Gay & Bisex
IL VECCHIO CINEMA PORNO FUNZIONA ANCORA
di RedTales
23.12.2023 |
13.266 |
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"Il tempo di spostarmi e un altro si fece avanti per offrirgli il cazzo..."
Un mesetto fa mi capitò uno di quei pomeriggi un po’ vuoti e, con una certa voglia dentro il basso ventre, mi venne l’idea di ritornare nell’ultimo cinema a luci rosse ancora aperto. Era davvero da tanto che non ci ero più entrato.Non sapevo nemmeno io cosa aspettarmi ma speravo di trovare almeno un cazzo da maneggiare...
Appena superai la pesante tenda mi attardai sul fondo perché la sala era davvero buia. Poco dopo notai che alla mia destra c’erano tre persone in piedi come me.
Incuriosito mi avvicinai per vedere cosa stessero facendo e mi accorsi che, inginocchiato nell’angolo, c’era un quarto uomo che stava offrendo la sua bocca.
Uno ne stava “usufruendo” mentre gli altri due si erano fermati a guardare magari in attesa del loro turno poiché entrambi avevano l’uccello fuori dai pantaloni e se lo stavano… “tirando” come per prepararlo…
Mi accodai e rimasi a gustare lo spettacolo perché quello inginocchiato si dava proprio da fare. Poco dopo riuscì a svuotare il primo che, quasi con fretta, si allontanò andandosi a sedere a metà sala. Anche se non molto bene, riuscii a vedere il viso della persona inginocchiata e mi sembrò piuttosto giovane, forse sulla trentina. Ma fu per poco perché il secondo avvicinò il pene quasi duro alla bocca desiderosa che lo accolse ricominciando quella erotica danza.
Avrei proprio voluto essere al suo posto, in ginocchio e con la bocca palancata, ma in mancanza di meglio, decisi di preparare anche il mio pisello e così lo tirai fuori iniziando a maneggiarlo.
Nel frattempo si avvicinò un altro signore che, da dietro e con disinvoltura, mi si appoggiò contro. Ricambiai il gesto gentile spingendo il sedere verso di lui e iniziando a muoverlo leggermente. Immaginai che gradì perché un attimo dopo allungò una mano e si impadronì del mio cazzo. Con gioia tolsi la mia e lo lasciai… lavorare.
Così coccolato mi gustai ancora di più lo spettacolo notando come, ricevuta la crema, il ragazzo la lasciava uscire in gran quantità dai lati della bocca. In una manciata di minuti anche il secondo uomo fu accontentato. Guardai il terzo che, continuando a masturbarsi, mi fece un cenno con la testa per indicarmi di andare. Mi avvicinai mentre quello che mi stava toccando lasciò la presa. Per un attimo il ragazzo inginocchiato alzò la testa confermandomi la stima data poco prima. Sì, era decisamente giovane, sulla trentina. Giovanissimo considerando l’età media di chi gli era attorno… Ma fu un attimo perché abbassando il capo si impossessò del mio sesso iniziando a darsi da fare. Misi subito a fuoco che era decisamente bravo e, ormai quasi pronto, ci misi poco a liberarmi di quanto ero riuscito a produrre. Uno, due, tre, quattro schizzi partirono mentre lui continuò a pompare. Ormai soddisfatto feci un passo indietro notando come gli stesse colando una buona dose di crema dal mento. Il tempo di spostarmi e un altro si fece avanti per offrirgli il cazzo.
Arretrai ancora di mezzo passo notando come un altro uomo si era avvicinato mentre quello che mi aveva toccato prima si impossessò nuovamente del mio pene umidiccio e che dava evidenti segni di… cedimento.
Continuò a toccarmi facendomi fremere per il piacere che stava aggiungendo a quello intenso che avevo appena provato finché si ritrovò tra le mani un affarino di pochi centimetri.
“Ecco, così mi piace di più” mi sussurrò mentre io, vedendolo ancora con il cazzo al vento allungai la mano per afferrarglielo e ricambiare la cortesia che mi stava facendo ma si ritrasse.
“Mi piace di più infilarlo nel culo.”
Lo guardai sorridendo e aggiunse: “ti va? Ti va di prenderlo?”
“Qui?”
“No, da me. Posso ospitare.”
