Lui & Lei
I cornuti innamorati
di iltiralatte
07.10.2022 |
2.847 |
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"Potrebbe volersi trattenere, ma sono pronto a scommettere che il cliente, soddisfatto da quella palpatina, si ripresenterebbe anche il giorno dopo! Dovessi..."
AVVISO; QUESTO RACCONTO È COMPLETAMENTE FRUTTO DELLA MIA FANTASIA. OGNI RIFERIMENTO A COSE O PERSONE È PURAMENTE CASUALESiamo giovani, mia moglie ed io. Giovani ma molto diversi.
Io sono un ragazzo normale, con un leggero accenno alla pinguedine, mentre lei è un gran bel pezzo di donna, quel tipo di donna che tutti, amici, conoscenti e frequentatori occasionali ti invidiano assolutamente.
Chiarisco subito che siamo innamoratissimi. Come io non vedo assolutamente le altre donne così lei, e me lo ha da sempre giurato e spergiurato non vede gli altri uomini.
Il mio pene è normale, ne troppo piccolo ne troppo grosso ed a lei va bene così. Cosa desiderare di più?
Magari qualche soldino in più nella scarsella, che non farebbe mai male.
Per vivere abbiamo aperto un piccolo locale, non osiamo chiamarlo ristorante, dove nei quattro tavoli che abbiamo, serviamo i rari avventori. Io sto in cucina mentre Frida fa servizio ai tavoli.
La zona è periferica, per di più lontana dalle abitazioni tant’è vero che una specie di savana circonda la nostra costruzione, per cui i clienti devono venire apposta per trovarci. Non facciamo la fame ma alla fine del mese quando tiriamo i conti, ci accorgiamo che la colonna degli utili supera molto di poco quella delle spese. Ci accontentiamo e sogniamo poi, per consolarci facciamo l’amore tanto chi ci vede?
Un mezzogiorno sento Frida lamentarsi ad alta voce “Fermo con le mani”
Mi precipito in sala e la vedo alle prese con un camionista “Beppe (abbreviativo di Giuseppe il mio vero nome) questo tanghero mi ha pizzicato il sedere. Dagli una lezione”
Faccio due occhiacci all’uomo e la chiamo in cucina “Amore, sai che può succedere alle cameriere. Qualche maleducato può approfittare dell’occasione per palpeggiarle un po’. Forse ci conviene far finta di niente. Già non abbiamo clienti, se mandiamo via anche quei pochi veramente non so come potremo far quadrare i conti”
È convinta “Purché non si ripeta “ commenta, e torna in sala a servire ai quattro tavolini.
Il mezzogiorno non dà adito ad altri incidenti. La sera neppure ed al termine della giornata, rimasti soli, la commentiamo come facciamo sempre
“Quell’imbecille che mi ha palpato il culo” esordisce lei. “Perché non si sfoga con quello di sua moglie?”
“Sembra che quella dei pizzicotti alla cameriera sia una mezza tradizione da queste parti. Tu hai amiche che fanno il tuo stesso mestiere: quante se ne lamentano?” rispondo
“Praticamente tutte” ribatte tristemente lei “specialmente alle più carine sembra sia in corso un assedio. In tutti i ristoranti della zona pare proprio che i clienti, più che al cibo, pensino solo a culi e tette”
“Ma ti rendi conto di cosa hai detto? “ domando
Lei mi guarda interrogativa “Ma ti ho detto la situazione vera della zona. Tutte le ragazze non ne possono più”
“Amore” le faccio notare “Hai controllato che conseguenze hai subito da quel pizzicotto?”
“Che domande, nessuna” replica “La figa è rimasta intatta ed ora è pronta per te!”
Vuole fare l’amore, come tutte le sere. Noi gli anticoncezionali sappiamo sfruttarli bene e lei usa la pillola che ci permette tutte le sere vere maratone erotiche. Tralascio un po’ il discorso e le faccio due carezze, poi le afferro un seno e lo succhio come se fossi un lattante. La sento cominciare a gemere, tocco la passera e lei immediatamente mi spalanca le gambe. È pronta per me e subito la penetro.
Durante la copula riprendo l’argomento “Ci sono tanti clienti che tentano la mano morta, ma cosa pensi succederebbe se la cameriera, invece di reagire, si fermasse assecondando il porcello di turno?”
