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Adulteri 4


di iltiralatte
07.10.2023    |    2.719    |    7 7.7
"Bel “Sicuro di cosa? Di trovarmi con un amante? Mi spiace deluderti ma non c’è nessun amante..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.

Qui comincia la parte non schematizzata della storia. Da qui le vostre idee,i vostri suggerimenti ed i vostri pareri divengono essenziali. Senza benzina le automobili non vanno … e voi siete la mia benzina.

4 Bella

Mi era spiaciuto punire in questo modo Gino ma io avevo preso sul serio il vincolo matrimoniale.
Dormivamo ancora assieme ma a lui non era consentita neppure quella carezza della sera che era diventata il nostro simbolo della buona notte.
Io poi, perfidamente, avevo cominciato ad andare a letto completamente nuda così da ricordargli ad ogni risveglio il paradiso che aveva perduto.
Gin “Amore vuoi vendicarti occhi per occhio. Non mi piace ma devo accettarlo. Questa crisi terminerà quando ti sorprenderò a scopare con un altro, (col groppo in gola) ma tu hai una tua vita lontana da questa casa proprio come io ho un lavoro. Tu sei in un ambiente segreto cui io non posso accedere se non in qualità di tuo marito. Se ti sceglierai li un amante le mie possibilità di sorprenderti già scarse adesso, saranno esattamente zero. Fammi una promessa. Se il tuo amante sarà un tuo collega chiedimi immediatamente il divorzio con addebito, Ti giuro che lo accetterò.”
Bel “Povero caro cominci a renderti conto di quanto costi un tradimento, vero? Io non sono vendicativa e non voglio il divorzio. Solo ti prometto che farò tutto quasi alla luce del sole. Avrai ogni volta la possibilità di sorprendermi e quindi di invocare il perdono reciproco.”
Quindi mi allontanai subito dopo avergli dato un casto bacio sulla fronte.
Mi sentivo spiata: pazienza avrei dovuto farci l’abitudine.
Tutto lo staff era stati informato da Gloria e tutti erano disposti a tramutarsi in miei complici. Fortunatamente non avevo avversari sul lavoro ma solo amici.
Il primo che contattai fu naturalmente Ercole
Bel “Devo dare una lezione a mio marito. Mi dai una mano?”
Erc “Volentieri bambina, cosa vuoi che faccia?”
Bel “Mi serve un amante.”
Erc “Ti aiuterei volentieri bella, ma non hai scordato un piccolo particolare? Io sono gay ed il mio compagno si adirerebbe di brutto se ti portassi a letto,”
Bel “Non voglio sedurti. Dammi per ora le tue mutande e salutale, non credo le rivedrai più.
Erc “Le porto da ieri, non sono fresche e pulite. Vuoi un paio di mutande da uomo? Lascia che mandi qualcuno a casa mia. Il mio compagno ti accontenterà.”
Bel “Credi che un amante faccia un salto a casa prima di scoparmi? O che si porti delle mutande pulite di scorta? No, tu da amante sei venuto a casa mia e le hai dimenticate.”
Convinto Ercole si tolse le mutande e me le porse, poi fece per rimettersi i calzoni. Io lo fermai.
“Aspetta, non ho finito! Ora devo togliere le mie di mutande.”
Ercole mi guardò curioso.
Erc “Hai ben chiaro che non ti penetrerò bella?”
Bel “Certo Ercole, ma anche se sei gay qualche volta ti tocchi vero? E magari fai anche qualche altra porcheria. (sfilandomi il perizoma mentre ridevo) Eccoti le mie mutande. Masturbati ed usa la loro parte interna per ripulirti. Mi serve siano molto sporche di liquido seminale maschile proprio nel punto in cui esse vengono in contatto con la mia fessura. Se vuoi un po’ di riservatezza posso andare a guardare Gloria mentre lavora,”
