Racconti Erotici > Gay & Bisex > LA CENA (SECONDA PARTE)
Gay & Bisex

LA CENA (SECONDA PARTE)


di RedTales
01.01.2022    |    4.287    |    3 9.1
"Appena entrato in casa andai in bagno a lavarmi, meno male che avevo messo i fazzoletti nelle mutande, erano pieni di sperma, avevo tanto sperma nelle..."
Ricevo da un membro di Annunci69 questo racconto e mi chiede di pubblicarlo sul mio profilo perché vuole restare anonimo. Mi propone anche di "farlo mio" ma, in questo periodo, proprio non riesco a trovare il tempo. Troppi impegni personali si sovrappongono e non mi danno la possibilità di fare ciò che vorrei, quindi lo inserisco esattamente come lo ho ricevuto. Buona lettura a tutti.

La cena scorse lentamente, si chiacchierava del piu’ e del meno e devo aggiungervi che c’era anche dell’ottimo vino rosso. Insomma dopo essersi fatti una bella scopata i commensali si dedicavano ai piaceri della tavola, non lesinando abbondanti calici di vino rosso. Ogni tanto poi qualcuno si ergeva a conoscitore di vini e quindi si cambiava bottiglia, ricordo di aver bevuto calici prima di aglianico, poi di taurasi e infine di chianti. Come potrete immaginare eravamo tutti un po’ alticci quando il proprietario di casa ci fece accomodare sui divani del salone per il dolce.
Ci sedemmo sui due divani e li si cambiò tipo di vini, furono stappate due bottiglie di un vino dolcissimo siciliano, che a me non piacque e lasciai nel bicchiere, forse avrei dovuto mandarlo giu’! perché fu proprio quel bicchiere mezzo pieno che permise a Gianni di fare la sua battuta: “ we…cos’è non è di tuo gradimento?....ahahahaha lo so tu sei un porcello gradisci sapori piu’ maschili vero?”…mentre parlava mi si avvicinò, sbottonò il pantalone e tirò fuori il suo pisello. “ dai fa vedere a tutti come lo fai diventare duro duro, così poi ti dò il mio vino bianco! Avevo di nuovo vergogna, credo di essere arrossito come un peperone, ma che potevo fare? Lo presi in bocca e iniziai a succhiarlo e fu così che iniziarono pure i cori da stadio! …vai vai vai , succhia succhia succhia ….dai dai dai ….Erano tutti mezzi ubriachi e prendevano in giro Gianni dicendo che non sarebbe riuscito a indurire il pisello. In effetti sto benedetto Gianni, davvero non riusciva a farlo duro e io succhiavo sempre di più, ma nulla, il suo pisello restava moscio e nel vedere la scenetta , molto comica, l’amico di sempre corse in suo soccorso. Francesco fu subito pronto, tirò fuori il suo bel pisellone duro e me lo mise in bocca, mi ritrovai tra i miei due amici a dare spettacolo, con cori da stadio e pure qualche fragoroso…rutto! Si avete udito bene, qualcuno ruttava, mentre io lavoravo di bocca. Però evidentemente il siparietto che si era creato fece venire di nuovo voglia anche agli altri e si aggiunse un terzo pisello da succhiare. Mi dimenavo tra 3 piselli, quando sentii una mano scorrere sulla mia cintura e slacciarla, mi abbassarono i pantaloni, poi le mutande e fui di nuovo con il culo in balia dal branco. Il mio culo fece risvegliare gli appetiti e quindi di nuovo sentii prima le dita e poi……
Però tra i commensali ci doveva essere qualcuno che era attento alla mia lubrificazione. Mi lubrificò ben bene l’ano e tentò di infilarmi anche il tubo della durex direttamente dentro, ma nel sentire quel tubo freddo sul mio ano, pensando chissà cosa fosse, mentre succhiavo misi la mano e bloccai il tentativo maldestro.
