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iL GINOMANAGER 2


di iltiralatte
15.08.2022    |    5.274    |    3 7.8
"“Cosa fai? Non otterrai nulla facendo così, io non te la darò mai più” affermò “Mi porto avanti cara” replicai “ questa è sempre stata un’azione che ti..."
Ero riuscito conservare mia moglie ma ora bisognava verificare l’altra parte dell’accordo: dovevo portarla ad un altro uomo e mostrarmi degno di lei e delle sue aspirazioni-
Dopo cena quindi lei mi disse “Ora il mio amante mi aspetta, te la senti di mantenere sin da subito le tue promesse?”
Per me sarebbe stata una prova durissima, innamorato com’ero di lei avrei dovuto soffrire parecchio per superarla ma, evitarla per una volta non avrebbe modificato la situazione, quindi annuii.
“Come devo chiamarti?” domandai “Signora? Padrona? Sono il tuo schiavo e non voglio contraddirti sin dalla prima volta”
“Moglie o Luciana sarà sufficiente “ ribatté “ …. E non sei il mio schiavo ma solo un manager che svolge i suoi compiti. Non temere di contraddirmi se questo porterà ad un miglioramento della situazione lo apprezzerò comunque. Ora andiamo?”
Scendemmo a prendere l’automobile e lei mi indicò la strada che avrei dovuto seguire. Guidammo per una mezz’ora ed io ne approfittai per infilarle una mano sui semi e per strizzarle i capezzoli: anch’io avevo diritto alle mie piccole soddisfazioni.
“Cosa fai? Non otterrai nulla facendo così, io non te la darò mai più” affermò
“Mi porto avanti cara” replicai “ questa è sempre stata un’azione che ti faceva bagnare tra le cosce- Credo che tra i miei compiti ci sia anche lo studio delle tue reazioni. Se devo prepararti devo sapere perfettamente dove agire”
Si rilassò “Hai ragione, vedi che mi puoi contraddire? Se devi toccarmi tette culo o figa non solo non debbo impedirtelo, ma al contrario debbo agevolarti”
Si avvicino a me in modo che, anche se stavo guidando, raggiungere le sue mammelle non mi avrebbe impedito l’attenzione alla strada e che avrei potuto velocemente ritirare la mano per portarla al volante in caso di necessità
Ad un certo punto mi face posteggiare, quindi ebbi il privilegio di seguirla verso un’abitazione di cui suonò il campanello
Si affacciò al portone un uomo di mezz’età che vedendomi arcuò un sopracciglio
“Voglio presentarti mio marito” disse Luciana “starà assieme a noi”
“Hai un frocetto? “ ribattè l’uomo “ non me lo avevi detto. Comunque entrate pure, al momento opportuno penserò anche a lui”
Luciana non si mosse- Aggrottò la fronte ed investì l’uomo “Ho detto mio marito non un frocio. Abbi rispetto perché tutto quello che faremo, se lo faremo, avverrà solo grazie ad una sua concessione. Se ti va bene scusati e spostati altrimenti amici come prima: uomini come te li trovo al mercato a 50 centesimi al chilo” poi si rivolse a me “ Scusalo amore, è proprio un buzzurro . Me ne sono accorta solo ora”
L’uomo era visibilmente impallidito ma la voglia di scoparmi la moglie era tale da spingerlo alle scuse che accettai con garbo
Entrammo quindi nell’abitazione dove, senza tanti preamboli ci condusse nella sua camera da letto
Ignorandomi si avvicinò a Luciana per palparla un po’ e per un bacio lussurioso, quindi cercò di spogliarla ma io lo bloccai “ Cosa sta facendo? Mia moglie la spoglio solo io Lei non ne ha la potestà” Lo sguardo che mi inviò era a dir poco stralunato mentre notavo, con piacere, che quello di Luciana era colmo dii soddisfazione
Quindi la feci sedere sul letto ed iniziai a spogliarla lentamente, approfittando dell’occasione per palparle nuovamente i seni e. in rapida successione, il culetto. Mentre il padrone di casa restava assolutamente in disparte
Quando fu nuda la feci sdraiare “Amore mi scappa la pipi” disse
“Tranquilla, ci penso io” ed. appoggiando le mie labbra sulla figa succhiai quel nettare.
