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La multinazionale 2 Il concilio


di iltiralatte
18.10.2024    |    1.131    |    2 8.0
"-Ora signori mi ritiro nella mia suite..."
IL CONCILIO
-Signor tutti ho l’onore di dichiarare aperta la consultazione generale,
Alex guardò con occhio orgoglioso i componenti del suo massimo direttivo.
-Le nostre signore sono nel salone di fianco al nostro e, mentre noi discuteremo della nostra multinazionale certamente sapranno come parlare della rete di solidarietà ed assistenza che è il loro principale compito all’interno del nostro gruppo.
-Ultimamente il nostro decoro è stato fortemente lesionato dal comportamento del responsabile Australiano che ha approfittato di un periodo di servizio di sua moglie, qui alla Villa, e la ha brutalmente tradita facendosi altresì sorprendere con due escort all’interno di un bordello.
Un mormorio di forte disapprovazione serpeggio all’interno di quella elite riunita.
-L’immagine della famiglia felice è il nostro simbolo, il nostro mantra ed il nostro lasciapassare per raggiungere il cuore dei clienti,
Ho quindi dovuto intervenire di persona ritirandogli tutte le deleghe.
Un improvviso fortissimo applauso lo costrinse a sospendere momentaneamente il suo discorso.
Quando gli entusiasmi si furono un po’ sopiti Alex riprese la parola.
-Attualmente sua moglie è qui, nostra gradita ospite, che piange disperata pensando all’irriconoscenza del marito che tanto ha disprezzato i suoi sacrifici.
-La cosa un po’ ha sorpreso anche me, credevo che la sua presenza qui fosse per lei fonte di gioia, ma non me la sono sentita di rinviarla tra le braccia di quel bruto.
Nuovamente crosciarono gli applausi intercalati da grida di “Bravo!”
-Ora Oscar è ancora alle nostre dipendenze con la qualifica di impiegato di terza categoria e penso che mai più riuscirà a far carriera al nostro interno.
-La sua rimozione ha però lasciato scoperto un posto in un ganglio vitale della nostra organizzazione.
.Si è resa necessaria una nuova cooptazione e questo sarà il vostro compito odierno.
-Permettete che vi presenti ufficialmente Theo, che già ieri sera ci ha voluto allietare con la sua presenza-
Alex premette un campanello e due inservienti spinsero una grossa teca su ruote coperta da un velluto rosso.
-Ora signori mi ritiro nella mia suite.
-Tradizionalmente attenderò li la vostra decisione nella mia camera dove mi raggiungerete al termine della cerimonia delle mutandine.
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Mentre Alex lasciava la stanza, quasi dal nulla spuntarono inservienti che posizionarono sette tavolini a cerchio attorno alla teca,
Sette comode poltroncine raggiunsero i tavoli una dietro ad ogni tavolo prima che gli inservienti si ritirassero.
Ogni dirigente prese quindi posto scegliendosi una postazione.
Enzo rese la parola:
-Anzitutto dobbiamo nominare al nostro interno un segretario. -Chi si assume l’onere?Ivan e Noel si guardarono intensamente l’un l’altro poi Ivan alzò una mano.
Enzo proseguì:
-Ringraziamo Ivan.
-Lui e Noel si dividono sempre questo compito noioso.
-Ora passiamo alle questioni importanti.
-Tutti noi abbiamo compiti precisi all’interno della compagnia e sempre noi abbiamo a suo tempo approvato sia l’immagine da dare alla nostra società che l’ importanza di essa, vitale per tutti noi.
Propongo quindi di mettere ai voti una mozione di censura per Oscar e di approvare ufficialmente l’operato di Alex.
Le mani si alzarono: sette, nessuno escluso.
-Ivan prendi nota che i voti sono stati sei più uno.
-Mi spiace Theo ma non possiamo considerare valido il tuo voto.
-In questo momento il consiglio è composto di soli sei membri, tuttavia tutti noi apprezziamo il tuo impegno.
