Lui & Lei
La Società dell'Harem Virtuale
di iltiralatte
14.10.2022 |
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"Palpeggiai, tanto per gradire, qualche mammella, poi tornai sul palco
“Ora chiamerò alcune di voi..."
Anche qui ricordo che TUTTI i miei racconti sono esclusivamente frutto della mia fantasia-Ogni riferimento a cose o persone realmente esistenti è puramente casuale
Ero in palestra con un paio di esaminatori davanti ad un centinaio di belle ragazze che avrebbero voluto entrare a far parte del mondo dello spettacolo e tutte aspettavano il mio verbo
“Signorine” dissi “questo potrebbe essere il vostro primo passo nel mondo dello spettacolo. Potrebbe essere, non è.
Tutto dipenderà dalle vostre attitudini, dalla vostra disponibilità e dalla vostra voglia di scalare il successo.”
Tacqui un momento per far si che l’ultima frase facesse effetto
“Ultimamente un esimio gruppo di bacchettoni si è dato da fare per impedire che affermata gente dello spettacolo si imponesse su attrici che, per ottenere anche solo particine erano costrette a prostituirsi con registi, procuratori, produttori esecutivi e chissà quant’altro.
Per questo motivo è stata creata la nostra società: NOI NON VI OFFRIAMO PARTI O PARTICINE avete capito?”
Passai in rassegna le 100 donne che affollavano il salone, poi tornai sul palco
“L’unica cosa che vi offriamo è un posto nel nostro Harem Virtuale. Un posto dove sarete certamente palpeggiate, toccate e penetrate. Potrebbe capitarvi di essere scopate col preservativo o a pelle. Si potrà domandarvi di accettare eiaculazioni al vostro interno il tutto senza appioppare nessuna responsabilità al maschio di turno, ma non sarete prostitute. I soldi non potranno girare in alcun modo ed a voi sarà negata anche la possibilità di accettare eventuali regali fisici. Tanto per essere chiari la stessa cosa vale per questa società: NOI NON VOGLIAMO TRASFORMARCI IN UN BORDELLO.
Il fatto che YYYYY (attrice famosissima nota per la sua fulminante ascesa nonché per un matrimonio da sogno) sia passata da qui può ispirarvi ma non illudervi. Da ora e per sempre voi dovrete considerarvi oggetti: oggetti di proprietà dell’associazione ed a sua completa disposizione, Sappiate che anche YYYYY se la chiamassimo correrebbe qui di corsa a soddisfare le nostre necessità e questo è un altro punto che dovrete ben considerare prima di accettare di entrare nel nostro staff. Se proprio sarete brave potrebbe capitare che il regista di turno vi indichi per un suo film ed in questo caso saremo certo lieti di favorirvi e, nei nostri limiti, di supportarvi, noi ci impegniamo a mettervi in mostra ma nessun altro obbligo ci può venire addebitato. La nostra è una società di presentazione Se qualcuno importante organizza una festa noi forniamo donne di aspetto gradevole ma, ripeto, non prostitute. A quelle feste sarete completamente libere di fare ciò che vi pare, accettare o rifiutare corteggiamenti, se volete di allontanarvi o se preferite di scopare con uno o più dei presenti. Addirittura potrete decidere di voler fare semplice tappezzeria e nessuno sarà autorizzato ad importunarvi.. Affari vostri ma se accetterete anche solo un bruscolino per voi sarete estromesse da questo gruppo-
AVETE CAPITO?”
Tacqui un istante e ripresi “Se su di noi non gravano grossi obblighi, lo stesso non può dirsi per voi. Le prescelte dovranno impegnarsi ad esaudire tutti i desideri della società o dei suoi rappresentanti, ivi compresi quelli sessuali. Ora procederò alla scelta. Tra le prescelte, ne inviterò una nel mio letto e lei, pur in assenza di un contratto, sarà bene che vada a scaldare le mie lenzuola. I contratti poi li faremo domani.
Ora guardatevi alle spalle, ognuna ha a disposizione un paravento dove spogliarsi. Denudatevi completamente e mettetevi l’una di fianco all’altra con le mani dietro la schiena e le gambe leggermente aperte. Questo è il momento in cui potete prendere una decisione. Se quanto vi ho detto non vi sta bene potete tranquillamente abbandonare, l’uscita sapete dove si trova e nessuno vi rincorrerà per impedirvi di raggiungerla, ma se accettate di spogliarvi questo stesso atto varrà come accettazione di tutte le condizioni- SONO STATO CHIARO?
