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incesto

Assieme 4


di iltiralatte
05.08.2024    |    6.554    |    9 7.2
"- Gaël vuole riuscire ad ingravidarmi anche in futuro e noi, che vogliamo da sempre una famiglia numerosa glielo concederemo volentieri, ma ti rendi conto..."
la voglia del nuovo membro della famiglia.

Qualche mese è passato ed Ivan si è stabilmente insediato come bull della famiglia.
Silvana non ha praticamente più un minuto libero per se. Via dall’ufficio deve sempre correre a casa a soddisfare il giovane amante che sempre l’attende col cazzo a bandiera.
Neppure per Sandro le cose sono perfette: ha ottenuto l’autorizzazione ad osservare i due amanti mentre ciulano, ma la gelosia e la sofferenza sono scomparse, Che quei due scopino gli sembra la cosa più giusta e naturale del mondo.
Ed è stato proprio Sandro ad affrontare il problema.
Entrato nella sua camera da letto ha visto il suo ospite che naturalmente stava chiavando sua moglie.
-Ivan. mi consenti di parlarti un momento?
-Certo che si Sandro, basta che tu non mi imponga di smettere di ciulare Silvana. Troppo mi piace frizionarle la vagina e tenerle allagato l’utero.
-La so caro amico, infatti lei ora è incinta al quarto mese e quel bimbo non è certo mio. Però vedere mentre tu ti scopi Silvana mi genera un senso di grande pace, quindi non ti preoccupare continua tranquillamente. Io riconoscerò come mio il bambino che nascerà e ti consentirò in futuro di continuare a scopare Silvana a tuo piacimento ma non è di questo che ti volevo parlare.
-Dimmi allora!
-Vorrei che mi parlassi un po’ di te, Oramai scopi mia moglie con regolarità da 6 mesi ed ancora non so il tuo cognome ne come si chiami tua madre.
Vorrei saper qualche cosa di più su chi colma in continuazione quel buco che dovrebbe essere di mia esclusiva pertinenza.
-io non ho madre Sandro. Sono stato allevato da tante(zia) Manon dopo che Dio mi ha messo sulla sua strada. Non mi ricordo molto della mia prima infanzia ma tante Manon ha supplito in tutto ai genitori. È stata una grande madre- Mi ha fatto studiare e se ora sono in grado di vivere come un uomo lo devo solo a lei. Peccato che ora sia morta o ve la avrei fatta conoscere volentieri.
-Vuoi vederla? Nel mio zaino ho una sua fotografia. Vai a prenderla intanto io finisco questa chiavata con Silvana: sono a buon punto e sto preparandomi per una sborrata mostruosa..
Sandro si recò allo zaino e quelle poche fotografie presenti furono presto nelle sue mani.
Una donna sconosciuta rispose al suo sguardo.
Provò a guardare la successiva rappresentava un bambino che lui conosceva molto bene: calzoni alla zuava, maglione con l’immagine dell’uomo ragno e scarponcini.
Con la foto in mano corse a prendere quella fotografia che per tanto tempo era stata l’ultima immagine che lui e Silvana avevano del loro bambino.
Non c’erano più dubbi: le pose erano leggermente diverse come diverse erano state le camere e l’abilità dei fotografi. Ma il bambino era indiscutibilmente lo stesso.
Colle due foto in mano corse in camera da letto e giunse proprio mentre il ragazzo stava eiaculando.
-Si amore, riempimi tutta,, solo così mi sento completa!
-Sei tornato Sandro? Non faresti uno zabaione ad Ivan così che possa prima recuperare le forze? Subito dopo ha promesso di scoparmi nuovamente e se andrà avanti così finirà che il suo seme entrandomi dalla figa. mi uscirà dalle orecchie.
E rise felice
-Ora no Silvana. Tanto tempo fa ti ho detto che non sarei più stato tuo marito a meno che non avessi potuto restituirti nostro figlio. Ora la mia pena è finita:certo è un po’ cresciuto, molto diverso da come lo immaginavamo ma posso restituirti Gaël.
Per la sorpresa Silvana si sfilò da sotto il corpo dell’amante che stava sborrando nella sua pancia e che si ritrovò a versare il suo prezioso seme sul materasso. Silvana si portò vicina al marito.
-Cosa stai dicendo Sandro?
-Guarda queste due fotografie amore: Gaël è Ivan! Ora il mio tormento avrà finalmente termine.