Erc “Non farmi ridere. La nostra è una famiglia. Nessuno di noi deve provare vergogna nei confronti di un altro, e, dopo essersi un po’ smanettato, sporcò come gli avevo indicato il mio perizoma prima di restituirmelo.
Bel “Grazie Ercole, ed ora dammi le chiavi di casa tua. Anche queste devo far trovare a Gino, ma stai tranquillo: queste torneranno indietro.”
Col mio bottino tornai quindi a casa. Gino non c’era: non era ancora rientrato.
Come prima cosa andai in camera da letto e finsi una furiosa battaglia lasciando completamente sfatto il giaciglio. Le mutande di Ercole trovarono posto tra due pieghe delle lenzuola, quasi fossero state dimenticate.
Il mio perizoma finì invece tra la biancheria sporca, ben in alto, sopra tutto esso ostentava le sue macchie biancastre. Lasciai le chiavi nella mia borsetta. Quello era per loro un posto logico.
Preparai la cena ed udii Gino rientrare.
Dalla cucina si dipartiva un profumino invitante e la prima cosa che fece il mio maritino fu di fare una capatina annusando l’ambiente.
Gin “Oh che buon profumino. A che ora si mangia?”
Bel “Tra pochi minuti caro!”
Gin “In questo caso corro immediatamente a lavarmi le mani” e corse via.
Immaginando cosa sarebbe successo spensi tutte le fiamme.
Gin “BELLAAAA!”
Ero già pronta e fintami affannata corsi a raggiungerlo.
Gin “Cosa è questo?”
Mostrandomi il mio perizoma.
Bel “Possibile che tu non lo sappia? Sono le mie mutande.”
Giu “ So bene riconoscere un paio di mutande. Io mi riferisco a quelle macchie bianche giusto al loro centro,”
Bel “Ah quello? Sperma credo. Sai, se una inseminazione è abbondante spesso poi fuoriesce dalla vagina. Comunque non ti preoccupare: le ho messe da lavare, torneranno come nuove.”
Gin “Mi stai prendendo in giro? So bene come funziona la cosa. Hai voluto rendermi la pariglia? Bene allora siamo pari, una amante ho avuto io ed un amante hai avuto tu,”
Bel “Eh no bello mio, troppo facile. Tu non devi trovare le prove di un mio possibile tradimento. Devi proprio sorprendermi, sfilarmi l’uccello del mio amante dalla vagina e sostituirlo col tuo. Questa è la possibilità che ti ho concesso, Se non ti va bene puoi tranquillamente imboccare la porta.”
Gino cadde in ginocchio ai miei piedi.
Gin “Perdonami bella, ti amo e non sopporto questo stillicidio. Ho sbagliato, lo ammetto, ma non resisto più. Stavo quasi meglio quando non ti conoscevo e potevo ammirarti nei tuoi film: ora tutto il bello è sparito, Posso solo rodermi e guardarti da lontano: donna irraggiungibile anche se mi lasci dormire nel tuo letto.”
Bell “Non posso farci nulla Gino! Al momento per me tu sei solo un amico, un miglior amico. Vuoi riconquistarmi? Avrai capito che per me l’uccello che mi scopa è solo un mezzo di piacere. Supera la prova e sostituisci il fallo del mio amante col tuo. Fino ad allora solo un amico sarai per me. Ora vieni a cena: se vuoi trattieni pure tu il mio perizoma: io ne ho altri.”
Mi avviai alla cucina mentre Gino, colle orecchie basse, si avviava alla camera da letto per riporre il suo “tesoro”.
Gin “BELLA! Cosa è successo qui?”
Poi dopo un attimo
Gin “NO NULLA, HO CAPITO”
Mi raggiunse in cucina tutto mogio.
Gin “Sei tremenda Bella! Sospetto che me la farai pagare 100 ad1 ma ti amo davvero e mi farò perdonare fosse l’ultima azione della mia vita.”

