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La cascina del terrore - settimo capitolo - . 2
di gilso
01.08.2022 |
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"Perdonami , gli disse porgendogli la cinghia..."
Le ricerche di quelle due giovani ragazze proseguivano senza sbocchi , solo il tenente Adamo ebbe dei riscontri del suo lavoro di ricerca individuando a largo raggio la zona dove ricercare quella Donna che da scomparsa si era fatta viva in questura annullando la sua ricerca .Mise a conoscenza della sua intuizione il suo capitano aspettandosi un minimo di considerazione ma lui quasi lo ignorò e carico di presunzione gli disse : le indagini le dirigo io e mi sembra una perdita di tempo correre dietro a fantasmi che ricompaiono .
Deluso quel povero tenentino di appena ventisette anni , alto un metro e settanta , snello , moro dai capelli corti , e bello , talmente bello che in divisa faceva perdere la testa alle ragazze , decise di lasciar perdere , di attenersi agli ordini del suo capitano lasciando perdere le sue intuizioni .
Il decimo giorno di ricerche finito il suo turno di lavoro il tenente Adamo dato che come hobby nel suo tempo libero amava andare in bicicletta scelse come itinerario quel luogo ad una ventina di chilometri dalla città dove le immagini delle telecamere avevano inquadrato la macchina della Donna , pedalò perlustrando quelle stradine senza una meta , poi ad un incrocio con una stradina sterrata curiosamente la seguì .
Cautamente rischiando anche di cadere per la troppa ghiaia che vi era su quel tratto di sentiero arrivò ad una cascina , alla cascina dei due fratelli , di Antonio e Carlo che in quel momento erano al lavoro nei campi , si avvicinò cautamente poi quando arrivò nei pressi la sorpresa , sotto al portico lei , l'auto della Donna che stava cercando .
Abbandonò la bicicletta dietro a dei rovi poi cautamente si nascose dietro ad un albero alla ricerca di indizi , e li trovò .
Con un tuffo al cuore le vide , vide le due ragazzine ricercate da giorni a quattro zampe tenute a guinzaglio da Laura che con forza le tirava per il collo in direzione della stalla .
Nude e con l'obbligo di non alzarsi in piedi ma di sgattaiolare , con di nuovo le loro mutandine in bocca per non farle gridare ed il loro bel culetto che si muoveva sinuoso le fece entrare nella stalla poi richiuse .
Impietrito da quello che aveva appena visto il tenente Adamo prese in mano il telefonino per dare l'allarme , fece il numero , poi stramazzò a terra svenuto .
Antonio rientrando dai campi con una pala in mano utilizzata questa per fare solchi nel terreno per far defluire l'acqua d'irrigazione lo aveva visto curiosare e senza farsi notare lo aveva colpito alla testa con la pala tramortendolo .
L'asciò la pala , raccolse il telefonino del tenente che era caduto a terra mettendoselo in tasca poi si caricò quel giovane Uomo sulla schiena dirigendosi verso la porta che portava su nel granaio e lo portò su .
Lo legò alle mani poi facendo passare una robusta corda attraverso una trave con forza lo tirò in piedi , gli legò le caviglie , lo imbavagliò , poi lo lasciò ritto come una candela a dormire il suo sonno .
Scese e con passo spedito andò nella stalla a rimproverare quella Donna tanto ottimista da permettersi di fare uscire quelle due ragazze durante il giorno .
Entrò sorprendendole , sorprendendole sul fieno mentre Laura con addosso le due ragazzine si stava facendo succhiare il seno .
Perché le hai portate qui di giorno , lo sai che è rischioso !
Disse Antonio con voce spezzata dall'emozione nel vederle succhiare .
E stato più forte di me , volevo mungere le vacche su di loro , le volevo assaggiare col latte che le scorreva sulla figa .
A quelle parole Antonio si calmò .
Si avvicinò a loro , si chinò su di loro che a gambe aperte si stavano toccando con un capezzolo della Donna in bocca poi disse : vedo che ci stanno , come hai fatto a convincerle a toccarsi .
Non conosci le ragazzine tu , loro sono piene di voglia a questa età , basta solo indirizzarle bene : guarda !
Disse Laura alzandosi prendendo Silvia la quattordicenne per mano .
La fece mettere sotto ad una vacca allungata di traverso poi mungendo le mammelle piene di latte della mucca la schizzò tutta di latte .
Vedi la sua figa piena di latte ! non ti viene voglia di dissetarti Antonio , approfittane prima che arrivi Carlo e ci mandi tutti a quel paese .
Antonio coi suoi muscoli super si mise in ginocchio in mezzo al fieno separò le gambe della piccola che attaccata ad un capezzolo della vacca si stava riempiendo la bocca di latte caldo poi si mise a leccargli la piccola figa facendola fremere .