-È vero! Riconosco anche il completino. Questo è il mio bambino e finalmente è tornato da me.
E si precipitò ad abbracciare il suo Gaël, finalmente redivivo.
-Finalmente sei qui! Non mi lasciare più.
-Mai pensato di lasciarti Silvana, anzi, anche se Sandro si è offerto di riconoscere come suo il bambino che porti in grembo stavo pensando di chiederti di divorziare e di sposare me. I rapporti tra noi non cambierebbero proprio ma tu saresti ufficialmente mia moglie, non la sua.
-Non capisci sciocco! Tu sei nostro figlio. Lo stesso che è scomparso 13 anni fa nella Valle dell’Orco. Proprio dove ci siamo incontrati.
-Quindi dovrei chiamarvi mamma e papà. Io sono tornato deciso a scoprire le mie origini: tante Manon non è mai stata chiara con me ma la Valle la ha qualche volta nominata e tanto mi è bastato per dirigermici.
-Ho avuto una fortuna sfacciata. Proprio la prima persona che ho incrociato si è rivelata essere il fine della mia ricerca.
Intervenne Sandro:
-Ecco spiegato il motivo della mia assoluta mancanza di gelosia. Il mio istinto deve averti riconosciuto e non potevo certo essere geloso di mio figlio, qualsiasi tipo di coccola stesse scambiando con sua madre.
-Lo stesso per me Sandro. Ho sempre odiato tutti i miei amanti specie mentre mi scopavano. Gaël no! Con lui ho sempre avuto la voglia di concedergli di più., ed ancora di più e sempre di più. Era mio figlio a chiedere, potevo negargli qualche cosa?
-Allora adesso tocca a me confessarmi. In quella vulva evidentemente mi trovo a casa mia, è naturale: è da li che provengo. Anche il mio istinto mi spingerebbe ad entrare tutto intero in quel tranquillo ricettacolo protetto ma, ahimè, solo una piccola parte di me ora vi ha accesso!
Naturale concludere tutto con un abbraccia a tre e Gaël ne approfittò per domandare sottovoce in un orecchio a Silvana :
-Mamma comunque più tardi scopiamo ancora?
-No Ivan: non si può più. Ora il maschio è tornato ad essere tuo padre ed è giusto che ora sia lui il padrone del mio ventre.
Scioltisi Sandro riprese a parlare:
- Gaël, mi se mancato tantissimo. Avrei voluto darti il mondo intero per cui ho deciso di farti un dono prezioso. Cosa desideri? Un appartamentino? Una automobile? Puoi domandami tutto quello che vuoi.
-Tutto papà? Proprio tutto?
-Certo Gaël tutto ciò che possiedo è a tua disposizione.
-Ecco papà non vorrei nulla di quanto mi hai promesso.
- io vorrei solamente poter continuare a scopare la mamma con continuità. Ora la ho messa incinta ma vorrei poterla ingravidare ancora più e più volte fin quando la natura le consentirà di essere fecondata ed anche quando non potrà più esserlo vorrei poter continuare a stare il più possibile dentro di lei riempiendola per bene del mio seme fino a quando lei stessa non si stancherà e non mi scaccerà.
-Chiedi molto figliolo e la cosa non dipende completamente da me. Visto che parliamo di una donna anche tua madre ha diritto di parola, non credi?
-Vedi Ivan, quando ero signorina sognavo di avere almeno una squadra di calcio di figli tutti miei e di Sandro.
-Poi tu sei nato e scomparso e questo sogno è andato un po’ a farsi friggere. Ora tu sei tornato ed a tuo padre toccherebbe completare l’opera anche se con un piacevole interludio dovuto proprio al tuo bambino.
-Da 13 anni non ho più toccato tua madre Gaël. Ho naturalmente avuto le mie colpe gravissime.
-Silvana non avrei dovuto abbandonare Gaël su quel sentiero neppure per qualche secondo e tu mi hai duramente punito . Ti sei fatta una infinità di amanti e me li hai sbattuti tutti sotto il naso.
Io. più che vedervi udivo tutte le vostre azioni, sentivo i tuoi uggiolii di piacere ed il mio cuore piangeva: sapevo di meritarmi tutto ciò..
L’uomo guardò la moglie ricevendone in cambio un cenno di approvazione, quindi proseguì:
-Ora stiamo parlando di un tabù, una usanza contraria all’abitudine comune. Per contro il primo frutto della vostra unione è già in viaggio e nascerà tra breve ed in più qui abbiamo trovato un equilibrio che sarebbe un vero peccato spezzare.
