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Due volte cornuto 2


di iltiralatte
08.09.2024    |    3.665    |    0 8.9
"Secondo i nostri accordi Alina doveva essere mia ed ora proprio tu ti ribelli? E lo fai dopo che io ti ho consentito di aver rapporti completi con lei? Vuoi..."
Un mese dopo Călin consegnava trionfante al padre la sua prima busta paga-
-Molto bene Călin, questi soldi ci faranno comodo. Ma come procede il tuo corteggiamento ad Alina? In questo mese mai hai trascorso due giorni consecutivi a casa.
-Procede male papà, proprio a causa delle mie assenze. Dato che sono il pivello del gruppo, spesso sono io quello a cui vengono assegnati i compiti extra.
-Allora dobbiamo trovare un altro modo. Valla a chiamare e conducimela qui.

-Mi desidera sig, Valentin?
-Si cara. Prenditi una sedia e siediti. Dobbiamo parlare.
Con fare tremante la fanciulla obbedì prendendo posto di fronte ai suoi padroni.
-Ho sbagliato qualche cosa signore? Le prometto che rimedierò subito!
-No cara stai tranquilla, è solo una questione pratica. Quanti anni hai adesso?
-Ho compiuto i diciotto qualche mese fa signore,
-Diciotto eh! Sei una donna oramai, che diamine e come tale devi trovare un marito.
-Se mi ordina di cercarlo lo farò signore, ma così facendo dovrò trascurare almeno alcuni dei miei doveri qui.
-Non è detto cara! Tutto sta a cercare nel posto giusto. Qui davanti a te c’è Călin che avendo trovato lavoro ora cerca moglie. Non credi che mio figlio possa essere un buon partito per te?
-Sono certa di si signore. Cosa può desiderare una serva più del suo padrone?
-Allora è deciso. Trasferisci tutti i tuoi effetti in camera di mio figlio. Călin ora deve partire, al ritorno vi sposerete. Ecco, firma questi fogli servono per le pubblicazioni.
Al suo ritorno Călin potrà accompagnarti alla Parohia Ortodoxă Română (chiesa) dove il preot (sacerdote)vi unirà in matrimonio.
Per una volta Valentin non badò a spese.
Invitò tutti i colleghi del figlio e donò ad Alina ,l’Abito del cuore: il tradizionale abito, ricamato a mano, che laggiù è simbolo di benedizione e di accettazione nella nuova famiglia.
Dopo che i due giovani ebbero espresso il loro consenso si recarono tutti ad un locale dove era stato organizzato un discreto banchetto e tra lazzi, balli e feste trascorsero il pomeriggio.
La festa raggiunse il suo culmine quando i compagni di lavoro di Călin rubarono la sposa, obbligando Călin a riscattarla tramite un comico balletto dedicato dallo stesso a tutti i presenti.
A notte , dopo aver congedato gli invitati, poterono finalmente ritirarsi nelle loro stanze dove Călin si scusò con Alina:
-Domani ho un servizio, starò assente tutta la settimana
E buttatosi sul letto si addormentò immediatamente in modo profondo.
Alina, un po’ delusa, non potè che limitarsi a guardare suo marito che russava dolcemente mentre si spogliava e si agghindava per la notte.
Al mattino. Al suo risveglio, Călin era già partito ma, anche se ora era una donna sposata, le faccende domestiche erano rimaste inalterate, come pure i suoi compiti ed Alina vi ci si dedicò di buzzo buono.
Alla sera fece per ritirarsi in quella che ormai considerava la sua camera coniugale.
-Dove vai Alina?
-Per oggi ho finito tutti i miei compiti sig, Valentin, vado a letto.
-No cara: ora sei una moglie ed una donna sposata non deve dormire mai da sola. D’ora in poi. Quando Călin sarà assente, tu dormirai nel mio letto.
-Ma sig. Valentin, non ho mai sentito parlare di una tradizione simile,
-Nessuna tradizione Alina, tu sei cosa mia, ricordi? Io ti ho acquistato e ciò che faremo nel MIO letto sarà solo una parte dei tuoi doveri e dei miei diritti.
-Ma ora sono la moglie di suo figlio!
-Si e questo sarà il mio dono di nozze per Călin: quando sarà a casa concederò che voi giaciate assieme ma se lui sarà assente tu scalderai il mio letto.
Usare precauzioni? Valentin non era certo un tipo rispettoso delle donne per cui, da quella sera, farcì quotidianamente col suo seme la nuora costretta alla sue voglie.
Finalmente Călin tornò dal suo viaggio ed Alina non ritenne opportuno rivelare al marito le porche voglie del suocero. Ritenne che riferirgli: -Sai? Tuo padre mi ha violentata. - Non sarebbe certo stato, neppure da parte sua, un acconcio dono di nozze per cui, senza parlare trascorse finalmente la prima notte d’amore col marito.
La mattina successiva Călin ripartì all’alba ed Alina, con un forte sospiro, si ritrasferì nella camera del suocero.
-Brava Alina, hai fatto bene a venire. Ieri notte non ti ho scopata, rimedieremo subito, adesso.
Quella fu la prima di un’altra settimana di monte a ciclo continuo.
Finalmente Călin tornò dal suo viaggio e questa volta Alina non potè esimersi dal parlargli…