Dopo neppure due secondi mi entrò il primo pisello nel culo… ero a pecora sul tappeto a succhiare 3 cazzi di maschi seduti sul divano e qualcuno mi stava cavalcando, sbattendomi le sue palle addosso. Ogni tanto si fermava e poi iniziava di nuovo. Poi lo tirava fuori e poi me lo rimetteva dentro, e di nuovo a sbattermi, tentai pure di segarmi mentre mi sbatteva, ma non ci riuscii perché appena ci tentavo mi prendevano la mano e mi mettevano in cazzo in mano. Avevo cazzi dappertutto. Il primo della cavalcata venne, venne dentro di me, e poi entrarono gli altri. Le stantuffate erano forti e mi accorsi di perdere di nuovo sperma, il mio pisello grondava di sperma, ero arrivato senza accorgermene. Arrivai altre due volte. Quando qualcuno finiva di scoparmi, tirava fuori il pisello e il mio buco restava aperto, ormai era dilatato e dolorante.
E mi faceva male pure la pancia un po’, ma a differenza di quanto era accaduto nella camera da letto qui fui inculato solo da alcuni, visto che altri li feci arrivare di bocca. Tra una cavalcata e l’altra vennero tutti, e quando mi lasciarono, ero ormai una pezza. Stanchissimo, con tanto sperma addosso e dentro al mio corpo, mi venne incontro Pier Francesco il rugbista. Lui era stato tutto il tempo a guardare, si eccitava tanto a vedere gli altri che mi scopavano. Per mi aiutò ad alzarmi in piedi, mi porse dei fazzolettini e insieme a lui mi diedi una ripulita. Gli altri maschi erano sparpagliati per la casa, chi in bagno, chi preso dalla fame in cucina a gozzovigliare…insomma mi sembrò di essere restato da solo con Pier Francesco. Ci spostammo dal lato del solone dove c’era il tavolo da pranzo, ci sedemmo su due sedie, Pier mi versò un bicchiere d’acqua e ci accendemmo una sigaretta che fumammo in silenzio, avevo quasi finito di fumare quando mi disse: hai accontentato tutti tranne che me! Mi cadde il mondo addosso…noooo non avevo né forze né voglia di farmi scopare di nuovo. Il mio buco del culo, chiedeva riposo, era dolorante e forse pure gonfio, sentivo tra i glutei un forte bruciore. Però ero ancora nudo e Pier era davanti a me. Mi alzai dalla sedia e con la mano tentai di spostarlo ed andare in bagno, ma un armadio del genere se non vuole non si fa spostare e così fu che mi spinse sul tavolo e mi ritrovai di schiena sul tavolo e con le gambe alzate.
Stanco, inerme, lo lasciai fare, non mi fu difficile ricevere il suo pisellone in culo, ormai il mio buco era una vagina aperta. Mi scopò con tanta veemenza che mentre lui mi inculava i colpi sulla mia vescica fecero si che facessi pipì, quando ebbe finito, tiro’ il cazzo fuori dal buco e arrivò sul mio pisellotto moscio imbrattandomi tutto il pube di sperma caldo. Pier però a differenza degli altri era gentile e quindi anche questa volta fu lui ad accompagnarmi in bagno, ma ebbi il tempo solo di lavarmi la faccia ed infilare dei fazzoletti nelle mutande, perché si erano fatte le 2 di notte e dovevo rientrare a casa.
Con Pier siamo diventati amici, e ci siamo visti per altri due anni, è un bravo ragazzo ed un buon scopatore, ci siamo divertiti molto insieme, soprattutto per via del suo paletto che ha definitivamente aperto il mio culo.
Tornando a quella sera, scendemmo dal palazzo, ci mettemmo in auto e tornammo a casa. Appena entrato in casa andai in bagno a lavarmi, meno male che avevo messo i fazzoletti nelle mutande, erano pieni di sperma, avevo tanto sperma nelle viscere che dal bidet dovetti ri-sedermi su water. Finalmente libero, mi potei stendere sul letto, e con la pancia dolorante e il buco del culo in fiamme mi addormentai.
Ho avuto dolori per una settimana, e per 6 mesi ho vissuto con la paura di aver contratto qualche malattia.
In tutta sincerità, una serata del genere una volta all’anno me la concederei, ma solo facendo sesso sicuro!
Senza condom, mai piu’, La vita è cara e va preservata.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.1
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per LA CENA (SECONDA PARTE):

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni