tradimenti
L'adultera fedele 6
di iltiralatte
29.11.2023 |
1.737 |
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"Ivan è i nostri mari ed i nostri monti contemporaneamente..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale. Vito
Giorgia mi ha presentato la sua figlioccia: altro che antipatica”
Quella è un fior fiore di figliola da non lasciarsi scappare.
Ho dovuto estrarle il dente del giudizio
In quella occasione Giorgia era presente e mi ha fatto una lunga piazzata a proposito di una mia battuta, forse infelice ma certo non cattiva. Quella sera di proposito non ha voluto fare all’amore.
Poi ho avuto un’altra occasione di parlare a Katia.
Quando è venuta a togliere i punti le ho parlato, Lei ha parlato a me, abbiamo simpatizzato e le ho proposto un’uscita..
Nascondendomi da Giorgia la ho portata in discoteca, un ambiente per me strano dato che mai lo ho frequentato ma in cui Katia si trovava benissimo.
Abbiamo danzato e bevuto un po’, quindi quando abbiamo lasciato il locale abbiamo deciso di tornare alle nostre abitazioni a piedi.
Il percorso passava davanti al mio studio e, qui giunti, le ho alzato il viso e la ho baciata.
Lei non ci ha pensato poi molto: mi ha restituito il bacio in modo tanto focoso ed appassionato che mi è sembrato naturale aprire lo studio e trascinarla dentro con me.
Non voglio dirvi che notte appassionata abbiamo trascorso.
Giorgia è brava a letto ma Katia la supera con l’aggiunta di quel gruzzolo di anni in meno che comunque non guasta.
Ora sono davvero nei guai.
Non voglio abbandonare Giorgia, con tutto quello che ha fatto per me sarebbe irriconoscente ma. in qualche modo, sento che Katia è la donna giusta per me: colei con cui desidero passare la vita.
Per il momento riesco a dividermi: Katia alla fine della giornata di lavoro e Giorgia la notte.
Tuttavia quelle due specie di vampiri in gonnella mi stanno prosciugando.
Anche la mia professione ne risente. Spremuto alla sera e durante la notte la mia mano comincia a tremare. Non è più ferma.
Non sono un vero chirurgo, questo è vero, non ho a che fare con cuore vene ed arterie, ma anche l’odontotecnica è un lavoro di precisione: una precisione assoluta-
Devo decidermi e trovare il modo di liberarmi di una delle due, possibilmente di Giorgia.
Non voglio però causare guai,
Giorgia e Katia hanno due caratteri molto forti, sono intelligenti, avvedute ed astute.
Non è facile prenderle per il naso!
Fortunatamente la settimana prossima Ivan torna in Italia e Giorgia entrerà in modalità “mogliettina premurosa e fedele” e questo mi concederà forse il tempo per inventarmi qualche cosa.
Giorgia
Finalmente Ivan torna a casa.
Anche se col supporto di Vito supplisco, lui è il mio maritino che mi vizia, mi coccola e mi difende dal resto del mondo.
Vito al suo confronto è solo sesso, quindi non paragonabile assolutamente.
Attendo fremente la vettura che ho inviato all’aeroporto perché lo riconduca tra le mie braccia.
Anche Katia è qui vicino a me: vuole che suo padre ci veda abbracciate e riconciliate come prima cosa.
Un regalo originale e non costoso ma dall’immenso valore simbolico: per Ivan ed anche per me.
Finalmente la porta si apre ed Ivan entra nella stanza.
Due gattine, dimenticati gli artigli, gli si buttano addosso facendo le fusa.
Lui è un po’ affaticato dal lungo viaggio ma sopporta volentieri quella sorta di assalto.
Ora la famiglia è ricostituita e lo sarà per un intero mese.
Nessuno vuole andare al mare o ai monti.
Ivan è i nostri mari ed i nostri monti contemporaneamente.
Vito è scomparso: disperso nella nebbia di quel felice arrivo.
Io “Te la senti di pranzare con noi Ivan? Questo comporterebbe per te la possibilità di riposarti solo un paio d’ore. O preferisci che usciamo? In questo caso Katia ed io ci faremmo un panino e poi verremmo con te al ristorante.”
Katia mi guarda con accettazione.
Kat “Si papà, poi ti riferirò: ci sono novità in vista.”
Iva “Nessuna novità potrà mai sembrarmi migliore della visione di voi due unite ad attendermi. Ora siamo una vera famiglia e potremo ricostituire il trio dirigenziale infrantosi con la morte di mio padre,”
“Certo che è dura essere diventato il vecchione della famiglia.” Aggiunge ridendo.
Cinguettando come mai ci era successo prima lo accompagniamo in camera.
Qui Katia immediatamente si defila per consentire a noi, dopo tanto tempo, un minimo di intimità.
Grata accetto quell’attenzione e, mentre spoglio il mio uomo per metterlo a letto, mi sembra di avere tra le mani un Ivan bambino da amare immensamente.
Lui mi lascia fare.
Non è più abituato a certe coccole e mostra di essene completamente gratificato.
Sono convinta che, se volessi fare all’amore me lo concederebbe senza esitazione ma io so che c’è tempo per questo, tanto tempo. Ora finalmente è a casa.
Finalmente si sveglia e raggiunge me e sua figlia che trova nuovamente unite in sua attesa.
Ciacolando felici andiamo al primo ristorante della zona che riapre immediatamente le cucine, già chiuse, in segno di rispetto per il maggior imprenditore della zona.
Qui la “bomba”.
Ivan “Giorgia non pensare che voglia sfruttarti ma vorrei proporre a Katia di venire con me in California. So che tu stai insegnandole quanto sai ma anch’io avrei qualche cosa da trasmettere a mia figlia. Del resto questa azienda qui è già impiantata, nulla sarebbe tanto formativo quanto crearne un’altra dal nulla. Che ne dici Katia? La prossima volta potrebbe essere Giorgia a raggiungerci così potremmo mostrare un po’ d’America anche a lei.”
Katia arrossisce visibilmente,
Kat “Veramente preferirei di no papà. Avrei voluto parlartene con più calma ma il fatto è … beh che sto frequentando un ragazzo.”
Iva “La mia farfallina sta schiudendo le ali finalmente. Chi è? Portamelo a farmelo conoscere, tu Giorgia non ne sapevi nulla?”
Io “No Ivan. Siamo diventate amiche Katia ed io ma non al punto di scambiarci simili confidenze. Del resto lei è una brava ragazza con la testa sulle spalle. Lasciamo ai due ragazzi il tempo di maturare i loro sentimenti senza assillarli troppo. Al momento opportuno ce lo presenterà anche se, per una volta, dovessimo essere noi tre a raggiungere te.”
Kat (sottovoce e quasi in un orecchio “Grazie Giorgia, avrei voluto presentarvelo subito ma lui non è ancora pronto. Lasciamolo abituare all’idea. Come tutti i ragazzi deve arrivare ad accettare integralmente l’idea di un rapporto PER SEMPRE ed a questo punto sono certa che sarà il primo a voler uscire dall’anonimato in cui mi ha pregato di lasciarlo per ora, Sai? Credo non voglia essere scambiato per un volgare cacciatore di dote.“
Come una qualsiasi famigliola felice concludiamo a questo punto il pranzo e torniamo alla nostra abitazione.
Volete sapere di più riguardo me ed Ivan? Curiosoni? È chiaro che la nostra stanza questa notte diverrà un campo di battaglie che neanche la grande guerra ha visto: 6 mesi di astinenza, capite?
Fine ?
Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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