(Călin riflette
Non lo avrei mai creduto ma scopare Alina mi ha toccato il cuore. Vederla sempre così accondiscendente, pronta a prevenire e ad esaudire i miei desideri me la hanno fatta guardare con una luce diversa dal solito. È una bella ragazza attiva e servizievole, non una protestatrice quale era mia madre. Forse non tutte le donne sono tendenzialmente infedeli ed io ho sbagliato a consentire che mio padre ne facesse la sua amante. Io la ho sposata ed ora mi accorgo che la voglio per me. Devo trovare il modo di sottrarla a Valentin, ma come? Non posso certo affrontalo a muso duro dicendogli: “Tu devi smetterla di scopare mia moglie.” Si incazzerebbe ed a ragione. Non erano questi i nostri accordi. Però in questa settimana di assenza non c’è stato un minuto in cui io non abbia pensato lei. Temo proprio di essermi innamorato di Alina).

-Ben tornato Călin!
Alina corse ad abbracciare ed a baciare il marito.
-Ti devo parlare, andiamo in camera nostra..
-Ma vorrei salutare anche mio padre
-Lo farai dopo: credimi è importante.
-Va bene ma ti avverto, poi uscirai un po’ manomessa dalla nostra camera. Ti amo e voglio fare l’amore con te.
Raggiunto facilmente l’accordo i due ragazzi corsero alla camera da letto lasciando la borsa da viaggio di Călin davanti alla porta come segno di desiderio di intimità.
Inutile dirlo fecero l’amore con passione ed alla fine giacquero l’uno accanto all’altra accarezzandosi.
-Călin, non avrei voluto dovertelo riferire, ma tuo padre mi ha violentata. Asserisce di essere il mio padrone e che il fatto che io possa far l’amore con te è solo una sua concessione-
-Ho paura che abbia ragione lui Alina. Mi ricordo di quando ti ha portata a casa annunciando trionfante di averti comperata.
-Ma ora sono tua moglie, sua nuora! Mi avesse pretesa prima del nostro matrimonio non avrei avuto motivi per negarmigli con tutte le conseguenze del caso, ma ora io ho un uomo e quell’uomo è suo figlio.
-Hai ragione Alina. Ho passato una settimana d’inferno pensando a te ogni minuto che passava e sapendo come Valentin stesse soddisfacendo le sue voglie. Quando ti ho sposata non ero innamorato di te ed il nostro matrimonio è stato solo un escamotage per introdurti nella nostra famiglia e fare di te la sua amante.
-Ma ora sono veramente innamorato di te e certo non posso permettere che sia proprio mio padre a mettermi le corna. Gli parlerò: sono certo che troveremo una soluzione.

