tradimenti
La gara 2
di iltiralatte
30.09.2023 |
2.896 |
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Gem “Mi dispiace! Immagino che anche tu, come fotografo, ami esporre il tuo nome ad un bella cosa completa, proprio come un pittore firma un quadro dopo..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale. Narra lei
La festa si svolgeva in giardino. Un posto stupendo, fornito di una pista e di discreti vialetti ombrosi con comode panchine in cui rilassarti se non desideravi ballare.
Un ricco buffet era approntato in un angolo e potevi praticamente trovarci di tutto, dagli spuntini mordi e fuggi agli spaghetti ed ad alcune varietà di riso freddo.
Al fianco di questo self service un somelier consigliava su vini e liquori da assumere. L’energia per gli ospiti che desideravano scatenarsi era insomma assicurata.
Un altoparlante, ogni tanto, chiamava i nomi della coppia “prigioniera” .
Elia era stato il primo ad entrare nella camera e mi aveva confessato di esserne rimasto piuttosto annoiato: allo stupendo corpo della biondona, insomma, non corrispondeva un adeguato cervello.
Lei parlava solo di gossip, di abiti e di un marito libertino, cose che ad Elia non interessavano più di tanto. Si era insomma limitato a scattarle qualche fotografia mettendo in risalto il suo davanzale ma aveva accolto come una liberazione lo scatto della serratura della porta che indicava il termine dell’ora. Per istruzioni ricevute dovevano attendere ancora 10 minuti prima di poter uscire e questi si erano rivelati i dieci minuti più lunghi della sua vita.
Fu quindi con una certa trepidazione che udii chiamare il mio nome: diedi un bacio ad Elia e mi avviai a raggiungere Guido.
Gui “Cos’è quella faccia? (mi disse appena mi vide) Siamo qui per divertirci, non ad un funerale!”
Gem “Forse questa parte della festa non è così divertente (ed udii lo scatto della porta che si chiudeva alle nostre spalle) Elia mi ha detto di essersi molto annoiato.”
Gui “Probabilmente è solo stato sfortunato. Questo gioco tende ad amalgamare gli ospiti ma chiaramente se la signora non è interessante o se tra i due non scatta neppure una briciola di simpatia, quando usciranno dalla stanza saranno esattamente gli stessi pirla di quando sono entrati. Spero che tra noi non avvenga lo stesso.”
Gem “Mi immaginavo tutt’altro. Quando ho sentito della gara mi sono immaginata di poterla vincere ma è vero; l’affiatamento tra fotografo e modello è indispensabile, anche se si vuole solamente realizzare qualche buona foto.”
Gui “Allora ritieni che neppure tra noi possa funzionare? Eppure stamane mi era sembrato ci fosse un certo feeling tra te e tuo marito da una parte e me dall’altra.”
Gem “Hai ragione: stamattina mi sei risultato simpatico … ed anche ora o non starei parlandoti così.”
Gui “E allora cosa aspettiamo? (regolando la macchina) Forza, cominciamo con qualche scatto di prova. Non scordarti che la fotografia è un mio hobby.”
Seguendo i suoi consigli assunsi un paio di pose, quindi Guido riprese il discorso.
Gui “Sei assolutamente fotogenica: rompi l’obiettivo. Vuoi veramente vincere questa gara?”
Gem “Se mi dici che posso vincere mi fido di te: SI”
Gui “Le migliori foto di una donna sono quelle in cui appare senza veli. La altre sono solo foto da scampagnata. Te la senti?”
Gem “ Dovrei denudarmi? Qui davanti a te? Va bene, ho detto che ti do fiducia e mantengo la parola, Immagino che tu sarai professionale, vero?”
Gui “Assolutamente si! Non ho mai toccato una donna senza il suo consenso. Non vedo perché dovrei fare eccezione per te.”
Seguendo le indicazioni del mio mentore iniziai quindi il mio spogliarello che si concluse con me assolutamente nuda su un letto con le braccia levate al cielo mentre Guido mi girava attorno scattando e scattando e scattando.
Gui “Abbiamo fatto un buon lavoro, (sedendosi sul letto) ma secondo me manca ancora una serie di foto, Pazienza, ci faremo bastare queste. Rivestiti.”
Invece di obbedirgli mi sedetti vicina a lui.
