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Berlino 1944 Dottoressa Essa a rapporto . 2 - primo capitolo -
di gilso
21.09.2021 |
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"Intervenne la sorella maggiore Irma a difenderla , dal fisico statuario alta un metro e ottanta dai capelli corti di color nero corvino , maggiorata di seno..."
Assegnata dal regime nazista a divenire il medico ufficiale addetto alle ricerche di nuove metodologie in grado di agevolare il lavoro molto difficile degli Uomini della Gestapo
( REPARTO SPECIALE DELLE SS TEDESCHE ) adibiti al compito di far parlare alcuni prigionieri restii nel divulgare informazioni utili alla causa facendo nomi di personaggi contro il loro regime o siti di possibili attentati , alla dottoressa Hessa fu messo a disposizione un reparto isolato di un ospedale psichiatrico .
A lei venne data carta bianca potendo cosi scegliere chiunque volesse come assistente , cosa che lei fece passando in rassegna alcuni dei suoi collaboratori di quell'ospedale il giorno dopo , li radunò nel suo studio e da dodici che erano ne scelse quattro , due Donne e due Uomini , conoscendoli li scelse per la loro indole nell'essere sadici e violenti , attitudini dimostrate in corsia su pazienti viste o raccontate da colleghi .
Helga la più anziana delle due Donne scelte , tipica Donna Bavarese , alta circa un metro e ottanta sulla cinquantina grassa dalla faccia severa e dai capelli biondi tagliati corti che la facevano mascolina quando fu stata scelta ringraziò facendo il saluto militare tedesco .
Helena , mingherlina di aspetto di circa una trentina d'anni dal viso angelico e dai capelli anch'essi biondi come la collega ma lunghi fino alle spalle raccolti in una treccia perfetta , nel suo camice bianco ringraziò anch'essa la dottoressa alla stessa maniera .
Gli Uomini fecero altrettanto .
Claus e Albert , due Uomini possenti dai lineamenti rudi alti non meno di un metro e novanta con due mani grosse e nodose che sembravano pale , entrambi dai capelli corti e neri si misero sull'attenti con il braccio alzato nel ringraziare .
Liquidando i collaboratori non scelti poi si mise dietro al suo tavolo di lavoro .
Hessa , alta e magra , bionda dai capelli raccolti a cipolla sulla testa , sulla quarantina d'anni , dagli occhi neri e profondi e dallo sguardo penetrante e malvagio ordinò loro di mettersi in riposo , li fece accomodare su di alcune sedie di fronte a lei poi iniziò ad esporre il proprio programma di lavoro .
Carissimi colleghi , come ben sapete siamo in tempo di guerra e in guerra tutto è lecito , anche la violenza se questa è necessaria , nel nuovo reparto che creerò verranno trasferiti alcuni detenuti particolari che secondo informazioni sono a conoscenza di strategie belliche , il nostro compito sarà quello di fare in modo che loro parlino in maniera da poter prevenire attacchi o attentati , dovremo andare con mano pesante ma nello stesso tempo stare attenti a non ridurli troppo male perchè potrebbero essere impiegati come merce di scambio , a noi verranno affidati solo casi particolari , cioè , persone altolocate .
Fra non molto arriveranno tre prigioniere , sono tre Donne facenti parte di una ricca famiglia di Berlino accusate di essere in possesso di alcune informazioni riguardanti il padre accusato assieme ad altri influenti personaggi del tentativo di creare una massoneria , uno stato nello stato che a guerra finita , con la certezza di una vittoria schiacciante dell'armata tedesca su tutti gli altri stati d'Europa , salga al potere , il nostro unico scopo è fare che questo non accada , intesi ! , le tre Donne secondo i servizi segreti devono essere a conoscenza di questi nomi , delle persone che frequentavano la loro casa e la Gestapo vuole questi nomi , vuole una lista di nomi estorti alle tre Donne da controllare e io voglio da voi la vostra leale ed indiscussa collaborazione , chi non se la sente si ritiro ora o mai più .
Come potete ben immaginare ritirarsi ora che siete alla conoscenza di questo nuovo reparto non sarà la scelta giusta , conoscete i metodi della Gestapo .
Ci fu silenzio , i quattro prescelti si guardarono e già nei loro occhi la violenza trapelava ,
unanimi accettarono .
Il reparto a lei assegnato era costituito da uno stabile a due piani isolato che per raggiungervi occorreva fare una trentina di metri a piedi lungo un viottolo alberato alle spalle dell'ospedale oppure in casi eccezionali attraverso un cunicolo sotterraneo quasi in disuso che collegava i due fra loro .
Alla dottoressa Hessa in previsione di un afflusso di persone nell'ombra parve scontato far ripristinare la via sotterranea .
Fece sbarrare tutte le finestre dello stabile trasformandolo in prigione poi cinque delle sette stanze che vi erano al piano terra le fece trasformare in camere da letto per se e per i suoi collaboratori , la più grande la tenne per se , nelle due restanti creò : in una l'ufficio , nell'altra la sala di ricreazione .
Il piano superiore fu strutturato in funzione di operare secondo le migliori tecniche di reclusione e di tortura , dieci stanzette confinanti fra loro vennero fatte costruire al lato nord
del piano , tutte uguali , tre metri di lunghezza per uno di larghezza con muri alti fino al soffitto , all'interno , un pitale ed una feritoia nel muro dove prendere aria e luce .
Nella parte sud invece creò due stanze , una piccola a modello di sala operatoria con tanto di pinze bisturi e divaricatori riposti sul carrello porta utensili , la seconda , con l'aiuto di un suo caro amico capitano facente parte di una squadra di tortura della Gestapo , fu adibita a stanza di riflessione .