Fu un po’ laborioso dato che non eravamo abituati lei a dare ed io a ricevere, ma nel complesso ce la cavammo bene. Mi rivolsi al padrone di casa “ Cosa aspetta lì? Vada a prendere un bicchiere d’acqua per favore”
Lui scattò e nel breve periodo della sua assenza Luciana mi sussurrò ad un orecchio: cosa vuoi fare? Sai che anche l’acqua ti è proibita”
“Si lo so” risposi” ma questo è un punto che dobbiamo riesaminare. Io devo prepararti al coito ma non posso farlo contaminando la tua bocca col sapore della pipi! Sei d’accordo”
Dopo un breve istante di riflessione la vidi annuire “Va bene, in questi casi ti sarà concesso un bicchiere d’acqua”
Stavamo aggiustandoci nelle nostre nuove posizioni di titolare e di ginomaster, ero certo che le cose non avrebbero potuto che andare bene
Arrivò il montone col bicchiere che io usai per sciacquarmi abbondantemente la bocca, poi comincia a palpare i capezzoli di Luciana nel modo che sapevo eccitarla di più, a ciucciarla, a sditalinarla come da tempo sapevo le recasse il maggior piacere
“Se volete vi lascio il letto e me ne vado” sortì il padrone di casa
“No caro, mio marito sta solo scaldandomi un po’, sta preparandomi per te, tu intanto comincia a spogliarti” disse Luciana
L’uomo non se lo fece ripetere due volte ed in un istante fu nudo col cazzo già in tiro con un cenno lo invitai ad avvicinarsi
“Scappa anche a me la pipi” disse ricordando la scena tra me e Luciana di qualche minuto prima
Mia moglie intervenne immediatamente “ Siamo a casa tua non puoi non sapere dove sia il gabinetto. Mio marito è mio e mio soltanto non permetto che qualcuno si intrometta nella nostra intimità. Hai capito ora?”
Io dentro me gongolavo. Lui uscì a testa bassa per ritornare dopo pochi minuti: gli feci in cenno
Mentre il maschio penetrava la femmina baciai a lungo Luciana in quel modo che sapevo piacerle tanto dando con la coda dell’occhio un’occhiata all’uomo che stava stantuffando in modo profondo e veloce, proprio il contrario di quello che voleva mia moglie, ma decisi che quell’esser mi era antipatico e mi trattenni dall’intervenire
Difatti, dopo neppure due minuti si scaricò senza neppure chiedere il permesso. Maleducazione a parte aveva battuto il mio record di eiaculazione precoce
Luciana lo guardò con commiserazione “Portami via” mi sussurrò sottovoce
Non me lo feci ripetere due volte: le porsi i vestiti e l’aiutai a rivestirsi.
Quando fummo pronti lei si rivolse al nostro anfitrione: Sei stato molto bravo ed è stato bello far l’amore con te “ io ascoltavo stupito “Il mio numero ce l’hai, quando avrai nuovamente voglia guardalo e NON TELEFONARMI”
Le cose ora avevano il giusto senso.
L’accompagnai alla macchina e prendemmo la strada verso casa
“Sei stato veramente favoloso oggi” esordì subito mia moglie e mentre io attendevo la coltellata simile a quella che aveva sistemato il suo amante continuò “ Se quello si è rivelato un incapace la colpa non è tua, ma mia che mi sono dimostrata incapace di scegliere”
Io continuavo a guidare senza risponderle
“Oggi ho sbagliato almeno 2 volte: la prima quando ho deciso di trasferirmi. La seconda quando ti ho chiesto la separazione e tu mi hai salvato in tutti e due i casi. Senza di te, a quest’ora, sarei come prigioniera di quell’imbecille. Credo che non ti ringrazierò mai abbastanza per questo e sicuramente non ti domanderò mai più il divorzio.”
Distolsi un attimo la vista dalla strada per risponderle
“So di non valere molto e, se vuoi un amante non mi opporrò mai: è stato solo per uno strano scherzo del destino che una donna come te si è interessata ad una nullità come me. Ma ora io sono assolutamente innamorato di te e desidero solo che tu possa essere felice quindi se troverai un’altra possibilità migliore di quella di stasera non esitare: io sono assolutamente felice del mio ruolo di ginomaster ed in esso mi sento felice e realizzato specialmente se tu, mentre lui è in azione, accetterai di lasciarti baciare da me e di dividere con me le tue emozioni e le tue sensazioni.
Naturalmente lui dovrà sapere prima della mia esistenza e dovrà capire che io non sono un cuckold ma che questo è il nostro modo di volerci bene. Mi sbaglio?”
“Certamente no amore” concluse “mi sono innamorata di te la prima volta che ti ho visto e stasera mi sono resa conto che non ho mai smesso di amarti. Se non sei un super cazzo non è colpa tua, ma assieme abbiamo trovato il modo necessario a soddisfarmi. Naturalmente tu potrai tornare a toccarmi e pasticciarmi come e quando vuoi e se lo vorrai, potrai scoparmi anche di persona. Non te l’ho forse mai detto ma tu hai un uccello molto dolce “ concluse
“Ancora una cosa Luciana, la faccenda della pipi!”
“Ah quella. Era solo una mia fantasia perversa. Naturalmente è annullata”
“Ti prego no! Magari non applichiamola in modo così intransigente” mentre fermavo la macchina “Ma ho scoperto che berla alla fonte mi piace davvero. Non togliermela” e così dicendo la baciai a lungo.

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