La sera dopo gli feci trovare una cena acquistata in rosticceria e, mentre lui la consumava, andai ad indossare un abito da scena che poteva vagamente sembrare normale ma che non contemplava l’uso dell’intimo.
Bel “Stasera esco. Non aspettarmi alzato, non so a che ora tornerò”
Scattò improvvisamente in piedi
Gin “Dove vai?”
Bel “Un po’ di fantasia, che diamine. Dove vuoi che vada? La mia pancia ha bisogno di un coito … quindi!”
Gin “Mostrami la borsetta”
Innocentemente gliela porsi mentre mi sedevo in poltrona. Ero certa che il suo sguardo avrebbe risalito la mie gambe sino ad un certo buchino attualmente indifeso.
Lui aprì la borsetta e quasi non notò le chiavi di Ercole che facevano bella mostra di se in cima a tutto..
Gin “Ma non hai mutande!”
Bel “Certo, non voglio che poi tu trovi prove strane convincendoti di aver superato la prova, Comunque starò attenta, sai quelle candele che ti scivolano lungo le gambe sono estremamente fastidiose-”
Lui , pensando di non essere visto, fece scivolare le chiavi in tasca e prese il telefonino.
Gin “Sbloccalo.”
Senza dire una parola , seduta sulla mia poltrona, feci quanto mi aveva richiesto e gli resi l’apparecchio.
Lo vidi smanettare un po’: evidentemente stava cercando messaggi. Poteva cercarli all’infinito; non ne avevo.
Dopo 5 minuti spense il telefono e me lo restituì.
Senza neppure guardarlo lo misi nella borsa.
Bel “Posso andare adesso? Il mio amante misterioso mi sta aspettando e la mia pancia ha fame.”
Gin “Amore credimi è col massimo rincrescimento che ti do il via libera. Però ti esorto, anzi ti prego, anzi ti scongiuro nuovamente di perdonarmi. Troppo difficile è la prova che mi hai imposto.”
Senza dire una parola lo guardai come se fosse solo un pezzente ed uscii.
Andai a casa di Ercole. Mi accolse il suo ragazzo
Lui “Bella, cosa fai qui?”
Bel “Mi serve un piacere Luigino, vai a farti un giretto. Ho bisogno di fingere che Ercole sia diventato il mio amante. Sta tranquillo, in realtà non te lo toccherò”
Anche Luigino era un amico: con un cenno d’assenso prese un impermeabile ed uscì. Io raggiunsi Ercole in salotto,
Erc “Ben arrivata! Sei venuta a restituirmi le chiavi?”
Bel “Non ancora amante mio! (e scoppiai in una risata) Ma stai tranquillo stanno arrivando! Nel frattempo guardiano qualche filmino sul sesso delle farfalle e degli uccelli? So che tu sei pure un naturista appassionato.”
Ercole annuì ed impiegò un paio di minuti ad accontentarmi, Sempre su mia richiesta spense la luce: solo quella riflessa dallo schermo illuminava la sala … e non era molta. Il film narrava di una ricerca sui gatti in amore ed i miagolii si sprecavano: facile confonderli cogli uggiolii di un coito.
Guardavamo da una decina di minuti quando udii chiudersi violentemente la porta d’ingresso poi Gino fare violentemente irruzione.
Gin “Fermi, vi ho sorpreso!”
Poi vide lo schermo, notò che io ed Ercole eravamo seduti in due poltrone ben separate e, mentre Ercole col telecomando accendeva la luce, sembrò che gli mancasse il respiro,
Alla luce delle lampade lo vidi diventare di 1000 colori poi iniziò a balbettare,
Gin “Scu scusate, Io e ero pro proprio si sicuro che ….”
Intervenni io.
Bel “Sicuro di cosa? Di trovarmi con un amante? Mi spiace deluderti ma non c’è nessun amante. Non ancora almeno. Tu mi hai colpito scopandoti la mia migliore amica, quando ti tradirò sarà con chi meno te lo aspetti. Ma per ora stai tranquillo: hai seguito falsi indizi che io stessa ti ho fornito ed il mio giuramento di fedeltà è tuttora valido e rispettato. Per inciso, per mandare la posizione da Whats App è necessario premere il tasto invio. Per fortuna ho provveduto io!
Ora rendi ad Ercole le chiavi che mi hai sottratto e torniamo a casa.”

Fine ?

Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi. In caso di racconti a puntate, la successiva sarà pubblicata unicamente se qualcuno lo chiederà-

La formazione della narrazione non è ancora definita., Fatti salvi i capitoli che già ho scritto e di cui, ovviamente, per ora nulla vi svelo, mi attendo da voi un robusto contributo, in critiche, idee e, perché no? Suggerimenti.
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