Gay & Bisex
Scommessa

21.04.2025 |
2.472 |
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"Quando mi sono praticamente dimenticato di Bea la sento dire qualche frase sconnessa, forse l'abbiamo svegliata, magari!
Io comunque non mi lascio..."
È inverno, periodo così così, settimana noiosa; devo trovare qualcosa da fare.Girando un po' su internet forse trovo qualcosa di interessante per un sabato sera diverso dal solito: serata in disco...gay.
Mi preparo come se dovessi fare chissà che cosa: barba fatta che sembro un 18enne, forse un po' troppo profumo e poi mi ricordo di avere ancora un po' di vodka in casa. Un po' d'alcool prima della serata per allentare la tensione, perché no?
Forse la vodka è troppa, ma con un energy drink alla frutta va giù senza problemi e alla fine mi ritrovo davanti al locale già su di giri.
La serata scorre abbastanza tranquilla, con qualche altro drink ma senza esagerare perché ero già piú che brillo.
La solita musica, qualche parola qua e là e arriva l'ora di uscire.
Arrivo finalmente a respirare un po' d'aria fresca fuori dal locale, quando improvvisamente vedo lei: una ragazza che non posso non notare per il fisico esagerato e anche perché la sento parlare a voce alta con il suo amico.
La sua voce mi cattura, capisco subito che è una trans, non riesco a non fissarla.
Faccio finta di niente, guardo il telefono ma sto pensando solo a una scusa per andare a parlarle.
Per una volta, forse, l'alcool potrebbe servire a qualcosa: coraggio o incoscienza? Nel dubbio mi viene un'idea: vado là e dico che ho perso una scommessa con un amico, quindi devo per forza conoscerla e "provarci".
Mi avvicino a loro un po' così, tra alcool e un misto di emozioni, poi mi schiarisco un attimo la voce prima di parlare: "Ciao, ehm...scusate, come va?
Allora, io praticamente ho perso una scommessa con un amico e niente (sorrido nervosamente)...chi perde deve andare a conoscere una ragazza, per forza." I 2 mi guardano un po' così, si danno un'occhiata tra di loro, abbastanza spiazzati dalla mia idea ma anche un po' divertiti, ma stanno al gioco: "Ciao, beh..che sfiga, ti è andata male...fai sempre così quando esci?" Dice lei con un accento brasiliano che mi fa impazzire.
Io resto un attimo in silenzio, ma poi alla fine non avendo niente da perdere, decido di giocarmela fino in fondo: "ok dai, lo ammetto, era solo una scusa per conoscerti. Spero solo di non aver rovinato tutto, comunque piacere.... E do la mano per presentarmi, prima a lei e poi al suo amico, loro ricambiano. :"Piacere Beatriz, piacere Alessio".
Ormai ho rotto il ghiaccio, adesso che si fa?
Loro cominciano a incamminarsi verso l'auto parcheggiata e allora per recuperare la situazione mi gioco un'ultima carta: "ma se volessimo conoscerci meglio? Visto che ci siamo, voi andate subito a casa o non so...che fate?"
Lei lancia uno sguardo al suo amico e lui fa quasi finta di niente:" boh senti è tardi, ma se ti va vieni con noi, abbiamo la macchina là dietro"
Non ci credo, ci sono riuscito davvero e sta anche andando bene, per ora.
Mentre cerco di capire cosa succederà mi dicono di avere un po' fame, che vogliono andare a mangiare qualcosa e intanto saliamo in macchina. Bea si mette subito dietro per stare piú comoda e io mi ritrovo davanti, affianco ad Alessio.
Cerco lo sguardo della ragazza nello specchietto e intanto vedo come continua l'avventura: "ma avete proprio fretta di mangiare o avete voglia di fare ancora qualcosa?" "Io fra un po' mi addormento qui" è la risposta un po' scazzata di Bea, e il suo amico mi guarda aspettando una mia idea.
Io insisto, le dico che potrei svegliarla io, ma ci servirebbe un posto piú tranquillo e ci ritroviamo quasi subito in un parcheggio abbastanza isolato e poco illuminato.