-Ciao papà, sono tornato.
-Ciao Călin, ho visto la tua sacca davanti alla porta ed ho immaginato che non volessi essere disturbato.
-Grazie papà ma ora è sorto un problema riguardo al nostro accordo.
-Alina si è lamentata con te? La punirò duramente!
-No papà, ecco …. Vedi … Quasi non so come dirtelo ma io mi sono innamorato di mia moglie.
-Che bello! Avrò anche una nuora allora. Mi raccomando, stai attento quando la scoperai o ci scapperà un nipotino.
-Ecco papà … ma ci sarebbe il problema … tu che te la chiavi regolarmente.
-A quello? Non sarai geloso vero? Io mi scopo la mia schiava però quando sei a casa mi astengo perché tu possa esercitare il tuo diritto di marito.
-Papà, vorrei essere il solo a poter infornare quella vagina!
-Non se ne parla Călin, Alina mi ha restituito almeno il parte quella giovinezza che tua madre mi aveva sottratto. Secondo i nostri accordi Alina doveva essere mia ed ora proprio tu ti ribelli? E lo fai dopo che io ti ho consentito di aver rapporti completi con lei? Vuoi forse che io ritiri il mio placet e che costringa la ragazza a frequentare solo il mio letto?
-Naturalmente no papà. Anzi tu sei stato molto generoso. Mi rendo conto che i miei sono solo capricci di un bambino viziato.
-Bravi ragazzo, così mi piaci, Ma ora confessa Alina si è lamentata con te vero?
-Lamentata non è la parola esatta papà, mi ha riferito le tue gesta ma io già le avevo previste.
-Credo che a quella ragazza manchi un po’ di vero sesso, D’ora in poi, quando ti assenterai, ci penserò io a fargliene fare tanto da togliergliene lo sfizio,

-Allora Călin, come è andata con tuo padre?
-Non bene Alina, rifiuta di lasciarti unicamente a me. Ci resta una sola soluzione: ho sentito che in Italia c’è qualche possibilità di lavoro. Dobbiamo fare i documenti e trasferirci. Tu sei mia moglie: anche se ti ha comperata non potrà ostacolarci. Tutto starà a fare i necessari documenti senza che lui se ne accorga. Tu per adesso continua a comportarti secondo il suo volere. Già col mio prossimo stipendio potremo procurarci i biglietti per il viaggio.
Il giorno successivo Călin dovette ripartire per la consueta settimana di viaggio ed Alina si rassegnò ad un’altra settimana di monte da parte del suocero.
Valentin però sembrò di colpo essersi trasformato. Forse la discussione col figlio lo aveva in qualche modo pungolato, o forse aveva perso il gusto della partita a carte serale cogli amici,
Fatto sta che sembrò trasformarsi in un coniglio impazzito e la nuora non potè più neppure tenere conto della presenza di quel nerbo all’interno del suo organismo.
Fatto sta che, quando il marito tornò, dopo aver fatto l’amore con lui dovette comunicargli:
-Călin sono incinta.
-E naturalmente non sai chi sia il padre vero?
-No amore. Valentin mi riempie regolarmente del suo seme: non posso impedirlo, ma anche con te ho rapporti, o non riuscirei a sopportare a lungo una simile situazione.
-Hai ragione Alina. Questa sarà la mia giusta punizione per aver accettato inizialmente quel turpe mercato. Avrai questo bambino e sarà mio! Impegnamoci entrambi a non richiedere mai il test del DNA. La possibilità che sia mio c’è. Ci accontenteremo di questo. Purtroppo sono stato un po’ troppo ottimista nella mia previsione di partire dopo un solo mese di attesa. Devo risparmiare pochi Leu alla volta. Dovrai sopportare per un periodo più lungo.
-Non posso dire che non mi importa Celin. Mi importa moltissimo ma so riconoscere le necessità. Stammi vicino ed amami quando puoi, solo questo ti chiedo, poi, quando potrai mi porterai via da qui.
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