Mi guarda un po’ accigliata “Nulla, credo. A parte il tempo per il servizio che mi farebbe perdere non ci sarebbero altre conseguenze, a parte un marito che correrebbe fuori dalla cucina brandendo una mannaia” e ride
“Non ridere “ ribatto “Il marito non è un cretino assoluto. Potrebbe volersi trattenere, ma sono pronto a scommettere che il cliente, soddisfatto da quella palpatina, si ripresenterebbe anche il giorno dopo! Dovessi avere ragione sono convinto che come minimo riempiremmo sempre tutti e quattro i tavoli con notevole rientro economico alla fine del mese
“Dici?” mi guarda assorta “In effetti non ti tradirei, mi limiterei a dispensare un po’ di spensieratezza a chi magari ha una moglie racchia. Se tu sei d’accordo da domani cambio politica: se qualcuno cerca di palparmi mi fermo e lo agevolo. È un esperimento che merita di essere fatto”
Eiaculo e la bacio “Come posso dirti di no?” Poi mi tolgo e ci mettiamo a dormire
Il giorno dopo spio dalla cucina come ogni tanto mi capita la sala
Frida è ferma di fianco ad un cliente che non avevo mai visto prima, ma che sta abbondantemente servendosi una bella razione del suo splendido culo.
Dopo un minuto Frida torna con la comanda “Un piatto di bucatini ed una milanese” non capita spesso che ordino primo e secondo contemporaneamente
Nuovamente spio dalla cucina. Frida porta i bucatini e quello si serve di un’altra bella porzione di sedere
Arriva la milanese e quello osa di più: lo vedo pizzicarle le tette
Quando Frida torna in cucina le domando: ma quello ha almeno guardato il menù?”
“Scherzi?” ribatte “ era tutto preso a guardarmi il sedere, che gliene fregava del menù?”
Incazzato preparo il conto e lo preparo salato quasi raddoppiando i prezzi. Ha toccato mia moglie ora deve pagare!
Frida gli porta il conto e quello paga senza battere ciglio.
Il giorno dopo lo vedo nuovamente al suo posto, ma non è solo stavolta. Ha portato un amico e Fida ha il suo daffare per agevolarli entrambi.
I nuovi prezzi entrano di diritto nella colonna destra del menù: sono salati ma nessuno se ne lamenta, salvo forse Frida,
Il locale dopo pochi giorni è pieno e, per la prima volta sono costretto a congedare clienti con la scusa che non avevano prenotato
Questo non può che riflettersi positivamente sulla nostre finanze ed infatti, un veloce controllo mostra che gli incassi sono schizzati in alto
“Cara, hai visto che successo hai avuto? Il nostro attivo è tutto merito tuo”
“Si “ mi risponde “ma fatico proprio a seguire quattro tavoli pieni. Avrei proprio bisogno di un aiuto”
Guardo nuovamente i conti “Potremmo assumere una nuova cameriera,che ne dici? Una cameriera e due tavoli nuovi così ne servireste tre a testa”
“Sarebbe una cosa sacrosanta “ mi risponde
“Prova a domandare alla più carina delle tue amiche” le propongo “Come cameriere sono tutte valide ma, per essere assunte, devono essere disposte a lasciarsi palpeggiare, Lo stipendio lo aumentiamo del 40% così non si faranno toccare gratis”
Lei annuisce e va al telefono
Ora il ristorante lavora, lo spazio c’è e mi reco alla banca per ottenere un piccolo prestito.
Quando, fino al mese scorso, non mi anticipavano un centesimo ora insistono perché io accetti il doppio di quello che mi serve
Evidentemente le voci girano veloci anche al di fuori dell’ambiente dei ristoratori ed i bancari sembrano intenzionati a diventare clienti affezionati
Ora i tavoli, con relative sedie, sono 6
Frida mi raggiunge “Ho domandato ad Aurora, ha accettato, le ho detto che può cominciare domani”
“Aurora, Aurora… ma non è la moglie di Giovanni?” Domando.
Lei accenna di si con la testa “E suo marito cosa ne dice? Ne è informato? Siamo appena decollati e non possiamo permetterci un marito geloso che venga qui a fare scenate!”
Frida sogghigna “Stasera ci perderà lei a sistemarlo. Giovanni, da qualche tempo , è diventato uno dei nostri migliori clienti, Come mi palpa lui il culo non lo fa nessuna altro “ e ride
Ora possiamo lavorare sul serio. Le due ragazze si dividono fraternamente i tavoli. Il loro servizio è un po’ lento ma tutti gli avventori sono molto comprensivi. Sanno che poi toccherà a loro ordinare. Quelle palpatine fanno miracoli.
A fine mese con un rapido calcolo mi rendo conto che i guadagni sono notevoli. Forse è veramente il caso di osare di più. Non ho dipendenti, praticamente siamo tutti soci compresa Aurora anche se le ho promesso un congruo stipendio, per cui indico una riunione. Aurora si presenta accompagnata da Giovanni
Mostro loro i conti “Belli” dice Aurora” ma quando mi paghi?”
