tradimenti

Sharon 4


di iltiralatte
19.06.2024    |    1.511    |    2 8.0
"In mezzo a tanta merda mi appare però un fiorellino, l’autore mi ispira per cui provo a fare un tentativo per contattarlo..."
Mentre termina di vestirsi, Paolo, ridendo, mi comunica:
-Così per colpa tua ieri mi sono perso la partita in TV.
Immediatamente realizzato in televisione c’era stata la sua squadra del cuore.
Con voce mogia gli rispondo;
-Mi spiace Paolo, sono stata egoista. Ti ho preteso tutto per me e non ho pensato alle tue necessità ed alle tue voglie.
-Sei improvvisamente impazzita? Quale uomo messo di fronte alla scelta tra la televisione ed una notte come quella che mi hai offerto sceglie il calcio? Solo un malato mentale potrebbe dubitare, però concedimi adesso di comperare il giornale così potrò almeno conoscere il risultato.
Con un veloce ultimo bacio Paolo esce mentre io scaldo il latte e preparo la caffettiera per accogliere la magica polvere.
Non ho ancora finito i preparativi che già Paolo è di ritorno, col giornale ma senza caffè.
-Ho preso il giornale e sono immediatamente rientrato per fartelo leggere.
Mi dice
Sul giornale campeggia un enorme titolo:

GROSSA OPERAZIONE DELLA GDF

Subito sotto, sull’occhiello:

ARRESTATO NANDO, GRANDE RICERCATO DALLE POLIZIE D’EUROPA.
Coinvolti i coniugi Achille e Marisa che però sono riusciti a dimostrare la loro estraneità.

-L’hai rischiata bella ieri sera. Non sapevo che Achille e Marisa avessero di queste conoscenze
Io pure lo ignoravo: ma cosa ,mi era successo? Quale incredibile sesto senso mi aveva impedito di andare all’appuntamento?
Lassù evidentemente Qualcuno mi ama e mi ha impedito di commettere un errore di cui mi sarei pentita per tutto il resto della mia vita.
Pur non essendo particolarmente religiosa decido di andare in chiesa e di accendere una candela per Grazia Ricevuta.

È lunedì e mi reco al lavoro come tutti i sacrosanti lunedì che iniziano le settimane.
Accompagno i bambini a scuola quindi mi reco al mio ufficio.
A Paolo non ho detto nulla del mio sogno ma la cosa mi esplode dentro.
Approfitto di un momento di pausa del lavoro e compio un passo rischioso: entro col computer in un sito per adulti scelto a caso e provo a sfogliare qualche racconto.
In mezzo a tanta merda mi appare però un fiorellino, l’autore mi ispira per cui provo a fare un tentativo per contattarlo.
La cosa funziona: lui mi risponde con cortesia ed educazione.
Decido che questo è l’uomo giusto: mi propongo a lui come sua ispiratrice e gli confido nel contempo i miei malesseri e le mie fantasie extraconiugali.
Gli confido di non aver mai tradito mio marito se non in quei pensieri che sembrano più forti di me.
Lui mi risponde comprensivo ed accetta di creare un racconto in cui io sarò la protagonista ma nel contempo mi suggerisce un sistema per evitare quei pensieracci.
“Stai attenta” Mi scrive,”tutta la tua felicità è in gioco, tu non sei una donna trasgressiva e, da quanto mi scrivi, meno ancora tuo marito. La vera felicità si ottiene accontentandosi di ciò che si ha, non rincorrendo sogni a noi estranei.”
Ora sono proprio sollevata: mi sono confidata con uno sconosciuto che abita ad un numero imprecisato di chilometri da me. La corrispondenza resterà in ufficio, lui non sa chi sono quindi il mio matrimonio non corre proprio pericoli.
Dopo il lavoro mi fermo in parrocchia per accendere la candela promessa.
Il tempio è semideserto.
Faccio quanto mi ero ripromessa e mi avvio all’uscita.
Prima di raggiungere la porta uno dei rari uomini presenti mi avvicina:
-Buongiorno, sono Luca, il padre di un compagno di scuola del suo figlio maggiore.
Gli rispondo con cortesia ma sulla difensiva.
-Non crede che le insegnanti dovrebbero concedere più spazio al divertimento dei nostri bambini? La scuola serve ad apprendere, siamo tutti d’accordo su questo, ma sono così giovani! Se oltre ad annoiarli li facessero un po’ svagare sicuramente essi raggiungerebbero più volentieri l’istituto e questa “non noia” si protrarrebbe poi per il resto della loro vita.
L’argomento usato per abbordarmi è valido: i miei figli prima di tutto.
Gli rispondo dubbiosa e lui mi controbatte con passione.
Discutendo usciamo dalla chiesa: è un bell’uomo, più o meno dell’età di Paolo, ma sa anche essere affascinante.
Non che mio marito non lo sia ma ora si è tramutato in un pantofolaio: forse per questo mi vengono tutte quelle fantasie.
Ad un certo punto mi afferra la vita con un braccio:
-Venga, le offro un caffè, concluderemo al bar la nostra discussione.
“Lo ho conosciuto in chiesa: cosa mi può fare? Certamente è un uomo timorato di Dio e quindi seguace della religione.
Tra miei ricordi d’infanzia c’è quel °Non desiderare la donna d’altri° che istintivamente attribuisco a tutti coloro che frequentano la Chiesa.”
Con questo pensiero accetto e lo seguo.
Pian piano il discorso pure si sposta.
Quasi senza accorgercene siamo passati al tu ed il discorso verte ora sui nostri rapporti intimi.
Mi confida che sua moglie in realtà è una arpia, che non vanno d’accordo assolutamente e che è alla ricerca di una donna che possa sostituirla, o quanto meno integrarla: questo per il bene del bambino.
Non ho mai tradito Paolo ma ora la mia determinazione vacilla.
Che questo volesse suggerirmi il Signore quando mi ha salvato da Nando? Questo è chiaramente un uomo di Chiesa, quindi degno di fiducia.
Raggiungiamo il bar e ci sediamo ad un tavolino libero,
Al nostro ingresso alcuni avventori lo riconoscono e lo salutano facendogli nel contempo strani gesti.
Lui risponde con la mano ma, credendo di non essere notato, anche con una strizzata d’occhio.
Ora la cosa mi incuriosisce, è bello, attraente, perché quell’occhiolino?
Adesso è lui che non resiste: mi prende una mano e si scusa. Deve parlare con uno dei suoi amici.
Comprensiva gli consento di allontanarsi e lo vedo fare quattro passi in direzione di uno degli avventori.
Sono fortunata: il cicaleccio del locale non è così forte da impedirmi di udire la loro conversazione.
Luca: -Anche questa è fatta, preparati a pagarmi ancora una volta da bere.
Altro: -Ma come fai? Riesci a prendertele tutte tu! Questa poi ha un culetto che è proprio una favola, certo a letto deve dare una bella soddisfazione infornarla …
Ho sentito abbastanza.
Odio gli uomini che si vantano delle loro conquiste, che dire poi di quelli che ti portano a letto per scommessa?
Senza attendere mi alzo. Noto una pigna per terra e la lascio al mio posto quindi me ne vado senza salutare.
Stavolta toccherà a Luca pagare da bere ma ora lo so: proprio nessun uomo vale il mio Paolo, le fantasie mi si intiepidiscono.

Il giorno dopo, in ufficio, una sorpresa: lo scrittore che ho ingaggiato mi ha già risposto e mi ha inviato il primo capitolo di quello che promette di essere un racconto abbastanza lungo. Evidentemente come scrittore è prolifico, devo aver scelto proprio bene!
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