orge
Fiorella - secondo capitolo - seduzione . 2
di gilso
19.05.2022 |
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"Io la lasciai sfogare senza dire una parola , non avevo alibi : il sole mi aveva tradito..."
Quattordici anni che bella età Il giorno dopo andai al lavoro e vedendomi abbronzato presi un'altra serie di rimproveri da parte di Fiorella la moglie del proprietario .
Non puoi prenderci in giro così , dici di non stare bene e poi vai a prendere il sole , cosa pensi che noi siamo due stupidi ? mi urlò Fiorella .
Io la lasciai sfogare senza dire una parola , non avevo alibi : il sole mi aveva tradito .
Lavorai tutta la mattina poi a mezzogiorno all'uscita per il pranzo mi sentii chiamare da lei che stava sull'uscio di casa che era attiguo al posto di lavoro .
Pensando di aver tirato troppo la corda e di aver troppo abusato della loro pazienza mi avvicinai a lei convinto di nuovi rimproveri o addirittura del licenziamento .
Entra , disse facendomi strada .
Inaspettatamente mi chiese scusa , si scusò del tono avuto quella mattina dicendo che si era alzata male poi continuo dicendo .
Domenica pomeriggio potresti venire a darmi una mano a sistemare alcuni scatoloni in soffitta , mio marito ed i miei figli vanno in piscina domenica così potremo lavorare tranquilli senza essere disturbati , cosa ne dici ?
Mostrandomi volenteroso accettai , accettai pur sapendo a cosa avrei rinunciato : non sarei andato in discoteca e non avrei avuto nessuna ragazza da baciare , ma quello era il prezzo da pagare .
Quella domenica mi presentai a casa sua alle tre come d'accordo , in casa solo lei che con la sua minigonna , i capelli raccolti a cipolla sulla testa , e la sua camicia che si apriva in maniera esagerata sulle tette da subito volle che io salissi sul solaio a prendere i pacchi che lei mi avrebbe passato : una decina di pacchi pieni di fatture e cose del genere .
Dopo una mezzora finito il lavoro mi invitò in cucina e mi offrì una cocacola .
Era il doppio di me quella Donna di cinquant'anni o forse più dal corpo statuario e sodo , quella Donna che sognavo spesso di notte e che mi faceva bagnare , era li con me seduta con il suo seno parzialmente visibile sotto alla camicia e con le gambe accavallate .
Vuoi delle patatine ? disse mentre si alzava per andarle a prendere .
Fu un attimo ! lei alzandosi urtò il suo bicchiere pieno di coca cola che si era versato facendo scorrere il liquido sul tavolo e sui miei pantaloncini azzurri e corti che mi ero messo per restare comodo nel lavoro .
Si scusò poi vedendo l'entità del danno che aveva provocato al mio basso ventre macchiandolo di marrone volle che togliessi subito i calzoncini corti in modo da togliere l'alone della bibita .
Non ti vergognerai di me ! potresti essere mio figlio : disse rassicurandomi .
La coca cola oltre che a bagnare i calzoncini lasciò anche delle chiazze marroni sulle mutande bianche che indossavo e lei volle che togliessi anche quelle .
Prese i due capi ed andò in bagno a lavarli lasciandomi nudo col cazzo mezzo eccitato dalla situazione , li lavò velocemente poi li appese sul filo dei panni fuori .
Vieni con me ! disse invitandomi a seguirla in bagno .
Io col cazzo in tiro e ciondolante andai da lei iniziando a capire il suo gioco tutto organizzato .
Il marito ed i figli fuori , la scusa dei pacchi da mettere sul solaio , la coca cola caduta .
Mi stava seducendo .
Vieni che ti faccio un piccolo bagnetto altrimenti ti si attacca tutto lo zucchero sulla pelle .
Disse miscelando l'acqua nella tazza del bidet riempiendola in parte , mi ci fece sedere sopra poi mettendosi in ginocchio mi lavò con le sue mani .
Io stavo al gioco , mi lasciavo toccare senza dire niente dando modo a lei di credere che io di pratiche di seduzione non ne sapessi niente .
Facevo il timido ragazzino soggiogato da quella signora avvenente che era lei .
Finita l'operazione del lavaggio venne quella dell'asciugatura .
Mi fece alzare mi tolse la maglietta e quando fui nudo in ginocchio mi asciugò .
Con l'asciugamano mi passò ogni centimetro dell'inguine comprese le palle poi con la cappella che le svettava a pochi centimetri dal naso disse .
Perché non andiamo a riposarci sul letto mentre i tuoi calzoncini si asciugano .
Cosi nudo come ero mi prese per mano e col cazzo che mi sballottava da tutte le parti mi guidò nella sua camera da letto , mi fece distendere sul letto poi si denudò mostrandomi le sue grazie di Donna matura .
Non si fece scrupoli , mi venne sopra dandomi il suo seno da succhiare mentre da sotto sentivo il suo figone bagnato lambirmi la cappella : fu naturale impalarla col mio cazzo .
Godevo sotto a quella Donna che tutti i santi giorni mi provocava mostrando maliziosamente le sue gambe , ero dentro di lei , la guardai nei suoi momenti di piacere e non ce la feci più a trattenermi : con le sue tette che mi cadevano sulla faccia gli sborrai dentro anche l'anima .
Mi fece restare dento di se fino a che il mio cazzo rimpicciolendosi non usci da solo poi me lo ripulì succhiandolo .
Bravo ragazzo : mi disse baciandomi sul petto .
Si alzò dal letto si rivestì poi andò a ritirare la mia biancheria appesa fuori .
Volle infilarmeli lei gli slip , si inginocchiò ai miei piedi e prima di infilarmeli mi diede un bacio sulla cappella dicendo : ora devi andare Fabio fra poco arriverà mio marito .
Mi fece promettere di non dire a nessuno di quello che era successo poi mi fece uscire .
fine secondo capitolo
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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