Ed ora: SPOGLIATEVI SIGNORINE”
Alcune donne, raccolti i loro stracci, guadagnarono l’uscita ma la gran maggioranza, dopo essersi denudata si pose in fila per l’ispezione
Fatta una rapida suddivisione in 3 gruppi ne assegnai 2 ai miei collaboratori e cominciai col visitare la prima del mio gruppo: una bella bionda con un seno stupendo: “Come ti chiami?”
“****”
“**** signore” la corressi ed intanto soppesavo quel fantastico seno “Fidanzata o sposata? Proprio non credo che una bellezza come te sia ancora libera sul mercato”
“Fidanzata signore” Le strizzai leggermente un capezzolo e non appena fu abbastanza duro mi chinai a succhiarlo mentre, contemporaneamente le portavo una mano sulla figa.
La sentii immediatamente bagnarsi “E cosa dice il tuo fidanzato della tua scelta di entrare a far parte dell’Harem?”
“Non ne è troppo felice signore, ma io sono una donna libera e lui lo accetta. Ha detto che è disposto a sostenermi nei limiti del possibile”
“E se io adesso ti scegliessi per il mio letto come pensi la prenderebbe?”
Abbassò gli occhi “Temo mi lascerebbe signore, non credo che il suo letto di esaminatore rientri tra i suoi limiti del possibile” tacque un attimo “Ma nei miei si!”
Con un pizzicotto sul sedere mi congedai da lei e passai alla successiva dopo aver coscienziosamente preso nota di tutto
Dovetti intervistare ed ispezionare, una alla volta, tutte le componenti del gruppo che mi ero riservato. Una faticaccia. Se le tette della prima al tatto sembravano di burro e fiocchi di nuvola, alla fine sembravano tutte di cemento e, qualche volta, poteva capitare di strizzarle un po’ troppo forte strappando un lamento alla disgraziata
Immediatamente ci riunimmo per esaminare i risultati delle interviste.
La prima scrematura fu quella relativa alle reazioni dei loro maschi. Scartammo tutte quelle che li dichiaravano compiacenti e disposti a cederle come pure quelle in cui la ragazza aveva esitato all’idea di infilarsi immediatamente tra le nostre lenzuola. Non volevamo ne papponi ne ragazze pentite tra noi.
Il secondo esame, poi, fu decisivo. Quelle che, alla prova succhia capezzolo non avevano neppure accennato a bagnarsi non facevano per noi. Noi le volevamo disinibite e disponibili
Ci accorgemmo di avere in questo modo raggiunto un numero accettabile di candidate: non più di una trentina avevano superato prova ed ispezione e, tra queste 30 ben 9 erano sposate.
Queste rappresentavano la qualità più delicata. Non avendo un marito consenziente non avremmo potuto domandare loro di passare la notte nella sede sella società, ma rappresentavano, nel contempo la tipologia più richiesta
Di necessità, virtù. Avremmo dovuto fare loro la prova letto di giorno in modo di lasciarle libere per il loro rientro serale.
Tornai dalle ragazze con la lista delle prescelte: le ragazze erano ancora ai posti loro assegnati anche se, chiaramente, non più sull’attenti. Io faci un giretto d’ispezione ed ebbi il piacere di notare che tutte, al mio sopraggiungere, si affrettavano a rimettersi nella posizione richiesta.
Palpeggiai, tanto per gradire, qualche mammella, poi tornai sul palco
“Ora chiamerò alcune di voi. Le chiamate si disporranno alle mie spalle. Coloro il cui nome non verrà chiamato saranno libere di rivestirsi e di lasciare l’edificio!”
Cominciai l’appello ed alla fine alle mie spalle un nutrito drappello di splendide ragazze faceva bella mostra di se
“Ho finito signorine” comunicai alle restanti
Con un “Noo” di delusione le escluse tornarono dietro i paraventi per rivestirsi, poi, ad una ad una, se ne andarono.
Solo una era rimasta immobile davanti al paravento e non accennava a volersi rivestire. Con un gesto le feci cenno di avvicinarsi
“Non hai sentito? “le domandai “Sei libera”
“Si signore, ho sentito, ma io ritengo ancora di essere ben qualificata per entrare”
“Come ti chiami?”
“**** signore”
Guardai velocemente la mia lista, faceva parte delle escluse per via di un marito forse compiacente
“Vuoi una seconda possibilità?”
“Si signore, gliene sarei veramente grata”
“Allora rivestiti ed esci con me. Ho giusto in mente la prova che dovrai superare”
Mi rivolsi all’intero gruppo delle superstiti
“Tutte voi avete una cosa in comune; un uomo (marito o fidanzato) che non approva il vostro ingresso tra noi. Questo pone l’accento sulla necessità dell’assoluto segreto. Se avrete rimorsi nell’averlo tradito dovrete imparare a reprimerli senza farglielo comprendere, anzi posso tranquillamente affermare che il rimorso deve diventare il vostro sentimento più comune.