Lo guardai ancora, era un bell’uomo, poco più basso di me con una folta chioma bianca. Mi fu difficile dargli un’età. Poteva avere una cinquantina d’anni abbondante portata male o una settantina portata bene. Di sicuro aveva un cazzo dritto e duro che sembrava quasi aspettare la mia risposta.
“Va bene. Vuoi fartelo succhiare?” aggiunsi indicando il ragazzo.
“No. Me lo succhi tu?”
“Certo.”
“E poi te lo metto in culo?”
“Beh… vediamo…”
“Sì, sì, vediamo. Andiamo?”
Ci spostammo verso la porta e ci ricomponemmo e uscimmo dal cinema. Mi disse dove stava e concordammo che lo avrei seguito con la mia macchina.
Mezz’ora dopo eravamo a casa sua e, pochi minuti dopo, ormai entrambi nudi, divenni io quello inginocchiato e con il cazzo in bocca.
Vedendolo nudo spostai la mia stima più sulla settantina anche se aveva un fisico davvero invidiabile: magro, snello, con la pancia piatta e un fitto pelo bianco un po’ dappertutto.
In mezzo alle gambe trovai un pisello penzolante ma in poco si raddrizzò. Me lo lasciò gustare fin quando ritornò a chiedermi se poteva mettermelo dall’altra parte.
Diedi un’ultima leccata e gli dissi di sì: “va bene, come vuoi che mi metta?”
Mi propose di restare in piedi ma di piegarmi in avanti appoggiato allo schienale del divano. Lo feci trovando la posizione comoda. Lo vidi calzare un preservativo e poi prendere del lubrificante. Me ne mise troppo perché quando si appoggiò per penetrarmi… sprofondò immediatamente dentro appena spinse un pochino.
Cominciò a muoversi senza fretta ed andò avanti tantissimo, dimostrando una resistenza incredibile. Ogni tanto mi rassicurò su quanto gli piacesse e sulle sue… tempistiche: “sono lento, molto lento a venire.” Si informò anche se mi andasse bene essere scopato così a lungo e mi chiese perfino se non mi facesse male. Gli risposi che andava tutto bene confermandogli che piaceva anche a me.
Improvvisamente accelerò di molto: “manca poco, adesso sto per sparare. Dio che gusto. Mi posso svuotare in bocca? Vuoi?”
Ovviamente gli dissi di sì e, in tutta fretta mi uscì dal culo, si tolse il condom e me lo piazzò in bocca. Afferrai con la mano la base del pene e cercai di dare il meglio. Lo vidi inarcarsi, sentii il suo cazzo irrigidirsi ed ingrossarsi e non si accontentò più dei miei movimenti ma iniziò a scoparmi in bocca con foga. Un attimo dopo mi annegò con la sua colata per poi fermarsi completamente ansimando. Lo lasciai riprendere fiato per poi ricominciare a succhiarlo ma mi chiese subito di fermarmi perché: “non resisto. Aspetta, aspetta un momento.” Indugiai ma, di tanto in tanto, provai ad accarezzare con la lingua la cappella facendolo sussultare e ripetere: “ti prego, ti prego, stai fermo, non muovere la bocca.”
Rimasi in attesa gustandomi quel grosso salsicciotto che, passato il momento di euforia, iniziò a sgonfiarsi. Sentendolo ammosciarsi provai a succhiarlo aspirandolo verso la gola ma, tremando, mi supplicò nuovamente di non farlo. Mi rassegnai a sentirlo diventare piccolo piccolo, una sensazione che, quando me lo lasciano fare, mi piace davvero molto. Quando divenne davvero minuscolo provai a leccarlo ma un fremito ed un altro invito ad aspettare mi fermò un’altra volta.
Non ebbi più occasione di gustarlo perché, ormai ripresosi da quel potente orgasmo, si spostò togliendomelo dalla bocca.
Si meravigliò che ne su di me ne sul divano c’era alcuna traccia di sperma e mi sembrò sorpreso quando gli dissi che avevo inghiottito tutto.
Fu allora che mi chiese se baciavo e, dicendogli di sì, mi venne in mente che magari voleva verificare se avessi davvero buttato giù la crema.
Fu un bacio abbastanza veloce e la frase che disse subito: “mh! Che sapore. Ne ho fatta tanta, vero?” sembrò confermare la mia ipotesi.
In seguito mi offrì da bere e, dopo una piacevole chiacchierata, gli lasciai il numero di telefono. Purtroppo non mi ha più chiamato però la capatina al cinema è stata davvero provvidenziale...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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