Penso che ci siamo, finalmente! Le dico di farmi un po' di spazio dietro, ma lei non mi sembra convinta:"guarda io sono stanca davvero, ho bevuto troppo mi devo riposare un attimo eh ok? Dai magari dopo e intanto fate voi. Finisce la frase facendo l'occhiolino, super sexy, ma non capisco se stia scherzando oppure no. Il suo amico Ale non dice una parola, ma dalla sua espressione capisco che forse ci stia facendo un pensierino e allora voglio togliermi il dubbio. Sono confuso, abbastanza ubriaco e anche eccitato, ma vorrei comunque evitare una figura di merda da ricordare almeno per i prossimi 10 anni: "Ma stai scherzando? Dai, non dici sul serio, vero?" Lei ride, maliziosamente e poi: "Senti tesoro io adesso proprio non ce la faccio, ma se vuoi potete fare qualcosa voi; almeno vedo cosa sai fare e poi potrebbe anche venirmi voglia. Dai solo parlare? Fa vedere!" È pieno inverno ma piú la sento parlare e piú mi sento eccitato, se non tolgo subito il giubbotto muoio di caldo.
La mia esitazione dura giusto un attimo in cui guardo Ale e sento un:"Allora?" dal sedile posteriore e finalmente mi decido:
" Ale che facciamo?" Lui con un po' di finta indifferenza: "ma guarda io sono gay, fai un po' tu"
Ecco che arriva quel momento con la solita domanda: "attivo o passivo?"
"Dipende" mentre comincia a squadrarmi con una strana espressione.
Prendo l'iniziativa e gli appoggio una mano sulla gamba, poi verso l'interno coscia e fino al cazzo che è ancora tranquillo.
A questo punto non mi preoccupo piú di Bea, inizio un massaggio per risvegliarlo e senza dire una parola gli slaccio la cintura dei jeans; sono così stordito dall'alcool che non ci riesco e deve farlo lui, che carino!
Lo tocco da sopra la stoffa dei boxer, lo sento e lo vedo crescere, lui comincia a mordersi le labbra per l'eccitazione.
Finalmente lo tiro fuori dai boxer, ma quando lo tocco mi dimentico dell'inverno e la mia mano fredda non è proprio una bella sorpresa per lui.
"Ah cazzo, dai scusami non ci pensavo e tranquillo che adesso ti riscaldo io, ok?"
Lo tranquillizzo e riprendiamo da dove siamo rimasti, poi decido di osare: "ti va se te lo succhio un po'? Glielo chiedo senza staccare mai le mani da quel cazzo che voglio far indurire al massimo e Ale per rispondermi si abbassa jeans e mutande, tutto insieme.
Quando mi sono praticamente dimenticato di Bea la sento dire qualche frase sconnessa, forse l'abbiamo svegliata, magari!
Io comunque non mi lascio distrarre, ho voglia di fare quello che ho promesso.
Comincio a baciarlo, solo con le labbra, sento che Ale si lascia andare sul sedile e inizio con qualche colpo di lingua, molto lentamente.
Adesso è un gran bel cazzo, tutto duro, tutto per me e non riesco a resistere; lo voglio come un calippo in piena estate.
Mi abbasso per succhiarlo e sento Bea da dietro: "ma che bravo, dai amore succhia così dai dai dai chupa ahahah"
Penso di non essere mai stato così eccitato per un pompino in tutta la mia vita, quando mentre io faccio su e giù lei mi spinge la testa con la mano per darmi il ritmo: adoro!
Faccio fatica a rendermi conto di quello che sto facendo: ho un cazzo in bocca e la cosa mi piace, ma quello che mi fa davvero andare fuori è Bea che mi spinge la testa mentre faccio un pompino al suo amico.
Faccio una piccola pausa per riprendermi e Ale mi dice che potrebbe anche non venire mai perché quando beve tanto va così.
Io ho perso ogni freno inibitorio, la troia che è in me ha preso il controllo e lo faccio capire anche a Bea:"Guarda che il tuo amico è un po' stanco e io ho voglia...di te!"
Lei è stuzzicata, ma purtroppo la stanchezza si fa sentire: "Sei bravo, magari un'altra volta perché ho bevuto troppo. Mangiamo qualcosa e poi devo dormire, ok?"
Io a questo punto mi devo arrendere, saluto e ringrazio per la serata.
Non è andata come pensavo, è stata una sorpresa. Alla fine è andata bene, vero?
Per un attimo ho avuto il dubbio: lo pubblico? E in quale categoria: gay o trans?
Poi, finalmente, mi sono deciso.
Ho usato nomi di fantasia, ma la storia è vera.
Questo è il mio 1° racconto e non so se ce ne saranno altri, quindi non siate troppo cattivi, mi raccomando! Dai scherzo, apprezzo la sincerità e spero di non avervi annoiato troppo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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