Gem “Che fotografie mancherebbero secondo te?”
Gui “Ogni servizio deve raccontare una storia e la tua è forzatamente monca visto che deve concludersi qui! A mio parere le ultime foto dovrebbero essere relative al tuo solo volto. Ma stravolto dalla passione. Insomma ci servirebbe un maschio che ti scopasse per farti assumere quelle particolari espressioni ma non ci è possibile chiamare Elia, quindi dobbiamo per forza smettere.”
Gem “Mi dispiace! Immagino che anche tu, come fotografo, ami esporre il tuo nome ad un bella cosa completa, proprio come un pittore firma un quadro dopo averlo finito, non un po’ prima.”
Gui “Certo, è una questione di professionalità”
Gem “Se io riuscissi ad ottenere quella particolare espressione che ritieni indispensabile, mi garantiresti la vittoria?”
Gui “Assolutamente si amica mia. Non credo di aver visto altri fotografi tra gli ospiti, per cui, anche se qualcuno avesse immaginato foto di nudo, non avrebbe la professionalità necessaria per immaginare la conclusione del servizio”
Gem “Ma tu non hai l’attrezzatura necessaria per farmi apparire l’ espressione che cerchi?”
Gui “Assolutamente si! Ma ho promesso che non ti avrei toccata.”
Gem “Ho detto che voglio vincere, quindi ti sciolgo dalla promessa. Fai quello che devi!”
Gui “Potrei venirti dentro e non ho con me preservativi.”
Gem “Temo che questo sia il mio periodo fertile! Mmmmh non importa voglio assolutamente vincere quel super proiettore ma se ci riesci togliti per tempo.“
Guido mi guardò con aria sorpresa poi si tolse i pantaloni e cominciò ad accarezzarmi un po’ ovunque, ed è inutile che descriva lascivamente tutti i preliminari..
Io da parte mia persi ogni cognizione del tempo e dello spazio. Avvertivo solo il suo membra sfregare le mie pareti vaginali con qualche breve interruzione nei momenti in cui mi scattava qualche foto.
L’ultima proprio mentre stava eiaculando dentro di me.
Gui “Eccola! Questa è l’espressione che completa il nostro servizio”
Si tolse ed in quel momento udimmo lo scatto della porta.
Ci precipitammo a rivestirci comprendendo perché, per 10 minuti, non ci sarebbe stato possibile riaprire,
Quel tempo era una garanzia fornita a chi, come noi, avesse voluto sfruttare il tempo e l’intimità concessaci per qualche divertimento diverso dalla foto,
Mentre ci rivestivamo naturalmente continuammo a parlare.
Gui “Non avrei voluto, ma mi sei entrata nel sangue. Potremo rivederci in futuro? Vorrei poter replicare con te quanto abbiamo fatto qui ma in una tranquilla camera al cui esterno non ci attende nessuno.”
Gem “Sono sposata ed Elia è molto geloso. Per favore, cerchiamo di non fargli sapere come hai ottenuto l’ultima espressione. Anche a me tu sei piaciuto molto, troverò il modo di fare qualche replica ma voglio conservarmi mio marito! Io lo amo: tu sei solo sesso. Daccordo?”
Gui “Se me lo domandi in questo modo non posso che accondiscendere. A proposito, usi la pillola? Preso dall’entusiasmo temo di aver fatto un casino riempiendoti al momento dell’ultima foto!”
Gem “Non solo non me la prendo! Elia ed io stiamo tentando di avere un bambino e questo dovrebbe essere il mio periodo fertile. Ora se vorrò sapere chi è il padre del bambino, per qualche giorno non potrò più accoppiarmi con Elia. Comunque puoi stare tranquillo. Anche se dovessi avermi fecondata non verrò mai a rinfacciartelo.”
Gui “Ed io invece lo avrei voluto! Sarebbe stato bello avere un figlio con te ed allevarlo alla luce del sole. Così temo che mi toccherà vederlo allevato da un altro senza poter intervenire e dovendo sempre vederlo da lontano.
Ora eravamo completamente vestiti e la porta si spalancò facendo entrare l’altra coppia che salutammo incrociandola.
Fine ?
Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi. In caso di racconti a puntate, la successiva sarà pubblicata unicamente se qualcuno lo chiederà-
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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