Le succhiò la figa ed il latte fermo in mezzo alle sue gambe , le succhiò il grilletto eccitato poi si fermò , si abbassò i pantaloni mostrando a Clara e a Laura il suo cazzo in tiro poi lo puntò sulla figa di Silvia e spinse squarciandola col suo cazzone .
Brava ragazzina ti piace il cazzo vero .
Disse Laura avvicinandosi a lei dall'altra parte della mucca , prese le mammelle piene di latte e gliele munse sulla faccia poi la baciò .
Cosa succede qui ! ma siete dei pazzi .
Urlò Carlo di ritorno dai campi ed entrato nella stalla per mungere le vacche .
Lo sapete che è rischioso di giorno .
Loro erano già qui , io sono arrivato dopo , dopo aver portato un curioso che le aveva viste su nel granaio , disse Antonio quasi scusandosi col fratello .
Di chi stai parlando ! disse Carlo accigliandosi .
Quando sono arrivato dai campi ho visto un ragazzo che le stava spiando e l'ho colpito alla testa con il badile , ora è nel granaio legato ed imbavagliato .
Disse Antonio col cazzo in tiro nella figa di Silvia che si stava godendo la sua presenza dentro .
Sorpreso da quella notizia che gli avrebbe creato ulteriori problemi , furioso con loro perché durante la sua assenza non si erano attenuti ai suoi ordini , incazzato come una bestia si tolse la cintura dai pantaloni ed iniziò a colpire Laura in calze e reggicalze nere e le due ragazzine nude .
Voi dovete fare quello che dico io , capito !
Disse urlando e colpendo senza fare distinzione di corpi facendo diventare quel luogo l'inferno .
Ora Laura ci farà vedere se è degna di vivere assieme a noi , disse Carlo al fratello .
Diede la cintura in mano a lei , a Laura che dolorante dalle frustate ricevute si era messa raggomitolata sul fieno poi le ordinò di frustare le ragazze .
Aveva capito già da tempo che quella Donna si stava dedicando a quelle piccole in maniera troppo amorevole , e questo non gli andava bene , lui le voleva come schiave , voleva essere il loro padrone assoluto .
Dieci frustate sulla figa penso che basti , disse Carlo .
Ora tu Antonio te le prenderai una alla volta in modo che la loro figa sia ben spalancata verso Laura la quale ci dimostrerà quanto ancora credere in lei .
Laura prese la cintura dalle mani di Carlo , Antonio prese Silvia .
La prese sotto alle ginocchia facendola stare a gambe aperte a mezzaria poi attese che Laura facesse il resto
Disperata e tenuta dalle forti braccia di Antonio che ancora col cazzo in tiro le toccava la schiena Silvia con occhi supplichevoli e pieni di pianto la guardò , guardò quella Donna con i suoi occhi dolci facendola riflettere .
Mi dispiace .
Disse Laura dandole un bacio sulla figa .
Si mise in posizione di fronte a quella fighettina aperta e colpì .
Una , due , tre cinghiate diritte sulla figa la colpirono facendola urlare sotto alle mutandine che aveva nella bocca , quattro cinque e sei , sulla figa ed in parte sulla pancia lasciandole delle striature rossastre , le ultime quattro sferzate le diede con forza inaudita ancora sulla figa di Silvia impossibilitata a difendersi .
Bene vedo che ti sei ravveduta .
Disse Carlo prendendo Clara per un polso portandola da Antonio .
Antonio depositò a terra su del fieno la piccola che raggomitolata su se stessa in preda a dolori lancinanti alla figa si era messa a singhiozzare e si dedicò a lei , a Clara prendendola anch'essa da sotto alle ginocchia , le divaricò le gambe con le sue forti braccia poi col cazzo sotto al suo culo attese che quella Donna si mettesse all'opera
Laura le si avvicinò , le diede dei pizzicotti ai capezzoli facendola sussultare in braccio ad Antonio , poi la baciò sulla figa come aveva fatto con Silvia .
Ha ragione Carlo , voi dovete essere il nostro divertimento , le nostre schiave .
Disse Laura guardandola negli occhi .
Iniziò a colpirla sulla figa con forza , sulla pancia e sulle sue tette , quelle piccole tettine adolescenziali che le piacevano tanto arrossando anche queste , poi la baciò .
La baciò sulla figa aperta sentendone il calore di quelle cinghiate poi la lasciò per andare da Carlo .
Perdonami , gli disse porgendogli la cinghia .
Bene e questo vi sia di lezione , disse Carlo riprendendosi la cinghia dalle mani di Laura .
fine settimo capitolo
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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