“Anche al termine della riunione, se vuoi” le rispondo “poi proseguo rivolto a tutti “ i guadagni sono notevolissimi, grazie alle nostre due supercameriere, ma la fame vien mangiando
A conti fatti, sommando i guadagni di 2 mesi, e senza esborsi “
Mi interrompo “Giovanni via le mani dal culo di Frida”
Aurora si volta e da un potente ceffone al marito immediatamente replicata da Frida
“Ma tu ti lasci toccare da tutti due volte al giorno” si lamenta rivoto a mia moglie“e a me piace molto il tuo sedere: apposta vengo tutti i giorni a pranzo”
Si becca un secondo ceffone da Aurora e si convince a tacere: Io rido “A pranzo è un diritto dell’avventore, fuori un tentativo di cornificare, cosa che, visto quanto sto per proporvi, è assolutamente da evitare, almeno tra noi!”
Li guardo tutti e riprendo il discorso “Questo mese abbiamo guadagnato tanto da poter realizzare una veranda coperta. Se la costruiamo usando un po’ del terreno che ci attornia avremmo la possibilità di ingrandire il ristorante e di farci un nome prima che qualcun altro ci copi”
“Io con qualche amico posso farlo” s’intromette Giovanni “Se fornisci il materiale potrei farti risparmiare un bel po’”
“Farci risparmiare” lo correggo “ infatti la mia proposta era quella di farci soci tutti e tre, Aurora, Frida ed io, Fare un po’ di cinghia ed alla fine distribuirci i guadagni”
“Mi sembra una buona idea” concede Giovanni “Se Aurora è daccordo vorrei aderire anch’io. Il mio contributo sarà la costruzione dell’edificio”
“Maiale “ gli risponde Aurora “Ti sei reso conto che maggiori dimensioni equivale a più cameriere il che vuol dire più culi da toccare …. “ E ride
Ridiamo tutti “È vero” confermo “Saranno necessari più tavoli e dovremo assumere più cameriere, Le assunzioni saranno compito delle donne. Nessuno meglio di loro”
Estraggo il libretto degli assegni “Cosa faccio Aurora? Ci sarà una società a 4 o dovremo accontentarci, io e Frida, della nostra a due?”
Aurora non è stupida e sa fare i suoi conti: guarda un momento il marito che le fa cenno di si colla testa
“D’accordo “ dice “Sono con voi. Non sempre abbiamo avuto una vita semplice: un paio di mesi in più non farà differenza”
Siamo tutti d’accordo ma ancora di più la banca, cui non pare vero di acquisire un cliente in rapida ascesa.
Dò a Giovanni i fondi necessari per acquistare i materiali e faccio una comunicazione in comune. Dato che la struttura non sarà ancorata fissa al pavimento non sarà considerata edificio ed in questo modo glisso molti problemi.
Passa un altro mese ed oramai la fila di persone in attesa fuori dal locale è infinita. Le prenotazioni raggiungono il mese di anticipo eppure qualche illuso che ritiene di poter ugualmente mangiare da noi c’è sempre.
Giovanni ha fatto un buon lavoro: ha steso una piattaforma in cemento ed elevato la veranda un legno ancorata al suolo con dei tiranti.
Il moplen viene steso sul pavimento ed ora il locale è pronto per accogliere i nuovi tavoli
Frida ed Aurora si sono occupate delle cameriere. Pensavano di fare maggiore fatica a trovarne in numero sufficiente, ed invece, non appena si è sparsa la voce che stavamo cercandone si è svolto una specie di assalto alla diligenza.
Le ragazze avevano capito che lavorare li come cameriere, vista la visibilità che stava acquistando il locale, avrebbe potuto fungere da pedana di lancio per altre, più fruttifere future occupazioni.
In genere erano disposte a tutto e non è stato per nulla difficile, perle prescelte, far firmare loro un contratto ben specifico in cui, una clausola, le obbliga ad accettare che la proprietà possa pretendere da loro qualsiasi prestazione, anche sessuale, con esclusione della prostituzione.
Non ci interessa creare un bordello, è chiaro, ma se un cliente avesse voluto palpeggiarle approfonditamente avrebbero dovuto sottomettersi.
Ad evitare problemi abbiamo pensato di inserire anche una clausola riguardante i loro compagni, tale per cui avrebbero accettato senza protestare ogni decisione della società ed avrebbero dovuto controfirmare il contratto delle loro donne.
Condizioni dure? Ne convengo eppure, anche così, Frida ed Aurora hanno dovuto scartare decine di aspiranti
Ce l’avevamo fatta! Ora il locale funzionava a pieno regime e la nostre due socie potevano smettere coi servizi ai tavoli, limitandosi al ruolo di capo sala.