-Veniamo ora all’argomento principe di questa nostra riunione: la cooptazione di Theo che dovrebbe entrare nel consiglio con giurisdizione sull’Australia.
Mark prese la parola:
-Qualcuno ha certificato se possiede i requisiti necessarii?
Intervenne Nico:
-La sua candidatura è stata avallata ed appoggiate da Alex in persona per cui, tecnicamente, dobbiamo ritenerlo capace,
Mentre Theo stava sulle spine prese la parola Ivan:
-D’accordo il lavoro lo conosce senz’altro bene ma ci sono anche altre qualità da valutare. Può rappresentare il volto della famiglia felice?
-Direi di si –affermò Noel. Nessuno lo ha osservato questa sera?
-Sempre con occhi adoranti fissi su sua moglie,
Interloquì Luca:
-Ma avete visto Mira? Credo ci voglia poco per osservarla così.
La conclusione la trasse Enzo:
-Mi è capitato di contattare Alex mentre stava valutando Theo.
-La sua maggiore perplessità era che fosse ancora single,
-Ore mi sembra di poter dire che questo scoglio è stato felicemente superato.
-Tutti noi abbiano conosciuto Mira: sua moglie.
Fu Noel a domandare:
-Ma è generoso?
-Ricordo a tutti che la nostra generosità è il motivo per cui Alex si può avvalere dell’opera delle “custodi”.
Nico gli ribatté:
-Questo è lo scopo della cerimonia delle mutandine: provare la sua generosità, il suo spirito di sacrificio e la sua capacità di convinzione.
-Propongo quindi di cooptarlo in via provvisoria, subordinando la sua ammissione totale al completamento della cerimonia.
Sei mani si alzarono; era stata raggiunta l’unanimità.
La parola passò ad Enzo:
-Benvenuto tra noi Theo, credo do parlare a nome di tutti se ti dico che sono lieto di averti tra noi,
Alzatosi raggiunse Theo per l’abbraccio simbolico.
Ora ci si attendeva il discorso di accettazione da parte di Theo che prese immediatamente la parola.
-Sono lieto ed onorato del fatto che mi abbiate accettato in questo importante convivio.
-Vorrei tranquillizzare Noel: non sono un santo ma ritengo che l’egoismo personale sia una brutta bestia da combattere.
-Voglio in questo momento impegnarmi, proprio di fronte a voi tutti, ad agire sempre e comunque per il bene della nostra multinazionale, anteponendolo ad ogni mio interesse.
Gli applausi fioccarono croscianti,
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Enzo era ormai il portavoce del gruppo e tolse il pesante velluto che copriva la teca che in questo modo rivelò il suo contenuto.
Theo, con stupore, vide che erano esposte mutandine femminili di ogni tipo: dal perizoma a quelle di pizzo.
Enzo ruotò la teca in modo che tutti potessero constatarne il contenuto fermandola poi rivota verso Theo.
Sganciò i fermi e la aprì:
-Ecco Theo: ora tocca a te.
-Cosa devo fare?
-Semplicemente togliere a tua moglie le sue ed appenderle qui,in mezzo a quelle di tutte le nostre mogli come simbolo della vostra accettazione e del vostro spirito di sacrificio.
-Volete che salga in camera a prendere un paio di questi indumenti? Non capisco! Dove sta la difficoltà?
-No Theo: devi proprio consegnare quelle che tua moglie indossa in questo momento.
-Scusate ma insisto a non capire.
-Semplice caro, dovrai togliergliele in segno di accettazione del fatto che da questo momento, lei diverrà l’amante di Alex e si impegnerà ai quindicinali turni di monta.
-Ma voi siete matti! Vi rendete conto che ci siamo appena sposati e che mai ho ancora neppure sfiorati Mira?
-Quando mai una prova come questa può passare per prova di generosità?
-Non solo generosità Theo, ma anche di abnegazione e di accettazione totale del sacrificio.
