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Italia 1920 - le belle époque sesto capitolo - . 2
di gilso
23.04.2022 |
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"Impazziva per quella ragazzina cosi piccola e cosi dolce..."
I tre ragazzi furono liberati poi tutti assieme andarono a rifocillarsi nella prima parte dei sotterranei dove vi erano dei vassoi di dolci sul tavolo , Gianni il mecenate del grasso da bere volle ancora dello sciampagne , i tre ragazzi vollero ancora di quella speciale limonata bevuta precedentemente .Erano tutti nudi o quasi , solo Filippo il maggiordomo era ancora coi vestiti addosso .
Ora Gianni li poteva vedere bene quei fanciulli , poteva vedere bene i loro visi giovani e freschi e i loro corpi adolescenziali .
Seduto sul divano accanto alla contessa , Gianni , l'Uomo facoltoso sempre alla ricerca del piacere nuovo con un cenno della mano chiamò a se Cesare facendoselo sedere sulle ginocchia , lo fece bere dalla sua coppa , lo baciò sulle labbra poi gli prese in mano il cazzo .
La contessa che era al loro fianco e che anche lei si stava gustando lo sciampagne a quel punto volle dare un tocco in più a quell'erotismo che vagava , si intrise i capezzoli di vino mettendoli nella propria coppa e con i capezzoli gocciolanti si avvicinò alle loro bocche a farseli succhiare.
Gianni con seduto il ragazzino sulle ginocchia e col capezzolo della contessa in bocca afferrò il piccolo cazzo del ragazzo iniziando a fargli una sega , Cesare il ragazzino di quattordici anni che godeva nel sentirsi la mano di dell'Uomo sul suo cazzo ed il capezzolo di quella signora anziana in bocca volle dimostrare la sua partecipazione infilandole il suo dito medio nella figa .
Eccitata dal dito di quel ragazzino e dalle due bocche che le succhiavano il seno guardò le due ragazzine che sedute sul divano di fronte a loro si stavano abbracciando e volle loro .
Si staccò dai due maschi ed andò a sedersi sul divano in mezzo a loro , se le strinse al petto con amore materno poi le baciò entrambe sulla bocca sentendo un piacere mai provato prima , si inginocchiò ai loro piedi e a turno alzandole le gambe in aria se le leccò .
Le fece mettere una di fianco all'altra a gambe divaricate e si buttò su di loro facendosi una scorpacciata delle loro giovani fighe fino a che sazia e con le labbra ancora umide del piacere delle due ragazzine esclamò : ora voi ragazzi restate qua mentre noi andiamo di la a prepararci .
Prese Gianni per mano lo condusse nella seconda parte di quel luogo di perdizione , lo fece salire sul tavolaccio imprigionandolo nudo ai quattro angoli poi ritornò dai ragazzi che assieme a Filippo si stavano ingozzando di dolci e di vino , si unì a loro per qualche minuto lasciando il grasso Gianni a languire solo su quel tavolo poi preparati i ragazzi su come dovevano comportarsi nel prossimo gioco in fila indiana lo raggiunsero .
La prima fu Francesca la più piccolina a salire sul tavolo .
Quella bella ragazzina dai capelli castani e dal corpo ancora acerbo salì sul tavolo aiutata dalla contessa e si mise in ginocchio a gambe aperte all'altezza del viso di Gianni , si avvicinò col suo piccolo sesso quasi senza peli alla faccia di quell'Uomo che teso dall'emozione iniziava ad intuire cosa gli sarebbe successo da li a poco e si preparò .
Francesca si preparò concentrandosi per qualche secondo poi si scaricò sulla faccia di Gianni inondandolo di urina , di giovane urina fumante , da prima lo irrorò in faccia con potenti getti , poi a fontanella fino a che non ce ne fosse stata più di pipi , gli diede da leccare le ultime gocce strofinandosi sulle sue labbra poi scese a sedersi sulla sua pancia enorme , gli succhiò i capezzoli e strofinando la figa sulla sua pancia venne .
Filippo la lasciò calmare per qualche secondo poi l'aiutò a scendere per permettere ad Anna , la tredicenne dai capelli biondi e delle tette in fase di sviluppo di prendere il suo posto .
Da prima cavalcandolo sulla pancia si fece succhiare le tettine , poi girandosi a mo' di sessantanove a dargli la figa da leccare .
Anche Anna le diede la sua pipi .
Così in quella posizione mentre Gianni aveva in primo piano il suo sederino piccolo e tondo da vedere gli pisciò addosso .
In paradiso si sentiva scorrere l'urina calda sulla faccia , sul collo , sul petto mentre la mano di Cesare sul suo cazzo iniziando a dargli piacere .
Ora girati e fattela leccare ! disse la contessa ad Anna aiutandola nella manovra .