I vostri uomini da questo momento potranno considerarsi tutti cornuti: sta a voi non lasciarglielo mai scoprire. Questa è veramente l’ultima possibilità che vi offriamo di abbandonarci se date ai miei collaboratori i vostri nome ed indirizzi diverrete nostre: anima e corpo”
Nessuna si mosse ed io lasciai ai miei collaboratori il compito di prendere nomi completi, indirizzi e modi discreti di raggiungere le ragazze, poi mi rivolsi a lei
“Hai sentito anche tu?”
“Si signore” rispose
“Non vuoi andartene?”
“No signore, sono decisa a superare la prova e ad entrare nell’Harem”
“Vieni con me allora” e mi avviai strizzando l’occhio ai miei collaboratori
Naturalmente la destinazione era il mio appartamento e la prova avrebbe dovuto svolgersi nel mio letto
Li infatti la condussi “Spogliati di nuovo e sdraiati”
Lei obbedì senza un fiato
“Sai cosa ti attende vero?”
“Si signore, lo immagino” rispose
“Allora spogliati e masturbati, non vorrai che sia io a farti bagnare, vero?”
“Certo signore, mi rendo conto che nelle mie condizioni debbo agevolarla il più possibile”
Rimasi ad osservarla fino a quando non mi segnalò di essere pronta allora le feci aprire bene le cosce e, con delicatezza la penetrai completamente
“In questo momento una importante parte del mio corpo è all’interno del tuo organismo. Questa è una cosa che normalmente non si verifica. Non hai proprio niente da dirmi?”
Era un tipetto sveglio. Ci impiegò solo un momento per rispondere “Grazie signore!”
Soddisfatto cominciai a pomparla “Ti stupirà, ma la vera prova è orale, solo che dovrai rispondere mentre ti scopo”
“Va bene signore, sono qui a sua piena disposizione”
“Allora quando ti hanno interrogata, tu hai dato il tuo uomo come possibilista Per questo sei stata scartata. Hai tutto il tempo del coito per convincermi che non è così”
“Difficile parlare: lei è un maestro di scopate, evidentemente, ed io non sono abituata a ragionare mentre godo”
“Va bene, voglio aiutarti, Sei sposata? Da quanto? Sei innamorata di tuo marito? In questo momento lo stai cornificando: cosa provi?”
“Quante domande, cercherò di rispondere “mi comunicò” Si sono sposata da quattro anni, Certo che lo amo, ma al momento sospetto che abbia un’altra donna, cosa che mi fa incazzare. Cosa provo? Facile a dirsi, una grande soddisfazione e, anche se so che non sarà possibile, la voglia di continuare fino a sera e per tutta la notte. Le corna deve averle lui, non io!”
“Ora capisco la tua risposta possibilista, credo di poter chiudere un occhio ma questo genera altre domande: Hai sentito il discorso sul rimorso. Sei certa di riuscire a trattenere legato a te tuo marito? Il rimorso sarebbe risibile se divorziaste non credi?”
“Ha ragione signore ma credo che questo dipenda solo da me. Quella che sospetto essere la sua amante è una sciacquetta che non durerà molto. A quel punto lui tornerà da me colle orecchie basse. Mi troverà ma non saprà mai che io non sono più sua”
Eiaculai dentro lei e quella, da ragazza sveglia mi ringraziò del dono
Dopo essermi tolto le feci ancora una domanda ”Che farai se ora io ti avessi ingravidata?”
“Stringerei le gambe,”Rispose svelta “Portargli in casa un bastardo sarebbe la punizione più appropriata per lui”
“Bene” conclusi “Sei accettata tra noi. Ma sai che la nostra è anche una società di mutuo soccorso?”
Lei mi guardò con aria interrogativa
“Se me ne verrà la voglia” le spiegai “Potrò convocarti per scoparti a mio piacimento”
“Lo so capo, lo avevate già spiegato”
“Quello che non sai è che la stessa cosa vale per te! Se vorrai essere scopata dovrai solo chiederlo e fissare un appuntamento con uno dei ragazzi o con me, nel caso tu avessi un’indicazione precisa”
Lo stupore sembrò bloccarla poi le illuminò il volto
“Domattina sarebbe libero capo? Voglio proprio farlo un bel bastardino da introdurre in famiglia”
FINE (per ora)
Qui interrompo per il momento la storia della Società dell’Harem Virtuale, ma non escludo futuri sviluppi
Anche questa volta resto in attesa dei vostri commenti, Grazie
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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