-Ma cosa state dicendo? E vorresti farmi credere che tutte le vostre mogli fanno parte, ciclicamente dell’harem di Alex?
-Vorresti affermare che non vi ribellate all’idea e che accettate il tradimento in nome del bene della compagnia?
-Ma quale bene! Questa è solo voglia di corna: voglia di mandare tutto all’inferno! Esattamente come faccio io ora!
Theo si alzò e guardò in faccia tutti i convenuti: uno ad uno.
-Signori, assolutamente non credo una parola di quanto avete detto.
-Già! Sto sostituendo un certo Oscar che ha tradito la moglie mentre lei era qui a scopare con Alex mi dite?
-Dove è finita,in questo caso la moralità della compagnia?
-Non pensate che sia l’ora di cessare questi scherzi con cui mi tormentate da ieri sera?
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Enzo, scuotendo la testa, momentaneamente lo zittì.
-Calma Theo, so che la cosa può essere difficile da digerire, specialmente in un momento come questo.
-Tuttavia voglio raccontarti una storia.
-Si! La storia di un genio depresso che ha fondato la nostra compagnia,
-Alcuni sono stati con lui fin dai primi tempi, io tra questi , quindi posso testimoniarti ogni cosa.
-Quando l’ho conosciuto sembrava un ragazzo assolutamente normale.
-Le donne stravedevano per lui, specialmente quelle sposate e lui ne scelse una e ne fece la sua amante fissa.
-Da quel momento il suo genio vulcanico, pungolato da una presenza femminile, entrò in azione,
-Mi associò a sé e sotto lo stimolo di quella donna facemmo un paio di investimenti.
-L’effetto fu dirompente: guadagnammo abbastanza soldi da poter comperare quella che allora era una sola piccola ditta e lui ne divenne da umile impiegato il padrone.
-Io avevo guadagnato quanto lui e, mentre lui possedeva ornai la struttura io ero in possesso del danaro liquido per farla funzionare per cui il nostro legame si consolidò.
-A quel tempo, forte del fresco successo economico, conobbi Anna e, dopo un breve corteggiamento la sposai.
-Matrimonio assolutamente felice credimi. So di poter parlare anche per mia moglie: l’idea di tradirmi era distante mille miglia da lei.
-A questo punto, quel cornuto di un marito della sua amante scoprì la tresca,
-Era un politico: localmente molto influente ed obbligò la moglie a rinnegare quello che era diventato il suo vero amore facendo poi varare e votare una legge che praticamente tassava tanto la nostra attività da renderla ingestibile.
-Alex, che ormai era diventato come un fratello per me, si fece prendere dalla depressione e la ditta, sotto queste due nefaste influenze, barcollò talmente da avviarsi velocemente verso il baratro del fallimento.
-Io, che pure conoscevo la situazione economica, non preoccupavo per l’attività che avrebbe smesso di mantenerci, ma unicamente per lui non riuscendo a vederlo sempre immusonito e triste.
-Scoprirlo ogni giorno con lo sguardo perso nel vuoto, incapace di trovare gioia in nulla, mi spezzava il cuore.
-La sua apatia era così profonda che sembrava avesse perso ogni scintilla di vita.
-mi risolsi a portarlo da uno psichiatra.
-Il responso arrivò dopo sole 4 settimane, la perdita obbligata dell’amante lo aveva completamente prostrato: pensavpeggio.
-Sconsolato ne parlai ad Anna e fu lei a proporsi.
-Enzo – mi disse- e se mi proponessi io ad Alex? A lui serve una donna ed io comunque non cesserei mai di pensare a te restando tua moglie. Di certo è che col nostro stratega, e maestro inabilitato a prendere valide decisioni finiremmo anche noi a doverci rifugiare dalla pioggia sotto un ponte.
-Se gli serve una donna per sostenersi lascia che sia io! In questo modo aiuterei la ditta e di riflesso te, che tanto ti sei impgnato e che stai rischiando di perdere ogni cosa!