Lei si girò gli mise la figa a portata di bocca e si fece leccare da quell'Uomo col dito della contessa che la sgrillettava a pochi centimetri dal suo viso che concentrato su quella visione ed alla mano di Cesare che imperterrito continuava a menargli il cazzo era sul punto di venire .
Con un braccio attorno al collo della contessa e l'altro attorno al collo di Filippo che chini sulle sue tette le stavano succhiando i capezzoli Anna venne .
Attesero qualche attimo poi fecero salire anche Cesare su quel tavolo che gocciolava da tutte le parti , lo misero col suo sesso a contatto della sua faccia poi i due si scostarono .
Da prima il giovane Uomo tentò di urinare sulla faccia di Gianni ma forse per la troppa eccitazione non ci riuscì , col cazzo duro vicino alla sua faccia tentò e ritentò cercando la concentrazione giusta ma niente non ci riuscì , neanche una goccia usci da quella piccola cappella che a volte Gianni con la punta della lingua sfiorava .
Era troppo teso quel cazzo per pisciare , pensò la contessa prendendoglielo con due dita della mano destra iniziando a fargli una sega sulla faccia dell'Uomo .
Ora ti faccio sborrare .
Disse la contessa con un filo di voce all'orecchio di Cesare .
Siiiiii rispose Gianni captando la frase .
Oramai sempre più depravata quella Donna lo fece venire , lo fece venire facendolo schizzare piccoli ma potenti getti di sborra sulla faccia dell'Uomo che a bocca aperta attendeva , glielo menò sulle labbra che ancora veniva , poi glielo diede da succhiare spingendoglielo in bocca .
Lasciò che si rimpicciolisse un poco dentro la sua bocca poi disse : sei stato bravo ma ora devi fare la pipi .
L'attesa fu breve , dal piccolo cazzo di Cesare tenuto sempre dalle due dita della contessa uscirono gocce di pipi che presto presero forma di fontanella : una piccola fontanella dorata e calda .
Gli occhi gli bruciavano già da tempo a Gianni ma non poteva perdersi la vista di quel cazzettino che gli stava pisciando addosso mentre le piccole mani delle due ragazzine si alternavano sul suo cazzo in una sega memorabile .
Siiiiiiiiii fatemi venire quasi urlò prima di prendersi in bocca quella piccola cappella che ancora stava riempiendogli la bocca di pipi .
Le due ragazzine a quel punto aumentarono il ritmo e lo fecero venire .
Prima una poi l'altra con le loro frenetiche mani lo fecero sborrare copiosamente fino ad imbrattarsi le mani di quel liquido caldo che fuoriusciva dalla sua cappella , lo succhiarono a turno poi lo baciarono sulla cappella come a salutarlo .
Gianni grato di quella sega col piccolo cazzo di Cesare ancora a contatto della sua faccia , con voce rauca ed il respiro affannato sussurrò : è stato bellissimo .
Spero che sia stato soddisfatto , disse la contessa a quell'Uomo spossato da quella serata particolare .
Si è stata una esperienza bellissima , una di quelle esperienze che rifarei molto volentieri .
L'Uomo fu liberato ed introdotto nella tinozza dove poco prima si erano lavati i ragazzi e con acqua di nuovo pulita e calda fu lavato da loro , poi riportato in albergo da Filippo .
Nudi e con solo l'accappatoio addosso i ragazzi furono portati ai piani superiori dove la contessa aveva le sue stanze , cosi come erano , con ancora l'odore dell'urina addosso .
Infreddoliti e tremanti dal freddo li portò nella sua camera da letto riscaldata a dovere e li fece entrare nel proprio letto dicendo : questa notte dormirete qui con me ma prima voglio delle carezze da voi , mi avere fatto eccitare questa sera , siete stati bravissimi .
Quella Donna tanto sadica ma nello stesso tempo tanto dolce , anziana e dal viso severo si tolse le calze di seta nere che ancora indossava sotto alla pelliccia che si era messa per il tragitto , si mise al centro del letto in modo di avere le due ragazzine ai suoi fianchi e sotto a quelle coperte pesanti le abbracciò strette scaldandole col proprio corpo , le baciò sulla bocca poi scendendo sotto alle coperte all'altezza dei loro seni baciò i capezzoli ad entrambe .
Da prima girandosi sul fianco sinistro baciò e succhiò quelle di Anna mentre coll'indice la sgrillettava , poi girandosi sul fianco destro fece altrettanto a Francesca , la più piccola con il corpo ancora da bambina .
Impazziva per quella ragazzina cosi piccola e cosi dolce .
Le baciò e succhiò i capezzoli , la leccò in mezzo alle tette appena pronunciate mentre con la mano andava sulla sua figa ancora bagnata di pipi facendola fremere con le sue dita .
I loro sensi erano accesi e l'odore acre della pipi era forte in quel letto , tanto forte da inebriare i cervelli : l'ambiente caldo ed i loro corpi accesi fecero il resto .
