tradimenti
L'adultera fedele 9
di iltiralatte
02.12.2023 |
2.358 |
4
"Per qualche anno la ho incontrata su internet per almeno un’oretta al giorno..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale. Ivan
Sono distrutto.
Tutto mi sarei atteso tranne il tradimento di Giorgia.
Per qualche anno la ho incontrata su internet per almeno un’oretta al giorno. Incontrarmi con lei equivaleva ad un solare augurio di buon mattino che, protraendosi lungo la giornata mi consentiva di superare ogni difficoltà alla luce del suo amore.
Questo è sempre stato un segreto che Ayla non ha neppure sospettato-
Divorziata e di un’età prossima alla mia divide il mio letto da almeno due anni.
Improvvisamente mi sento un verme.
Non ho resistito io che già intravedo la pace dei sensi, figuriamoci Giorgia, nel pieno della vitalità e col sangue ribollente degli ormoni della gioventù.
Se solo Katia invece di convocarmi si fosse limitata ad avvertirmi.
Mi è appena giunto un plico contenente la sentenza di divorzio ma se sono un uomo non devo accettarla passivamente.
Giorgia ha certamente le sue colpe ma io devo assumermi le mie responsabilità.
Katia ha raggiunto la maggiore età quindi ora la sua firma ha valore legale.
Io “Katia voglio tornare in Italia. Come ho sempre fatto con Giorgia ci sentiremo tramite pc.
Ogni giorno mi relazionerai e, mi raccomando, firma unicamente dopo la mia autorizzazione. Ricorda che dobbiamo tuttora importare dall’Italia quanto vendiamo e che quindi le nostre scorte sono limitate.”
Non ho avvertito nessuno del mio viaggio. Voglio arrivare di sorpresa.
Aziendalmente mi fido di Giorgia ma l’ultima volta che la ho vista aveva le lacrime agli occhi.
Lei ha sempre giurato e spergiurato di amarmi.
Vediamo quanto!
Sono all’aeroporto alle 9 di mattina. Nessuno mi attende: chiamo un taxi e mi faccio condurre alla villa.
Nel vialetto d’accesso noto l’assoluta assenza dei giardinieri. Prendo mentalmente nota, domanderò a Giorgia se ha concesso delle ferie.
Pago il taxi, entro in casa e mi ritrovo solo.
Certo non sono il re d’Inghilterra, ma possibile che tra i miei domestici non ce ne sia uno libero di ricevermi?
Vado in cucina: la cuoca c’è ma è al telefono, Non mi riconosce e, dopo avermi fatto un gesto di silenzio , mi volta le spalle.
Infuriato mi dirigo all’azienda: spero proprio che Giorgia ne sappia qualche cosa.
Arrivato mi tocca mettermi comunque in attesa.
I clienti sono molti e parecchi sono in attesa di essere ricevuti da Giorgia,
Finalmente qualche cosa che funziona.
Lascio che l’ultimo termini la sua udienza e quando esco entro senza farmi annunciare.
Al vedermi Giorgia sbianca in volto,
Gio “Elia. cosa fai qui?”
Io “Ho pensato ad un controllo a sorpresa Giorgia e mi duole constatare che l’azienda che tu dirigi è l’unica cosa che funzioni durante la mia assenza.”
Non si aspettava una lode: imbarazzata abbassa la testa.
Io “È ora di pranzo Giorgia: hai impegni o accetti di essere mia ospite? Vorrei parlarti.”
Gio (timida) “Anche avessi impegni li annullerei. Tu hai sempre la priorità sul resto.”
Avendo già constatato l’inefficienza della mia servitù la invito ad un a trattoria che, da giovane, mi aveva sempre favorevolmente impressionato per la sua cucina casalinga.
Gio “Grazie, ma ricorda che non ho molto tempo. Oggi ho in programma un giro delle vigne con Pietro.”
Io “No Giorgia, telefona e Pietro il giro se lo farà da solo. Puoi fidarti della sua competenza ed è sempre stato uno dei miei migliori collaboratori..”
Ancora una volta accetta senza protestare.
Mentre mangiamo un piatto di rigatoni le parlo della villa.
