi…..attira la mia attenzione…..mi concentro…
Eccomi, sono in macchina, sto andando all’appuntamento col mio “normale” schiaccio il piede corro sono felice. Ho una certa aria di sfida che sale da dentro mi guardo nel retrovisore sguardo fiammante.
“Vieni con un vestito” esagero lo voglio zittire mi tiro come se dovessi andare al veglione di capodanno: vestito, tacchi, trucco, capelli piastrati….cose normali nel mondo2 assolutamente anormali per la ME del mondo1…..sono una cosiddetta insospettabile….una volta per prendermi in giro mi aveva chiesto “ma li hai dei tacchi” ho riso imbarazzata “certo che ce li ho” ho risposto molto incerta. Lui l’aveva presa per imbarazzo ma io bruciavo dentro. Tutte scarpe rasoterra nel mondo1….. ma nei meandri della scarpiera ben nascoste ma con una loro propria energia c’erano le mie adorate scarpe da Zoccola del kit N.1 del mondo2…..era tempo che non le tiravo fuori mi sembrava di sentirle battere dall’impazienza….
Arrivo. Solito appuntamento. Parcheggio davanti all’inceneritore di Granarolo di via del Frullo. Non è un inceneritore in realtà ma un termovalorizzatore non chiedetemi in cosa consista la differenza non posso mica sapere tutto. Noi comunque lo chiamavamo così: inceneritore
Il normale aveva scelto quello come luogo per il nostro primo appuntamento ed era rimasto quello per tutte le nostre punte.
Per essere precisi l’appuntamento non era nel grande parcheggio dell’inceneritore ma piuttosto nel parcheggio del distributore metano di fronte. Mi metto lì come al solito in attesa e guardo la grande struttura con scritto HERA gigante sopra. Dalla mia postazione si vedeva la grande…..antenna??? Cos’era quella roba…..una colonna alta forse forse un camino??? Di colore bianco e rosso…..il classico colore per segnalare agli aerei la presenza di qualcosa di alto per non prenderci contro…..ma davvero sarà così o è una delle tante legende metropolitane che si tramandano?
In quel distributore di metano potevo capire erano presenti strani giri, sui quali comunque mi ponevo delle domande ma in quei momenti la mia mente era più concentrata sull'incontro.
Nei minuti di attesa avevo visto strane macchine che si davano appuntamento per poi sparire nella zona industriale la vicino.
Mi domandavo, ma questo Normale,se è Normale per davvero per quale ragione con tutti i posti che aveva mi aveva fatto arrivare in via del Frullo?
Se era normale avrebbe dovuto trovarmi un luogo neutro e non un centro di convogliamento tra scambisti, omosessuali e spacciatori.
Il mio guro sessuale Davide mi aveva sempre impartito le sue massime giuste o sbagliate,alcune le trovavo improbabili che ogni uomo è un porco e alla prima occasione cadrebbe in tentazione, secondo lui persone serie del genere maschile non esistono e se esistono negano la loro natura che vorrebbe invece mettere il cazzo in ogni buco sporco o malandato che esiste.
Aveva finito il turno nel pastificio lì vicino era uscito un paio d’ore prima si vedeva ancora ma di lì a poco sarebbe calato il buio….adoro l’autunno….. abbastanza buio per trombare non troppo freddo per farlo fuori…..il top per me.
Arriva. Scendo dalla macchina. Mi guarda non dice una parola, mi squadra da sopra a sotto deglutisce, BINGO. “Andiamo” ci incamminiamo con entrambe le macchine in una delle stradine da quelle parti, arriviamo alla rotonda giriamo per via Cristina Campo….. poi prendiamo per via Piratino “cazzo ma è senso unico” “sei sicura?” Eh no io non sono mai sicura io che metto il navigatore anche per andare nel bagno di casa mia….restiamo in chiamata, arriviamo alla rotonda e torniamo indietro , “cazzo è ancora giorno…..cazzo passano le macchine” non fa che lamentarsi io mi stufo “fermati! Ho voglia di succhiarti il cazzo”. A quell’affermazione così esplicita si accosta. Le macchine parcheggiate una davanti all’altra ci incontriamo nel mezzo. Mi spinge sul cofano e mi caccia la lingua in bocca, infila una mano sotto il vestito sono senza mutande “CHE TROIA” mi spinge giù, esce fuori l’uccello mi tiene il viso e me lo sbatte sulla bocca sulla lingua…..è l’ora di prenderlo tutto fino a soffocare.