In pochissimo tempo i guadagni hanno consentito di azzerare tutti i debitucci mostrando un attivo stratosferico
Frida ed io alla sera facevamo l’amore (non avevamo mai smesso) ma, a volte, durante la copula la sentivo sospirare
“Cosa ti succede Frida?” le domando
“Io ti amo Elia” mi ha risposto “Eppure, sembra assurdo, ma ho nostalgia di quando servivo ai tavoli. Avere mille mani addosso, alla fine, finiva per eccitarmi ed io potevo poi donarmi a te già stimolata. Tu sei bravo, sei un amante eccezionale, ma quando servivo, anche se magari avevo la figa un po’ indolenzita, godevo molto di più”
“Ma chi impedisce alla capo sala di essere d’esempio alle cameriere?” domando “Non temere mie reazioni gelose: io ti amo ed ho la massima fiducia in te … e poi avrei il mio guadagno” sorrido “Una moglie più vogliosa tra le lenzuola”
Gli affari vanno sempre meglio, Creiamo una divisa per le cameriere con una mano sulla loro tette sulla loro figa e sul loro sedere, Di fianco alla mano una tasca che consente al cliente di raggiungere la carne viva.
Anche Aurora ha nostalgia del servizio ai tavoli per cui, come Frida indossa una divisa dorata da capo sala e da una mano alle cameriere a soddisfare i clienti.
Tutto sembra perfetto, oramai, ma, si sa, spesso la gente è invidiosa.
Mi giunge voce che, alcuni ristoranti, visto il successo della nostra iniziativa, stanno cercando di imitarci,
Nuovamente convoco la riunione dei quattro soci. Bisogna trovare il modo di preservare la nostra unicità.
La riunione è accesa ma le idee scarseggiano
È Giovanni ad avere l’idea “Noi qui abbiamo il più bel sedere della zona, ed intendo quello di Frida”
Aurora lo pugnala collo sguardo
“Alle nostre donne piace farsi palpeggiare dai clienti, oramai mi ci sono rassegnato. Facciamo scegliere loro una cinquantina di clienti, quelli con le mani migliori, cui donare un gettone numerato!
Poi faremo un’estrazione: il vincitore potrà scoparsela davanti a tutti. Nessun altro concorrente ha a disposizione una donna così”
Le due donne devono saltarmi addosso per trattenermi o gli rompo la faccia
“Che proposta del cazzo è mai questa! Fai una lotteria colla mia donna in palio. VIA SPARISCI non voglio più vederti. Piuttosto sciolgo la società e mando tutto a puttane”
“Ma ragiona” mi ribatte lui “Frida prende la pillola, quindi non avrete conseguenze. Se noi organizziamo la SAGRA DEL GRAN CORNUTO le nostre donne si divertiranno un sacco ed il locale avrà una pubblicità tale che stenderà qualsiasi velleità di imitazione”
Il fumo agli occhi mi era passato
“Dunque tu mi vedi come gran cornuto?” gli domando “e tu Frida non ti sei ancora espressa, si può conoscere la tua opinione?”
“Io ti amo Elia” mi risponde”ed anche se dovessi fare una cosa simile i miei sentimenti per te resterebbero immutati. Ma siamo una società e se tutti insieme decidiamo mi assoggetto”
“Va bene” mi rassegno “ma se dobbiamo fare la Sagra del Cornuto non voglio essere l’unico cinto da corna.
Metteremo su un rialzo un letto matrimoniale. Frida ci salirà col vincitore della lotteria ed allora io ci salirò con Aurora sotto di me”
Avevo ribaltato la situazione: ora il gran cornuto diventava Giovanni, che non avrebbe neppure potuto prendersi un premio di consolazione: d'altronde la prima idea era stata sua
“Va bene “ s’intromise Aurora “Se si sacrifica Frida è giusto che io faccia lo stesso. Del resto, Giovanni, cosa vuoi che sia una scopata tra amici?” Lui arrossisce e china il capo obbligato ad accettare
Ed ora siamo qui, impegnati in una doppia copula su questo bel lettone davanti a tutta una sala che ci sta osservando
Frida è sotto il suo montone mentre io sono sopra Aurora
Siamo due coppie parallele, poco distanti tra noi
Frida mi sta mettendo le corna mentre io le metto a lei.
Ci capita di incrociare gli sguardi e non siamo più capaci di distoglierli.
Pur senza fermarmi io mi storto verso di lei. Frida fa lo stesso verso di me.
Le nostre bocche si cercano, si trovano e, mentre ognuno sta scopando con altro partner si baciano mentre il suo montone protesta.
Siamo proprio due cornuti innamorati!
Anche qui vi invito ad esprimere i vostri giudizi. Buoni o cattivi non temete li accetto tutti. Quello che non sopporto sono solo dei finti colti che pretendono di insegnarmi l’italiano accentando le parole piane
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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