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La moglie perfetta - secondo capitolo - . 2
di gilso
01.12.2021 |
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"Una delle due monache mi prese per mano mi guidò di fronte a quel trono mi tolse l'accappatoio mi ci fece sedere sopra , poi disse..."
Uscimmo da quel tunnel .Ad attenderci fuori altre due religiose vestite di tutto punto si fecero avanti allungandoci due accappatoi che noi indossammo , poi facendoci strada attraverso quel vecchio monastero mezzo diroccato ci condussero in una stanza illuminata solo da candele , una grande stanza che le dava un'atmosfera misteriosa dove al centro di questa vi era una specie di trono dai bordi dorati , ai piedi di questi , una specie di cavallo ginnico senza gambe .
Una delle due monache mi prese per mano mi guidò di fronte a quel trono mi tolse l'accappatoio mi ci fece sedere sopra , poi disse .
Questo è solo un gioco e voi questo gioco lo potrete interrompere in qualsiasi momento , noi saremo pronte ad intervenire .
Sui braccioli ed ai piedi di quel trono vi erano inchiodati al legno delle strisce di cuoio , la monaca mi prese le braccia me le posizionò sui braccioli poi mi legò i polsi , si chinò , mi legò le caviglie facendomi prigioniero poi si rialzò , mi guardò facendomi sentire imbarazzato ed indifeso poi si inginocchiò ai miei piedi , si tolse la mantellina bianca che le copriva il seno scoprendo due tette bianche come il latte , si tolse il grande cappello alato che aveva sulla testa e si avvicinò al mio cazzo fradicio e pieno di voglia .
Sentii il calore delle sue tette avvolgermi il cazzo e la sua bocca cingermi la cappella , lo pompo un paio di volte in tutta la sua lunghezza poi si rialzò lasciandomi cosi , col cazzo ritto come un fuso e la voglia dentro .
Ora toccava a Marta prendere posizione .
Assieme le due monache le tolsero l'accappatoi la presero per le braccia e la fecero inginocchiare al mio cospetto .
Ci guardammo dritto negli occhi io e Marta , nei nostri occhi vi era la lussuria .
La presero di nuovo per le braccia la fecero stendere col viso rivolto a me a pancia sotto su di quella specie di cavallo senza gambe in pelle nera che era a non più di un metro dalle mie gambe aperte e la legarono in modo che la sua posizione assumesse quella di un fantino , cioè , col fondoschiena sospeso nel vuoto
Pensai che in quella posizione potesse solo essere montata , magari da una fila di Uomini dietro di lei col cazzo svettante : pensai alla sua costrizione e mi eccitai il cervello .
Le due suore dopo averla rifinita nelle sue corde ci lascarono facendoci restare soli ed in
balia di chiunque volesse approfittare di noi .
Passarono momenti interminabili poi d'improvviso si apri una porta in fondo alla stanza e come delle furie tre dobermann fecero irruzione precipitandosi verso di noi .
Oddio i cani !! esclamò Marta terrorizzata mentre già si sentiva leccare il culo e la figa da quelle lingue appiccicose .
Vedevo le loro lunghe lingue spalmarsi sulle natiche di Marta che in quella circostanza non credo che godesse preoccupata come era .
Se la leccarono dappertutto sovraeccitati dal nostro odore che era fatto di sperma e di urina di quei quindici Uomini del tunnel precedente che si erano scaricati su di noi , poi iniziarono a competere fra loro dietro al suo culo fino a che uno dei tre riuscendo più degli altri a stare in piedi sulle gambe le salì sopra con le zampe anteriori ricoperte da un pezzo di stoffa fermato dal nastro adesivo ed iniziò a ritmare il movimento della penetrazione , cadde ma si rialzò continuando quel movimento fino a che un urlo squarciò il celo .
Il cane che le stava dietro dopo vari tentativi era riuscito ad entrare in lei ed ora la stava montando come un forsennato .
Capii all'istante che si trattava di un urlo di piacere e capii anche che Marta ci godeva a fare la loro cagna in calore .
Forse per la posizione scomoda il cane che la stava montando si staccò ricadendo a terra dando cosi l'opportunità ad un secondo cane di montarla .
Un altro lamento , un lamento animalesco lacerò la stanza .
Anche il secondo cane le era entrato dentro e con impeto animalesco la stava scopando all'impazzata facendola venire .
Senza ritegno Marta non si trattenne iniziando a scandire parole di fuoco come : sto godendo come una cagna , sto colando come una vacca , sono una porca , una puttana .
Anche da me vennero a turno e confesso la mia preoccupazione nel sentirmi leccare le palle ed il cazzo , mi leccarono dappertutto con le loro lingue appiccicose , mi leccarono la sborra residua sulle palle , mi leccarono il corpo , i capezzoli , i piedi , mi leccarono anche se il loro entusiasmo lo scaricavano dando colpo su colpo nella figa di Marta che impazziva dal piacere .
Quel gioco durò per parecchio tempo permettendo a Marta di raggiungere orgasmo su orgasmo , io godevo dei suoi lamenti e dalle sue espressioni facendomi aumentare la voglia di unirmi a loro dietro di lei .
Come se mi avessero letto nel pensiero i tre cani furono richiamati da un sibilo che fece loro drizzare le orecchie e come addestrati ad allentare i legacci di cuoio che mi tenevano prigioniero mi liberarono , poi sparirono passando dalla stessa porta da dove erano venuti .
Mi inginocchiai di fronte a Marta ancora legata in quella posizione oscena con la figa che le colava e la baciai sulla fronte , guardai il suo viso distrutto da tutto quel godimento e da quelle nuove sensazioni e le dissi : ora tocca a me .
Le andai dietro le puntai la cappella in direzione del buchino poi spinsi entrando in lei solo col glande , la sentii stretta ma fui inesorabile , la inculai aumentando sempre di più il ritmo fino a quando non potendone più le sborrai dentro rantolando che lei era una grande troia .
Siiiiiii sono una vacca , una puttana , una cagna , si , dai sborra ,sborrami nel culo .
Stava godendo e questo mi faceva felice .
Mi fermai dentro di lei per qualche attimo poi le baciai il suo bel culo che in quella posizione era insuperabile con la sborra che le scendeva e che passando dalla figa fradicia cadeva a terra , poi la liberai , l'abbracciai , la baciai e le dissi : penso che sia abbastanza , tu cosa ne dici ?
Lei guardandomi con occhi languidi annuì col capo .
fine secondo capitolo
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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