Quando capisce che non ce la faccio più mi da tregua tenendomi però sempre salda dai capelli……ancora un po’ è giorno passano le macchine mi copre il viso……poi ad un certo punto gli sguardi si incrociano e vede il guizzo inconfondibile della Troia…..non capisce o forse capisce…..passa un’altra macchina non copre nulla succhio e tremo sempre più forte la figa mi pulsa non capisco più niente……impazzisce…. “Ti piace farti guardare…..che Troia! Non mi avevi detto di essere così…..sembravi tanto una santarellina….ti piacerebbe che una di queste macchine si fermasse…..ti piacerebbe prendere un altro cazzo”
La mente mi va in tilt……penso a tutti i cazzi che ho succhiato…..che mi ha fatto succhiare Davide….sono all’aperto tra due macchine e dentro una stanza buia contemporaneamente non capisco più niente mi vedo succhiare e segare contemporaneamente. Il limite sottile tra la realtà e la fantasia va completamente a farsi fottere. Sono fidanzatina e Troia. Tremo tremo mi scorrono in circolo i residui di dosi di trasgressione non so quanto resisto…..
impazzisce….
mi alza mi gira mi piega……posizione da vacca direbbe Davide….le macchine passavano manco fosse l’A1 o almeno così a me sembrava o forse è quello che la mia mente creava per continuare ad eccitarmi sempre di più…..oramai ero nella mia trance……mi punta la cappella sulla figa….. non riesco a stare ferma…..quando ho sentito la punta bagnata della sua cappella farsi largo tra i miei anfratti fradici mi rendo conto che il normale era a pelle senza chiedermelo e senza che ci fosse tra noi quella conoscenza necessaria ...mi stava scopando come le puttane di strada che per arrotondare di più offrono servizio scoperto. “Concentrata Giorgia ti voglio concentrata!” Davide me lo sento nelle orecchie che mi urla…..ma io urlo più forte e non lo sento….e lascio al mio normale carta bianca sui miei buchi….
Mi tira su tutto col culo di fuori mi scopa pelle in strada manco fossi l’ultima delle puttane……”Ti piace farti vedere Troia” continua a recitare come un mantra.
Con una mano mi tiene le braccia bloccate dietro la schiena con l’altra la faccia ferma di lato a mostrare il viso a chi passava “devi farti vedere da tutti quanto a sei Troia” non capisco più niente….vedo passare le macchine incrocio gli sguardi degli autisti delle macchine vorrei gridare “fermati e scopami!” ma non riesco a formulare niente che si possa paragonare ad una frase di senso compiuto…..il mio normale mi scopa ma a me non basta ne vorrei altri dieci di cazzi….tremo di godimento e insoddisfazione ….tutto e niente ……”Giù!”…. Mi rigira mi fa inginocchiare e mi svuota tutto in bocca mi tiene la testa ferma non riesco a svincolarmi e la sborra mi entra tutta in bocca ….
butto giù ma quello sperma denso fa fatica a scendere e mi viene come un rigurgito finalmente mi molla la testa…..il mio vestito si sporca tutto della sborra che mi cola dappertutto. Tira fuori le salviette si pulisce la cappella del cazzo e senza neanche prenderne un’altra me la passa sulla bocca. Poi si riveste, si assesta i pantaloni e riparte per la sua vita...”È tardi….vado….ciao”
andrà dalla sua mogliettina problematica che lo sta aspettando per cena? Direi che non mi interessa nulla ….la mia dose di sborra vale non porsi queste domande...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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