Vorrei tanto baciarvi in mezzo alle gambe , disse la contessa scostando le coperte .
Mettetevi a gambe aperte una sopra l'altra .
Fece mettere Anna che era la più grande sotto e Francesca sopra poi in ginocchio in mezzo alle loro gambe si avvicinò alle loro fessure schiuse ed iniziò a baciarle avendole in primo piano , con le dita le separò le labbra della figa ad entrambe , poi se le leccò provando nel leccare quel dolce piacere mai provato .
Leccava ed ondeggiava il culo a destra e a manca come ad un richiamo per quel ragazzino che si era messo dietro di lei , leccava ed ansimava , succhiava e gemeva .
Un fremito quando si sentì le mani di Cesare sulle tette , un fremito quando si sentì le sue mani sul culo ed il suo piccolo cazzo sfiorarle le terga .
Siiiiiiiiiii Cesare montami , fammi godere come mi fanno godere queste due belle ragazzine
Esclamò la Donna in preda alla lussuria .
Il piccolo Cesare si allungò sulla sua schiena le afferrò le tette e come fosse stato un cagnolino che montava una cagna più grande di lui si introdusse in lei scopandola nella figa come un forsennato .
Mentre leccava quelle due fighette odorose di pipi col cazzo del ragazzino dentro alla figa alla contessa gli venne una nuova idea che la fece venire cerebralmente : quella di farsi inculare .
Non esitò .
Cesare ti supplico mettimelo nel culo , disse rantolando su quelle fighe .
Cesare quel quattordicenne cicciottello si prese della saliva dalle labbra e la depositò sull'ano della contessa , la lubrificò , poi mettendosi di nuovo in posizione sopra di lei la penetrò .
La inculò aggrappato alle sue tette cadenti mungendola come una vacca fino a che lei sbavando su quelle fighe sopraffatta dal piacere ordinò con voce strozzata : sborrami nel culo che sto venendo !!! riempimi di sborra , la voglio !!
Mugolò la contessa sentendo prossimo l'orgasmo suo e di quel giovane ragazzo .
Siiiiiiiiiii , sibilò Cesare irrorandole il secondo canale .
Il suo culo divenne un lago dove il piccolo cazzo di Cesare ci sguazzava dentro ancora in tiro .
Lei pensò che quella bevanda particolare data da bere ai ragazzi forse non aveva ancora finito il suo effetto e pensò che quell'effetto dovevano avercelo ancora anche quelle due ragazzine che si stava leccando .
Voglio vedere il vostro culetto , mettetevi in ginocchio e chinatevi in avanti .
Disse quella Donna alle due ragazzine eccitatissime .
Loro si misero in ginocchio mostrando a Cesare e alla contessa le terga poi attesero .
Siete bellissime , ora ve lo mangio ! esclamò baciandole sulle natiche dolcemente .
Per prima fu Anna la più grande a sentirsi la lingua della contessa dentro di se ed a sentire poi il suo dito che la pervaderla facendole un ditalino anale .
Poi a Francesca la più piccola .
Le separò il piccolo culetto e lo baciò , poi le baciò la figa gocciolante e le succhiò il grilletto raccogliendo piacere viscido ed odoroso di pipi che poi gli spalmò sull'ano , la penetrò con la punta della lingua facendola godere , poi mentre con una mano da sopra le palpava il culo , con l'altra mano da sotto la fece venire sgrillettandola .
Sentendo ancora il cazzo di Cesare duro nel culo di colpo si staccò da lui buttandosi di schiena sul letto a gambe aperte di fianco alle due ragazzine ancora col culo in alto , le guardò , con le mani strinse i loro piccoli seni poi disse : voi due bambine succhiatemi le tette , tu Cesare montami .
A quell'ordine le due ragazzine si misero allungate ai suoi fianchi ed ognuna con una delle sue mammelle in bocca la accontentò .
Con quelle bocche che le stavano succhiavano le tette ed il cervello quella Donna anziana che mai si sarebbe immaginato quanto si potesse godere liberandosi dai tabu aprì ulteriormente le gambe mostrando a quel ragazzino infoiato che stava ai suoi piedi la strada da percorrere e si fece montare la figa .
Con le braccia a cingere le spalle delle due ragazzine che le succhiavano i seni e con quel piccolo cazzo che le montava la figa venne .
Siiiiii sborrami dentro , vieni nella mia figa piccolo mio , ripeteva .
L'attesa fu breve , al culmine del piacere chinandosi su di lei poggiando la faccia in mezzo al suo seno quasi a contatto dei due visi delle ragazze quel ragazzino gli sborrò dentro :
lei venne assieme a lui .
Esausta all'estremo delle forze si abbandonò sul letto così , con le due ragazzine sul suo seno e Cesare sulla sua pancia , poi si addormentarono : si addormentarono con l'odore pungente di pipi che trasudava dalla loro pelle ed il sorriso sulle labbra .
fine sesto capitolo
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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