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Una serata riuscita alla grande - primo capitolo - . 2


di gilso
30.03.2022    |    304    |    0 6.0
"Ci fece salire le scale di pietra che portavano su al primo piano di quella casa datata ma tenuta bene ed in cucina , cucina che faceva anche da salotto ci..."
Fece tutto Attilio mio marito .
Contattò tramite una rivista del settore incontri un singolo disposto a trascorrere una serata con noi e dopo alcuni scambi di lettere indirizzate al nostro fermoposta si misero d'accordo di incontrarsi .
Si incontrarono di fronte alla stazione ferroviaria di un paese vicino al nostro vedendosi di persona e decidendo , visto che lui Piero " cosi si chiamava L'uomo contattato " essendo divorziato da anni e con la casa a sua completa disposizione la serata si svolgesse da lui .
Quando Attilio ritornò da quell'incontro conoscitivo gli chiesi le sue impressioni su quell'Uomo e lui mi disse di aver trovato una persona matura e giù alla buona come lo eravamo noi , un Uomo possente di fisico e dai capelli bianchi , pensionato da anni ma che si teneva in allenamento smontando e rimontando motociclette incidentate nel suo garage per poi rivenderle .
Se devo dire la verità un po' Attilio mi stupì quando mi descrisse quell'Uomo anziano , lui che ricercava sempre la giovinezza su quelle riviste , ragazzi il più giovani possibile da inserire nel nostro letto , ma conoscendolo e conoscendo la sua indole da erotomane mi fidai di lui .
Gli chiesi come mai di quella scelta .
Lidia sai che sono strano ed a volte ho delle fantasie , belle fantasie e tu lo sai , ora mi è venuta la voglia di provare a fare un filmino diverso dei soliti che facciamo con i ragazzi , belli non c'è dubbio ma ora ne voglio fare uno che sia diverso usando delle corde ed una piccola coreografia e Piero mi è sembrata la persona ideale per fare questo .
Vedrai Lidia ti piacerà .
Non volli sapere altro .
Con la mia approvazione si misero d'accordo che l'incontro sarebbe avvenuto alle ventuno e trenta di quel sabato sera a venire al cimitero del suo paese " paese che distava una quarantina di chilometri dal nostro " e che poi saremmo andati a casa sua .
Alle ventuno e trenta di quel sabato lui era già li ad aspettarci , scese dalla macchina si presentò poi disse di seguirlo e dopo una decina di minuti arrivammo a casa sua .
Ci fece salire le scale di pietra che portavano su al primo piano di quella casa datata ma tenuta bene ed in cucina , cucina che faceva anche da salotto ci offrì un caffè .
Mi stupirono le sue mani grandi come pale e le sue unghie non del tutto pulite .
Lui se ne accorse dei miei frequenti sguardi alle sue mani e si scusò dicendo : ho
fatto del tutto per pulirle , ho le mani da meccanico sempre a contatto di oli che penetrano nella pelle .
Non si preoccupi , gli risposi educatamente rispettando la sua anzianità .
E cosa fai ? mi dai del lei , capisco la nostra differenza di età ma dato che siamo qui per fare conoscenza , e spero altro , liberiamoci da certe formalità .
Lo vedevo affabile e gentile Piero , un Uomo di altri tempi , alto un metro e ottanta con qualche chilo in più sulla pancia mi attraeva , poi il suo sesso , il suo sesso in tiro visto in una delle sue foto mandate per posta mi stuzzicava .
Io a quel tempo avevo trentotto anni e Attilio quaranta , non ero bella come una fotomodella ma facevo la mia parte , avevo i capelli ricci color rosso ramato ed avevo oltre che a qualche chilo in più un seno favoloso che agli Uomini faceva gola , visto alle occhiate che ci davano quando mi erano di fronte .
Piero , mi dicevi del tuo amico volontario alla croce rossa ed alla sua disponibilità di prestarti quanto io ti avevo richiesto , sei riuscito ad averlo ?
Disse mio marito facendomi incuriosire .
Si certamente , non ci sono stari problemi , rispose .
Piero si alzò prese una bottiglia di grappa riempì tre bicchierini e offrendone a noi due disse : sentirete che grappa , assaggiate .
In effetti era buonissima , dolce e forte come piaceva a me .
Mi fecero spogliare fino a rimanere solo con le scarpe e le calze nere di seta sorrette dal reggicalze poi mi guidarono nella stanza da letto dove un grande letto matrimoniale ci attendeva , un letto dove agli angoli della testata vi erano fissate delle corde da bucato , mi fecero stendere in mezzo al letto poi prendendosi ogni uno una mia caviglia in mano mi costrinsero a gambe all'aria con le ginocchia che quasi mi toccavano le tette , mi divaricarono le gambe poi mi agganciarono le caviglie ai cappi di quelle corde fissate in alto agli angoli della testata in modo che io restassi con le mie grazie aperte e a loro completa disposizione , mi bloccarono le braccia alla stessa maniera bloccandomi i polsi con un cappio sopra la mia testa poi si fermarono.
Li con la mia patatina in bella vista non mi restò altro che iniziare a godere .
Si a godere perche in quella posizione tento oscena quanto eccitante sotto agli occhi di quell'estraneo ci godevo .
Ora noi andiamo di la a prepararci , abbi pazienza .
Mi disse Attilio facendomi solletico strappandomi un sorriso .
Si allontanarono lasciandomi cosi : a gambe aperte bloccata su quel letto in attesa di godere .

fine prima parte .



































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