Io “La villa sta andando in malora. Perché non ci abiti?”
Glo “Io non ci ho più voce Ivan, siamo divorziati, ricordi?”
Io “Certo che ricordo, ma ricordo anche di aver commesso un grosso errore. L’emozione del momento mi ha spinto ad agire ma neppure ho pensato di udire le tue giustificazioni. Forse non dovremmo commettere un ulteriore errore gettando a mare tutto il nostro rapporta.”
Gio “Il tempo ha fatto decantare molte cose Ivan, ma io sono colpevole: su questo non c’è nessun dubbio.”
Io “Non sono qui per accusarti Giorgia. Forse neppure io sono stato un santo. Non potremmo tentare di ricucire il nostro rapporto e di perdonarci a vicenda?”
Lei mi guarda con occhi nuovamente improvvisamente adoranti.
Gio “Io non desidererei altro Ivan. Puoi non credermi ma io ti sono sempre stata fedele, almeno col pensiero.
Tu eri lontano ed io bruciavo. Ci sono caduta e non ho più avuto scampo ma, sin dalla prima volta io facevo all’amore con te.”
Io “Devo confessartelo Giorgia, a me pure è capitata una cosa simile … e la “cosetta” sta attendendomi in America.”
Gio “Allora cosa possiamo fare? Vito lo hai liquidato tu, non credo sii azzarderà mai più neppure a mettere piede in paese, ed io non mi sono cercata nessuno per sostituirlo. Troppo male mi sento al solo pensiero.”
Io “Posso immaginarlo, ma forse, col tuo comportamento, hai pure indicata la nostra soluzione.”
Lei mi guardò con aria interrogativa.
Io “Non c’è alternativa: Katia è troppo giovane per assumere una vera responsabilità dirigenziale quindi noi siamo condannati a dover restare separati almeno per un bel po’ il che presuppone che ognuno di noi si crei degli affetti alternativi,
Risposiamoci in modo che noi due siamo la famiglia, diciamo ufficiale, poi una volta tornerò io ed una volta mi raggiungerai tu. In quelle occasioni noi saremo i coniugi e gli amanti dovranno rassegnarsi allo stand.by. Mi sembra che questo sia l’unico modo per restare fedeli l’uno all’altra. Solo di sesso si tratterà coi sostituti, ed il solo sesso NON è amore.”
Giorgia sorrise
Gio “Insomma, tanto casino e poi torniamo alle posizioni iniziali?”
Io “Sembra proprio di si Giorgia.”
Gio “Allora accetto: ma io di uomini ne voglio due:”
Io “Due? Non credi di esagerare?”
Gio “Si due: uno per il sesso ed uno da amare.”
Io “Allora non se ne fa nulla, avevamo stabilito che gli innamorati eravamo noi e che gli altri sarebbero stati semplici sostituti,”
Gio (ridendo) “Non hai capito? il secondo uomo ancora non esiste. Ho deciso di sequestrarti sin quando non mi avrai reso gravida. Quel bambino sarò il legame che ci terrà per sempre uniti.”
Io “E se fosse una femmina?”
Gio “In questo caso vorrà dire che siamo stati sfortunati e mi toccherà sequestrarti nuovamente sin ché il maschio non verrà.”
Quella stessa sera parlai con una ancora semi-addormentata Katia certo che la notte mi avrebbe riservato emozioni dimenticate da tempo.
Io “Ciao tesoro, tutto ok?”
Kat “Certo che si papà ho seguito per filo e per segno le tue istruzioni.”
Io “Allora adesso ho un altro compito da affidarti: passa le consegne a Pietro, poi, col primo volo raggiungimi.”
Kat “Cosa devo fare papà?”
Io “Una cosa semplice: la damigella d’onore a Giorgia. Ci sposeremo nuovamente.”
Kat “Ricostituiremo la famiglia? A mente fredda ne sono felice, avevo appena iniziato ad apprezzare quella donna quando tutto è saltato per aria.”
Io “Si principessa, solo che questa, d’ora in poi, sarà una famiglia immune ad ogni menzogna che verrà comunque bandita tra di noi ”
Fine
Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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