-Io ho una sola parola però: Gaël se vuoi divenire tu il padrone della pancia di tua madre così sia! Io da buon cornuto riconoscerò come miei tutti i figli che farete insieme. quindi passo a te il compito di formare la squadra purché tu ti assuma formalmente un impegno.
-Quale papà?
-Con chi scopi Silvana è una cosa che riguarda solo noi: quindi silenzio con chiunque, Inoltre devi impegnarti a mantenere sempre ben colmo di sperma fresco il canale della vita di colei che ora è tornata ad essere la mia mogliettina ma che io non potrò più ingravidare se consentirò a te di farlo.. Te la senti di assumerti questo impegno?
-Si papà, con gioia.
-Ed a me riserverete almeno qualche diritto, magari da cuck? Adoro vedervi scopare ma mi piacerebbe fare anche qualche cosa d’altro: partecipare insomma. Sono disposto a tutto vi basterà chiedere.
- Gaël te la senti di scoparmi adesso o vuoi aspettare un po’?
-Si mamma, per te sono sempre pronto.
-Guarda che voglio un vero e proprio allagamento.
-Contaci mamma.
-Allora penetrami e datti da fare ma tieni un ritmo basso: io e papà dobbiamo parlare e non so quanto ci vorrà.
Poi prese la mano del marito.
-Ti ricordi amore dei nostri primi tempi? Anche noi scopavamo come ricci, eravamo pieni di passione e di amore.
-Si Silvana, dove vuoi andare a parare?
-Con Gaël non c’è amore, non del nostro tipo almeno.
-Lui è un bambino che per 13 lunghi anni ha dovuto fare a meno della sua mamma e gli è mancato scambiare con lei coccole, complimenti e gesti affettuosi.
-Non devi provare risentimento quando mi penetra …
-Assolutamente no Silvana già lo ho detto!
-E neppure invidia quando mi sfrega la vagina o quando mi allaga l’utero! Sono cose che adoro, specialmente l’ultima e lui se ne è reso conto. … e, da bravo bambino, fa contenta la sua mamma.
-Perché questo sta facendo ora: coccole a chi tanto gli è mancato.
-Da questi complimenti può scaturire una gravidanza.
-Lo sa. La accetta anzi la vuole e lo accetto anch’io ma se ci pensi manca qualche cosa: l’amore che a suo tempo ci ha uniti e che ci ha consentito di generare lui e non è per nulla pronto a diventare padre.
-Il suo amore è sbagliato: è filiale. Infatti è facile riconoscere il bambino che vuole prendere il posto del papà: la mamma voglio fecondarla io, e non una volta ma 10, 100, 1000 volte estromettendo in tal modo il genitore, mentre serve il vero amore di un uomo maturo che poi sarà il vero padre della creatura, per una azione positiva.
-Un seme da il via alla vita ma è l’amore che la fa crescere e fiorire, e non ha nessuna importanza chi questo seme iniziale produce.
-Per questo la creatura che porto in grembo sarà figlia tua. Tu hai il compito di fornire quel vero amore che la fa crescere e devi cominciare sin da subito a manifestarlo. Un feto avverte l’amore che la mamma riceve e se ne fa forza per svilupparsi bene.
- Gaël vuole riuscire ad ingravidarmi anche in futuro e noi, che vogliamo da sempre una famiglia numerosa glielo concederemo volentieri, ma ti rendi conto che queste sono le voglie di un bambino? Un bimbo affamato d’amore che, attraverso la mamma, si vuole fare tanti fratellini.
-Ecco quindi il tuo compito vitale da ora in poi. Anche se sarà Gaël a chiavarmi tu dovrai sempre fare l’amore con me. Un amore intenso e maturo che Gaël non è in grado di darmi.
- Gaël sarà il padrone assoluto della mia figa: glielo abbiamo promesso e manterremo. Mi metterà ancora incinta, ma tutto il resto deve essere compito tuo.
-Si Silvana, hai ragione. Questa sarà la nostra famiglia finalmente ricongiunta a felice. Una troppia in cui ciascuno ha un suo compito preciso. E, mentre Sandro avvicinava la sua bocca a quella della moglie per baciarla Silvana concluse:
-Forza Gaël alza bene il ritmo ora! La tua mamma ha fame di coccole serie. Fammi uscire ciò che sai dalle orecchie!
Fine
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