-Come te ero molto perplesso ma l’idea ed il timore della fame della fame ebbero il sopravvento.
-Anna si sfilò le mutandine lasciandomele e, con una scusa, corse a consolare Alex.
-Lei è stata la prima Custode della rete.
Enzo continuò:
-Ora il depresso ero io, costretto sacrificare mia moglie sull’altare di un fratello acquisito.
-Mi toccavo continuamente la fronte in cerca di corna che sapevo non potevano non esserci: mia moglie amante di Alex … e non a mia insaputa.
-Questo però bastò perché Alex riacquistasse in pieno la sua capacità!
-Tempo due mesi non solo la ditta non era fallita ma si era ingrandita espandendosi anche sul piano nazionale.
-Addirittura si spinse ad un primo rapporto internazionale e fu necessario trovare almeno un secondo dirigente che ci affiancasse.
-Nico vuoi concludere tu la storia?
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-Certo Enzo con piacere!
-Io già ero arrivato al grado di manager in una grossa ditta di rilevanza nazionale.
-Sapevo valutare le persone e, collaborando con Enzo, lo notavo sempre tirato, che alternava momenti di simpatica tranquillità ad altri di irascibile nervosismo.
-Un giorno, in cui c’erano stranamente pochi impegni per tutti, entrai nel suo ufficio.
-Sono sempre stato abile a stuzzicare le persone quindi decisi di confessarlo.
-Con enorme sorpresa appresi che colei che ritenevo essere la moglie di Alex era il realtà la moglie di Enzo che l’aveva “prestata” per il bene della ditta ma che ora l’avrebbe voluta riavere con se.
-Mi intendo parecchio di psicologia e compresi che dovevo fare qualche cosa.
-Allora non ero sposato, proprio come te Theo ma non potevo certo infilare una prostituta nel letto di Alex.
-Cercai una brava ragazza che potesse sostituirsi ad Anna ed incontrai Elsa.
-Le proposi di divenire l’amante del capo, avrebbe avuto a disposizione un mucchio di quattrini in quel caso.
-Lei candidamente mi confessò di essersi oramai innamorata di un altro uomo: di me!
-Avrebbe però accettato di sostituirsi ad Anna se l’avessi sposata.
-So che le due donne si sono parlate anche se ignoro cosa si siano dette ma poi presero la decisione di alternarsi.
-In due avrebbero potuto stabilire dei turni, capisci? Sostenendo così sia moralmente che fisicamente l’uomo che interessava a tutti e potendosi nel contempo dedicare a quello che stava loro a cuore.
-Anche Elsa si è sfilata le mutandine consegnandomele ed è corsa a sostituire Anna: sembra che Alex abbia maturato una fobia pr tale indumento.
-Con due Custodi era nata la rete.
-Io ed Enzo ci siamo consultati a cuore aperto ed abbiamo compreso che se questo sacrificio era necessario per tenere viva la mente di Alex tanto che sarebbe valsa la pena di renderli obbligatorio per eventuali nuovi dirigenti e questo avrebbe, in tal modo. Alleviato anche il nostro peso psichico.
-Entrambi eravamo divenuti feticisti: conservavamo cioè le mutandine delle nostre mogli come un cimelio da adorare e da rimpiangere,
-Assieme le abbiamo appese all’interno di una teca vuota ed ecco nata la cerimonia delle mutandine,
-Il nuove dirigente appendeva cioè quelle della sua compagna come gesto di solidarietà e di impegno con tutti gli altri dirigenti portando subito dopo la sua sposa a sostituire quella di turno.
Intervenne Noel:
-Capisci ora? Tutti noi abbiamo affrontato questa prova e tutti siamo solidali l’uno con l’altro.
-Se non intendi superarla significa che non vuoi neppure il posto cui sei appena stato cooptato: direi che equivale ad una richiesta di dimissioni.
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