Fecero installare ganci e catene alle pareti per terra e al soffitto , vennero fatte costruire delle gabbie di ferro dalla capienza di un metro cubo e venne fatta portare dall'ospedale una rete metallina di un letto dove elettrizzare i prigionieri ed altri strumenti di tortura come : cavalletti di legno con fissato alle gambe lacci di cuoio , gogne non più alte di un metro fissate al pavimento , tavoli dove bloccare le vittime e per finire come ultimo strumento di tortura un grande girarrosto come quello che si usa per cuocere gli animali .
Quando tutto fu pronto gli assistenti della dottoressa dissero ai loro famigliari che per un certo periodo di tempo a causa del nuovo compito a loro assegnato avrebbero fatto del lavoro notturno , la dottoressa vivendo sola si stabilizzò nella palazzina portando da casa le sue cose .
Tutto procedeva nei migliori dei modi ora era solo questione di tempo .
Arrivò il fatidico giorno , o meglio dire , la fatidica notte .
Le tre Donne prigioniere in quell'ospedale dove erano state tenute segregate fino a quel momento vennero trasferite attraverso quel tunnel ristrutturato e rischiarato a giorno che erano quasi le due di notte , ad attenderle alla fine del tunnel : Claus e Albert che le presero in consegna .
Con le mani bloccate dietro alla schiena da delle corde , tremanti dal freddo e dalla paura che si era impadronita di loro nell'essere state svegliate di soprassalto furono spinte dai due Uomini con brusche maniere a cospetto della dottoressa Hessa seduta dietro la propria scrivania nella stanza adibita ad ufficio .
Segregate oramai da una ventina di giorni in una stanza dell'ospedale senza la possibilità di un'igiene personale adeguata e con le loro vesti sgualcite e sporche d'innanzi a quella Donna chiesero di conoscere la causa del loro trattenimento in quell'ospedale .
Hania , la madre delle due ragazze , una Donna di mezza età , di statura piccola e dai capelli corti e ricci di colore marrone chiaro , con un seno notevole quasi fuori misura cercando di darsi un tono esortò la dottoressa a liberarle ma fu zittita all'istante da un calcio datole da Claus .
A quel gesto la più piccola di età , a Carin , di diciassette anni alta e snella dai capelli lunghi e biondi e dal viso angelico , dalla paura di fronte a quella Donna dai lineamenti severi si pisciò nelle mutandine , se ne accorse solo quando si sentì scendere il piscio dalle gambe .
Si guardò i piedi dove alcune gocce di pipi bagnavano il pavimento facendosi notare in quel movimento della testa da Hessa che senza battere ciglio gli urlò : come ti permetti di offendermi in questa maniera piccola zoccoletta che non sei altro , dopo me la paghi .
Intervenne la sorella maggiore Irma a difenderla , dal fisico statuario alta un metro e ottanta dai capelli corti di color nero corvino , maggiorata di seno come la madre , che cercando di parlare con voce ferma minacciò la dottoressa dicendo che se non le avesse liberate all'istante sarebbe , appena avuta l'occasione , ricorsa a persone di alto livello , la minacciò di essere fucilata .
A quelle parole la dottoressa si alzò dalla poltroncina si avvicinò alla ragazza afferrò di scatto il frustino nero di cuoio che era sulla scrivania e le sferrò una sferzata in pieno viso .
La ragazza non potendosi difendere causa le mani legate dietro alla schiena cercò di evitare il colpo voltando il viso di scatto ma inesorabile il colpo si abbatte micidiale sulla guancia sinistra facendo si che un livido lungo una decina di centimetri le restasse indelebile sul viso .
Irma a quel colpo rispose con un urlo di dolore poi forse preoccupata da come si mettevano le cose si mise a piangere seguita dalla sorella .
La dottoressa Hessa le si avvicinò , le mise il frustino sotto al mento e fece forza costringendo la ragazza ad indietreggiare col capo , poi le disse : ora voi verrete con me e dato che voi siete a conoscenza di persone altolocate , persone potentissime in grado di aiutarvi in questo vostro momento da dimenticare vorrei che senza bisogno di ridurvi troppo male mi raccontiate per filo e per segno chi sono questi personaggi .
Voglio sapere da voi quale è il loro piano , se sarete loquaci nel parlare vi risparmierete sofferenze inutili questo dipenderà da voi , esclusivamente da voi .
Fece un passo e si avvicinò alla madre delle ragazze e anche a lei mise il frustino sotto al mento costringendo anche questa ad indietreggiare col capo poi continuò a minacciarle facendole rabbrividire .
Ho preparato una lista che va dall'uno al venti e ad ogni numero corrisponderà un nome che voi direte , questi nomi verranno controllati e se non ritrovassimo riscontri a quel che direte perderete l'uso delle dita sia delle mani che dei piedi , questo accadrà ad ogni controllo , ricordate venti come le vostre dita .
Traumatizzate dalle parole di quella Donna malvagia vestita dal camice bianco le tre Donne restarono ammutolite .
Hessa ritornò a sedere poi restò per un paio di minuti ad esaminare il loro dossier messogli a disposizione della GESTAPO e quando finì di leggere diede ordine ai suoi aiutanti di trasferire le tre prigioniere al piano superiore .
Claus e Albert restati immobili dietro alle tre Donne fino a quel momento le presero e a suon di spintoni impassibili alle loro suppliche di non farle del male le fecero salire le scale che portavano al primo piano , le fecero entrare in un corridoio che divideva il lato nord da quello sud e le portarono nella stanza delle celle dove vennero rinchiuse singolarmente al buio e con le mani legate dietro alla schiena .
Essendo a fine novembre nelle celle senza nessun tipo di riscaldamento si gelava e la feritoia che permetteva loro di avere luce di giorno e aria da respirare era micidiale col suo freddo che lasciava passare .
fine
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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