tradimenti

Cuckold 2


di iltiralatte
24.09.2023    |    4.681    |    4 9.3
"Mi guardi, mi spoglierò integralmente solo per lei” Davanti al suo capo iniziò quindi un spogliarello..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.

Bea: “Eccomi sig Giuliano, lei mi ha chiamata ed ho pensato di venire il prima possibile,”
Giuliano era sul divano indossando un camicione sotto cui si intravvedeva l’assoluta mancanza di vestiti.
Giu: “Allora Beatrice, hai pensato alla mia offerta di lavoro?”
Bea “Certo sig Giuliano, la cosa mi attrae moltissimo. Se lo stipendio fosse buono …”
Giu: “Non parliamo solo di soldi, sai già che ti tratterò bene. Poi potrei chiamarti anche fuori orario, come ora. Se io non dovessi stare bene, visto che siamo vicini, potresti intervenire celermente per soccorrermi.”
Bea “Va bene sig Giuliano, abbiamo raggiunto un accordo: da ora io sono una sua dipendente anche se domattina non potrò presentarmi in ufficio dovendo dare le dimissioni dal vecchio impiego”
Maurizio coll’orecchio al ricevitore era sulle spine, ma quell’andamento sembrò tranquillizzarlo. Era evidente che Giuliano non aveva cattive intenzioni, era anzianotto e certo. Era certo il tipo perfetto con cui Beatrice non avrebbe mai corso pericoli e con quel lavoro avrebbe potuto tranquillamente attendere che lei si decidesse a sposarlo ed a fare di lui il padre dei suoi figli. Per la prima volta da che aveva conosciuto Beatrice si rilassò. Anche se la ragazza avesse flirtato non ci sarebbero state conseguenze e la sua dichiarazione di volersi dimettere dalla ditta, e quindi allontanarsi Luciano gli alleggerì il cuore, tanto da consentirgli un piccolo pisolino.
Giu: “Sai? Immaginavo una soluzione del genere. Vuoi la verità? Io già lo prevedevo. Ho preparato in frigorifero una bottiglia di spumante e due coppe attendono sul tavolo li vicino. Non vorresti andarle a prendere che festeggeremo l’accordo?”
Bea: “ Agli ordini capo!” e sorridendo si recò al frigorifero tornando subito con la bottiglia, che porse a Giuliano e due bicchieri.
Giuliano stappò le bottiglia e riempì le coppe quindi i due brindarono allegramente.
Una coppa, due, tre.
A metà di quest’ultima Giuliano si interruppe.
Giu: “Maledetta vescica, e maledetta età. Mi aiuteresti a raggiungere il bagno?”
Bea: “Certamente sig Giuliano, conti pure su di me”
Lo aiutò a sollevarsi e gli fornì appoggio fino alla toilette.
Giu: “Aiutami ancora per favore”
Beatrice infilò le mani sotto il camicione, estrasse il pene e lo aiutò a mingere tenendolo ben centrato sul water e, quando vide ridursi il getto, scuotendolo bene,
Giu:”Grazie cara! È la prima volta da tanto tempo che riesco a muovermi senza perdite, mi aiuteresti a raggiungere il letto? Nuovamente Beatrice aderì di buon grado e, raggiunto il letto, scostò le lenzuola aiutandolo prima a sedersi e poi a togliersi il camicione.
Giu “Grazie cara!” Sdraiandosi supino “Però non è giusto. Tu mi hai visto nudo ed io ancora non ho neppure intravisto nulla di te. Non vorresti fare felice un povero vecchio?”
Bea:”Ma sig Giuliano, cosa dice? Io ho un fidanzato. Non potrei mai dirgli che mi sono spogliata davanti a lei quando lui stesso non mi ha mai vista nuda!”
Giu: “Veramente non ti ha mai vista in costume evitico (adamitico femminile)? Probabilmente è più bravo di me. Alla mia età mi sento solo un vecchio maiale” e volse il capo per non guardarla più in viso.
Bea: “Suvvia sig Giuliano, non faccia così! Dopotutto lei ha ragione. Anzi sa cosa le dico? Ho deciso di accontentarla. Mi guardi, mi spoglierò integralmente solo per lei”
Davanti al suo capo iniziò quindi un spogliarello. Nessuno glielo aveva insegnato ma fu migliore di molte professioniste: i suoi splendidi seni emersero in tutta la loro prorompente bellezza ed il perizoma sembro magicamente sparire rivelando la sua più nascosta intimità. All’altro capo del telefono Maurizio dormiva beatamente.
Beatrice, alzando le braccia: “Ecco fatto sig Giuliano. Le piace quello che vede?”
Giu: “Molto Beatrice, grazie. Non mi daresti il bacino della buona notte?”
Senza rispondere Beatrice gli si avvicinò dandogli un bacio sulla guancia.
Rivelando una agilità insospettata Giuliano la artigliò attirandola a se e volgendo il viso sino a baciarle la bocca.
Giu: “Siamo già nell’abbigliamento adatto. Resta qui a dormire con me questa notte!”
Bea: “Gli ordini del capo sono sempre imperativi. Se tutto quello che desidera è solo la mia compagnia sono lieta di accontentarla, ma non altro, mi raccomando, si ricordi che sono fidanzata.”
Beatrice si sdraiò accanto a Giuliano ma il letto era ad una piazza e mezzo. Benché cercasse di aderire il più possibile al corpo dell’uomo uno dei due rischiava sempre di cadere dal letto.
Bea: “Sig Giuliano, mi sa che nessuno dei due riuscirà a dormire questa notte. Non ci stiamo tutti e due.”
Giu: “Hai ragione cara, c’è un ostacolo che, pur apparendo insignificante ci divide tenendo entrambi sull’orlo del letto. Ti fidi di me abbastanza per trovare spazio per entrambi?”
Bea: “Certo sig Giuliano: devo fare qualche cosa?”
Giu: “Nulla di particolarmente difficile: prendi in mano il mio cadavere (guidandola sul suo uccello) mentre io cercherò di far inumidire la tua passerina! Se entrambi riusciremo nel nostro intento vedrai che lo spazio magicamente apparirà.”

Fine
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